CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 5 luglio 2011
505.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
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INDAGINE CONOSCITIVA

Martedì 5 luglio 2011. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI.

La seduta comincia alle 11.10.

Indagine conoscitiva sul settore del trasporto ferroviario di passeggeri e merci.
Audizione di rappresentanti di organizzazioni sindacali del settore del trasporto ferroviario.
(Svolgimento e conclusione).

Mario VALDUCCI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso, la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati

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e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
Introduce, quindi, l'audizione.

Alessandro ROCCHI, segretario nazionale di FILT-CGIL, Giovanni LUCIANO, segretario generale di FIT-CISL, Luigi SIMEONE, segretario generale di Uiltrasporti nazionale, Umberto NESPOLI, segretario nazionale attività ferroviarie di UGL trasporti, Pietro SERBASSI, segretario generale di Fast ferrovie, Pasquale GIAMMARCO, segretario nazionale di Or.S.A. trasporti, Roberto TESTA, coordinatore provinciale di USB lavoro privato, svolgono una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

Intervengono quindi i deputati Daniele TOTO (FLpTP), Mario LOVELLI (PD) e il presidente Mario VALDUCCI.

Giovanni LUCIANO, segretario generale di FIT-CISL, e Luigi SIMEONE, segretario generale di Uiltrasporti nazionale, rispondono ai quesiti posti, fornendo ulteriori precisazioni.

Mario VALDUCCI, presidente, ringrazia i rappresentanti delle organizzazioni sindacali del settore del trasporto ferroviario per il loro intervento.
Dichiara quindi conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 12.15.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 5 luglio 2011. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI.

La seduta comincia alle 12.15.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Regno Hascemita di Giordania sulla cooperazione e sulla mutua assistenza in materia doganale, fatto a Roma il 5 novembre 2007.
C. 4373 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Mario VALDUCCI, presidente, in sostituzione del relatore, fa presente che la IX Commissione è chiamata ad esprimere il parere alla III Commissione sul disegno di legge di ratifica dell'Accordo di cooperazione e mutua assistenza doganale tra Italia e Giordania.
Rileva che l'Accordo, fatto a Roma il 5 novembre 2007, si compone di un Preambolo e di 24 articoli. Rammenta che nel Preambolo si evidenzia, tra i vari aspetti e motivi della cooperazione doganale, quello della lotta ai traffici illeciti di stupefacenti, con un esplicito richiamo alla Convenzione Unica sugli Stupefacenti del 1961 e alla Convenzione dell'ONU contro il traffico illecito di droghe e sostanze psicotrope del 1988. Osserva che nella relazione illustrativa al disegno di legge, viene precisato che i Governi italiano e giordano si impegnano a fornirsi, attraverso le rispettive Autorità doganali, assistenza e cooperazione reciproca, al fine di assicurare il pieno rispetto della legislazione doganale e di realizzare un'efficace azione di prevenzione, investigazione e repressione delle violazioni a tale normativa, per rendere maggiormente trasparente l'interscambio commerciale tra i due Paesi.
Fra le previsioni contenute nel testo dell'Accordo, segnala in particolare: l'articolo 5, ai sensi del quale ciascuna Amministrazione doganale si impegna ad esercitare una sorveglianza e a fornire informazioni su persone, merci, mezzi di trasporto e luoghi che sono, o che si presume siano, coinvolti in violazioni alla normativa doganale; l'articolo 6, che prevede lo

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scambio di informazioni sulle attività, in essere o progettate, che possono costituire infrazione doganale; l'articolo 7, che consente la sostituzione dei documenti previsti dal precedente articolo (rapporti, prove o copie conformi) con informazioni computerizzate, salvo la trasmissione alla Amministrazione richiedente, su richiesta di quest'ultima, dei corrispondenti documenti; l'articolo 11, il quale prevede che ciascuna Parte si impegna, sulla base della segnalazione dell'altra Parte, a sorvegliare - in entrata e in uscita dal proprio territorio - persone che si sospetta abbiano commesso reati doganali, nonché mezzi di trasporto e merci segnalati o sospettati di essere strumento per, o oggetto di, traffici illeciti; l'articolo 15, che disciplina l'uso e la tutela delle informazioni ricevute nell'ambito dell'assistenza amministrativa prevista dall'Accordo, che non possono essere divulgate ad organismi diversi da quelli previsti dall'Accordo, salvo che non vi sia un'esplicita autorizzazione dell'Amministrazione doganale che le fornisce, anche se l'appartenenza dell'Italia alla UE consente, qualora richieste dalla Commissione europea o da altri Stati membri dell'Unione, che le informazioni ricevute possano essere trasmesse a questi soggetti; l'articolo 16, il quale condiziona l'eventuale scambio di dati personali alla circostanza che le Parti contraenti ne garantiscano un livello di protezione giuridica almeno equivalente a quello previsto dalle rispettive legislazioni nazionali. Vengono inoltre indicate le altre misure che debbono essere adottate in materia di tutela dei dati personali.
Per quanto riguarda, infine, il disegno di legge di ratifica, ricorda che gli articoli 1 e 2 recano, rispettivamente, l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione dell'Accordo, mentre l'articolo 3 autorizza la spesa di 11.325 euro l'anno a decorrere dal 2011, disponendo che l'onere sia coperto mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio 2011-2013, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, con parziale utilizzo dell'accantonamento relativo al Ministero degli Affari esteri.
In conclusione, nel formulare una valutazione positiva sui contenuti dell'Accordo fra Italia e Giordania, propone che la Commissione esprima un parere favorevole sul disegno di legge di ratifica in esame.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo che modifica l'Accordo di partenariato tra i membri del gruppo ACP e la Comunità europea e i suoi Stati membri, firmato a Cotonou il 23 giugno 2000, riveduto per la prima volta a Lussemburgo il 25 giugno 2005, con Atto finale e dichiarazioni allegate, aperto alla firma a Ouagadougou il 22 giugno 2010.
C. 4374 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Marco DESIDERATI (LNP), relatore, fa presente che la IX Commissione è chiamata ad esprimere il parere alla III Commissione sul disegno di legge AC 4374, recante ratifica ed esecuzione dell'Accordo che modifica l'Accordo di partenariato tra i membri del vasto gruppo degli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP) e la Comunità europea ed i suoi Stati membri, al fine di adattare i rapporti UE-ACP ai mutamenti di grande momento che si sono verificati nelle relazioni internazionali.
Rileva che l'Accordo costituisce la seconda modifica dell'Accordo di partenariato di Cotonou del 23 giugno 2000, che, come stabilito dall'articolo 95, che ne prevede la revisione quinquennale, era stato riveduto una prima volta con l'Accordo firmato a Lussemburgo il 25 giugno 2005 ed è stato successivamente aperto

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alla firma nella capitale del Burkina Faso, Ouagadougou, il 22 giugno 2010.
Segnala che, rispetto alla prevalente attenzione dell'Unione europea alle problematiche dello sviluppo dei membri del gruppo ACP, che caratterizzavano l'Accordo originale, quello in esame opera una serie di modifiche, tra le quali assume un ruolo centrale la valorizzazione della dimensione dell'integrazione regionale, particolarmente sentita nel continente africano, con una crescita progressiva del ruolo dell'Unione africana. Sottolinea che viene, tuttavia, posta attenzione, più in generale, a tutte le aree di integrazione economica regionale che riguardino Stati ACP, e al ruolo delle relative organizzazioni.
Evidenzia che un altro aspetto rilevante dell'Accordo è il rapporto tra sicurezza e sviluppo, dal momento che senza la prevenzione dei conflitti non è immaginabile un'azione duratura di impulso decisivo al decollo economico e sociale dei Paesi svantaggiati; l'Accordo evidenzia, al riguardo, la centralità della cooperazione dell'Unione europea con gli Stati ACP in situazioni di conflitto e post-conflitto, flessibilizzando le procedure di assistenza umanitaria ad essi rivolte. Rileva che tale azione dell'Unione europea è presupposto delle vere e proprie pratiche di cooperazione allo sviluppo, che si legano direttamente alla lotta per il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo del Millennio. Il riferimento agli Obiettivi di sviluppo del Millennio è oggetto infatti delle modifiche apportate all'Accordo nel 2010, nel quale si introducono in posizione preminente anche le problematiche dell'efficacia degli aiuti allo sviluppo e della coerenza delle relative politiche, che l'Unione europea si impegna a promuovere fra gli Stati membri.
Per quanto riguarda le competenze della Commissione Trasporti segnala le modifiche: all'articolo 11 dell'Accordo, laddove si prevede che le attività intese a far fronte alle minacce, nuove o in espansione, che gravano sulla sicurezza comprendono, tra l'altro, un sostegno alle attività di contrasto e prevenzione in cui rientrano la cooperazione nel controllo delle frontiere, il potenziamento della sicurezza della catena di approvvigionamento internazionale e il miglioramento della sicurezza nel trasporto aereo, marittimo e stradale; all'articolo 23 dell'Accordo laddove si prevede che la cooperazione sostiene riforme politiche e istituzionali durature e gli investimenti necessari a garantire un accesso equilibrato alle attività economiche e alle risorse produttive, e tra l'altro, le infrastrutture economiche e tecnologiche e i servizi, compresi i trasporti, i sistemi di telecomunicazione, i servizi di comunicazione e lo sviluppo della società dell'informazione; all'articolo 29 dell'Accordo laddove si prevede che nel settore della stabilità, della pace e della prevenzione dei conflitti, la cooperazione sostiene le infrastrutture, in particolare trasporti e comunicazioni e loro sicurezza, e servizi, compreso lo sviluppo di opportunità regionali nel campo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC); all'articolo 42, laddove si prevede che la Comunità sostiene attraverso strategie di sviluppo nazionali e regionali gli sforzi compiuti dagli Stati ACP per sviluppare e promuovere servizi di trasporto marittimo redditizi e efficienti sui loro territori, in vista dell'incremento della partecipazione degli operatori dei paesi ACP ai servizi di trasporto marittimo internazionali; all'articolo 43, laddove si prevede che le parti convengono d'intensificare la cooperazione reciproca nel campo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione nonché della società dell'informazione. Rileva che la cooperazione è orientata in particolare, attraverso strategie di sviluppo nazionali e regionali, ad assicurare una complementarità e un'armonizzazione maggiori dei sistemi di comunicazione a livello nazionale, regionale e internazionale e il loro adeguamento alle nuove tecnologie.
In conclusione, formulando una valutazione positiva sull'Accordo in esame, formula una proposta di parere favorevole.

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La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 12.30.

RISOLUZIONI

Martedì 5 luglio 2011. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Aurelio Salvatore Misiti.

La seduta comincia alle 14.10.

7-00600 Meta: Iniziative per lo sviluppo e il potenziamento infrastrutturale del porto di Gioia Tauro.
(Discussione e rinvio).

La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.

Doris LO MORO (PD), in qualità di cofirmataria della risoluzione, nell'illustrarla fa presente che il porto di Gioia Tauro sta attraversando un periodo di grave difficoltà, dal momento che è in corso una sospensione dell'operatività dei traffici portuali per assenza di navi, dovuta anche alla decisione della società Maersk di abbandonare questo scalo per i propri traffici. Nel ricordare che la situazione ha assunto una gravità tale da portare la convocazione di un tavolo di discussione, cui partecipano i Ministeri delle infrastrutture e dei trasporti, dell'economia e delle finanze e del lavoro, il presidente della giunta regionale della Calabria e i sindaci dei tre comuni territorialmente coinvolti - Rosarno, San Ferdinando e Gioia Tauro - ricorda che la società Maerks è anche socio di minoranza della società terminalista Medcenter, che ha l'esclusiva del porto di Gioia Tauro, ed esprime grande preoccupazione per la prospettiva di inevitabile diminuzione di traffici che si verificherà in seguito all'abbandono del porto da parte della società. Nel rilevare che in seguito a tale evento la società terminalista si vedrà costretta ad una riduzione considerevole del personale, sottolinea che un eventuale declassamento del porto di Gioia Tauro porterebbe ad una svalutazione della posizione dell'Italia nel Mediterraneo, con conseguenze immediate sull'economia nazionale e del Mezzogiorno in particolare, determinando l'allargamento del gap esistente tra nord e sud Italia. Nel ricordare che il 30 giugno scorso si è tenuto un incontro promosso dai sindaci del territorio, cui hanno preso parte alcuni esponenti del gruppo del Partito democratico, giudica opportuno che la Commissione svolga un'approfondita attività istruttoria sulla risoluzione in discussione, prevedendo, se necessario, un ciclo di audizioni, al fine di esaminare la situazione del porto e scongiurarne il progressivo declino.

Mario VALDUCCI, presidente, nel fare presente che anche il gruppo del Popolo della libertà ha preannunciato la presentazione di una risoluzione di contenuto analogo, ritiene positiva la costituzione del tavolo di confronto tra le varie istituzioni coinvolte nella risoluzione dell'emergenza che sta attraversando il porto di Gioia Tauro.

Il sottosegretario Aurelio Salvatore MISITI fa presente di aver anch'egli partecipato nella giornata odierna al tavolo cui si faceva riferimento nel dibattito, nel quale si stanno affrontando diversi aspetti della crisi dello scalo calabrese, tra cui quello relativo alle misure sociali nei confronti dei lavoratori che la società terminalista si vedrà costretta a licenziare, nel momento in cui, a partire dalla metà di luglio, diminuiranno sostanzialmente i volumi di traffico a causa dell'abbandono dello scalo da parte della società Maerks. Nel condividere in linea generale le premesse della risoluzione, in merito al primo degli impegni in essa contenuti, osserva che l'autonomia finanziaria delle autorità portuali costituisce il fulcro del disegno di legge di riforma della legge n. 84 del 1994, attualmente all'esame del Senato, che prevede infatti che essa sia basata non su assegnazioni periodiche, ma che venga attuata una

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riforma strutturale che consenta di destinare all'infrastruttura portuale risorse derivanti da una percentuale dell'IVA e delle accise sui prodotti che transitano nei porti. In ordine al secondo degli impegni contenuti nella risoluzione, nel ricordare che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti è impegnato nella definizione di iniziative volte a sostenere i porti di transhipment nazionali - Taranto, Cagliari e Gioia Tauro - come ad esempio la riduzione al minimo del pagamento della tassa di ormeggio, al fine di consentire loro di far fronte alla forte concorrenza da parte dei porti del Nord Africa, osserva che il porto di Gioia Tauro risente di una posizione di vantaggio anche rispetto ad altri porti italiani, come ad esempio Genova o Trieste, perché dà la possibilità alle società di trasporto di movimentare i container verso il nord Europa via terra, facendo risparmiare una notevole quantità di tempo. In ordine all'impegno di ridefinire la missione del porto di Gioia Tauro all'interno del piano nazionale della logistica, rileva che tale richiesta potrebbe essere percorribile alla luce di un nuovo sviluppo degli interporti e delle relative piattaforme logistiche. Per quanto riguarda invece l'impegno di promuovere norme volte a semplificare l'approvazione di varianti ai piani regolatori portuali, nel ricordare che il citato disegno di legge di riforma della legge n. 84 del 1994 prevede un sistema più snello al riguardo, che permetterà di evitare situazioni di stallo rilevabili oggi in differenti realtà territoriali, fa presente che il piano regolatore del porto di Gioia Tauro, diversamente da come accade in altre situazioni, non è legato a quello della città, e che è già allo studio la possibilità di un forte ampliamento territoriale, che prevederà la presenza di 150 aziende rispetto alle 37 attualmente operative nel porto.

Michele Pompeo META (PD), nell'apprezzare l'impegno dimostrato dal sottosegretario Misiti per pervenire alla soluzione delle questioni oggetto della risoluzione, ritiene che debbano tuttavia essere adottate iniziative urgenti, dal momento che la situazione del porto di Gioia Tauro in poche settimane potrebbe peggiorare in modo irreversibile. Nel ricordare che il disegno di legge cui faceva riferimento il rappresentante del Governo giace all'esame del Senato da circa tre anni, giudica opportuno che non si affidi la soluzione delle questioni oggetto della risoluzione all'approvazione di tale provvedimento, ma che si intervenga tempestivamente per dare una risposta all'emergenza del porto e alla crisi dell'economia del mare - che permetta ai porti nazionali di far fronte alla concorrenza imperfetta che si sta strutturando nel Mediterraneo - anche attraverso un emendamento alla manovra finanziaria, che sarà presentata al Parlamento nei prossimi giorni, che potrebbe essere sottoscritto dal Presidente della Commissione e da tutti i gruppi parlamentari.

Carlo MONAI (IdV), nel ringraziare il sottosegretario Misiti per il suo intervento, giudica opportuno che il tema della portualità sia affrontato anche in relazione al più vasto tema della logistica, che è centrale per lo sviluppo del Paese. Fa presente che anche il porto di Trieste - recentemente individuato dal presidente Barroso come snodo centrale del corridoio adriatico - sta attraversando un periodo di crisi e ritiene opportuno che la questione del porto di Gioia Tauro venga affrontata in un'ottica di sistema e non mettendo in competizione i porti nazionali.

Mario VALDUCCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.45.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

Martedì 5 luglio 2011. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene

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il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Aurelio Salvatore Misiti.

La seduta comincia alle 14.45.

Programma di lavoro della Commissione per il 2011.
(COM(2010)623 def.).

Programma di 18 mesi delle Presidenze polacca, danese e cipriota. (11447/11).
Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2011.
(Doc. LXXXVII-bis, n.1).

(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti in oggetto, rinviato nella seduta del 29 giugno 2011.

Deborah BERGAMINI (PdL), relatore, presenta una proposta di parere favorevole (vedi allegato).

Il sottosegretario Aurelio Salvatore MISITI concorda con la proposta di parere del relatore.

La Commissione approva all'unanimità la proposta di parere favorevole del relatore. Delibera quindi di nominare il deputato Deborah Bergamini relatore presso la XIV Commissione.

La seduta termina alle 14.55.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE REFERENTE

Disposizioni per l'introduzione della patente nautica a punti e del patentino nautico a punti e delega al Governo in materia di sanzioni per le violazioni commesse dai conducenti di imbarcazioni.
Testo unificato C. 841 Fallica, C. 3644 Nastri e C. 4153 Meta.