CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 10 novembre 2010
395.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 218

COMITATO RISTRETTO

Mercoledì 10 novembre 2010.

Modifiche alla legge n. 281/1991, in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo.
C. 1172 Santelli e Ceccacci Rubino, C. 1236 Mancuso, C. 1319 Tortoli, C. 1370 Alessandri, C. 2359 Anna Teresa Formisano e Drago, C. 586 Compagnon, C. 1565 Mancuso, C. 1589 Livia Turco e Viola, C. 2343 Farinone e C. 2405 Minardo.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 10.10 alle 11.05.

INDAGINE CONOSCITIVA

Mercoledì 10 novembre 2010. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO.

La seduta comincia alle 11.05.

Pag. 219

Deliberazione di una integrazione del programma dell'indagine conoscitiva nell'ambito dell'esame delle abbinate proposte di legge C. 918 Marinello, C. 1353 Livia Turco, C. 1513 Palumbo, C. 1266 Consiglio regionale del Piemonte e C. 3303 Lucà, recanti «Norme per la tutela dei diritti della partoriente, la promozione del parto fisiologico e la salvaguardia della salute del neonato».
(Deliberazione).

Giuseppe PALUMBO, presidente, sulla base di quanto convenuto in sede di Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ed essendo stata acquisita l'intesa del Presidente della Camera, ai sensi dell'articolo 144, comma 1, del regolamento, propone di integrare il programma dell'indagine conoscitiva nell'ambito dell'esame delle abbinate proposte di legge abbinate proposte di legge C. 918 Marinello, C. 1353 Livia Turco, C. 1513 Palumbo, C. 1266 Consiglio regionale del Piemonte e C. 3303 Lucà, recanti «Norme per la tutela dei diritti della partoriente, la promozione del parto fisiologico e la salvaguardia della salute del neonato», deliberata il 6 ottobre 2010, con l'audizione di rappresentanti di Cittadinanzattiva e dell'Associazione nazionale famiglie adottive e affidatarie (Anfaa).

La Commissione approva la proposta di integrazione del programma dell'indagine conoscitiva formulata dal presidente.

La seduta termina alle 11.10.

INDAGINE CONOSCITIVA

Mercoledì 10 novembre 2010. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO.

La seduta comincia alle 11.10.

Indagine conoscitiva nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 918 Marinello, C. 1353 Livia Turco, C. 1513 Palumbo, C. 1266 Consiglio regionale del Piemonte e C. 3303 Lucà, recanti «Norme per la tutela dei diritti della partoriente, la promozione del parto fisiologico e la salvaguardia della salute del neonato».
Audizione di rappresentanti della Società italiana di medicina perinatale (SIMP), di Cittadinanzattiva e dell'Associazione nazionale famiglie adottive e affidatarie (Anfaa).
(Svolgimento e conclusione).

Giuseppe PALUMBO, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Introduce, quindi, l'audizione, ringraziando il professor Giampaolo DONZELLI, presidente della società italiana di medicina perinatale (SIMP); per Cittadinanzattiva, la dottoressa Francesca MOCCIA, coordinatrice nazionale del Tribunale per i diritti del malato e il dottor Vittorino FERLA, responsabile ufficio relazioni istituzionali; per l'Associazione nazionale famiglie adottive e affidatarie (Anfaa), la dottoressa Alfrida TONIZZO, consigliere nazionale e la dottoressa Iliana TOTARO, consigliere nazionale.

Il professor Giampaolo DONZELLI, presidente della SIMP, la dottoressa Francesca MOCCIA, coordinatrice nazionale del Tribunale per i diritti del malato per Cittadinanzattiva, e la dottoressa Alfrida TONIZZO, consigliere nazionale dell'Anfaa, svolgono una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

Intervengono quindi per porre quesiti e formulare osservazioni i deputati Anna Margherita MIOTTO (PD) e Giuseppe PALUMBO, presidente e relatore.

Pag. 220

Il professor Giampaolo DONZELLI, presidente della SIMP, interviene in replica.

Giuseppe PALUMBO, presidente, ringrazia gli intervenuti e dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 12.30.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI

Mercoledì 10 novembre 2010. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO.

La seduta comincia alle 12.30.

Progetto di Programma nazionale di riforma per l'attuazione della Strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva - Europa 2020.
Doc. CCXXXVI, n. 1.
(Rilievi alla V Commissione).
(Esame e conclusione).

La Commissione inizia l'esame del progetto di Programma in titolo.

Giuseppe PALUMBO, presidente, ricorda che il Governo ha trasmesso alle Camere il Progetto del Programma nazionale di riforma (PNR), che dovrebbe essere presentato alla Commissione europea - in base alle decisioni assunte in sede europea - entro il 12 novembre prossimo.
La legge n. 11 del 2005, che disciplina la partecipazione dell'Italia al processo normativo dell'Unione europea e sulle procedure di esecuzione degli obblighi comunitari, all'articolo 4-ter, prevede infatti che il progetto di Programma sia «trasmesso, prima della sua presentazione alla Commissione europea, ai competenti organi parlamentari, che possono formulare osservazioni o adottare atti di indirizzo secondo le disposizioni contenute nei Regolamenti parlamentari».
Il parere della Giunta per il Regolamento del 14 luglio scorso ha stabilito che ogni documento programmatico o consuntivo trasmesso dal Governo ai sensi della legge n. 196 del 2009 (ivi compreso, ad esempio, lo schema di aggiornamento del programma di stabilità da presentare al Consiglio dell'UE e alla Commissione europea) è esaminato secondo la procedura di cui all'articolo 124 del Regolamento, cioè con assegnazione alla Commissione competente e con la possibilità, per questa, di concludere con il voto di una risoluzione.
Alla luce di ciò, come comunicato dal Presidente della Camera alla Conferenza dei Presidenti di gruppo in data 5 novembre e alla Giunta per il Regolamento in data 8 novembre, nella medesima giornata di lunedì 8 novembre scorso il progetto di Programma nazionale di riforma è stato assegnato, ai sensi dell'articolo 124 del regolamento, alla Commissione Bilancio, la quale dovrà esprimersi in tempi definiti in coerenza con le scadenze comunitarie e sentito in proposito il Governo. Stante l'ampiezza delle materie trattate dal Programma, si è altresì stabilito che le Commissioni non assegnatarie - ma la cui competenza per materia sia investita almeno in parte dal documento - sono autorizzate ad esprimere rilievi alla Commissione Bilancio. Il presidente Giorgetti, con lettera del 9 novembre 2011, ha invitato le Commissioni ad esprimere i suddetti rilievi entro le ore 13 di giovedì 11 novembre.
Avverte, infine, che in data odierna è pervenuta una lettera del Presidente della Camera con la quale si allega il resoconto della seduta dell'8 novembre della Giunta del regolamento affinché la Commissione possa procedere all'esame del progetto di Programma nazionale di riforma ai fini della formulazione di rilievi da indirizzare alla Commissione bilancio.

Lucio BARANI (PdL), relatore, ricorda che nello spirito della Nuova Strategia «Europa 2020» (EU2020), che ha indicato nella stabilità e nelle riforme le due direttrici chiave della politica economica in

Pag. 221

Europa, la Commissione europea ha previsto un coordinamento strategico dei diversi momenti di definizione programmatica per i Paesi membri, attraverso l'introduzione del cosidetto «Semestre europeo», nella consapevolezza che occorre affiancare alle politiche di stabilità delle finanze pubbliche riforme strutturali che consentano la ripresa della crescita economica.
Secondo la nuova strategia, la pianificazione strategica nazionale avrà inizio a fine aprile di ogni anno, con la presentazione contestuale dei due documenti strategici. il Programma nazionale di riforma (PNR) e il Programma di stabilità (PS), che definiscono le misure strategiche e di riforma da adottare per il raggiungimento degli obiettivi nazionali di crescita produttiva e occupazionale.
Nella fase transitoria, definita in vista dell'avvio del semestre europeo nel gennaio 2011, la Commissione europea ha proposto che già in autunno, entro il 12 novembre, gli Stati membri presentino alla Commissione la bozza dei PNR. La versione definitiva dei PNR dovrà essere presentata entro aprile 2011.
Il documento in esame rappresenta, dunque, una versione preliminare di quello che verrà presentato alla UE nel mesi di aprile 2011. Tale documento si focalizza sullo scenario macro-economico a medio-lungo termine, sugli obiettivi nazionali da perseguire nell'ambito degli scopi della Strategia «Europa 2020» per la crescita e l'occupazione e le misure conseguenti da adottare. Inoltre, il documento mira ad identificare gli ostacoli principali alla crescita e all'aumento dell'occupazione. In tale contesto vengono considerati come principali ostacoli alla crescita economica: l'elevato livello di debito pubblico; la competitività del sistema produttivo, con riguardo soprattutto alla relazione tra salari e produttività; il grado di concorrenza ancora non particolarmente elevato in alcuni settori; il sistema di istruzione e formazione; il sistema di ricerca ed innovazione a favore delle imprese; il livello di occupazione che presenta ancora forti divergenze sia a livello territoriale sia in termini di occupazione femminile e giovanile.
In relazione a tali ostacoli, il programma enuncia le riforme attuate o in via di attuazione. In riferimento al debito pubblico si considerano prioritarie: la riforma pensionistica; il completamento del federalismo fiscale; la riforma complessiva del sistema tributario.
Ai fini del miglioramento della competitività del sistema produttivo italiano, sono considerate essenziali: la revisione del modello contrattuale del lavoro; la trasposizione della direttiva europea sulla libera circolazione dei servizi; l'approvazione della legge annuale sulla concorrenza; la trasposizione della direttive sul mercato dell'energia e del gas; l'introduzione di zone a burocrazia zero nel Mezzogiorno; la previsione per le imprese europee che stabiliscono la propria sede principale in Italia di un regime fiscale europeo più favorevole.
In ordine al sistema di istruzione e formazione, considerati fattori chiave per la competitività, si fa riferimento alla riforma in atto del sistema di istruzione ed universitario che dovrebbero portare, da un lato, ad una maggiore corrispondenza alle esigenze del mercato del lavoro e, dall'altro, ad un contenimento della spesa.
Quanto alle politiche di incentivazione della ricerca e dell'innovazione, il programma considera che tali politiche si rendono necessarie per innalzare la qualità dei prodotti tutelandoli al contempo da tentativi di concorrenza sleale. Di particolare importanza per lo sviluppo del Paese vengono considerati il ritorno all'energia nucleare ed il raggiungimento degli obiettivi in materia di energie rinnovabili e di riduzione delle emissioni.
Quanto alle politiche inerenti il lavoro, il Governo intende raggiungere un tasso di occupazione al 2020 del 67-69 per cento attraverso i seguenti strumenti: l'attuazione del piano triennale per il lavoro; l'incremento del tasso di occupazione delle donne; l'aumento dell'occupazione giovanile.

Pag. 222

Va, infine sottolineato che il Programma nazionale di riforma considera strettamente funzionali al raggiungimento degli obiettivi indicati nel Programma medesimo gli interventi di politica regionale.
Per quanto riguarda le parti che più investono argomenti che rientrano nella competenza della XII Commissione, segnala che nella parte relativa al mercato del lavoro, il Programma, dopo aver passato in rassegna le principali misure ed iniziative adottate in tema di lavoro in tempi recenti e aver delineato il quadro delle priorità da perseguire per il futuro, si sofferma brevemente anche sul fronte degli interventi attivati nel campo dell'inclusione sociale (376 milioni di euro). A tale proposito, si segnala che tali interventi sono volti a realizzare quelle infrastrutture socio-assistenziali che concorrono al raggiungimento degli obiettivi di servizio e comprendono anche azioni di e-inclusion per facilitare l'accesso ai servizi dei soggetti a rischio di marginalità e azioni a sostegno dell'economia e delle imprese sociali. Puglia, Basilicata e Calabria hanno anche promosso interventi di potenziamento dell'offerta di servizi sanitari.
Oltre a quanto sopra menzionato, circa 300 milioni sono destinati alla realizzazione di servizi sanitari on-line (e-health, telemedicina e tele assistenza) e alla diffusione delle nuove tecnologie domotiche a favore di categorie svantaggiate (anziani, diversamente abili), mentre ulteriori risorse sono state destinate a attività di qualificazione degli operatori dell'economia sociale e del terzo settore anche attraverso specifiche iniziative volte alla promozione di modelli innovativi di organizzazione e gestione di servizi sociali (assistenza domiciliare ai non autosufficienti, gestione di asili nido, servizi di mensa, trasporto di disabili, eccetera).
Sul tema della povertà il Programma Nazionale di Riforma si sofferma sugli indicatori e sugli impegni finalizzati ad una sua riduzione. Quanto agli indicatori, mentre il tasso di persone a rischio di povertà supera di due punti percentuali la media europea, il tasso di deprivazione e l'indicatore relativo ai jobless households, sono posizionati in tale media. L'obiettivo indicato è quello, da qui al 2020, di ridurre il primo indicatore di 2-3 punti percentuali e di portare il secondo e il terzo al 7-8 per cento.
Quanto agli impegni viene previsto che l'Italia si faccia carico di una quota di riduzione della povertà di 2,2 milioni di unità, sia mediante trasferimenti monetari o equipollenti (social card, eccetera) che mediante politiche attive di promozione dell'occupazione, specie di giovani e donne, in molti casi second earners.
Sul tema della spesa sanitaria il Programma, al paragrafo 2.2.2, ricorda che negli ultimi cinque anni è stata implementata nel settore sanitario una strumentazione normativa che ha imposto una forte assunzione di responsabilità sia per le regioni «virtuose» sia per le regioni con elevati disavanzi (per queste ultime, anche mediante gli strumenti dei piani di rientro e dell'incremento automatico delle aliquote fiscali in caso di mancata copertura del disavanzo). Tale governance ha consentito, secondo il documento in esame, di conseguire negli ultimi anni un significativo rallentamento della dinamica della spesa sanitaria.
L'attuazione del federalismo fiscale - prosegue il documento - con lo schema di decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri il 7 ottobre 2010 conferma l'attuale programmazione finanziaria e il relativo contenimento della dinamica di spesa migliorando l'assetto istituzionale, anche di raffronto tra le varie Regioni, sia in fase di riparto di risorse e sia per l'analisi delle esistenti inefficienze o inadeguatezze. Queste ultime dovrebbero in particolare emergere mediante l'istituto delle regioni benchmark, cioè delle regioni il cui livello di spesa sanitaria verrà assunto come parametro anche per le altre regioni, ai fini della determinazione della misura della perequazione finanziaria in favore delle medesime. Tale meccanismo, nonché l'omogeneizzazione dei documenti contabili e la previsione di sanzioni in caso di deficit, delineano un sistema che si propone di

Pag. 223

contrastare la cosiddetta «aspettativa regionale del ripiano dei disavanzi» da parte dello Stato. In ogni caso, le regioni benchmark saranno individuate sulla base non solo dell'equilibrio di bilancio, ma anche dell'appropriatezza ed efficienza dei livelli essenziali di assistenza erogati e della presenza di criteri di qualità. In conclusione esprime una valutazione favorevole sul progetto in esame.

Anna Margherita MIOTTO (PD) osserva, in primo luogo, che il progetto di programma in discussione rappresenta un tema del tutto marginale nell'agenda politica del Governo di questi giorni, mentre necessiterebbe di una maggiore attenzione in considerazione dell'importanza dei temi che affronta. Ritiene quindi, in via generale, che gli strumenti proposti dal Governo per raggiungere gli obiettivi indicati nel documento non siano assolutamente adeguati, e ciò sia per quanto riguarda il sistema di istruzione e formazione, il sistema di ricerca ed innovazione a favore delle imprese, nonché la lotta alla povertà, per la quale il documento prevede che l'Italia si faccia carico di una quota di riduzione della povertà di 2,2 milioni di unità. Gli obiettivi previsti in questi settori sono in palese contrasto con la politica condotta dal Governo negli ultimi anni, come emerge chiaramente, a titolo esemplificativo, dalla lettura della parte del Progetto di PNR relativa alle misure per l'inclusione sociale e per la lotta alla povertà. Infatti, quelli che, ad esempio, vengono indicati come obiettivi di servizio per il 2020 - quali l'aumento del numero di asili nido e dei servizi per la cura degli anziani - non solo non verranno mai raggiunti ma addirittura, per effetto dei tagli operati con le recenti manovre finanziarie, saranno sensibilmente diminuiti. Analogamente, subiranno una significativa riduzione le misure prefigurate quali impegni per la lotta alla povertà, tra cui forme di sostegno monetario, come la social card, che non è stata rifinanziata dalla legge di bilancio per il 2011, o il coinvolgimento di «intermediari sociali», di cui peraltro non si capisce la natura. Pertanto, il PNR appare come un documento non veritiero, in particolare per quanto riguarda le parti di competenza della XII Commissione. Le politiche sociali portate avanti dal Governo e le proposte elencate nel documento non sono in grado di affrontare una situazione di povertà estrema, prevedendo semmai solo interventi minimali e compassionevoli, come la social card, misura peraltro esauritasi in un solo anno.
Dopo aver espresso analoghe riserve sulle parte relativa al mercato del lavoro, in cui il Governo dimostra di non voler affrontare con serietà il problema del precariato, conclude con un giudizio negativo sul progetto di PNR in discussione.

Delia MURER (PD) dichiara di condividere pienamente l'intervento della collega Miotto, che ha messo in luce la gravità delle discrepanze tra gli obiettivi indicati nel progetto di PNR e le politiche concretamente attuate dal nostro Governo. Evidentemente il documento è stato redatto con molta superficialità, in particolare per quanto riguarda le parti relative all'occupazione e all'inclusione sociale. In proposito, ritiene di difficile realizzazione il raggiungimento degli obiettivi di servizio, tra cui, in primo luogo, l'aumento dei servizi per l'infanzia per i quali si prevede, secondo il documento, che la percentuale dei Comuni con servizi per l'infanzia passi dal 21 per cento del 2004 al 35 per cento nel 2013, nonché, in secondo luogo, l'aumento della percentuale degli anziani beneficiari di assistenza domiciliare integrata, che dovrebbe passare dal 4 per cento del 2004 al 12 per cento del 2013. Gli obiettivi indicati non saranno a suo avviso mai raggiunti, poiché il Governo non solo non ha avviato nessuna politica in tal senso ma addirittura con la legge di bilancio e di stabilità ha deciso di non rifinanziare il Fondo per la non autosufficienza.

Pag. 224

Per tali ragioni auspica che gli emendamenti approvati dalla Commissione possano essere presi in seria considerazione durante l'esame in sede referente presso la Commissione bilancio della legge di stabilità.

Lucio BARANI (PdL), relatore, alla luce delle considerazioni emerse nel corso del dibattito, propone di formulare alcuni rilievi da trasmettere alla Commissione bilancio, che illustra nel dettaglio (vedi allegato).

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di rilievi del relatore.

La seduta termina alle 13.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13 alle 13.10.