CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 5 luglio 2012
677.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
Pag. 141

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 5 luglio 2012. — Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. — Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Massimo Vari.

  La seduta comincia alle 13.50.

DL 63/12: Disposizioni urgenti in materia di riordino dei contributi alle imprese editrici, nonché di vendita della stampa quotidiana e periodica e di pubblicità istituzionale.
C. 5322 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla VII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Daniele TOTO (FLpTP), relatore, fa presente che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere di competenza sul decreto-legge n. 63 del 2012, che reca una disciplina transitoria, nelle more della ridefinizione complessiva delle forme di sostegno all'editoria, affidata ad un disegno di legge delega approvato contestualmente dal Consiglio dei ministri. Rileva che tale intervento si è reso necessario a seguito della cessazione, con il decreto-legge n. 201 del 2011, del sistema di erogazione dei contributi diretti all'editoria.
  Fa presente che, per conseguire la razionalizzazione della spesa, il decreto-legge in esame interviene: sulla rideterminazione dei requisiti di accesso e dei criteri di calcolo dei contributi (articoli 1 Pag. 142e 2); sul sostegno all'editoria digitale e sulla modernizzazione del sistema di distribuzione e vendita (articoli 3 e 4); sull'acquisto di spazi sui media per le campagne di comunicazione istituzionale delle pubbliche amministrazioni (articolo 5).
  Segnala che, durante l'esame al Senato, sono state aggiunte ulteriori disposizioni riferite, tra l'altro, a: periodici pubblicati o diffusi all'estero (articolo 1-bis); semplificazioni per periodici web di piccole dimensioni (articolo 3-bis) e per l'editoria no profit e delle associazioni d'arma e combattentistiche (articolo 5-bis).
  Sottolinea che le disposizioni di diretto interesse della IX Commissione, sono rappresentate dall'articolo 3, commi 5-bis e 5-ter, dall'articolo 4, comma 3, e dall'articolo 5-bis.
  Passando ad una breve descrizione del contenuto di tali disposizioni, osserva che i commi 5-bis e 5-ter dell'articolo 3 inseriscono, rispettivamente, fra i ricavi complessivi del sistema integrato delle comunicazioni quelli derivanti da pubblicità online e sulle diverse piattaforme, e fra i soggetti tenuti ad iscriversi al Registro degli operatori di comunicazioni (ROC) le imprese concessionarie di pubblicità sul web e su altre piattaforme digitali.
  Il comma 3 dell'articolo 4 e l'articolo 5-bis, intervengono, invece, sulla vicenda specifica della sospensione delle tariffe postali agevolate per i prodotti editoriali introdotte dal decreto-legge n. 353 del 2003. Ricorda che tali tariffe agevolate, a fronte delle quali si prevede un sistema di rimborso a posteriori da parte dello Stato alla società Poste italiane Spa, sono state sospese dal 31 marzo 2010 con il decreto del Ministro dello sviluppo economico del 30 marzo 2010, in attuazione dell'articolo 10-sexies, comma 2 del decreto-legge n. 194 del 2009 e quindi, per il periodo tra il 1o settembre 2010 e il 31 dicembre 2012 dal comma 1-bis del decreto legge n. 125 del 2010; il successivo decreto del Ministro dello sviluppo economico del 21 ottobre 2010 ha individuato le tariffe massime applicabili, in luogo delle precedenti tariffe, per tale periodo alle spedizioni di prodotti editoriali.
  Evidenzia che, in questo quadro, l'articolo 4, comma 3, interviene su un contenzioso applicativo relativo al periodo tra il 1o gennaio 2010 e il 31 marzo 2010 (data di cessazione dell'applicazione delle agevolazioni tariffarie), e determinato dall'attuazione dell'articolo 56, comma 4, della legge n. 99 del 2009. Tale disposizione prevede infatti che il rimborso a favore di Poste italiane Spa delle riduzioni tariffarie applicate per la spedizione di prodotti editoriali fosse calcolato come differenza rispetto al prezzo stabilito nella convenzione in essere, in analoga materia, più favorevole al prenditore. L'incertezza su quale fosse questa convenzione ha determinato la sospensione della liquidazione dei rimborsi dovuti a Poste italiane Spa. In proposito, l'articolo 4, comma 3, mantiene ferma la considerazione delle tariffe piene – ossia ordinarie – ai fini della liquidazione dei rimborsi in favore della società Poste italiane Spa per il periodo compreso tra il 14 agosto e il 31 dicembre 2009, mentre per il periodo tra il 1o gennaio e il 31 marzo 2010 si assumeranno a riferimento le tariffe massime individuate dal decreto del Ministro dello sviluppo economico del 21 ottobre 2010 di cui si è detto in precedenza.
  L'articolo 5-bis interviene, invece, sull'applicazione del regime tariffario agevolato alle associazioni no profit, ricomprese nell'ambito di applicazione del decreto-legge n. 353 del 2003. Tale intervento giunge alla conclusione di numerosi tentativi di ripristinare le tariffe editoriali agevolate per le associazioni no profit. La disposizione consente l'applicazione di un regime agevolato alle spedizioni postali di stampe promozionali da parte di soggetti operanti nel terzo settore richiamati dall'articolo 1, comma 3, del decreto-legge n. 353 del 2003, e da parte delle associazioni d'arma e combattentistiche. Si prevede, inoltre, la non applicazione del rimborso a Poste italiane Spa della differenza tra la tariffa agevolata e la tariffa ordinaria, che rimarrebbe quindi a carico della citata società In particolare, l'articolo 5-bis prevede l'applicazione, per i soggetti del terzo settore richiamati sopra, delle Pag. 143tariffe ricomprese nel decreto del Ministro delle comunicazioni 13 novembre 2002 relativo alle Stampe in abbonamento postale non iscritte al registro nazionale delle stampe e non rientranti nella categoria «no profit».
  In conclusione, poiché il provvedimento non appare presentare profili problematici dal punto di vista delle competenze della Commissione Trasporti, propone di esprimere parere favorevole sul disegno di legge in oggetto.

  Marco DESIDERATI (LNP), con riguardo all'articolo 5-bis, chiede se la mancata applicazione del rimborso a Poste italiane Spa della differenza tra la tariffa agevolata e la tariffa ordinaria – che rimarrebbe quindi a carico della citata società – sia riferita a servizi rientranti nell'ambito del servizio universale, dato che, in caso contrario, sembrerebbe opportuno estendere l'ambito di applicazione della disposizione anche agli altri operatori postali.

  Mario VALDUCCI, presidente, precisa che, poiché la disposizione si riferisce a Poste italiane, il servizio di recapito in argomento dovrebbe rientrare nel perimetro del servizio universale.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

  La seduta termina alle 14.

RISOLUZIONI

  Giovedì 5 luglio 2012. — Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. – Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Massimo Vari.

  La seduta comincia alle 14.

Sui lavori della Commissione.

  Mario VALDUCCI, presidente, avverte che è stata presentata la risoluzione Gentiloni Silveri 7-00932, assegnata alla Commissione trasporti, che verte sulla medesima materia della risoluzione 7-00903 Crosio. Propone pertanto di discutere le due risoluzioni congiuntamente.

  La Commissione concorda.

7-00903 Crosio: Sulla promozione di un tavolo di concertazione fra gli operatori di telecomunicazioni coinvolti in progetti di sviluppo e realizzazione della rete in fibra ottica.
7-00932 Gentiloni Silveri: Sulla promozione di un tavolo di concertazione fra gli operatori di telecomunicazioni coinvolti in progetti di sviluppo e realizzazione della rete in fibra ottica.
(Discussione e conclusione – Approvazione delle risoluzioni 8-00188 e 8-00189).

  Mario VALDUCCI, presidente, ricorda che la risoluzione Crosio 7-00903 è stata illustrata nella seduta del 21 giugno 2012.

  Paolo GENTILONI SILVERI (PD), illustrando brevemente il contenuto della risoluzione a propria firma, sottolinea che questa, come anche quella del collega Crosio, pone l'obiettivo che il Governo si faccia promotore di iniziative volte a delineare una strategia comune tra gli operatori riguardo agli investimenti sulla rete in fibra ottica.

  Il sottosegretario Massimo VARI, con riguardo alle problematiche evidenziate nelle risoluzioni, ricorda il piano strategico definito dal Governo, messo in consultazione pubblica e notificato alla Commissione europea, i cui contenuti riguardano sia il tema del digital divide sia quello dello sviluppo delle reti in fibra ottica, con lo scopo di portare il Paese all'avanguardia nelle prospettive di sviluppo. Sottolinea, come evidenziato anche dal Ministro dello sviluppo economico in occasione dell'audizione presso la Commissione, la mancata uniformità sul territorio della copertura a banda larga, che nelle aree metropolitane Pag. 144è disponibile con una velocità di connessione pari a 20 Mbps e con coperture significative di sistemi di Broadband Mobile, mentre nelle aree più marginali, laddove la densità di popolazione è più bassa, è pari a 2-7 MBps. Nel far presente che il 5 per cento della popolazione italiana, ossia poco più di 3 milioni di persone, risiede in aree ancora in digital divide, sottolinea che obiettivo dell'agenda digitale italiana è quello di cancellare, entro il 2013, tale digital divide e di accelerare lo sviluppo della rete a banda ultralarga, oltre i 30 Mbps, soprattutto nei distretti industriali, al fine di generare nuove opportunità di business sia per i settori più tradizionali che per quelli innovativi, nella comune e diffusa consapevolezza che il sistema produttivo, così come quello della ricerca, hanno bisogno di sistemi all'avanguardia, di reti potenti e affidabili che non solo consentano navigazione di base, ma permettano la sperimentazione di servizi evoluti.
  Fa presente quindi che si provvederà, entro il 2013, a completare il Piano nazionale banda larga per il 5 per cento della popolazione in digital divide e sottolinea che, al tempo stesso, è stato definito il Progetto strategico per la banda ultralarga insieme ad alcune regioni del sud, reindirizzando fondi strutturali europei, pari a oltre 700 milioni di euro, attraverso i quali si riuscirà ad azzerare il digital divide al sud, e ad incentivare decisamente lo sviluppo delle reti di nuova generazione, come anche lo sviluppo di un sistema di data center che permetta lo switch-off analogico della pubblica amministrazione, portandola nel mondo del cloud computing, a partire dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca scientifica, prima amministrazione interessata a tale processo.
  Aggiunge che, nell'ambito del piano strategico notificato alla Commissione Europea e del lavoro della cabina di regia, è in corso la messa a punto di una strategia operativa per stimolare, anche sotto il profilo della convenienza, gli investimenti in infrastrutture a banda ultralarga, semplificandoli al massimo, anche attraverso interventi normativi che riducano drasticamente il potere d'ingerenza delle pubbliche amministrazione o dei condomini nei permessi di scavo o di posa della fibra e installazione delle antenne. Sottolinea che è anche in corso di definizione il catasto delle infrastrutture del sottosuolo, di tutte le utilities, in modo che non si ripetano scavi inutili e si possano ottenere risparmi pari ad oltre il 30 del cento della spesa complessiva per le reti di nuova generazione NGN. Nel rilevare che parte integrante di questa strategia è anche, naturalmente, l'uso più efficiente ed evoluto dello spettro radio, sottolinea che il Governo punta molto sul rapido sviluppo del 4G, sull'Lte (long term evolution) e sul Lte advanced e assicura che i futuri provvedimenti terranno in debito conto l'importanza dello spettro radio nello sviluppo delle comunicazioni elettroniche.
  Nell'evidenziare l'importanza dell'uso in mobilità, della personalizzazione e dell'interattività, che giudica i concetti chiave dell'accesso alla rete, riguardo alle infrastrutture, e quindi al contenuto delle risoluzioni, ribadisce che al Governo non sfugge che gli investimenti in reti a banda larga e ultralarga rappresentino la linfa vitale per una crescita intelligente basata su conoscenza e innovazione, dal momento che le reti sono l'infrastruttura sulla quale saranno installati i software creati anche dalle nostre aziende per fornire tutti i servizi innovativi ideati. Osserva, infatti, che esse permettono la connessione, inoltre, di tutti i device più evoluti come gli smartphone, i personal computer, i tablet, oggi indispensabili coadiutori di tutte le nostre mansioni quotidiane e che dunque, non si può non vedere con favore ogni investimento che permetta lo sviluppo delle infrastrutture di telecomunicazione, essendo compito del Governo adoperarsi, come sta facendo, per favorire gli investimenti, per intervenire nelle aree dove il mercato non investe, per definire compiutamente la politica industriale del settore, i cui passaggi ultimi sono legati anche al decreto cosiddetto Digitalia, prossimo prodotto della Cabina di regia sull'agenda digitale. Pag. 145
  Nel preannunciare che il decreto Digitalia raccoglierà l'insieme delle misure predisposte d'intesa con le regioni, i comuni e tutti i soggetti della filiera interessati; in raccordo anche con i parlamentari più direttamente coinvolti su questo tema, ricorda l'istituzione dell'Agenzia Italia digitale, strumento che permetterà di raccogliere il lavoro di indirizzo e di strategia, sia amministrativo che legislativo, di questi mesi e di svilupparlo, contribuendo a mettere insieme i vari livelli delle amministrazioni pubbliche, in modo che si proceda tutti nella stessa, corretta e strategica direzione.
  Venendo infine agli impegni richiesti dalle due risoluzioni al Governo, ritiene che sia gli investimenti annunciati da Telecom Italia, sia quelli degli altri operatori, sia quelli del piano Metroweb vadano nella giusta direzione e giudica auspicabile che ci sia la massima sinergia tra gli investimenti nelle infrastrutture di comunicazioni, i quali rappresentano una delle sfide decisive sulla via dello sviluppo e della crescita del Paese. Sottolinea che il Governo è intenzionato a seguire con grande attenzione il relativo processo, dando il suo contributo per evitare dispersioni di energie le cui conseguenze finirebbero per ripercuotersi sui cittadini e sulle aziende e giudica meritevole di attenta considerazione e valutazione la proposta di un confronto tra gli operatori, con l'avvertenza, tuttavia, che occorrerà verificare anche l'effettivo interesse che verso di essa dimostreranno i soggetti coinvolti.
  Propone, quindi, ai fini dell'accoglimento dell'impegno contenuto nelle due risoluzioni, che nel dispositivo di entrambe le prime parole dell'impegno siano le seguenti: «di valutare se vi siano le condizioni per istituire un tavolo di concertazione».

  Jonny CROSIO (LNP), esprimendo la propria condivisione sul contenuto della risoluzione del collega Gentiloni, fa presente che sia all'interno della Commissione, sia anche nel Parlamento nel suo complesso c’è un'ampia condivisione riguardo al tema oggetto delle risoluzioni in discussione e ritiene che, in questa fase, il Parlamento possa essere un prezioso alleato del Governo ai fini della costituzione del tavolo di concertazione tra gli operatori. Esorta quindi il Ministro ad avere più coraggio e, in un'ottica di maggiore pragmatismo, a promuovere iniziative in tal senso, anche alla luce delle recenti dichiarazioni del commissario europeo Kroes, che ha sostenuto la necessità di apportare qualche modifica all'agenda digitale europea. Nel ritenere che l'agenda europea, pur da rispettare, non debba costituire l'unico possibile percorso da seguire, ma che debba essere immaginata una via italiana che tenga conto della situazione specifica nella quale versa il nostro Paese, segnala l'allarme che si sta diffondendo riguardo all'eventualità che, in caso di una mancata intesa tra Metroweb e Telecom riguardo all'utilizzo degli investimenti, si verificherebbe una sovrapposizione tra due reti simili, con la medesima taratura tecnica, con conseguente grave spreco di risorse. Facendo riferimento all'iniziativa ricordata dal sottosegretario di compilare il catasto delle reti, fa presente che nel Paese ci sono alcuni tratti di rete di nuova generazione inutilizzati e che, stanti le attuali gravi difficoltà economiche, sarebbe opportuno indirizzare le poche risorse disponibili in modo efficace. In ultimo chiede al Governo una particolare attenzione riguardo alla distribuzione tra gli operatori dei tratti di rete maggiormente appetibili, per evitare che restino scoperti i tratti a rischio di fallimento di mercato.

  Mario VALDUCCI, presidente, alla luce del dibattito ritiene opportuno che l'impegno delle due risoluzioni fosse preceduto dalla seguente formulazione, che giudica più puntuale: «a farsi promotore di iniziative per verificare se vi siano le condizioni per l'istituzione di un tavolo di concertazione».

  Il sottosegretario Massimo VARI concorda con la riformulazione proposta dal presidente Valducci.

Pag. 146

  Jonny CROSIO (LNP) e Paolo GENTILONI SILVERI (PD) accettano la riformulazione proposta dal relatore.

  Mario VALDUCCI, presidente, avverte che i deputati Bergamini e Garofalo hanno comunicato di sottoscrivere la risoluzione Crosio 7-00903 e la risoluzione Gentiloni Silveri n. 7-00932.

  Mario LOVELLI (PD) e Renzo LUSETTI (UdCpTP) sottoscrivono la risoluzione Gentiloni Silveri 7-00932.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva la nuova formulazione della risoluzione 7-00903 e la nuova formulazione della risoluzione 7-00932, che assumono, rispettivamente, i numeri 8-00188 e 8-00189 (vedi allegati 1 e 2).

  La seduta termina alle 14.20.

COMITATO RISTRETTO

  Giovedì 5 luglio 2012.

Disposizioni per lo sviluppo dei servizi elettronici e digitali.
C. 4891 Gentiloni Silveri e C. 5093 Palmieri.

  Il comitato ristretto si è riunito dalle 14.20 alle 14.25.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari di mercoledì 4 luglio 2012, pagina 235, prima colonna, alla undicesima riga, dopo le parole «n-bis)», aggiungere le seguenti: «riassetto della disciplina concernente la».

Pag. 147