ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00138

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 154 del 04/08/2023
Abbinamenti
Atto 7/00111 abbinato in data 13/09/2023
Atto 7/00146 abbinato in data 04/10/2023
Atto 7/00159 abbinato in data 16/11/2023
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00042
Firmatari
Primo firmatario: RAIMONDO CARMINE FABIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 02/08/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MACCANTI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 04/08/2023
CAROPPO ANDREA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 04/08/2023
CESA LORENZO NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE 04/08/2023
AMICH ENZO FRATELLI D'ITALIA 04/08/2023
BALDELLI ANTONIO FRATELLI D'ITALIA 04/08/2023
CANGIANO GEROLAMO FRATELLI D'ITALIA 04/08/2023
FRIJIA MARIA GRAZIA FRATELLI D'ITALIA 04/08/2023
LONGI ELIANA FRATELLI D'ITALIA 04/08/2023
RUSPANDINI MASSIMO FRATELLI D'ITALIA 04/08/2023
RUSSO GAETANA FRATELLI D'ITALIA 04/08/2023
DARA ANDREA LEGA - SALVINI PREMIER 04/08/2023
FURGIUELE DOMENICO LEGA - SALVINI PREMIER 04/08/2023
MARCHETTI RICCARDO AUGUSTO LEGA - SALVINI PREMIER 04/08/2023
PRETTO ERIK UMBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 04/08/2023
SORTE ALESSANDRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 04/08/2023
TOSI FLAVIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 04/08/2023


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Stato iter:
13/02/2024
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/09/2023
RAIMONDO CARMINE FABIO FRATELLI D'ITALIA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 13/09/2023
SILVESTRI FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE
GHIRRA FRANCESCA ALLEANZA VERDI E SINISTRA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 17/01/2024
RAIMONDO CARMINE FABIO FRATELLI D'ITALIA
 
PARERE GOVERNO 31/01/2024
BIGNAMI GALEAZZO VICE MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 13/02/2024
RAIMONDO CARMINE FABIO FRATELLI D'ITALIA
CASU ANDREA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA
IARIA ANTONINO MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 13/02/2024
IARIA ANTONINO MOVIMENTO 5 STELLE
GHIRRA FRANCESCA ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 13/09/2023

DISCUSSIONE IL 13/09/2023

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 13/09/2023

AUDIZIONE INFORMALE IL 27/09/2023

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 04/10/2023

AUDIZIONE INFORMALE IL 04/10/2023

AUDIZIONE INFORMALE IL 10/10/2023

AUDIZIONE INFORMALE IL 18/10/2023

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 16/11/2023

AUDIZIONE INFORMALE IL 16/11/2023

AUDIZIONE INFORMALE IL 05/12/2023

AUDIZIONE INFORMALE IL 06/12/2023

AUDIZIONE INFORMALE IL 12/12/2023

AUDIZIONE INFORMALE IL 19/12/2023

AUDIZIONE INFORMALE IL 20/12/2023

DISCUSSIONE IL 17/01/2024

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 17/01/2024

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 31/01/2024

IN PARTE ACCOLTO IL 31/01/2024

PARERE GOVERNO IL 31/01/2024

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 31/01/2024

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 13/02/2024

DISCUSSIONE IL 13/02/2024

VOTATO PER PARTI IL 13/02/2024

IN PARTE APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 13/02/2024

CONCLUSO IL 13/02/2024

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00138
presentato da
RAIMONDO Carmine Fabio
testo di
Venerdì 4 agosto 2023, seduta n. 154

   La IX Commissione,

   premesso che:

    nel corso della crisi pandemica del COVID-19 sono state introdotte numerose disposizioni a sostegno del settore del trasporto pubblico locale e il periodo pandemico ha posto davanti a una nuova dimensione della mobilità, prevedendo una scelta diversa di utilizzo dei servizi di trasporto pubblico in funzione delle specifiche esigenze di spostamento, che si sono modificate sensibilmente e in modo irreversibile;

    emerge la necessità di stabilire un modello di pianificazione nazionale, in grado di fornire alle regioni e alle province autonome indirizzi per un servizio pubblico capace di cogliere la complessità e l'articolazione dei fenomeni negli ambiti urbani, sub ed extraurbani, attraverso anche forme di trasporto pubblico complementari a quelle tradizionali, improntate sulla logica della flessibilità nella scelta dei percorsi, nella sequenza delle fermate, nei tempi (orari e frequenze), nella dimensione della domanda di mobilità;

    l'accessibilità «sistematica» al servizio di Tpl automobilistico è profondamente modificata, così come l'accessibilità occasionale nelle zone rurali, nelle aree a minore domanda, in quelle periferiche e nei borghi antichi; quest'ultime, presentano, rispetto ai centri urbani, maggiori problematiche legate all'abbandono e all'isolamento e sono gravate da una eccessiva frammentazione amministrativa e produttiva;

    in tale ambito, il trasporto pubblico deve essere concepito per garantire condizioni accessibili per tutti, anche e soprattutto con riferimento alle persone a mobilità ridotta. A tal fine, l'Unione europea, con una proposta di direttiva per l'adozione dell'Atto europeo di accessibilità (AEA), ha ritenuto necessario inserire nella sua agenda, il tema e le problematiche legate all'accessibilità, termine che in questo caso è utilizzato con un'accezione molto ampia, che vuole comprendere prodotti, servizi, infrastrutture e tutto quanto serve, per semplificare gli accessi e gli usi da parte di persone con disabilità e non solo. In Italia, secondo una stima del Censis risultano oltre quattro milioni le persone con disabilità, trend stimato in crescita e pari a 6,5 milioni nel 2040, nei confronti delle quali deve essere garantito il diritto alla mobilità richiamato più volte nella Costituzione (articolo 1, primo comma, articoli 2, 3, 4, 16, 33 e 34);

    in tale contesto, si ravvisa come il turismo rappresenti un elemento centrale nello sviluppo di tutte le regioni d'Italia e il trasporto pubblico ricopre da sempre una posizione strategica nelle dinamiche economiche e turistiche, aspetti che costituiscono la struttura portante del «sistema Territorio-Turismo-Trasporti» per sostenere flussi di mobilità che oggi non possono più considerarsi esclusivamente di natura sistematica e abitudinale, ma che devono cogliere le potenzialità offerte dal territorio e dal turismo;

    la Commissione europea, con il Reg. 1370, individua i cosiddetti «servizi minimi» come quegli «obblighi di servizio pubblico intesi a garantire frequenza, qualità, regolarità per il trasporto sicuro a costi ragionevoli di elevata qualità», elementi fondanti della legge quadro sul Tpl (decreto legislativo n. 422 del 1997), considerata superata nelle finalità e nella gestione regolatoria e amministrativa;

    occorre introdurre, ad avviso dei firmatari del presente atto, un nuovo concetto di «servizio» inteso come «Livello Essenziale di Trasporto» (LET), le cui prestazioni da parte dell'amministrazione pubblica, dovranno fornire a tutti i cittadini il rispetto del diritto alla mobilità in precedenza richiamato;

    al riguardo, i «Livelli essenziali di trasporto» hanno una finalità ben precisa e sono focalizzati attraverso un approccio basato nel rendere il servizio accessibile per tutti, integrativo alla mobilità privata, anche con forme diverse dalle soluzioni tradizionali, caratterizzate da collegamenti con bus tradizionali che viaggiano mediamente con un fattore di carico che non supera il 50 per cento e autobus che circolano vuoti in determinate ore della giornata e in corrispondenza di specifici territori;

    in uno scenario in cui la velocità di sviluppo del Paese, rappresenta una funzione anche del proprio sistema di trasporto, assume una notevole importanza la definizione di una legge di riforma del Tpl con l'obiettivo di «disegnare» modelli d'intervento in grado di connettere i territori nei luoghi più disagiati, suggerendo soluzioni «intelligenti», attraverso un alto livello di tecnologia high-tech e IoT, incentivando al contempo, l'utilizzo di applicazioni per integrare le diverse forme di trasporto, che dovranno essere green e sostenibili, a partire dal soddisfacimento degli spostamenti delle persone con disabilità (PMR);

    la delega alle regioni in tema di Tpl negli anni recenti, ha prodotto ingenti sprechi di risorse (circa 15 miliardi di euro nel triennio 2020-2022), successivamente trasferite agli enti regionali sulla base di approcci «storici»; conseguentemente risulta necessario superare l'attuale modello che prevede lo stanziamento del fondo Tpl, la cui consistenza attuale risulta essere circa 5 miliardi di euro, distribuito annualmente alle regioni e province autonome;

    la scarsa perequazione dei trasferimenti si è di fatto, tradotta negli anni in una affannosa copertura delle spese correnti legate alla gestione dei contratti di servizio, a scapito degli investimenti, ossia a scapito del perseguimento di standard quantitativi e qualitativi del servizio di Tpl in linea con le esigenze della mobilità urbana e di chi utilizza il trasporto pubblico per studio, lavoro o tempo libero;

    al fine del riparto del nuovo Fondo Tpl, ad avviso dei firmatari del presente atto, si dovrà pertanto considerare l'applicazione del nuovo concetto dei «Livelli essenziali di trasporto», quale sintesi delle disposizioni del decreto-legge n. 36 del 2023 e del decreto legislativo n. 201 del 2022 e contestualmente una nuova ripartizione della spesa pubblica delle regioni e delle province autonome, che consideri specifici indicatori in tema di territorio, demografia, economia, mobilità, offerta di trasporto e, in minima parte, spesa storica,

impegna il Governo:

   ad adottare iniziative normative volte a definire una nuova disciplina di riforma del Tpl, di supporto agli indirizzi regionali, prevedendo una struttura del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dedicata esclusivamente al trasporto pubblico locale, suddiviso nelle tre differenti aree di esercizio, automobilistico, ferroviario e marittimo (Dipartimento del Tpl);

   a programmare, per quanto di competenza, una serie di iniziative per la definizione di un nuovo strumento essenziale per «disegnare» modelli d'intervento a supporto delle regioni, delle città metropolitane e dei comuni con più di 15 mila abitanti sulla base di un sistema innovativo di pianificazione del sistema «Territorio-Trasporti-Turismo»;

   a promuovere uno studio di settore finalizzato alla definizione del concetto di «Livello essenziale di trasporto», ovvero prestazioni e servizi che l'amministrazione pubblica è tenuta a fornire a tutti i cittadini in ragione del rispetto di quel diritto alla mobilità richiamato più volte nella Costituzione italiana (articolo 1, primo comma, articoli 2, 3, 4, 16, 33 e 34), sulla base dei Livelli essenziali di prestazione;

   ad adottare iniziative di competenza volte a introdurre, al fine del riparto del nuovo Fondo Tpl il concetto innovativo dei «Livelli essenziali di trasporto», quale sintesi delle disposizioni del decreto-legge n. 36 del 2023 e del decreto legislativo n. 201 del 2022, come esposto in premessa, nonché un nuovo modello di ripartizione della spesa pubblica che consideri specifici indicatori in tema di territorio, demografia, economia, mobilità, offerta di trasporto e, in minima parte, spesa storica.
(7-00138) «Raimondo, Maccanti, Caroppo, Cesa, Amich, Baldelli, Cangiano, Frijia, Longi, Ruspandini, Gaetana Russo, Dara, Furgiuele, Marchetti, Pretto, Sorte, Tosi».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasporto pubblico

beni e servizi

contratto di prestazione di servizi