CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 gennaio 2016
572.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 75

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 13 gennaio 2016. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI.

  La seduta comincia alle 14.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo che istituisce un'associazione tra l'Unione europea e i suoi stati membri, da una parte, e l'America Centrale, dall'altra, fatto a Tegucigalpa il 29 giugno 2012.
C. 3261 Governo.

(Alla III Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Miriam COMINELLI, relatrice, comunica che la Commissione è chiamata a esaminare, ai fini del prescritto parere alla III Commissione, il disegno di legge di ratifica ed esecuzione dell'Accordo che istituisce un'associazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l'America Centrale, dall'altra, fatto a Tegucigalpa il 29 giugno 2012. Al riguardo, ricorda che il provvedimento concerne l'autorizzazione alla ratifica ed esecuzione dell'Accordo di associazione fra l'Unione europea e i sei Stati centro-americani (Costarica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua e Panama), considerati come un'entità regionale integrata, requisito che l'Unione europea privilegia proprio per la stipula di accordi di associazione con l'esterno. Ricorda che l'integrazione regionale dell'America centrale è iniziata sin dal 1960 con la creazione del Mercato comune centroamericano, mentre nel 1991 è nato il Sistema di integrazione centroamericana, con obiettivi non più solo economici, ma anche politici. Segnala, inoltre, come la relazione introduttiva evidenzi che, in ragione dell'elevata integrazione economica della regione centroamericana con il Messico, l'Italia, operante in Messico con numerose aziende, dovrebbe indirettamente trarre maggiore beneficio dai risultati dell'Accordo in esame, che comunque comporterà la liberalizzazione doganale nei confronti del 91 per cento delle esportazioni centro-americane nel territorio dell'Unione e, per converso, la liberalizzazione graduale dei dazi nei confronti del 69 per cento delle esportazioni europee di prodotti industriali in America centrale. Rileva, inoltre, come l'Accordo in esame non rappresenti un assoluto esordio Pag. 76di relazioni commerciali e istituzionali qualificate dell'Unione europea con la regione centro-americana. Con riferimento al contenuto, segnala che l'Accordo, di notevole ampiezza, si compone di un preambolo, 363 articoli e 21 Allegati, alcune Dichiarazioni e un Protocollo relativo alla cooperazione culturale. I 363 articoli sono raggruppati in cinque parti: la parte prima è dedicata alle disposizioni generali e istituzionali, nonché alla definizione di un quadro istituzionale per la gestione dell'Accordo, anzitutto con l'istituzione del Consiglio di associazione, con il compito di vigilare sul conseguimento degli obiettivi dell'Accordo e sovrintendere all'attuazione dello stesso. La parte seconda concerne i profili del dialogo politico tra Unione europea e America centrale e pone fra gli obiettivi di esso l'istituzione di un partenariato politico privilegiato fondato sul rispetto e la promozione della democrazia, della pace, dei diritti umani, nonché sul rafforzamento dell'ONU quale fulcro del sistema multilaterale e la cooperazione nell'ambito della politica estera e di sicurezza. Vengono poi analiticamente enunciati i settori in cui dovrà strutturarsi il dialogo politico, che concernono, oltre al disarmo e alla non proliferazione delle armi di distruzione di massa, alla lotta al terrorismo e ai gravi crimini di portata internazionale, anche la cooperazione in materia ambientale, strettamente connessa alle competenze dell'VIII Commissione. In particolare, all'articolo 20 si precisa che le Parti promuovono il dialogo nell'ambito dell'ambiente e dello sviluppo sostenibile mediante lo scambio di informazioni e la promozione di iniziative su questioni ambientali di portata locale e globale, prendendo atto del principio delle responsabilità comuni ma differenziate enunciato nella dichiarazione di Rio sull'ambiente e lo sviluppo del 1992. Gli obiettivi del dialogo sono, tra l'altro, la lotta alla minaccia rappresentata dai cambiamenti climatici, la conservazione della diversità biologica, la protezione e la gestione sostenibile delle foreste per ridurre, tra l'altro, le emissioni derivanti dalla deforestazione e dal degrado delle foreste, la protezione delle risorse idriche e marine, dei bacini e delle zone umide, la ricerca e lo sviluppo di combustibili alternativi e di tecnologie delle energie rinnovabili, e la riforma della governance ambientale per accrescerne l'efficienza. La parte terza dell'Accordo riguarda i molteplici settori nei quali si estrinseca la cooperazione tra l'Unione Europea e l'America centrale: la democrazia, i diritti umani e il buon governo (Titolo I), la giustizia, la libertà e la sicurezza (Titolo II), lo sviluppo sociale e la coesione sociale (Titolo III), le migrazioni (Titolo IV) e, di particolare interesse per l'VIII Commissione, l'ambiente, le calamità naturali e i cambiamenti climatici, enunciati al Titolo V. In particolare, l'articolo 50 elenca i settori oggetto della cooperazione tra le Parti, tra i quali la lotta all'inquinamento, la prevenzione della riduzione dello strato di ozono atmosferico, il contrasto alla desertificazione e alla deforestazione, la mitigazione dei cambiamenti climatici, la conservazione della biodiversità, l'introduzione di incentivi e tecnologie compatibili con la tutela ambientale, mentre l'articolo 51 disciplina la gestione delle calamità naturali, allo scopo di ridurre la vulnerabilità della regione centroamericana nei confronti di esse, rafforzando la capacità delle comunità locali nella gestione del territorio a scopo preventivo e nelle attività di ripristino e ricostruzione successive ad una calamità. Rileva che un altro settore di stretto interesse per l'VIII Commissione è contemplato all'articolo 58, che, nell'ambito del Titolo VI, dedicato allo sviluppo economico e commerciale, disciplina la cooperazione e l'assistenza tecnica in materia di appalti pubblici, precisando che le parti convengono di cooperare, tra l'altro, per promuovere la cooperazione istituzionale e agevolare lo scambio di informazioni sui quadri giuridici relativi agli appalti pubblici, in vista del possibile varo di un meccanismo di dialogo, previo accordo delle parti interessate. Relativamente agli altri settori in cui si estrinseca la cooperazione, cita, altresì, l'integrazione regionale (Titolo VII), nonché la cultura e gli audiovisivi (Titolo VIII). La parte quarta Pag. 77dell'Accordo, di gran lunga la più estesa, è dedicata al commercio, con l'istituzione di una zona di libero scambio, in conformità alle normative dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC), e l'enunciazione degli obiettivi commerciali dell'Accordo, tra i quali, di particolare interesse per l'VIII Commissione, all'articolo 78, lettera f), è la graduale ed effettiva apertura reciproca dei mercati degli appalti pubblici delle parti. La parte V contiene le clausole finali dell'Accordo, la cui durata è illimitata.
  Nel passare, infine, all'esame del disegno di legge di autorizzazione alla ratifica dell'Accordo, segnala che esso si compone di cinque articoli: i primi due contengono le clausole di autorizzazione alla ratifica e di esecuzione dell'Accordo, l'articolo 3 concerne la copertura finanziaria, l'articolo 4 reca la clausola di invarianza finanziaria e l'articolo 5 prevede l'entrata in vigore della legge di autorizzazione alla ratifica. Ciò premesso, si riserva di presentare una proposta di parere sul provvedimento in discussione all'esito degli eventuali rilievi e delle osservazioni che dovessero emergere nel corso del dibattito.

  Serena PELLEGRINO (SI-SEL) manifesta un orientamento favorevole sul provvedimento in esame.

  Ermete REALACCI (PD), presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 13 gennaio 2016.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.10 alle 14.30.