CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 25 novembre 2010
406.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

DL 187/10: Misure urgenti in materia di sicurezza (C. 3857 Governo).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La III Commissione (Affari esteri e comunitari),
esaminato il decreto-legge n. 187 del 2010 recante misure urgenti in materia di sicurezza, come risultante dall'esame degli emendamenti approvati nel corso dell'esame in sede referente;
condivisa in particolare la necessità di rafforzare le misure volte a garantire la sicurezza degli eventi sportivi a carattere internazionale, di cui all'articolo 1;
auspicato uno sforzo più coeso tra i Paesi dell'Unione europea sul piano dello scambio di informazioni relative a tifosi da considerare a rischio;
esaminato il dettato dell'articolo 5, relativo al potenziamento della cooperazione di polizia, da realizzare mediante l'istituzione di un Comitato per la programmazione strategica per la cooperazione internazionale di polizia;
rilevato che il provvedimento nulla dispone in merito alla composizione del citato Comitato, chiamato a predisporre urgenti linee di indirizzo strategico anche in attuazione di impegni derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea o in esecuzione degli accordi di collaborazione con i Paesi interessati;
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente osservazione:
con riferimento all'articolo 5, valutino le Commissioni di merito l'opportunità di prevedere che le attività in materia di potenziamento della cooperazione internazionale di polizia siano sviluppate in stretto raccordo con il Ministero degli affari esteri, anche attraverso la partecipazione di un rappresentante di tale Dicastero alle riunioni del Comitato per la programmazione strategica per la cooperazione internazionale di Polizia e ferme restando le competenze del Ministero degli affari esteri, di cui al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300.

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ALLEGATO 2

Ratifica ed esecuzione della Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo del Canada per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni fiscali, con Protocollo d'intesa, fatta ad Ottawa il 3 giugno 2002 (C. 3836 Governo, approvato dal Senato).

EMENDAMENTO

ART. 3.

All'articolo 3, comma 1, sostituire le parole: «dall'anno 2010», con le seguenti: «dall'anno 2011», e dopo la parola: «riduzione», aggiungere le seguenti: «delle proiezioni per gli anni 2011 e 2012».
3. 100. Il Relatore.

(Approvato)

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ALLEGATO 3

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Slovenia sulla cooperazione transfrontaliera di polizia, fatto a Lubiana il 27 agosto 2007 (C. 3827 Governo).

EMENDAMENTO

ART. 3.

All'articolo 3, comma 1, dopo le parole: «euro 93.610», aggiungere la seguente: «annui».
3. 100. Il Relatore.

(Approvato)

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ALLEGATO 4

5-03573 Polledri e Pini: Sugli aiuti umanitari al Pakistan e la tutela della minoranza cristiana.

TESTO DELLA RISPOSTA

Il Governo è particolarmente sensibile al tema sollevato dall'interrogante, perché è impegnato ad aiutare il Pakistan a fronteggiare le conseguenze delle disastrose alluvioni di agosto e, sul piano generale, non perde occasione per ribadire alle autorità di Islamabad la questione della libertà religiosa e della protezione della minoranza cristiana (come dimostra, da ultimo, il noto caso di Asia Bibi).
In occasione del suo recentissimo viaggio in Pakistan, il Ministro degli affari esteri Frattini - nei colloqui con il Primo Ministro Gilani, con il Ministro degli Esteri Qureshi e quello per le Minoranze Bhatti, e con il Capo delle Forze Armate Kayani - ha espresso il sostegno italiano alle iniziative adottate per la protezione delle minoranze religiose ed ha chiesto di fare di più, promuovendo dialogo e tolleranza. Il Ministro Frattini ha auspicato che la distribuzione degli aiuti per l'emergenza inondazioni avvenga senza discriminazioni. Tutti gli interlocutori, nell'esprimere apprezzamento e gratitudine per il consistente pacchetto messo a disposizione dall'Italia, hanno rassicurato in tal senso.
Giova sottolineare che l'aiuto gestito dalla Cooperazione italiana è subordinato ai principi generali d'indipendenza, neutralità e imparzialità, come prescrive la stessa legge 49 del 1987. Le Organizzazioni non governative sono gli attori più adatti ad operare in contesti di particolare complessità sociale, come il Pakistan. Il rispetto dell'imparzialità è appunto una delle condizioni di base richieste alle Ong per la presentazione di progetti. Quello della Ong «VIS», ad esempio, mira a favorire il ripristino di normali condizioni di vita della popolazione alluvionata, sostenendo la ricostruzione e creando attività che facilitino il rientro nei luoghi disastrati. Il progetto è soprattutto destinato alle minoranze etniche e religiose presenti nell'area di Quetta, in Baluchistan. Analoghe finalità sono perseguite da altre proposte (come quelle delle Ong «Progetto Sud», «INTERSOS» e «CISP»).
Appare utile fornire un quadro complessivo degli interventi del nostro Governo in Pakistan. La Cooperazione ha predisposto due voli: il primo il 7 agosto (con generatori, purificatori, contenitori per l'acqua potabile, 30 tonnellate di medicinali), il secondo il 2 settembre, in collaborazione con la Protezione Civile, con materiali per 8 postazioni sanitarie. La Protezione civile pakistana ha distribuito i beni di prima necessità nel sud del Punjab e installato le postazioni mediche, d'intesa con il personale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.
La Farnesina ha, inoltre, risposto agli appelli di diversi organismi internazionali (tra cui UNICEF, Croce Rossa, Mezza Luna Rossa, OMS, PAM), con contributi per 2,7 milioni di euro ed impegnandosi a stanziare ulteriori 1,5 milioni di euro a sostegno delle attività di UNDP (Programma Sviluppo dell'ONU) e dello stesso Programma Alimentare Mondiale. È stato richiesto alle Agenzie Internazionali di fornire un rapporto finale su quanto realizzato e di ricorrere, ove possibile, all'impiego di ONG italiane.
Al di là dell'emergenza, l'Italia è impegnata a favorire la ricostruzione e il ripristino del tessuto socio-economico delle aree nord occidentali del Pakistan,

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attraverso la partecipazione (con 4 milioni di euro) al «Multi Donor Trust Fund» della Banca Mondiale.
Sul piano bilaterale, il Governo pakistano ha espresso parere positivo alla nostra proposta di un credito di aiuto di 50 milioni di euro, per attività di ricostruzione. Verranno forniti sussidi in denaro alla popolazione coinvolta dalle inondazioni, incluse naturalmente le famiglie appartenenti a minoranze. A valere sull'iniziativa di conversione del debito pakistano sono stati invece allocati circa 21 milioni di Euro per ulteriori interventi di ricostruzione nelle province alluvionate.
Il Ministero degli Esteri sta, infine, completando il lancio di un'iniziativa bilaterale di prima emergenza per 3 milioni di euro, nell'area del Nord Ovest, gestita dalla nostra Ambasciata a Islamabad con Ong italiane.
Da questo pur sommario quadro, emerge quindi un impegno particolarmente intenso e articolato da parte dell'Italia. Un impegno attento ad assicurare, nella fase di attuazione e monitoraggio, che le minoranze, compresa chiaramente quella cristiana, siano pienamente tutelate e non subiscano discriminazioni.