CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 gennaio 2017
754.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

DL 243/2016: Interventi urgenti per la coesione sociale e territoriale, con particolare riferimento a situazioni critiche in alcune aree del Mezzogiorno. C. 4200 Governo.

PARERE APPROVATO

  La X Commissione,
   esaminato, per le parti di competenza, il testo del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 29 dicembre 2016, n. 243, recante interventi urgenti per la coesione sociale e territoriale, con particolare riferimento a situazioni critiche in alcune aree del Mezzogiorno» (C. 4200 Governo);
   rilevato che l'articolo 1 del decreto-legge reca disposizioni sul completamento della procedura di cessione dei complessi aziendali del gruppo Ilva riconducibili alla competenza primaria della Commissione Attività produttive;
   osservato positivamente che l'articolo 1 modifica i tempi di restituzione dell'importo di 300 milioni erogato nell'anno 2015 dallo Stato a favore dell'Ilva;
   sottolineato che il contratto con il quale sarà regolato il trasferimento dei complessi aziendali al soggetto aggiudicatario della relativa procedura di trasferimento dovrà definire, tra l'altro, anche le modalità attraverso le quali i commissari della procedura di amministrazione straordinaria svolgeranno o proseguiranno le attività esecutive e di vigilanza funzionali all'attuazione del Piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 marzo 2014;
   apprezzato che il programma dei commissari straordinari della procedura di amministrazione straordinaria sarà integrato con un piano relativo a iniziative volte a garantire attività di sostegno assistenziale e sociale per le famiglie disagiate nei comuni di Taranto, Statte, Crispiano, Massafra e Montemesola;
   rilevato che all'articolo 2, recante procedure di infrazione europee n. 2004/2034 e n. 2009/2034 per la realizzazione e l'adeguamento dei sistemi di collettamento, fognatura e depurazione, si dovrebbe valutare l'opportunità di rafforzare la disciplina delle funzioni e delle prerogative del nuovo Commissario unico, al fine di garantire alla sua azione maggiore efficacia rispetto ai precedenti commissari nominati ai sensi dell'articolo 7 del decreto-legge n. 133 del 2014;
   osservato altresì che sarebbe opportuno prevedere nel provvedimento d'urgenza una disposizione finalizzata a implementare i processi di bonifica, semplificando le vigenti disposizioni e garantendo il pieno utilizzo di tutte le risorse disponibili per tali finalità;
   sottolineato che l'articolo 4 reca disposizioni volte a contrastare la crisi in atto nel comparto del trasporto marittimo, in particolare nel settore della movimentazione dei container e nelle attività del trasbordo di merci (cosiddetto transhipment), a tal fine istituendo nei porti interessati un'Agenzia per la somministrazione del lavoro in porto e per la riqualificazione professionale;
   considerato che, al medesimo articolo 4, sarebbe opportuno precisare che il riferimento alla «Agenzia», recato ai commi 2, 3, 4 e 6 sia riferito in modo Pag. 115inequivoco a quella di cui al comma 1, nonché chiarire che la richiesta di fornitura di manodopera – nei porti in cui sia già presente un soggetto autorizzato ai sensi della legge 28 gennaio 1994, n. 84, articolo 17 – deve essere rivolta, in via prioritaria a tale soggetto che, a sua volta, qualora non abbia personale sufficiente per far fronte alla richiesta, dovrà rivolgersi alla Agenzia di cui al comma 1;
   condivise le finalità generali del provvedimento volte alla crescita socioeconomica delle regioni meridionali e valutato che, a questo fine, sarebbero opportuni interventi a carattere più strutturale per consolidare i segnali di ripresa che si sono registrati a partire dal 2015, tra i quali appare necessario un correttivo per rendere più efficace e attrattivo il credito d'imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, considerato che, ad oggi, sono stati erogati meno di 100 milioni di euro a fronte di uno stanziamento di 600 milioni,
  delibera di esprimere

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   a) valuti la Commissione di merito l'opportunità di introdurre una disposizione volta a modificare la disciplina del credito d'imposta per gli investimenti al Sud al fine di rafforzarne l'efficacia aumentandone il tiraggio;
   b) valuti la Commissione di merito possibilità di introdurre una maggiore definizione di criteri, modalità e finalità di assegnazione delle risorse per il piano per attività di sostegno assistenziale e sociale per le famiglie disagiate nei Comuni di Taranto, Statte, Crispiano, Massafra e Montemesola, di cui all'articolo 1, comma 1, lettera b), capoverso cpv. 8.5, e comma 2, lettera b).

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ALLEGATO 2

Schema del piano strategico di sviluppo del turismo in Italia, per il periodo 2017-2022. Atto n. 372.

PROPOSTA DI PARERE

  La X Commissione,
   esaminato il testo dello schema di Piano strategico per il turismo 2017-2022 adottato ai sensi dell'articolo 34-quinquies del decreto-legge 179/2012, convertito con modificazioni dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221 (Atto del Governo n. 372);
   osservato positivamente che il Piano – finalizzato a promuovere un'azione coordinata e un indirizzo strategico nel settore turistico – è stato approvato all'unanimità, il 14 settembre 2016, secondo quando previsto dal DM 8 agosto 2014, dal Comitato permanente per lo sviluppo del turismo, composto da rappresentanti dai principali soggetti pubblico-privati coinvolti nello sviluppo della filiera del settore e ne ha decretato procedure e tempistiche, anche per quanto concerne la revisione delle strategie di medio periodo con aggiornamenti biennali e la predisposizione di programmi attuativi annuali che dovranno contenere le azioni operative, i costi e le modalità organizzative e di attuazione;
   rilevato che la Conferenza Stato regioni ha espresso parere favorevole sul Piano, che, come evidenziato dalla Conferenza medesima, rappresenta un documento pienamente condiviso da tutti gli operatori del settore, predisposto con l'apporto dei diversi livelli istituzionali pubblici coinvolti e dei rappresentanti delle categorie private;
   sottolineato che il Piano si fonda su un grande patrimonio di idee e proposte, elaborate con un processo di ampia condivisione grazie a un metodo aperto e di partecipazione, avviato con gli Stati Generali del Turismo a Pietrarsa (Napoli) a ottobre 2015 e ad aprile 2016 e che, grazie ad esso oggi l'Italia del turismo si è dotata di una cornice unitaria, in cui istituzioni e operatori possono agire avendo in comune strategie e obiettivi;
   condivise le finalità generali del provvedimento che pone il turismo al centro delle politiche di sviluppo del Paese, quale settore strategico chiave dell'industria italiana, con l'obiettivo di valorizzarne il potenziale in termini di espansione economica e occupazionale, di incremento dei flussi di turisti (grazie soprattutto al movimento extraeuropeo) e di aumento complessivo degli investimenti, dei quali si prevede per i prossimi dieci anni una crescita media annua del 1,8 per cento.
   apprezzato che il Piano ha messo a punto un modello di governance partecipata che non esaurisce la sua funzione con l'approvazione dello stesso ma nei mesi e negli anni futuri continuerà ad essere esercitata al fine di monitorare la realizzazione degli interventi e consentirne un continuo miglioramento attraverso:
    tavoli di concertazione permanenti istituiti presso il Ministero dei Beni culturali con gli altri Ministeri coinvolti, le amministrazioni regionali e l'ANCI per concordare policy di settore, strumenti normativi e finanziari di intervento;
    spazi strutturati di ascolto e lavoro con gli operatori ed i lavoratori del settore;
    la creazione di un «cruscotto informativo» per monitorare costantemente Pag. 117il posizionamento competitivo dell'Italia, definito in collaborazione con l'ISTAT, gli Osservatori regionali e l'Osservatorio Nazionale del Turismo;
    implementazione di sistemi di comunicazione digitali per la consultazione permanente degli stakeholder al fine di garantire la trasparenza e la partecipazione;
    adozione di un sistema di indicatori di monitoraggio per il miglioramento del Piano stesso;
   apprezzato in particolare che il Piano fissa tra gli obiettivi specifici, corredati dall'individuazione delle principali linee di intervento, i seguenti:
    sostenere la qualificazione dell'offerta dei grandi attrattori e delle destinazioni turistiche mature, in ottica di sostenibilità nonché valorizzare le destinazioni turistiche emergenti tramite il potenziamento degli interventi regionali e dei Distretti Turistici;
    ampliare, innovare e diversificare l'offerta tramite il recupero e riutilizzo sostenibile dei beni demaniali a uso turistico nonché tramite l'individuazione di nuove destinazioni e prodotti;
    digitalizzare il sistema turistico italiano mediante l'infrastrutturazione per la fruizione «in mobilità» di servizi (banda larga, ultra larga, wi-fi, accesso unico);
    sviluppare competenze adeguate alla evoluzione del mercato mediante lo sviluppo di nuove professionalità nel turismo anche ai fini del rafforzamento dell'occupabilità;
    sviluppare e qualificare le imprese del turismo tramite la definizione di misure di sostegno alle stesse e di riduzione della pressione fiscale e contributiva per l'aumento della competitività dell'offerta, gli investimenti produttivi, la sostenibilità e la destagionalizzazione; incentivi all'aggregazione degli operatori turistici e all'integrazione dei servizi anche per lo sviluppo e il consolidamento delle reti di imprese; sviluppo della cooperazione pubblico-privata per il miglioramento e l'ampliamento della gamma di prodotti turistici; potenziamento del sistema di incentivi per la digitalizzazione delle imprese del turismo;
    definire una disciplina unica nazionale sulle attività di «sharing», professioni turistiche, intermediazione, demanio e imposta di soggiorno
   rilevato che il Piano definisce linee guida finalizzate all'integrazione delle politiche di promozione con quelle di valorizzazione turistica, in particolare garantendo che gli strumenti di marketing operativo gestiti da ENIT – Agenzia nazionale del turismo, abbiano la massima coerenza con gli obiettivi nazionali individuati dal Piano stesso, generando una pianificazione perfettamente integrata del rafforzamento del Brand Italia, dell'armonizzazione degli interventi territoriali, dell'individuazione dei territori turisticamente omogenei e dei grandi attrattori nazionali;
   preso atto del considerevole impatto, nel settore turistico, del fenomeno della sharing economy, consentito dalla crescente diffusione delle nuove tecnologie e dalla facilità di accesso alle informazioni e finalizzato a migliorare la competitività del settore, in un'ottica di tutela della concorrenza e di diversificazione dell'offerta;
   rilevato che nel Piano triennale 2016-2018 dell'ENIT, il turismo di lusso è compreso nell'elenco dei cluster turistici elencati nelle linee strategiche della programmazione e che la creazione di tour e opportunità di itinerari di shopping di alto livello può diventare un'opportunità di sviluppo per il Paese e di rafforzamento del tessuto economico e produttivo;
   sottolineata la centralità del tema delle risorse che dovranno messe con urgenza a disposizione per dare concretezza a quanto il Piano prevede, che non può prescindere dalla sua messa a sistema con un più ampio processo di normazione e regolamentazione coerente con lo strumento in analisi; Pag. 118
   considerato che nella legge di Bilancio 2017, dato il particolare iter parlamentare, il comparto del turismo all'aria aperta è stato escluso dall'accesso alla credit tax, a differenza di quanto previsto per le strutture ricettive, inclusi gli agriturismi,
  delibera di esprimere

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   Valuti il Governo l'opportunità di:
    a) individuare le più efficaci modalità attuative delle linee di indirizzo previste dal Piano e, in particolare, ai fini della predisposizione dei programmi attuativi annuali che dovranno contenere azioni concrete e di pronta realizzabilità, le risorse finanziarie necessarie per la loro attuazione, inclusa l'istituzione di un Fondo di garanzia appositamente dedicato;
    b) integrare il settore turistico nell'ambito della pianificazione industriale promossa dal Piano nazionale Industria 4.0 anche al fine di sostenere le imprese turistiche e rafforzarne la competitività prevedendo in particolare il coinvolgimento del MIBACT nella Cabina di regia di tale ultimo Piano;
    c) individuare ed attivare con urgenza, nel quadro dell'obiettivo generale «C – Sviluppare un marketing efficace e innovativo» del Piano, strumenti che consentano di intraprendere, in presenza di situazioni di calamità rilevanti, come quella attualmente connessa agli eventi sismici e meteorologici in corso nell'Italia centrale, azioni immediate contro il deterioramento dell'immagine e dell'attrattività turistica dell'Italia nonché di sostegno al reddito delle imprese e dei professionisti del settore turistico operanti nelle aree direttamente o indirettamente colpite da tali eventi; attivare altresì meccanismi di compensazione del mancato reddito subito dagli operatori delle aree colpite dalla sequenza sismica nonché di quelle circostanti non direttamente colpite che non sono stati inseriti fino ad ora nella decretazione d'urgenza seguita agli eventi; promuovere inoltre un coordinamento tra l'Enit, le Regioni colpite dal sisma e le Apt affinché mettano a punto una efficace campagna di promozione;
    d) implementare la valorizzazione di tutte le forme di turismo che contribuiscono a generare valore aggiunto e PIL per il nostro Paese, come il turismo delle coste, nautico e balneare, il fenomeno in continua espansione degli agriturismi quale fondamentale motore di sviluppo per le aree rurali e montane, con particolare riguardo a quelli situati nelle zone compite dai recenti eventi sismici, nonché il turismo all'aria aperta; ampliare la visione dell'attrattività turistica verso risorse che includano componenti «soft» e trasversali, come ad esempio l'enogastronomia la ristorazione e il life style, con particolare riguardo al turismo di lusso e nell'ambito di quest'ultimo allo shopping, quale rilevante strumento di promozione del Made in Italy;
    e) proseguire, tanto con gli strumenti individuati dal Piano quanto con altri appositamente individuati, una lotta più decisa all'abusivismo, la realizzazione di un regime più efficace ed ampio di strumenti a supporto di tutta la filiera delle imprese e dei professionisti, la revisione ed alleggerimento di alcuni adempimenti burocratici e lo studio di un regime fiscale meno oneroso e più in linea con quello degli altri Paesi con i quali si confronta la nostra offerta;
    f) dare seguito alla definizione di una disciplina unitaria delle attività di sharing economy nel settore turistico, armonizzando la normativa sull'intermediazione online, al fine di tutelare il consumatore anche in termini di sicurezza e di arginare la concorrenza sleale, l'evasione e l'elusione fiscale, anche alla luce del frequente utilizzo dei nuovi canali di comunicazione e della necessità di rendere trasparenti le procedure che regolano le attività delle strutture ricettive;Pag. 119
    g) incentivare la digitalizzazione dei processi e la semplificazione degli oneri per i soggetti non professionisti nonché la collaborazione con piattaforme elettroniche al fine di prevedere forme di partenariato per lo sviluppo dei territori e la comprensione dei fenomeni dell'economia digitale
    h) garantire la necessaria continuità temporale di applicazione al PST, per poterne misurare correttamente gli effetti al termine, sia pure applicando i processi di aggiornamento e revisione che lo stesso Piano include nella sua formulazione;
    i) individuare strumenti specifici per la tutela dell'imprenditoria balneare nelle more dell'attesa riforma organica che, in un quadro di revisione delle regole europee, oltre a rilanciare gli investimenti, dia un futuro certo alle imprese esistenti e che dia al settore balneare le giuste opportunità di innovazione e valorizzazione degli investimenti, rendendo sempre più attrattive le nostre destinazioni turistiche.