CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 26 novembre 2015
548.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2016). C. 3444 Governo, approvato dal Senato.

EMENDAMENTI PRESENTATI

ART. 1.

  Dopo il comma 23 inserire il seguente:
  23-bis. L'utilizzo delle risorse proprie e delle risorse provenienti dallo Stato, da parte di regioni e di enti locali che gestiscano entro il perimetro comunale i rifiuti solidi urbani organici senza ricorrere a recupero energetico è escluso dal saldo finanziario rilevante ai fini della verifica del rispetto del patto di stabilità interno di cui agli articoli 31 e 32 della legge 12 novembre 2011, n. 183, e successive modificazioni.
3444/VIII/1. 40. Zolezzi, Terzoni, Daga, De Rosa, Mannino, Busto, Micillo.

  Dopo il comma 23 inserire il seguente:
  23-bis. È istituito presso il Ministero dell'Ambiente un fondo di euro 100 mila per la dotazione di compostiere di comunità alle prime due scuole per regione che ne faranno richiesta con la revoca del comodato d'uso se non saranno utilizzate dopo 12 mesi. Attraverso la collaborazione del gestore dei rifiuti locali verranno tenuti corsi a un referente del personale scolastico eventualmente remunerato economicamente al verificarsi del risparmio nella gestione dei rifiuti solidi urbani (RSU), in particolare la Frazione Organica (FORSU) e degli sfalci e potature da mescolare con il rifiuto organico proveniente dalla scuola (in particolare mensa scolastica). Il referente scolastico terrà corsi di compostaggio al restante personale scolastico e agli studenti al fine della produzione di una materia prima ottimale.
3444/VIII/1. 41. Zolezzi, Terzoni, Daga, De Rosa, Mannino, Busto, Micillo.

  Dopo il comma 32 aggiungere il seguente:
  32-bis. L'articolo 6, comma 4, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 102, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 ottobre 2013, n. 124, è sostituito dal seguente:
  «4. Al Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione, istituito dalla legge 9 dicembre 1998, n. 431, è assegnata una dotazione di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017.».

  Conseguentemente, al comma 369, sostituire le parole: 134,340 milioni di euro per l'anno 2016, di 142,610 milioni di euro per l'anno 2017 con le seguenti: 34,340 milioni di euro per l'anno 2016, di 42,610 milioni di euro per l'anno 2017.
3444/VIII/1. 1. Braga, Borghi, Bergonzi, Stella Bianchi, Bratti, Carrescia, Cominelli, Covello, De Menech, Gadda, Ginoble, Tino Iannuzzi, Manfredi, Mariani, Marroni, Massa, Mazzoli, Morassut, Realacci, Giovanna Sanna, Valiante, Zardini.

  Al comma 41, alle lettere a), b) e c) sostituire le parole: 31 dicembre 2016 con le seguenti: 31 dicembre 2018.

Pag. 193

  Conseguentemente, alla Tabella A, voce Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, apportare le seguenti variazioni:
   2016: –500.000 euro;
   2017: –600.000 euro;
   2018: –700.000 euro.
3444/VIII/1. 29. Segoni, Artini, Baldassarre, Bechis, Matarrelli, Turco, Brignone, Civati, Andrea Maestri, Pastorino.

  Al comma 41, dopo la lettera a) aggiungere la seguente:
   a-bis) all'articolo 14, dopo il comma 3-bis è aggiunto il seguente:
  «3-ter. La detrazione spettante ai sensi del presente articolo si applica nella misura del 65 per cento per l'acquisto ed installazione di sonde e pompe di calore geotermiche».

  Conseguentemente, alla Tabella A, voce Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, apportare le seguenti variazioni:
   2016: –1.000.000 euro;
   2017: –1.500.000 euro;
   2018: –1.500.000 euro.
3444/VIII/1. 32. Segoni, Artini, Baldassarre, Bechis, Matarrelli, Turco, Brignone, Civati, Andrea Maestri, Pastorino.

  Al comma 41, dopo la lettera a) inserire la seguente:
   a-bis) all'articolo 14, al comma 2-bis sono aggiunte in fine le seguenti parole: «La detrazione si applica qualora l'impianto rispetti i requisiti di cui al Regolamento (UE) 2015/1185 della Commissione del 24 aprile 2015 recante modalità di applicazione della direttiva 2009/125/CE del Parlamento europeo e del Consiglio in merito alle specifiche per la progettazione ecocompatibile degli apparecchi per il riscaldamento d'ambiente locale a combustibile solido».
3444/VIII/1. 2. Carrescia.

  Al comma 41, lettera c), aggiungere, in fine, il seguente periodo: dopo il comma 1-bis, inserire il seguente:
  1-ter. La detrazione di cui al comma 1, nella misura del 100 per cento, si applica altresì alle spese sostenute dal 1o gennaio 2016 al 31 dicembre 2016 per la sostituzione delle coperture di amianto negli edifici.

  Conseguentemente, al relativo maggiore onere, pari a 100 milioni di euro a decorrere dal 2017 si provvede mediante riduzione lineare degli stanziamenti di parte corrente relativi alle autorizzazioni di spesa come determinate dalla Tabella C allegata al presente disegno di legge.
3444/VIII/1. 3. Borghi, Mariani.

  Al comma 41, dopo la lettera c) aggiungere la seguente:
   c-bis) all'articolo 16-bis, comma 1, sono aggiunte le seguenti lettere:
  «m) relativi alla realizzazione di certificate opere finalizzate al recupero e riutilizzo delle cosiddette acque meteoriche;
  n) relative a interventi di progettazione, esecuzione e manutenzione di tetti verdi, su tetti di edifici di nuova realizzazione o soggetti ad interventi di riqualificazione energetica, laddove non vietato da normative di decoro urbano e storico».

  Conseguentemente, al comma 551, aggiungere, in fine, le parole:, ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni di parte corrente, relative alle autorizzazioni di spesa di cui alla predetta Tabella C sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 100.000.000 euro annui per ciascuno degli anni 2016-2018.
3444/VIII/1. 47. De Rosa, Terzoni, Mannino, Zolezzi, Busto, Daga, Micillo.

Pag. 194

  Al comma 41, dopo la lettera c) aggiungere la seguente lettera:
   d)
all'articolo 14, al comma 3, dopo le parole: «è ripartita in dieci quote annuali di pari importo» sono aggiunte le seguenti: «ed è estesa a interventi per manutenzione straordinaria e ordinaria delle opere che permettano il regolare deflusso delle acque o che favoriscano la stabilità del terreno, e in generale a tutti gli interventi che contrastino l'erosione del suolo e diretti al recupero e riutilizzo delle acque meteoriche e delle acque domestiche».

  Conseguentemente, alla Tabella A, voce Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, apportare le seguenti variazioni:
   2016: –1.000.000 euro;
   2017: –1.500.000 euro;
   2018: –1.500.000 euro.
3444/VIII/1. 31. Segoni, Artini, Baldassarre, Bechis, Matarrelli, Turco, Brignone, Civati, Andrea Maestri, Pastorino.

  Dopo il comma 41, inserire il seguente:
  41-bis. Per gli interventi di riqualificazione energetica di interi edifici condominiali il bonus fiscale dei condomini è cedibile al soggetto che realizza l'intervento, con semplice comunicazione all'agenzia delle entrate.
3444/VIII/1. 51. Mariani, Borghi.

  Dopo il comma 41 aggiungere il seguente:
  41-bis. Con riferimento il patrimonio edilizio già insistente sul territorio nazionale, fini dell'attuazione entro il 2020 degli obiettivi comunitari in materia di prestazione energetica degli edifici, previsti dal decreto legislativo 18 agosto 2005, n. 192, come modificato dal decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90, è istituito presso l’»Istituto centrale per il credito a medio termine» (Mediocredito Centrale), un fondo, dotato di 200 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016-2020, per la copertura degli interessi e a garanzia di finanziamenti decennali concessi dal sistema bancario a favore di proprietari immobiliari per interventi di riqualificazione energetica globale degli edifici, intendendo per tali gli interventi sull'involucro, l'impiantistica e l'installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile, tali da assicurare un abbattimenti dei consumi energetici non minore del 75 per cento. La fattibilità del progetto e il raggiungimento degli obiettivi di riduzione dei consumi energetici è certificata, preventivamente e successivamente, da enti terzi abilitati. Le certificazioni sono inviate all'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA), per le verifiche previste dall'articolo 14, comma 3-bis del citato decreto legge n. 63 del 2013. Per gli edifici in condominio la decisione di accedere al finanziamento per le finalità di cui al presente comma è adottata con la maggioranza di cui al comma 5 dell'articolo 1136. I finanziamenti sono erogati al condominio nel suo complesso, ma sono imputati pro quota, senza vincolo di solidarietà tra i condomini. Il contribuente può dedurre le rate bancarie ai sensi dell'articolo 16-bis del decreto del Presidente della Repubblica, 22 dicembre 1986 n. 917, con le modalità ivi previste. Il beneficio di cui al presente comma non si cumula con quello previsto dall'articolo 14, comma 2 lettera a) del citato decreto-legge n. 63 del 2013, come prorogato dalla lettera a) del comma 41 della presente legge. Il Ministro dell'economia e delle finanze entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, promuove con l'Associazione bancaria italiana una verifica sulle condizioni per offrire credito agevolato ai soggetti che intendono avvalersi dei benefici del presente comma. Entro il medesimo termine, con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia Pag. 195e delle finanze, sono dettate le disposizioni applicative del presente comma.

  Conseguentemente, al comma 551 aggiungere, in fine, le parole:, ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni relative alle autorizzazioni di spesa di parte corrente di cui alla predetta Tabella C sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 200 milioni di euro a decorrere dall'anno 2016».
3444/VIII/1. 36. Marazziti, Baradello.

  Al comma 42, secondo periodo, dopo le parole: al 31 dicembre 2016 aggiungere le seguenti: e nella misura del 65 per cento per i mobili in legno forniti di etichetta «mobile ecologico» attestante la conformità allo standard ISO 14024 Environmental labels and declarations – Type 1 ecolabelling-Principles and Procedures.

  Conseguentemente, alla Tabella A, voce Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, apportare le seguenti variazioni:
   2016: –400.000 euro;
   2017: –400.000 euro;
   2018: –400.000 euro.
3444/VIII/1. 30. Segoni, Artini, Baldassarre, Bechis, Matarrelli, Turco, Brignone, Civati, Andrea Maestri, Pastorino.

  Dopo il comma 43, aggiungere il seguente:
  43-bis. Le detrazioni di cui all'articolo 14 del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013 n. 90, si applicano anche per l'acquisto, l'installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento e/o produzione di acqua calda e/o climatizzazione delle unità abitative, volti ad aumentare la consapevolezza energetica dell'utenza e a garantire un funzionamento efficiente degli impianti; tali dispositivi devono presentare almeno le seguenti caratteristiche: essere in grado di mostrare attraverso canali multimediali i consumi energetici, forniti mediante dati periodici; essere in grado di mostrare le condizioni di funzionamento correnti e la temperatura di regolazione degli impianti sopra indicati; consentire l'accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale da remoto degli impianti sopra indicati.

  Conseguentemente, al comma 551, aggiungere, infine, le parole: ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni in conto corrente, relative alle autorizzazioni di spesa di cui alla predetta Tabella C sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018.
3444/VIII/1. 44. Terzoni, Mannino, Zolezzi, Busto, Daga, De Rosa, Micillo.

  Dopo il comma 43, aggiungere il seguente:
  43-bis. All'articolo 14, comma 2, del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90, dopo la lettera b) è aggiunta la seguente:
  «b-bis) per l'acquisto e la posa in opera dei micro-cogeneratori, sostenute dal 1o gennaio 2016 al 31 dicembre 2016, fino a un valore massimo della detrazione di 100.000 euro».

  Conseguentemente, al comma 369, sostituire le parole: 134,340 milioni di euro per l'anno 2016, di 142,610 milioni di euro per l'anno 2017, di 139,610 milioni di euro per l'anno 2018, di 184,110 milioni di euro per l'anno 2019, di 181,510 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2026, di 210,510 milioni di euro per l'anno 2027 e di 199,100 milioni di euro a decorrere dall'anno 2028 con le seguenti: 133,240 milioni di euro per l'anno 2016, di 141,510 milioni di euro per l'anno 2017, di 138,510 Pag. 196milioni di euro per l'anno 2018, di 183,010 milioni di euro per l'anno 2019, di 180,410 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2026, di 209,410 milioni di euro per l'anno 2027 e di 198 milioni di euro a decorrere dall'anno 2028.
3444/VIII/1. 17. Braga.

  Dopo il comma 43 aggiungere i seguenti:
  43-bis. Entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, presso la Cassa depositi e prestiti Spa è istituito un Fondo per la ristrutturazione antisismica dei condomini, di natura rotativa, con una dotazione iniziale di 10 milioni di euro per l'anno 2016. Il Fondo provvede ad erogare anticipazioni di durata decennale, senza pagamento di interessi a carico del beneficiario, fino ad un importo massimo di 50.000 euro, a completamento delle risorse necessarie per interventi di ristrutturazione edilizia su condomini o complessi di edifici collegati strutturalmente, relativi all'adozione di misure antisismiche e all'esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica sulle parti strutturali del condominio o degli edifici.
  43-ter. Le anticipazioni di cui al comma 43-bis sono rimborsate in un periodo non superiore a dieci anni dai condomini; i relativi interessi, applicati sulle anticipazioni di cui al comma 43-bis, posti a carico del bilancio dello Stato, sono stabiliti nella misura del tasso di partecipazione alle operazioni di rifinanziamento principali determinato dalla Banca centrale europea.
  43-quater. Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sono stabiliti i requisiti e le condizioni per l'accesso alle anticipazioni di cui al comma 43-bis. Con il medesimo decreto sono altresì stabiliti, le condizioni e i criteri per la concessione delle anticipazioni nonché le modalità di rimborso dell'anticipazione con oneri a carico del bilancio dello Stato. Le quote di rimborso delle anticipazioni concesse ai sensi del comma 43-bis sono destinate all'incremento della dotazione del Fondo.
  43-quinquies. Conseguentemente, al relativo maggiore onere, pari a 10 milioni di euro per l'anno 2016 si provvede mediante riduzione lineare degli stanziamenti di parte corrente relativi alle autorizzazioni di spesa come determinate dalla Tabella C allegata al presente disegno di legge.
3444/VIII/1. 4. Mariani, Borghi.

  Dopo il comma 43, inserire il seguente:
  43-bis. All'articolo 16-bis del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, in materia di detrazione delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici, sono apportate le seguenti modificazioni:
   «a) dopo il comma 1 è inserito il seguente:
  1-bis. Per gli interventi di cui alla lettera 1) del comma 1, eseguiti entro il 31 dicembre 2019, anche su capannoni agricoli e strutture montane; dall'imposta lorda si detrae un importo pari al 72 per cento delle spese documentate, fino, a un ammontare complessivo delle spese non superiore a 96.000 euro per unità immobiliare;
   b) al comma 7 sono aggiunte, in fine, le seguenti parole:; fatte eccezione per i lavori di bonifica dall'amianto, di cui al comma 1-bis, per i quali la detrazione è ripartita in cinque quote annuali costanti e, in caso di sostituzione dei pannelli in eternit con impianti fotovoltaici, in tre quote annuali costanti».

  Conseguentemente, al comma 551, aggiungere, infine, le parole:, ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni di parte corrente, relative alle autorizzazioni di spesa di cui alla predetta Tabella C sono ridotte in maniera lineare Pag. 197per un importo pari a 200.000.000 euro annui per ciascuno degli anni 2016-2018.
3444/VIII/1. 37. Zolezzi, Mannino, Terzoni, Busto, Daga, De Rosa, Micillo.

  Dopo il comma 129 aggiungere il seguente:
  129-bis. Al fine di garantire la piena certezza delle situazioni giuridiche, per perimetrazione del territorio dei Parchi nazionali si intende, in ogni caso e ad ogni effetto, quella riportata nella cartografia ufficiale che, in quanto parte integrante del rispettivo decreto del Presidente della Repubblica istitutivo, è pubblicata, unitamente a quest'ultimo, nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
3444/VIII/1. 50. Fusilli, Ginoble, Valiante.

  Dopo il comma 129 aggiungere il seguente:
  129-bis. Il comma 115 della legge 27 dicembre 2013, n. 147, è sostituito dal seguente:
  «Al fine di applicare l'articolo 15 della legge 394/91 per l'acquisizione dell'isola di Budelli al patrimonio pubblico, in deroga al comma 1-quater dell'articolo 12 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, è confermata l'autorizzazione alla spesa di 3 milioni di euro nel 2016».
  Al relativo onere si provvede mediante riduzione degli stanziamenti rimodulabili di parte corrente di cui all'articolo 21, comma 5, lettera b), della legge 31 dicembre 2009, n. 196, iscritti nell'ambito della missione «Competitività e sviluppo delle imprese», programma «1.1. Promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità sociale d'impresa e movimento cooperativo» dello stato di previsione del Ministero dello sviluppo.
3444/VIII/1. 19. Pili.
   Dopo il comma 193 aggiungere il seguente:
  193-bis. Al fine di prevenire procedure di infrazione sulle misure di Conservazione previste dalla direttiva 92/43 CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatica le regioni competenti predispongono un piano di bonifica e di incidenza degli interventi proposti nelle aree militari ricadenti in tutto o in parte in Siti di Importanza Comunitaria. Tali interventi di bonifica e ripristino delle condizioni iniziali sono finanziati attraverso un piano triennale approvato dal Ministero dell'ambiente, d'intesa con le regioni interessate. Al fine di avviare entro il 2016 le attività di bonifica e di ripristino delle aree oggetto del piano sono stanziati: 100 milioni per il 2016; 150 milioni per il 2017; 150 milioni per il 2018, agli oneri di cui al periodo precedente si provvede mediante riduzione degli stanziamenti rimodulabili di parte corrente di cui all'articolo 21, comma 5, lettera b), della legge 31 dicembre 2009, n. 196, iscritti nell'ambito della missione «Competitività e sviluppo delle imprese», programma 1.1. Promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità sociale d'impresa e movimento cooperativo» dello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico.
3444/VIII/1. 20. Pili.

  Dopo il comma 236, sono aggiunti i seguenti:
  236-bis. I rimborsi di cui al comma 5 dell'articolo 9 del decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 2001, n. 194, relativamente agli importi effettivamente spettanti determinati in esito all'istruttoria tecnica di competenza del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei ministri, sono alternativamente riconosciuti, su apposita domanda del datore di lavoro, con le modalità del credito di imposta.
  236-ter. Il credito d'imposta di cui al comma 236-bis è utilizzabile esclusivamente Pag. 198in compensazione ai sensi dell'articolo 17, del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, e successive modificazioni, ovvero è cedibile, nel rispetto delle disposizioni di cui agli articoli 1260 e seguenti del codice civile e previa adeguata dimostrazione dell'effettività del diritto al credito medesimo, a intermediari bancari, finanziari e assicurativi. Tali cessionari possono utilizzare il credito ceduto esclusivamente in compensazione con i propri debiti d'imposta o contributivi, ai sensi del citato decreto legislativo n. 241 del 1997, previa comunicazione della cessione al Dipartimento della protezione civile, secondo modalità stabilite dal medesimo Dipartimento. Per utilizzare il credito in compensazione, il modello F24 deve essere presentato esclusivamente attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall'Agenzia delle entrate, pena lo scarto dell'operazione di versamento.
  236-ter. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sono stabiliti le condizioni, i termini e le modalità di applicazione delle disposizioni di cui ai commi 236-bis e 236-ter, nonché le modalità per il versamento, da parte del Dipartimento della protezione civile, delle somme corrispondenti ai crediti di imposta fruiti ai sensi del comma 1, a valere sulle risorse finanziarie finalizzate all'attuazione dell'articolo 9 del decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 2001, n. 194.

  Conseguentemente, al comma 369, sostituire le parole: 134,340 milioni di euro per l'anno 2016, di 142,610 milioni di euro per l'anno 2017 con le seguenti: 132,340 milioni di euro per l'anno 2016, di 140,610 milioni di euro per l'anno 2017, di 137,610 milioni di euro per l'anno 2018.
3444/VIII/1. 6. Braga, Mariani.

  Dopo il comma 236, aggiungere il seguente:
  236-bis. Al fine di assicurare l'operatività del Servizio Nazionale della Protezione Civile, con particolare riferimento alle attività in materia di allertamento, pianificazione delle emergenze, le residue disponibilità degli stanziamenti straordinari disposti in relazione ad eventi calamitosi antecedenti la data del 15 ottobre 2013, iscritti nel bilancio della Presidenza del Consiglio dei ministri per l'attuazione degli interventi statali di prima emergenza, sono trattenute al medesimo bilancio, nel limite delle somme per le quali sia stato riconosciuto il rimborso da parte dell'Unione europea, per l'integrazione, per il 50 per cento ciascuno, del Fondo delle Emergenze Nazionali e del Fondo della protezione civile.
3444/VIII/1. 5. Braga, Mariani.

  Dopo il comma 236, aggiungere il seguente:
  236-bis. Per far fronte ai danni causati dagli eccezionali eventi meteorologici che il 18 novembre 2013 e il 1o ottobre 2015 hanno colpito i comuni della Sardegna è altresì autorizzata la spesa di ulteriori 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017, 2018 cui si provvede mediante riduzione degli stanziamenti rimodulabili di parte corrente di cui all'articolo 21, comma 5, lettera b), della legge 31 dicembre 2009, n. 196, iscritti nell'ambito della missione «Competitività e sviluppo delle imprese», programma «1.1. Promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità sociale d'impresa e movimento cooperativo» dello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico.
3444/VIII/1. 21. Pili.

  Dopo il comma 253 aggiungere i seguenti:
  253-bis. Nel caso di impiego da parte delle regioni e degli enti locali e dei Comuni di risorse proprie per interventi finalizzati alla bonifica di sia inquinati di interesse regionale già dichiarati siti di interesse nazionale e declassificati ai sensi del decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio Pag. 199e del mare dell'11 gennaio 2013, quando essi esercitano i poteri sostitutivi previsti dall'articolo 250 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 le relative spese sono escluse, nei limiti di 5 milioni di euro per l'anno 2016 e di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017 e 2018 dall'aggregato contabile rilevante ai fini della verifica del rispetto del patto di stabilita interno di cui agli articoli 31 e 32 della legge 12 novembre 2011, n. 183 e successive modificazioni.
  253-ter. Con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono stabilite le modalità attuative per il riparto e per la fruizione, da parte delle regioni e degli enti locali e dei Comuni interessati, dall'esclusione di cui al comma 253-bis.
  253-quater Agli oneri derivanti dall'esclusione di cui al comma 253-bis, nel limite massimo complessivo di 5 milioni di euro per l'anno 2016 e 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017 e 2018, si provvede a valere sulle risorse del Fondo di cui all'articolo 1 comma 369.
3444/VIII/1. 14. Carrescia, Manzi.

  Dopo il comma 253 aggiungere i seguenti:
  253-bis. All'articolo 31 della legge 12 novembre 2011, n. 183, dopo il comma 14-quater sono aggiunti i seguenti:
  «14-quinquies. Per gli anni 2016, 2017 e 2018 nel saldo finanziario espresso in termini di competenza mista, individuato ai sensi del comma 3, rilevante ai fini della verifica del rispetto del patto di stabilità interno, non sono considerate le spese sostenute dai Comuni e dalle Regioni per interventi finalizzati alla bonifica di siti inquinati quando essi esercitano i poteri sostitutivi previsti dall'articolo 250 del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 nei limiti di 5 milioni di euro per l'anno 2016 e di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017 e 2018.
  14-sexies. Con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono stabilite le modalità attuative per il riparto e per la fruizione, da parte delle regioni e dei Comuni interessati, dell'esclusione di cui al comma 14-quinquies».
  253-ter. Agli oneri derivanti dal comma 253-bis, nel limite massimo complessivo di 5 milioni di euro per l'anno 2016 e 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017 e 2018. si provvede a valere sulle risorse del Fondo di cui all'articolo 1, comma 369.
3444/VIII/1. 15. Carrescia, Manzi.

  Sopprimere il comma 272.
3444/VIII/1. 26. Carrescia.

  Dopo il comma 278 inserire il seguente:
  278-bis. Salva diversa previsione di legge, è fatto divieto alle centrali di committenza di porre le spese di gestione della procedura a carico dell'aggiudicatario della procedura di gara.
3444/VIII/1. 16. Carrescia.

  Al comma 371, primo periodo, dopo le parole: ciclabilità cittadina inserire le seguenti: nonché per la progettazione e realizzazione di itinerari turistici a piedi, denominati «cammini».
3444/VIII/1. 46. Terzoni, Mannino, Zolezzi, Busto, Daga, De Rosa, Micillo.

  Dopo il comma 372 aggiungere il seguente:
  372-bis. Al fine di incentivare il ricorso alla mobilità sostenibile si prevede un «bonus ciclabilità» a vantaggio delle aziende pubbliche, che attraverso programmi speciali (che prevedano lo studio dei percorsi e delle distanze chilometriche) incentivino i propri dipendenti all'utilizzo della mobilità dolce (pedonale o ciclabilità). In riferimento al comma 372, tutti gli oneri non impiegati nell'anno 2016, 2017 e Pag. 2002018 verranno ridistribuiti anno dopo anno in un fondo speciale gestito dal ministro dei trasporti che andrà a finanziare il «bonus ciclabilità» per un importo minimo di 1 milione di euro e di un massimo pari a 9 milioni euro.

  Conseguentemente alla tabella A, voce Ministero delle infrastrutture e dei trasporti apportare le seguenti modificazioni:
   2016: –1.000.000 di euro al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
   2017: –1.500.000 di euro al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
   2018: –2.000.000 di euro al ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
3444/VIII/1. 34. Segoni, Artini, Baldassarre, Bechis, Matarrelli, Turco, Brignone, Civati, Andrea Maestri, Pastorino.

  Dopo il comma 392 aggiungere il seguente comma:
  392-bis. Per gli anni 2016, 2017 e 2018, non rilevano ai fini dei saldi di cui al comma 463 dell'articolo 1 della legge 23 dicembre 2015, n. 190, le spese effettuate dalle regioni finalizzate alla bonifica di siti inquinati di interesse regionale di cui al decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare 11 gennaio 2013 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 60 del 12 marzo 2013, e di altri siti inquinati. L'esclusione opera nei limiti di complessivi di 60 milioni di euro per l'anno 2016 e di 70 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017 e 2018.

  Conseguentemente, al comma 524, sostituire le parole: 15 per cento con le seguenti: 16 per cento.
3444/VIII/1. 8. Bratti, Borghi, Bergonzi, Stella Bianchi, Braga, Carrescia, Cominelli, Covello, De Menech, Gadda, Ginoble, Tino Iannuzzi, Manfredi, Mariani, Marroni, Massa, Mazzoli, Morassut, Realacci, Giovanna Sanna, Valiante, Zardini.

  Dopo il comma 392 aggiungere il seguente:
  392-bis. Per gli anni 2016, 2017 e 2018, non rilevano ai fini dei saldi di cui al comma 463 dell'articolo 1 della legge 23 dicembre 2014, n. 190, le spese effettuate dalle regioni finalizzate alla bonifica di siti inquinati. L'esclusione opera nei limiti di complessivi di 70 milioni di euro per l'anno 2016 e di 80 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017 e 2018.

  Conseguentemente, al comma 525, sostituire le parole: 5,5 per cento con le seguenti: 6 per cento.
3444/VIII/1. 9. Bratti, Borghi, Bergonzi, Stella Bianchi, Braga, Carrescia, Cominelli, Covello, De Menech, Gadda, Ginoble, Tino Iannuzzi, Manfredi, Mariani, Marroni, Massa, Mazzoli, Morassut, Realacci, Giovanna Sanna, Valiante, Zardini.

  Dopo il comma 412, aggiungere il seguente:
  412-bis. Per l'anno 2016, nel saldo individuato ai sensi del comma 409 non sono considerate le spese sostenute dagli enti locali per interventi finalizzati alla bonifica di Siti inquinati di interesse regionale, di cui al decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare 11 gennaio 2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 60 del 12 marzo 2013, o di altri siti inquinati, quando gli enti locali esercitano i poteri sostitutivi previsti dal decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, effettuate a valere sull'avanzo dell'amministrazione e su risorse rinvenienti dal ricorso al debito. L'esclusione opera nel limite massimo di 80 milioni di euro. Con decreto del Ministero dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentita la Conferenza Stato-Città ed autonomie locali, da adottare entro venti giorni dall'entrata in vigore della presente legge, sono definite le modalità di attuazione del presente comma prevedendo Pag. 201l'accesso su istanza dei sindaci interessati. Gli enti locali beneficiari dell'esclusione e l'importo dell'esclusione stessa sono individuati, sentita la Conferenza Stato-Città ed autonomie locali, con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, da emanare entro il 15 aprile 2016. Qualora la richiesta complessiva risulti superiore agli spazi finanziari disponibili, gli stessi sono attribuiti in misura proporzionale alle singole richieste.

  Conseguentemente, al comma 524, sostituire le parole: 15 per cento con le seguenti: 16 per cento.
3444/VIII/1. 7. Bratti, Borghi, Bergonzi, Stella Bianchi, Braga, Carrescia, Cominelli, Covello, De Menech, Gadda, Ginoble, Tino Iannuzzi, Manfredi, Mariani, Marroni, Massa, Mazzoli, Morassut, Realacci, Giovanna Sanna, Valiante, Zardini.

  Al comma 424, primo periodo, dopo le parole: un aumento degli impegni di spesa in conto capitale inserire le seguenti: con particolare riguardo agli interventi di messa in sicurezza operativa e di bonifica quando gli enti territoriali esercitano i poteri sostitutivi previsti dal decreto 3 aprile 2006, n. 152.
3444/VIII/1. 10. Bratti, Borghi, Bergonzi, Stella Bianchi, Braga, Carrescia, Cominelli, Covello, De Menech, Gadda, Ginoble, Tino Iannuzzi, Manfredi, Mariani, Marroni, Massa, Mazzoli, Morassut, Realacci, Giovanna Sanna, Valiante, Zardini.

  Dopo il comma 439 aggiungere i seguenti:
  439-bis. Al fine di perseguire il riequilibrio infrastrutturale stradale del Paese sono prioritariamente finanziati e appaltati gli interventi ricadenti nelle regioni il cui indice infrastrutturale stradale risulti essere inferiore alla media nazionale. In tal senso gli stanziamenti vengono assegnati prioritariamente alle regioni con l'indice più basso di dotazione viaria.
  439-ter. Gli stanziamenti di cui al presente articolo sono assegnati tenendo conto di un oggettivo parametro proporzionale al divario infrastrutturale di dotazione stradale teso al totale riequilibrio infrastrutturale viario delle regioni medesime con la media nazionale.
3444/VIII/1. 24. Pili.

  Dopo il comma 439, aggiungere il seguente:
  439-bis. Al fine di perseguire il riequilibrio infrastrutturale e viario della regione Sardegna, con particolare riferimento alla strada statale 131 è autorizzata la spesa di 200 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017, 2018 cui si provvede mediante riduzione degli stanziamenti rimodulabili di parte corrente di cui all'articolo 21, comma 5, lettera b), della legge 31 dicembre 2009, n. 196, iscritti nell'ambito della missione «Competitività e sviluppo delle imprese», programma «1.1. Promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità sociale d'impresa e movimento cooperativo» dello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico.
3444/VIII/1. 23. Pili.

  Dopo il comma 439, aggiungere il seguente:
  439-bis. Al comma 2, lettera b), dell'articolo 3 del decreto legge n. 133 del 2014 sostituire le parole: «31 dicembre 2014» con le seguenti: «31 dicembre 2016» e le parole: «30 giugno 2015» con le seguenti: «30 giugno 2017».
3444/VIII/1. 25. Pili.

  Dopo il comma 439, aggiungere il seguente:
  439-bis. Al comma 2, lettera c), dell'articolo 3 del decreto legge n. 133 del 2014 Pag. 202sostituire le parole: «30 aprile 2015» con le seguenti: «31 dicembre 2017» e le parole: «31 agosto 2015» con le seguenti: «30 giugno 2017».
3444/VIII/1. 27. Pili.

  Dopo il comma 439 aggiungere il seguente:
  439-bis. Nell'ambito delle spese di ristrutturazione e riqualificazione energetica sono previste detrazioni nel caso in cui l'abitazione principale non sia allacciata alle rete di distribuzione di gas metano a condizione che venga certificata dal comune presso il quale è situata l'abitazione stessa per l'acquisto di pellet per il riscaldamento domestico.

  Conseguentemente alla tabella A, alla voce Ministero delle economia e delle finanze sono apportare le seguenti modificazioni:
   2016: –10.000.000 di euro al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
   2017: –10.000.000 di euro al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
   2018: –10.000.000 di euro al ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
3444/VIII/1. 28. Segoni, Artini, Baldassarre, Bechis, Matarrelli, Turco, Brignone, Civati, Andrea Maestri, Pastorino.

  Dopo il comma 471, inserire il seguente:
  471-bis. L'articolo 34, comma 5, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito con modificazioni dalla legge 17 dicembre 2012. n. 221, è sostituito dal seguente:
  «5. Il commissario delegato di cui all'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri 4 ottobre 2007. n. 3614 e all'articolo 2, comma 3-octies, del decreto-legge 29 dicembre 2010. n. 225, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2011. n. 10, cessa le sue funzioni e attività alla data del 1o gennaio 2016. Il Capo del Dipartimento della protezione civile, con propria ordinanza, adottata ai sensi dell'articolo 5, commi 4-ter e 4-quater, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, disciplina la chiusura della contabilità speciale intestata al medesimo commissario delegato. Eventuali risorse residue sono versate su apposito capitolo di entrata del ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per essere riassegnate su capitolo di spesa del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare della Missione 18 – programma 12, per essere utilizzate, sulla base di apposito accordo di programma tra il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e la regione Abruzzo, per interventi di bonifica del Sito di Interesse Nazionale «Bussi sul Tirino», individuati anche ai sensi e con il procedimento di cui all'articolo 252-bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.»
3444/VIII/1. 18. Braga, Castricone.

  Dopo il comma 489, inserire il seguente:
  489-bis. Al fine di pervenire alla completa rimozione dell'eternit o dell'amianto negli edifici pubblici e privati, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, definisce, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, un programma di interventi finalizzato a provvedere alla rimozione e allo smaltimento del medesimo materiale presente negli edifici con priorità per gli edifici pubblici, per i locali aperti al pubblico o di utilizzazione collettiva e per i blocchi di appartamenti, anche attraverso la sostituzione delle coperture contenenti amianto o eternit con l'installazione di moduli fotovoltaici. Per la realizzazione del programma di cui al presente comma è autorizzata la spesa di 30 milioni di euro per ciascun anno dei triennio 2016-2018.

Pag. 203

  Conseguentemente, alla tabella A, vece Ministero dell'economia e finanze apportare le seguenti variazioni:
   2016: –20.000.000;
   2017: –20.000.000;
   2018: –20.000.000.
3444/VIII/1. 38. Zolezzi, Mannino, Terzoni, Busto, Daga, De Rosa, Micillo.

  Dopo il comma 491, inserire il seguente:
  491-bis. Al fine di studiare e valutare gli effetti dei cambiamenti climatici, mediante la realizzazione di modelli del sistema climatico italiano e delle sue interazioni con la società e l'ambiente, attraverso le attività di ricerca svolte dalla Grande infrastruttura di ricerca, già denominata «Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici», nonché per la valorizzazione degli investimenti effettuati con la delibera CIPE n. 42 del 13 maggio 2010, è autorizzato, a decorrere dall'anno 2016, un contributo annuo di euro 5 milioni.

  Conseguentemente, alla Tabella A, voce Ministero dell'economia e delle finanze, apportare le seguenti variazioni in diminuzione:
   2016: –5.000.000;
   2017: –5.000.000;
   2018: –5.000.000.
3444/VIII/1. 12. Stella Bianchi.

  Dopo il comma 491 inserire il seguente:
  491-bis. L'utilizzo delle risorse proprie e delle risorse provenienti dallo Stato, da parte di regioni e di enti locali, per interventi finalizzati alla riqualificazione energetica ed alla bonifica dall'amianto degli edifici pubblici situati nei siti di interesse nazionale (SIN), di cui all'articolo, 252, comma 2, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni, è escluso dal saldo finanziario rilevante ai fini della verifica del rispetto del patto di stabilità interno di cui agli articoli 31 e 32 della legge 12 novembre 2011, n. 183, e successive modificazioni.

  Conseguentemente, al comma 551 aggiungere, in fine, le parole: ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni in conto capitale, relative alle autorizzazioni di spesa di cui alla predetta Tabella C sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018.
3444/VIII/1. 39. Zolezzi, Mannino, Terzoni, Busto, Daga, De Rosa, Micillo.

  Dopo il comma 491, inserire il seguente:
  491-bis. All'articolo 252-bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, sono apportate le seguenti modifiche e integrazioni:
   a) al comma 1 le parole: «entro il 30 aprile 2007» sono soppresse;
   b) al comma 5, primo periodo, dopo le parole: «possono essere stipulati» sono aggiunte le seguenti: «per contaminazioni antecedenti al 30 aprile 2007,»
   c) dopo il comma 11 è aggiunto il seguente:
  11-bis. Le disposizioni del presente articolo possono essere applicate anche per attuare progetti integrati di bonifica, e riconversione industriale e sviluppo economico in siti di interesse regionale. A tal fine gli accordi di programma sono stipulati dalla Regione e dagli altri Enti territoriali individuati con Decreto del Presidente della Regione medesima e uno a più proprietari di aree contaminate o altri soggetti interessati ai sensi del comma 1; nei casi di cui al comma 5 gli accordi di programma sono stipulati anche con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e nei casi in cui è previsto l'impiego del credito di imposta con il Ministero dello sviluppo economico.
3444/VIII/1. 11. Stella Bianchi.

Pag. 204

  Alla Tabella C, missione Ricerca e innovazione, programma Ricerca in materia ambientale Voce Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, decreto legge n. 112 del 2008, ART. 28 comma 1: Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) (2.1 - CAPP. 3621, 8831) apportare le seguenti variazioni:
  2016:
   CP +2.551.346
   CS +2.551.346
  2017:
   CP +2.551.346
   CS +2.551.346
  2018:
   CP +2.551.346
   CS +2.551.346.

  Conseguentemente, alla Tabella A, stato di previsione Ministero dell'economia e finanze, modificare gli importi come segue:
  Rifinanziamento:
   2016: –2.551.346
   2017: –2.551.346
   2018: –2.551.346
3444/VIII/1. 43. De Rosa, Mannino, Busto, Daga, Micillo, Terzoni, Zolezzi.

Pag. 205

ALLEGATO 2

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2016) C. 3444 Governo, approvato dal Senato.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2016 e bilancio pluriennale per il triennio 2016-2018 e relativa nota di variazioni. C. 3445 Governo, approvato dal Senato e C. 3445-bis Governo, approvato dal Senato.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2016 e per il triennio 2016-2018 (limitatamente alle parti di competenza).

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La VIII Commissione,
   esaminato lo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (Tabella n. 2), limitatamente alle parti di competenza, e le connesse parti del disegno di legge di stabilità;
   giudicato positivo l'incremento, pari a 100 milioni di euro, delle somme stanziate per il Fondo per le emergenze nazionali, nonché la previsione di contributi, nel limite massimo di 1.500 milioni di euro, ai soggetti privati e alle attività economiche e produttive danneggiati da eventi calamitosi per i quali il Consiglio dei Ministri abbia deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza;
   apprezzata la disposizione che prevede l'istituzione, nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, di un fondo, con una dotazione di 150 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017, finalizzato ad interventi di carattere economico, sociale e ambientale nei territori della Terra dei fuochi;
   ritenuta l'opportunità che sia previsto un apposito Fondo per i piccoli comuni, anche al fine di consentire la prosecuzione dell’iter del testo unificato delle proposte di legge C. 65 Realacci e C. 2284 Terzoni, recante misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni, attualmente in esame presso le Commissioni riunite V e VIII;
   valutata la necessità di misure per la più efficace ed efficiente gestione delle residue disponibilità degli stanziamenti straordinari disposti in relazione ad eventi calamitosi antecedenti la data del 15 ottobre 2013, iscritti nel bilancio della Presidenza del Consiglio dei ministri per l'attuazione degli interventi statali di prima emergenza, al fine di trattenerle al medesimo bilancio, nel limite delle somme per le quali sia stato riconosciuto il rimborso da parte dell'Unione europea, per l'integrazione del Fondo delle Emergenze Nazionali e del Fondo della protezione civile;
   ritenuto che andrebbe prevista l'esclusione delle spese per interventi di bonifica dei siti inquinati dal saldo finanziario rilevante ai fini della verifica del rispetto del patto di stabilità interno;

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE

Pag. 206

ALLEGATO 3

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2016) C. 3444 Governo, approvato dal Senato.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2016 e bilancio pluriennale per il triennio 2016-2018 e relativa nota di variazioni. C. 3445 Governo, approvato dal Senato e C. 3445-bis Governo, approvato dal Senato.

Tabella n. 9: Stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'anno finanziario 2016 e per il triennio 2016-2018.

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La VIII Commissione,
   esaminato lo stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare (Tabella n. 9) e le connesse parti del disegno di legge di stabilità;
   considerato che:
    in materia di cosiddetto «ecobonus», andrebbe valutata l'opportunità di ricomprendere fra gli interventi che beneficiano degli incentivi attualmente previsti per la riqualificazione energetica, anche quelli di bonifica degli edifici dall'amianto;
    andrebbe attentamente valutata l'ipotesi di cedere il bonus fiscale dei condomini per gli interventi di riqualificazione energetica di interi edifici condominiali al soggetto che realizza l'intervento, con semplice comunicazione all'Agenzia delle entrate;
    andrebbe altresì attentamente valutata l'opportunità di ampliare la tipologia degli interventi che possono essere oggetto della detrazione fiscale per la riqualificazione energetica degli immobili;
    sottolineata la necessità di sopprimere il comma 193, in quanto reca disposizioni in materia di valutazione di incidenza di taluni interventi edilizi da parte di comuni con popolazione superiore a 20.000 abitanti, nel cui territorio ricadono interamente i siti di importanza comunitaria, analoghe alle disposizioni di cui all'articolo 57 del disegno di legge C. 2093-B (collegato ambientale), in corso di esame presso la VIII Commissione;
   rilevato che:
    andrebbero inserite disposizioni che incentivino la raccolta differenziata e il compostaggio di comunità, anche attraverso specifiche iniziative di formazione;
    andrebbe valutata l'esigenza di misure territoriali in una logica di riequilibrio tra le esigenze delle aree metropolitane Pag. 207e le esigenze delle restanti parti del Paese;
    andrebbero ulteriormente incrementati gli stanziamenti per la realizzazione degli interventi per la difesa del suolo e il contrasto dei fenomeni di dissesto idrogeologico, al fine di mettere in sicurezza il fragile territorio italiano, ma anche di attivare migliaia di cantieri distribuiti sul territorio, con ricadute importanti dal punto di vista economico e occupazionale;

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE

  con la seguente condizione:
  si sopprima il comma 193.

Pag. 208

ALLEGATO 4

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2016). C. 3444 Governo, approvato dal Senato.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2016 e bilancio pluriennale per il triennio 2016-2018 e relativa nota di variazioni. C. 3445 Governo, approvato dal Senato e C. 3445-bis Governo, approvato dal Senato.

Tabella n. 9: Stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'anno finanziario 2016 e per il triennio 2016-2018.

PROPOSTA DI RELAZIONE ALTERNATIVA PRESENTATA DAL GRUPPO SEL

  L'VIII Commissione Ambiente,
   esaminato il disegno di legge di stabilità 2016 (C 3444),
   premesso che:
    la legge di stabilità rappresenta un momento fondamentale del disegno di politica economica che ogni Governo deve realizzare;
    il deficit obiettivo per il 2016, al netto della clausola migranti, è inferiore dello 0,4 per cento del Pil rispetto a quello previsto nel 2015 (2,2 per cento rispetto al 2,6 per cento);
    per il quadriennio 2016-2019 l'avanzo primario parte dal 2 per cento per innalzarsi fino al 4,3 per cento nel 2019. Ciò equivale a non spendere una quantità rilevantissima di entrate (fino a 70 miliardi nel 2019), anche se destinate ad investimenti produttivi;
    gli alti avanzi primari previsti, in fase di bassa crescita, non sono compatibili con i livelli di sviluppo di cui il nostro paese ha bisogno;
    la manovra «vera» è di 10 miliardi di euro;
    dei 26,5 miliardi più o meno «sicuri» della manovra ben 16,8 sono destinati semplicemente ad evitare le clausole di salvaguardia per il 2016;
    la stessa Confindustria con ottimismo parla di un incremento nel 2016 del PIL di un scarso 0,3 per cento dovuto alla manovra, contestualmente l'industria appare in frenata (il dato peggiore dal settembre 2011) e calo dell'export ad agosto;
    le previsioni per il 2016 (+ 1,6 per cento) sono troppo ottimistiche: il FMI – ad esempio – prevede 1,3 per cento;
    non ci sono risorse per gli investimenti pubblici. Si sostengono quelli privati se e quando ci saranno. Il provvedimento, infatti, prevede che circa la metà dei tagli di spesa di pertinenza dei ministeri sia quella in conto capitale, ovverosia quella per gli investimenti per investimenti pubblici, come peraltro confermato dalla Nota di aggiornamento al DEF 2015 dove si rileva una flessione delle spese in conto capitale per il 2016 pari al 2,6 per cento e per il 2017 addirittura al 7,3 per cento;Pag. 209
    non risultano peraltro presenti interventi significativi per rilanciare gli investimenti nel Mezzogiorno e la recente pubblicazione dell'imbarazzante Masterplan per il Sud conferma questo dato visto, che l'erogazione delle risorse ivi indicate sono quelle già previste a livello europeo e nazionale;
    appare del tutto evidente l'assenza di un piano strutturale per il rilancio dell'economia nel Mezzogiorno che non ha avuto alcun risvolto concreto, nonostante i numerosi annunci su misure speciali come il credito di imposta per aziende meridionali, la riduzione delle tasse per le imprese del sud e la decontribuzione per i nuovi assunti nelle regioni meridionali;
    a ciò si aggiunga che, come rilevato dalla Banca d'Italia in sede di audizione al Senato, il debito continua a rimanere troppo alto, mentre l'ISTAT misura una crescita 2016 troppo modesta rispetto alle attese, stigmatizzando una ripresa molto debole nel 2016 (0,1 per cento) e un po’ superiore nel 2017 (0,3 per cento);
    la manovra, in buona sostanza non persegue alcuna direzione espansiva, ma solo quella del galleggiamento economico ed elettorale (interventi sulla TASI e circolazione del contante, aiuti a pioggia alle imprese);
    la spesa pubblica viene depressa a favore del taglio delle tasse (di cui beneficiano di più i ricchi): è il vecchio sogno di Tremonti realizzato da Renzi;
    le riduzioni di imposte hanno un moltiplicatore molto minore di quello dei tagli di spese, come oramai riconosciuto anche dal FMI;
    non appare presente alcun «piano per il lavoro», ma solo ulteriore spinta alla precarizzazione del mercato del lavoro. Nonostante la propaganda del governo, i numeri parlano chiaro. Per sostenere la flebile ripresa e il lavoro, sarebbero stati necessari investimenti aggiuntivi per almeno un punto di Pil all'anno, per tre anni, da affidare ai Comuni per le piccole opere. Invece, il Governo utilizza la clausola degli investimenti senza aumentarli e introduce misure elettorali e inique;
   è una legge iniqua perché dà tutto alle imprese (gli sgravi, il taglio dell'Ires e gli sconti fiscali sugli acquisti dei macchinari) e niente o quasi a lavoratori, pensionati e giovani;
    la manovra avrebbe dovuto prevedere, nell'ambito della politica industriale nazionale, modalità per un intervento pubblico al fine di salvaguardare gli asset strategici, stimolare le innovazioni e la ricerca, facilitare la riconversione ecologica dell'apparato produttivo, garantire i livelli occupazionali;
    viceversa, la manovra predisposta dal Governo riduce le imposte per le imprese senza avere alcuna garanzia che aumenteranno i loro investimenti, che non delocalizzeranno i loro siti produttivi o che non licenzieranno oppure che si produrranno reali incrementi occupazionali non sostitutivi;
    non si evidenziano interventi di rilievo sul fronte del rilancio dell'economia in termini di ricerca e sviluppo e cooperazione strategica tra imprese, università e centri di ricerca;
    si cerca dunque di competere sul profilo basso senza cercare di aumentare la produttività di tutti i fattori del nostro sistema produttivo, e ci si rassegna a diventare un Paese di serie B;
    persistono i tagli, per il 2016, a carico del fondo sanitario nazionale pari a 2,2 miliardi e si introducono misure «spot» per il contrasto alla povertà;
    si tratta, in buona sostanza, di una legge che riprende in larga misura le proposte della destra, hanno dichiarato Schifani e Alfano. «Mi ha copiato» ha rilanciato Berlusconi. Non a caso appaiono completamente cambiate anche le politiche per il contrasto all'evasione fiscale, mentre l'Agenzia delle entrate appare di tutto punto abbandonata a se stessa in un Paese con la più grande evasione fiscale d'Europa;Pag. 210
    una manovra che produrrà comunque effetti recessivi perché prosegue nella politica dei tagli alla spesa pubblica anche per coprire la diminuzione delle imposte, tagli che notoriamente hanno un moltiplicatore superiore in termini di crescita del PIL della riduzione delle tasse;
    i ceti popolari pagheranno questa politica in termini di riduzione dei servizi essenziali e di incrementi della tassazione locale, mortificando diritti basilari delle persone;
    considerato che, per quanto riguarda le parti di competenza della Commissione;
   considerato inoltre, per quanto riguarda le parti di competenza della Commissione Ambiente, che:
    anche quest'anno, a fronte di ingentissime risorse previste per le grandi opere, per gli interventi di messa in sicurezza del nostro territorio si continuano a mettere in campo stanziamenti assolutamente inadeguati;
    mentre infatti per la sola TAV, si prevedono in Tabella E 120 milioni di euro nel 2016, 102 milioni di euro nel 2017, 293 milioni di euro nel 2017, 293 milioni di euro nel 2018 e oltre 1 un miliardo e mezzo nel 2019 e successivi, in Tabella E le risorse per gli interventi di messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico, vedono un incremento rispetto alla legge di stabilità dello scorso anno, di soli 50 milioni di euro per il 2016, 50 per il 2017 e 150 per il 2018, per un totale di 250 milioni di euro in tre anni. È chiaro come, a fronte delle continue emergenze e dei proclami del Governo degli ultimi anni, una somma del genere sia totalmente irrisoria;
    ancora una volta si perde l'occasione, con questa legge di stabilità, di predisporre e avviare un finanziamento per un vero programma pluriennale di contrasto al dissesto idrogeologico del nostro Paese quale vera e prioritaria «grande opera» infrastrutturale in grado non solamente di mettere in sicurezza il nostro fragile territorio, ma di attivare migliaia di cantieri distribuiti sul territorio, con evidenti e importanti ricadute dal punto di vista anche economico e occupazionale;
    nessun rifinanziamento poi, per il programma bonifiche amianto, per cui restano solo le risorse già previste a legislazione vigente;
    viene previsto uno stanziamento di 150 milioni per ciascun anno del solo biennio 2016 e 2017 per la Terra dei fuochi. Un importo del tutto inadeguato rispetto alla grave emergenza ambientale di quei territori, oltre che a un evidente ridimensionamento dell'importo complessivo, laddove il Presidente del Consiglio, alla vigilia della presentazione della legge di stabilità, aveva annunciato lo stanziamento di 450 milioni di euro;
    peraltro la formulazione della norma sulla Terra dei fuochi è fin troppo generica nei suoi riferimenti ad interventi di carattere economico, sociale e ambientale, e ai territori e alle amministrazioni a cui saranno destinati gli stanziamenti, nonché alla tipologia degli interventi finanziabili;
    il provvedimento in esame, interviene inoltre su un'altra grande emergenza ambientale del nostro paese: l'Ilva di Taranto, per la quale vengono previste alcune specifiche misure che consentono all'organo commissariale, di contrarre finanziamenti per un ammontare complessivo fino a 800 milioni di euro, assistiti dalla garanzia dello Stato;
    la gravissima emergenza ambientale e sanitaria dell'area e dello stabilimento dell'Ilva, impongono di rafforzare e rendere davvero efficace il presidio ambientale riguardo all'ILVA e alla città di Taranto. Per fare ciò è centrale e ineludibile il potenziamento della dotazione organica dell'ARPA, destinata in particolare ai controlli e alla prevenzione sulla città di Taranto e sul polo industriale. L'organico dell'Agenzia è da troppo tempo del tutto sottodimensionato;Pag. 211
    di questa esigenza primaria, ne è ben consapevole lo stesso Governo. Già in occasione dell'esame del decreto legge 1/2015 sull'Ilva, nel corso delle audizioni era stata evidenziata l'esigenza di un rafforzamento del personale dell'Agenzia regionale per la protezione ambientale della regione Puglia, al fine di poter svolgere adeguatamente le indispensabili attività di controllo, vigilanza e monitoraggio ambientale e sanitario;
    il 23 febbraio 2015, durante l'esame del suddetto decreto legge n. 1/2015, il Viceministro Claudio De Vincenti, ben consapevole della problematica, aveva ribadito come riguardo all'organico dell'ARPA Puglia, il Governo fosse intenzionato a risolvere la problematica in un provvedimento diverso;
    nonostante quanto suesposto, e nonostante gli impegni del Governo, nel testo della legge di stabilità non c’è alcuna previsione di un rafforzamento della struttura tecnico-amministrativa dell'Arpa Puglia;
    le risorse assegnate al finanziamento dei parchi e delle aree protette, continuano a essere assolutamente inadeguate. Le risorse stanziate sono ormai così esigue da compromettere il minimo funzionamento degli enti parco;
    in Italia vi sono 24 parchi nazionali, che complessivamente coprono, tra terra e mare, oltre un milione e mezzo di ettari, pari al 5 per cento circa del territorio nazionale. Oltre a quelli nazionali, nel nostro Paese esistono 152 parchi regionali e centinaia di riserve naturali e aree protette statali, regionali e locali;
    la legge di stabilità di due anni fa stanziava per il 2014, 5,8 milioni di euro per gli Enti parco. La legge di stabilità 2015, ha ridotto lo stanziamento a meno di 4,3 milioni per il 2015. Il disegno di legge di stabilità al nostro esame a ulteriormente ridotto a 4,1 milioni le risorse per ciascuno degli anni 2016-2018;
    non è inoltre previsto alcun incremento delle risorse a favore dell'ISPRA, nonostante il suo ruolo decisivo e l'aumento dei decisivi compiti che gli vengono assegnati in numerosi ambiti, tra cui quelli di ricerca, controllo, monitoraggio in materia ambientale;
    la legge di stabilità in esame assegna all'Ispra 22,4 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2016-2018, ossia le stesse risorse dello scorso anno, ma inferiori alla legge di stabilità di due anni fa dove l'Ispra veniva finanziata con 25,5 milioni. In pratica, in due anni, si assiste ad una inaccettabile riduzione degli stanziamenti a favore dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale di oltre 3 milioni di euro;
    nessun incremento di risorse viene inoltre previsto per il funzionamento dell'Enea;
    l'emergenza abitativa è sostanzialmente gravemente ignorata dal testo al nostro esame;
    il Fondo per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione (istituito dalla legge 431/1998), cd. «Fondo affitti», era stato rifinanziato per 100 milioni solo fino al 2015. Dal 2016 quindi, non è previsto più alcuno stanziamento di risorse. Il Fondo viene azzerato;
    ricordiamo che detto Fondo per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione, è finalizzato alla concessione di contributi integrativi a favore dei conduttori appartenenti alle fasce di reddito più basse per il pagamento dei canoni di locazione;
    così come non vi sono ulteriori risorse finalizzate a implementare il Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli;
    unico intervento normativo in materia, introdotto durante l'esame del provvedimento al Senato, riguarda misure per contrastare gli affitti in nero, e prevede che sia nulla ogni pattuizione volta a determinare un importo del canone di locazione superiore a quello risultante dal contratto scritto e registrato. Nei casi di Pag. 212nullità il conduttore può chiedere la restituzione delle somme corrisposte in misura superiore al canone risultante dal contratto scritto e registrato. L'inquilino dovrà comunque dimostrare di avere pagato oltre quanto pattuito;
    detta disposizione rischia con molta probabilità di non produrre effetti reali sul mercato degli affitti in nero, che vede 950 mila abitazioni sottratte al mercato legale. Non solo è una norma che non ha effetti retroattivi, ma soprattutto non affronta la questione dei contratti verbali, che sono il 90 per cento dei contratti illegali.

DELIBERA DI RIFERIRE IN SENSO CONTRARIO

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ALLEGATO 5

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2016). C. 3444 Governo, approvato dal Senato.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2016 e bilancio pluriennale per il triennio 2016-2018 e relativa nota di variazioni. C. 3445 Governo, approvato dal Senato e C. 3445-bis Governo, approvato dal Senato.

Tabella n. 9: Stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'anno finanziario 2016 e per il triennio 2016-2018.

PROPOSTA DI RELAZIONE ALTERNATIVA PRESENTATA DAL GRUPPO M5S

  Premesso che:
   nonostante si registrino delle variazioni positive – tra cui circa 40 milioni di euro derivanti dagli interventi durante l'esame al Senato – le risorse finanziarie stanziate dallo Stato per la spesa primaria per la protezione dell'ambiente e l'uso e gestione delle risorse naturali, pari allo 0,5 della spesa primaria complessiva del bilancio dello Stato, appaiono ancora inadeguate, soprattutto se si tiene conto che le stesse subiscono una riduzione nel 2017 e 2018, attestandosi allo 0,4 per cento della spesa primaria complessiva;
   la conferma della politica di detassazione degli immobili, come annunciata dalla nota di aggiornamento al DEF, attraverso l'eliminazione dell'imposizione fiscale su prima casa e sui terreni agricoli e macchinari imbullonati; una scelta in parte comprensibile, ma che non sembra risolvere l'esigenza di gettito per le amministrazioni locali, tra l'altro attraverso una disposizione che penalizza i ceti sociali più deboli; a questo va aggiunto che la lettera c) del comma 8 prevede un'incomprensibile agevolazione per i costruttori, esentati dal pagamento della TASI;
   la Commissione esamina il provvedimento nello stesso giorno in cui l'aula ha affrontato un nuovo dibattito in vista della XXI Conferenza della Parti (COP 21) della Convenzione quadro della Nazioni Unite sui cambiamenti climatici prevista dal 30 novembre all'11 dicembre a Parigi, e va sottolineato che l'unico finanziamento previsto a questo titolo per il 2016 nel disegno di legge sulla Legge di Stabilità ammonta a 16,350 milioni di euro (circa lo 0,05 per cento dell'ammontare complessivo della Manovra, 31,6 mld) finalizzato a regolamentazione del settore elettrico, nucleare, energie rinnovabili ed efficienza energetica; su questo punto il Governo deve passare dalle molte, forse troppe, parole, a cominciare dal cosiddetto «Green Act» del gennaio 2015, a misure più concrete e pragmatiche riguardanti, tra l'altro: l'efficienza energetica, le fonti rinnovabili, l'adattamento ai cambiamenti climatici, la fiscalità, i trasporti, le filiere produttive, la ricerca e l'innovazione;
   appare indubbiamente apprezzabile la conferma anche per il 2016 delle detrazioni fiscali del 65 per cento per le spese sostenute per interventi di recupero Pag. 214del patrimonio edilizio e di efficienza energetica degli edifici, ma su questo il M5S da tempo afferma la necessità di una loro conferma strutturale, anche per dare maggiori certezze ad un settore – quello edilizio – che deve spostare il proprio ambito di intervento dalla realizzazione di nuovi immobili, spesso di bassa qualità, consumando ancora suolo fertile alla riqualificazione e valorizzazione del patrimonio edilizio esistente;
   il rifinanziamento dei parchi nazionali – attraverso l'introduzione del comma 129, durante l'esame al Senato – è sicuramente un segnale positivo dopo anni di progressivo indebolimento del sistema di tutela delle aree protette e sarebbero necessarie ulteriori azioni in questa direzione, a cominciare dall'istituzione di nuovi parchi nazionali;
   preoccupa l'inserimento del comma 193 (che, tra l'altro, è la riproposizione di una norma contenuta all'articolo 57 del collegato ambientale), che modifica l'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica n. 357/1997, di recepimento della Direttiva Comunitaria «Habitat», introducendo una delega delle competenze regionali riguardanti l'applicazione della Valutazione di Incidenza ai Comuni sopra i 20mila abitanti su alcuni interventi di carattere edilizio anche con incremento di volumetrie o delle superfici coperte che rischia di portare all'apertura di una Procedura d'infrazione comunitaria (su cui è già in corso la procedura EU – Pilot 6730/14/ENVI); il M5S proporrà un emendamento per la sua soppressione;
   con il comma 253, viene istituito un fondo finalizzato agli interventi di carattere economico, sociale e ambientale nella zona della terra dei fuochi, con una dotazione di 150 milioni di euro per gli anni 2016 e 2017; l'individuazione di nuove risorse è indubbiamente un primo passo, ma sicuramente non basta; è necessario, inoltre, predisporre misure volte ad arginare fattivamente il fenomeno degli sversamenti di rifiuti tossici nelle zone agricole e ad alta intensità abitativa, attraverso la fornitura di mezzi economici e risorse umane necessarie al controllo del territorio, destinando maggiori risorse ai corpi di polizia ambientale specializzati e già operanti nella zona; è altresì necessario ulteriore supporto agli investimenti degli enti tecnici di controllo, al fine di favorire i controlli incrociati tra enti differenti (quali ad esempio Camere di commercio, Agenzie delle entrate, Agenzie delle dogane, Asl) per una più veloce emersione degli illeciti e per un monitoraggio costante dell'intero territorio della Regione Campania attraverso una capillare rete di sistemi di video-sorveglianza;
   sarebbe opportuno stanziare inoltre adeguati fondi per immediati interventi di bonifica dei terreni contaminati attraverso l'esclusione delle somme impiegate dal patto di stabilità interno e procedere al completamento dell'analisi e mappatura di tutti i terreni, anche di natura non agricola, al fine di identificare situazioni di inquinamento dei suoli e delle falde in tutto il territorio interessato e dei terreni non idonei alla produzione di alimenti;
   si giudica del tutto inadeguato rispetto all'impegno economico assunto, l'intervento di proroga delle operazioni «strade sicure» che hanno visto forze militari impegnate in attività di controllo in materia di rifiuti, attività che riescono a produrre risultati efficaci solo se svolte da personale specializzato e qualificato nell'ambito di operazioni d'indagine di ampio respiro in grado di identificare gli effettivi responsabili delle gestioni illecite dei rifiuti collegate alle attività «in nero» che sfuggono ai controlli sulla corretta gestione dei rifiuti da loro prodotti. Occorre indirizzare gli investimenti dello Stato per permettere maggiori controlli alle forze di polizia specializzate ed agli enti tecnici agevolando il coordinamento delle indagini e il rafforzamento delle unità di personale e dei mezzi necessari a svolgere i controlli di cui sono carenti i reparti specializzati;
   la genericità della destinazione delle somme di 150 milioni per ciascun anno Pag. 2152016-2017 per attività di carattere economico sociale ed ambientale in terra dei fuochi non offre alcuna garanzia che i capitali siano investiti in politiche volte a realizzare soluzioni strutturali alle problematiche ancora esistenti;
   positivi i commi 371 e 372 sulle ciclovie turistiche, che si spera possano essere il segnale dell'avvio di una politica di valorizzazione ed incentivazione di una forma di turismo sostenibile e di straordinaria potenzialità in un paese come l'Italia;
   il comma 489 reca, come recitava la rubrica dell'articolo 42 del testo depositato in Senato, «Disposizioni per gli investimenti ambientali e le amministrazioni straordinarie» e prevede, al fine di garantire l'applicazione delle prescrizioni AIA, la possibilità per l'organo commissariale di ILVA S.p.a. di contrarre finanziamenti per un ammontare di 800 milioni di euro assistiti dalla garanzia dello stato. Essi, costituiscono un'anticipazione finanziaria delle somme raccolte dall'emissione di obbligazioni. Al fine di garantire i predetti finanziamenti, è necessario incrementare il fondo istituito presso il ministero dello Sviluppo economico finalizzato ad integrare le risorse iscritte sul bilancio statale destinate alle garanzie rilasciate dallo Stato (articolo 3 comma 1-ter del decreto-legge n. 1 del 2015) di 400 milioni di euro; in pratica, nonostante i numerosi decreti- legge Salva Ilva, il Governo si impegna ancora una volta a garantire, per la realizzazione delle prescrizioni AIA, i debiti contratti da ILVA S.p.a, al fine di consentire la prosecuzione di quell'attività di impresa che ha determinato danni ambientali e sanitari incalcolabili. Tali prescrizioni avrebbero già dovuto essere attuate a tutela della salute pubblica e dei lavoratori, nonché a fronte delle possibili conseguenze economiche derivanti dalla procedura di infrazione Europea in corso. Al fine di garantire una maggiore trasparenza sull'impiego di denaro pubblico, sarebbe stato opportuno verificare se le risorse già stanziate siano state effettivamente destinate al risanamento e alla bonifica ambientale;
   per quanto riguarda le grandi opere infrastrutturali è apprezzabile la prima inversione di tendenza rispetto alla destinazione delle risorse che finalmente vedono una quota significativa dell'ammontare complessivo della manovra destinato agli interventi sulla rete ferroviaria e stradale esistente, anche se rimane rilevante la quota di risorse assegnate alla costruzione di nuove grandi opere, che non sono giustificate dal punto di vista economico-finanziario, sociale e ambientale;
   le cosiddette infrastrutture strategiche, individuate nel Primo Programma derivante dalla legge Obiettivo pesano ancora in maniera rilevante sul complesso della Manovra 2016 con una quota dell'8,9 per cento (2,844 miliardi sui 31,6 miliardi complessivi della Legge di Stabilità presentata al Senato) che viene in assoluta prevalenza assegnata per la realizzazione di infrastrutture di trasporti a lunga distanza, quali autostrade e linee ad AV; secondo l'ultimo rapporto sull'attuazione della legge Obiettivo rispetto al costo complessivo del Programma delle infrastrutture strategiche di 375,3 miliardi di euro, il 48 per cento dell'investimento programmato attiene ad opere stradali (178,5 Mld euro), mentre solo il 39 per cento attiene ad opere ferroviarie (146 Mld euro, il 70 per cento dei quali destinato a linee ad AV). Tra le opere più contestate, sotto le lente della Corte dei Conti e dell'Autorità anticorruzione, che si continuano a finanziare anche nel 2016 il MoSE (che da solo assorbe il 16 per cento dei 2,844 Mld previsti per le grandi opere) e la Pedemontana veneta;
   è evidente, anche alla luce delle notevoli criticità – anche sotto il profilo penale – derivanti dal «sistema» delle grandi opere, come evidenziato dall'inchiesta che ha coinvolto Ercole Incalza e l'ex ministro Lupi, l'esigenza di cambiare completamente il quadro, come suggerito dal Presidente dell'ANAC e dallo stesso ministro Del Rio, Pag. 216che ha proposto – attraverso un intervento alla legge delega sugli appalti – il «superamento della legge obiettivo»;
   le risorse dedicate alla difesa del suolo, come ogni anno, sono ancora insufficienti, nonostante l'incremento di circa 250 milioni per il triennio registrato in tabella E;
   la spesa per la difesa del mare e del suolo, la tutela della biodiversità, delle aree protette e delle specie a rischio, i controlli e le bonifiche ambientali si attestano a una quota inqualificabile dello 1,2 per cento, nonostante i due milioni aggiuntivi destinati ai parchi nazionali, grazie ad un emendamento approvato al Senato;

DELIBERA DI RIFERIRE IN SENSO CONTRARIO

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ALLEGATO 6

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2016). C. 3444 Governo, approvato dal Senato.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2016 e bilancio pluriennale per il triennio 2016-2018 e relativa nota di variazioni. C. 3445 Governo, approvato dal Senato e C. 3445-bis Governo, approvato dal Senato.

Tabella n. 10: Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'anno finanziario 2016 e per il triennio 2016-2018 (limitatamente alle parti di competenza).

PROPOSTA DI RELAZIONE

  La VIII Commissione,
   esaminato lo stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (Tabella n. 10), limitatamente alle parti di competenza, e le connesse parti del disegno di legge di stabilità;
   apprezzate le disposizioni di cui al comma 371 che prevede il finanziamento di progetti per la realizzazione di ciclovie turistiche e ciclostazioni nonché per la sicurezza della ciclabilità cittadina e che introduce la possibilità di finanziare anche progetti destinati alla valorizzazione e al recupero di percorsi ferroviari dismessi da destinarsi ad itinerari cicloturistici;
   valutata la necessità di:
    inserire misure specifiche per il Mezzogiorno, in considerazione del ruolo trainante che esse possono svolgere non solo per il Sud, ma per la crescita economica, produttiva e occupazionale dell'intero Paese;
    destinare maggiori risorse alla riqualificazione delle aree urbani degradate anche nell'ottica di favorire la riduzione del consumo del suolo;
   ritenuto che andrebbe incrementato il Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione, di cui alla legge 431 del 1998, in considerazione della situazione di prolungata crisi economica e dell'accentuata domanda abitativa che incrocia le esigenze di fasce sempre più rilevanti ed estese della popolazione e che richiede interventi adeguati;
   tenuto conto che, nell'ambito della politica di ammodernamento infrastrutturale del Paese, appare opportuno destinare una maggiore quota di risorse alle piccole e medie opere, anche per finalità legate alla sicurezza idrogeologica del territorio ed alla dotazione di servizi e infrastrutture essenziali per le comunità locali;
   rilevato altresì che:
    andrebbero definite modalità di supporto alla progettazione degli enti territoriali, con specifico riferimento ai progetti comunitari, anche attraverso l'istituzione di un Fondo rotativo;
    le risorse destinate all'ANAS andrebbero prioritariamente destinate: a) alla manutenzione straordinaria delle strade; b) alla messa in sicurezza delle stesse al fine di ridurre il rischio idrogeologico; Pag. 218c) alla realizzazione delle opere definite da protocolli di intesa attuativi e conseguenti ad accordi internazionali; d) alla gestione delle strade la cui competenza verrà attribuita nuovamente ad ANAS in conseguenza del riassetto delle funzioni degli enti territoriali, anche promuovendo forma di collaborazione con gli stessi enti locali;
    andrebbe incrementato il contributo in favore delle province per il finanziamento delle spese connesse alle funzioni relative alla viabilità, di cui al comma 439;
    appare opportuno, per superare le pesanti e perduranti criticità che affliggono il settore dell'edilizia, accelerare i pagamenti delle pubbliche amministrazioni alle imprese per i lavori eseguiti;

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE

Pag. 219

ALLEGATO 7

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2016). C. 3444 Governo, approvato dal Senato.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2016 e bilancio pluriennale per il triennio 2016-2018 e relativa nota di variazioni. C. 3445 Governo, approvato dal Senato e C. 3445-bis Governo, approvato dal Senato.

Tabella n. 10: Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'anno finanziario 2016 e per il triennio 2016-2018 (limitatamente alle parti di competenza).

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La VIII Commissione,
   esaminato lo stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (Tabella n. 10), limitatamente alle parti di competenza, e le connesse parti del disegno di legge di stabilità;
   apprezzate le disposizioni di cui al comma 371 che prevede il finanziamento di progetti per la realizzazione di ciclovie turistiche e ciclostazioni nonché per la sicurezza della ciclabilità cittadina e che introduce la possibilità di finanziare anche progetti destinati alla valorizzazione e al recupero di percorsi ferroviari dismessi da destinarsi ad itinerari cicloturistici;
   valutata la necessità di:
    inserire misure specifiche per il Mezzogiorno, in considerazione del ruolo trainante che esse possono svolgere non solo per il Sud, ma per la crescita economica, produttiva e occupazionale dell'intero Paese;
    destinare maggiori risorse alla riqualificazione delle aree urbani degradate nell'ottica di favorire la riduzione del consumo del suolo, anche al fine di prevedere la proroga dei termini per la presentazione dei progetti di cui al DPCM 15 ottobre 2015 a valere sulle risorse stanziate dalla normativa vigente;
   ritenuto che andrebbe incrementato il Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione, di cui alla legge 431 del 1998, in considerazione della situazione di prolungata crisi economica e dell'accentuata domanda abitativa che incrocia le esigenze di fasce sempre più rilevanti ed estese della popolazione e che richiede interventi adeguati;
   tenuto conto che, nell'ambito della politica di ammodernamento infrastrutturale del Paese, appare opportuno destinare una maggiore quota di risorse alle piccole e medie opere, anche per finalità legate alla sicurezza idrogeologica del territorio ed alla dotazione di servizi e infrastrutture essenziali per le comunità locali;
   rilevato altresì che:
    andrebbero definite modalità di supporto alla progettazione degli enti territoriali, con specifico riferimento ai progetti comunitari, anche attraverso l'istituzione di un Fondo rotativo; Pag. 220
    le risorse destinate all'ANAS andrebbero prioritariamente destinate: a) alla manutenzione straordinaria delle strade; b) alla messa in sicurezza delle stesse al fine di ridurre il rischio idrogeologico; c) alla realizzazione delle opere definite da protocolli di intesa attuativi e conseguenti ad accordi internazionali; d) alla gestione delle strade la cui competenza verrà attribuita nuovamente ad ANAS in conseguenza del riassetto delle funzioni degli enti territoriali, anche promuovendo forma di collaborazione con gli stessi enti locali;
    andrebbe incrementato il contributo in favore delle province per il finanziamento delle spese connesse alle funzioni relative alla viabilità, di cui al comma 439;
    appare opportuno, per superare le pesanti e perduranti criticità che affliggono il settore dell'edilizia, accelerare i pagamenti delle pubbliche amministrazioni alle imprese per i lavori eseguiti;

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE