Camera dei deputati - Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento Affari Esteri
Titolo: Il polo logistico e di intervento umanitario delle Nazioni Unite a Brindisi
Serie: Documentazione e ricerche   Numero: 69
Data: 10/05/2019
Organi della Camera: III Affari esteri


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Il polo logistico e di intervento umanitario delle Nazioni Unite a Brindisi

10 maggio 2019
Schede di lettura



Il Polo logistico e di intervento umanitario delle Nazioni Unite di Brindisi è composto da due strutture: il Global Service Centre (UNGSC) Base Logistica delle Nazioni Unite situata presso l'Aeroporto militare "O. Pierozzi" e la Base di pronto intervento umanitario delle Nazioni Unite (UNHRD).

Si tratta di uno dei poli di eccellenza del sistema delle Nazioni Unite, vera e propria piattaforma logistica al servizio dell'intera comunità umanitaria, ospitata da oltre due decenni sul territorio brindisino e finanziata dall'Italia e dalla sua Cooperazione internazionale.

La Base logistica delle Nazioni Unite (UNGSC), presente a Brindisi dalla metà degli anni Novanta, era in origine impiegata come deposito del materiale dismesso dalla missione UNPROFOR dispiegata da febbraio 1992 a marzo 1995 dalle Nazioni Unite nella ex Jugoslavia (Bosnia Erzegovina, Croazia, Serbia e Montenegro, Macedonia) con quartiere generale a Zagabria. Il centro, che occupa un'area di circa 370.000 metri quadrati e 65 edifici messi a disposizione dal Ministero della Difesa, fornisce sostegno logistico a tutte le operazioni (militari e civili) delle Nazioni Unite, incluso nei settori dell'informatica e delle telecomunicazioni e della gestione dell'impatto ambientale delle operazioni delle Nazioni Unite.

Le funzioni della base si sono ampliate negli anni parallelamente all'accresciuto impegno delle Nazioni Unite nella stabilizzazione delle aree di crisi. Nel quadro della strategia ONU per il sostegno logistico - la cosiddetta "Global Field Support Strategy", l'agenda strategica 2010-2015 lanciata per rimodellare e rafforzare il supporto alle missioni ONU sul campo –, la Base Logistica delle Nazioni Unite di Brindisi è stata riconosciuta - insieme alla United Nations Support Base in Valencia (UNSB-V) - quale "Centro Globale di Servizi" (UNGSC) e svolge funzioni quali:

UNGSC comprende tre aree di servizio principali:

 

Attraverso il Supply Chain Service-SCS (Servizio della catena della fornitura) il GSC di Brindisi offre servizi di approvvigionamento e pianificazione alla consegna agevolando il rapido dispiegamento delle nuove missioni e supportando la pianificazione gestionale di quelle esistenti e garantendo la cura delle risorse al termine delle missioni. Tali attività vengono svolte anche per le altre entità delle Nazioni Unite, ossia fondi, programmi e agenzie.

 

Il Servizio di tecnologia sul campo (Field Technology Service-FTS) del GSC supporta le operazioni di mantenimento della pace le missioni politiche speciali, agenzie, fondi e programmi delle Nazioni Unite con tecnologia di informazione e comunicazione 24 ore su 24 ad alta disponibilità e con servizi di informazione geospaziale. In tale ambito il GSC di Brindisi  è affiancato dall'UNICTF (United Nations Information and Communications Technology Facility) di Valencia (Spagna).

 

Il Servizio centrale è responsabile dell'efficacia dell'azione prestata dai due servizi dei quali deve garantire il regolare funzionamento.

 

Inoltre, il Conference and Learning Centre - CLC ospita attività di formazione per il Department of Peacekeeping Operations (DPKO) e per altri dipartimenti e agenzie delle Nazioni Unite cui fornisce supporto logistico e amministrativo a corsi, seminari, workshop, conferenze e visite ufficiali.

 

La Base di pronto intervento umanitario delle Nazioni Unite (UNHRD) di Brindisi, primo snodo di quella che sarebbe diventata una rete capace di reagire alle emergenze umanitarie a livello planetario, è uno dei luoghi dai quali partono i primi soccorsi di emergenza in grado di raggiungere le aree di crisi nell'arco di 24/48 ore.

Il deposito originale dell'UNHRD è stato inaugurato nel 2000 per sostituire il preesistente deposito umanitario ubicato a Pisa e allora gestito dall'Ufficio di coordinamento degli affari umanitari (OCHA). Contestualmente alla decisione di trasferire al WPF il mandato di fornire servizi di stoccaggio e smobilitazione rapidi e accessibili ai partner all'interno e all'esterno delle Nazioni Unite si è deciso il trasferimento dell'hub a Brindisi.

Nel 2006 il WFP ha replicato il modello brindisino, ritenendolo particolarmente efficace, ed ha creato ulteriori strutture di risposta alle emergenze in posizioni strategiche in tutto il mondo dislocate in Africa, Medio Oriente, Asia sud-orientale e America latina. Ognuna delle località prescelte è stata selezionata, sull'esempio di Brindisi, in virtù della facilità di accesso a sistemi aeroportuali, portuali e stradali, condizione necessaria al mantenimento di tempi di risposta costantemente bassi, contenuti nelle 24-48 ore.

La base UNHRD di Brindisi fa parte di un network di sei basi umanitarie logistiche – situate, oltre che a Brindisi, a Las Palmas (Spagna), Accra (Ghana), Dubai (Emirati Arabi Uniti), Panama City (Panama) e Kuala Lumpur (Malesia) - il cui scopo è quello di soccorrere le popolazioni colpite da disastri naturali o emergenze complesse, potenziando la capacità di risposta degli operatori umanitari internazionali. 

Ciò avviene attraverso il pre-posizionamento di materiale umanitario - mezzi di riparo provvisorio, medicinali, strutture per lo stoccaggio degli aiuti, mezzi logistici, ecc. - e il loro pronto invio nelle aree colpite. Gli stock di materiale umanitario e attrezzature logistiche pre-posizionate nei magazzini del network possono essere di proprietà di agenzie delle Nazioni Unite, di governi, di organizzazioni non governative o internazionali che abbiano un accordo di cooperazione (c.d. "users") con il WFP (World Food Programme), che gestisce il network.

Attualmente sono 86 le organizzazioni umanitarie che fanno affidamento sul network UNHRD (all'inizio erano cinque, compreso lo stesso WFP) tra agenzie Onu, organizzazioni governative e non, università. Ai partner vengono offerti servizi di archiviazione, approvvigionamento e stoccaggio; trasporto e movimentazione; accordi a lungo termine con fornitori a livello globale; team tecnici sul campo per facilitare l'avvio delle operazioni. Tutto ciò a favore di un migliore coordinamento della risposta alle emergenze umanitarie.

Inoltre, la rete UNHRD fornisce servizi di formazione. In particolare l'UNHRD Brindisi si è affermata come un centro di eccellenza per la formazione; qui, tra il resto, esiste un set per simulazioni ed esercitazioni basate su scenari finalizzati a preparare lo staff umanitario all'azione sul campo. Nel 2018, l'UNHRD Brindisi ha ospitato corsi di formazione per 73 partecipanti, tra cui il Corso di formazione sulle funzioni e il supporto per le emergenze (FASTER) del WFP.

A Brindisi ha sede l'UNHRD Support Office responsabile delle attività amministrative, della gestione finanziaria, delle risorse umane e dell'approvvigionamento.

 Brindisi ospita, inoltre, il LAB, unità di ricerca e sviluppo impegnata a migliorare le attrezzature di supporto logistico e le soluzioni di imballaggio al fine di individuare nuovi modi per ridurre l'impatto ambientale delle operazioni, anche integrando le tecnologie verdi, riducendo gli sprechi e riutilizzando e riciclando i materiali di imballaggio.

Il sistema di Cooperazione Italiana ha finanziato sin dalle origini i costi operativi dell'UNHRD. Secondo quanto riportato nella più recente Relazione sulle attività di cooperazione allo sviluppo (Doc. LV n. 5) presentata il 13 febbraio 2018 e riferita all'anno 2016, il contributo erogato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo – AICS all'hub UNHRD di Brindisi nell'anno di riferimento (2016 Contribution to the operation and management of the United Nations Humanitarian Response Deport UNHRD - of Brindisi) è stato di 2,3 milioni di euro.

 

In occasione della recente visita al Polo della Nazioni Unite di Brindisi del 27 febbraio 2019, la Viceministra degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Emanuela Del Re, ha confermato l'impegno italiano a contribuire alle risposte umanitarie e di emergenza nelle aree di crisi affermando che "il deposito di Brindisi incarna lo spirito di solidarietà della comunità locale che ne ospita le strutture, rappresentando altresì una ulteriore opportunità per lo sviluppo economico della stessa comunità".

Con riferimento alla base logistica del Global Service Centre Del Re ha espresso l'orgoglio del nostro Paese per ospitare tale struttura "snodo fondamentale per funzioni di alto valore aggiunto a sostegno delle operazioni di pace e centro di eccellenza nel sistema delle Nazioni Unite".