ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00083

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 223 del 10/01/2024
Abbinamenti
Atto 6/00079 abbinato in data 10/01/2024
Atto 6/00080 abbinato in data 10/01/2024
Atto 6/00081 abbinato in data 10/01/2024
Atto 6/00082 abbinato in data 10/01/2024
Firmatari
Primo firmatario: ZANELLA LUANA
Gruppo: ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Data firma: 10/01/2024
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BONELLI ANGELO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 10/01/2024
BORRELLI FRANCESCO EMILIO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 10/01/2024
DORI DEVIS ALLEANZA VERDI E SINISTRA 10/01/2024
EVI ELEONORA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 10/01/2024
FRATOIANNI NICOLA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 10/01/2024
GHIRRA FRANCESCA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 10/01/2024
GRIMALDI MARCO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 10/01/2024
MARI FRANCESCO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 10/01/2024
PICCOLOTTI ELISABETTA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 10/01/2024
ZARATTI FILIBERTO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 10/01/2024


Stato iter:
10/01/2024
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 10/01/2024
Resoconto CROSETTO GUIDO MINISTRO - (DIFESA)
 
INTERVENTO GOVERNO 10/01/2024
Resoconto CROSETTO GUIDO MINISTRO - (DIFESA)
 
DICHIARAZIONE VOTO 10/01/2024
Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO MISTO-+EUROPA
Resoconto FARAONE DAVIDE ITALIA VIVA-IL CENTRO-RENEW EUROPE
Resoconto BICCHIELLI PINO NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE
Resoconto FRATOIANNI NICOLA ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Resoconto RICHETTI MATTEO AZIONE-POPOLARI EUROPEISTI RIFORMATORI-RENEW EUROPE
Resoconto MULE' GIORGIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Resoconto PELLEGRINI MARCO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Resoconto CAIATA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 10/01/2024

NON ACCOLTO IL 10/01/2024

PARERE GOVERNO IL 10/01/2024

DISCUSSIONE IL 10/01/2024

IN PARTE PRECLUSO IL 10/01/2024

RESPINTO IL 10/01/2024

CONCLUSO IL 10/01/2024

Atto Camera

Risoluzione in Assemblea 6-00083
presentato da
ZANELLA Luana
testo di
Mercoledì 10 gennaio 2024, seduta n. 223

   La Camera,

   premesso che:

    1) l'articolo 1 del decreto-legge 21 dicembre 2023, n. 200 prevede la proroga fino al 31 dicembre 2024 previo atto di indirizzo delle Camere dell'autorizzazione alla cessione di mezzi materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell'Ucraina;

    2) il 19 dicembre 2023 il Ministro della difesa è stato audito dal Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica in riferimento ai contenuti del cosiddetto «ottavo pacchetto» di invio di materiali ed equipaggiamenti militari all'Ucraina. Tale invio giunge sette mesi dopo il cosiddetto «settimo pacchetto» autorizzato con decreto del Ministro della difesa del 23 maggio 2023. Con il decreto-legge n. 185 del 2022, infatti, era stata prorogata fino al 31 dicembre 2023 l'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell'Ucraina;

    3) a quasi due anni dall'invasione russa dell'Ucraina, bisogna constatare che la situazione è di sostanziale stallo, la controffensiva lanciata dall'esercito ucraino non ha raggiunto gli obiettivi che il Governo di Kiev si era prefisso, il conflitto si prefigura oramai come una guerra di posizione e di logoramento destinata a protrarsi sul lungo periodo prolungando e aumentando così il carico di morte, distruzione e sofferenza;

    4) secondo un'inchiesta del New York Times dell'agosto 2023 basata su fonti del Pentagono, ritenuta attendibile dai maggiori Istituti di studi strategici, il numero totale di soldati ucraini e russi, uccisi o feriti dall'inizio dalla guerra, si avvicina a 500.000;

    5) la Missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite in Ucraina (Hrmmu) ha accertato nel novembre scorso che i civili uccisi in Ucraina, dall'inizio dell'invasione russa del 24 febbraio 2022, sarebbero oltre 10.000 di cui 560 sono bambini;

    6) secondo Save the Children, l'Ucraina è diventata il Paese più minato al mondo: almeno 1.068 persone sono state uccise o ferite da questi ordigni o residuati bellici inesplosi dall'inizio della guerra, ovvero due persone al giorno dal febbraio 2022;

    7) negli ultimi giorni del 2023 vi è stata una notevole intensificazione dei bombardamenti: il 29 dicembre 2023 diverse città ucraine sono state colpite da un lungo ed estesissimo bombardamento russo, in cui secondo le autorità ucraine sono state uccise almeno 30 persone; il 30 dicembre 2023 l'Ucraina per ritorsione ha compiuto un attacco con missili e droni sul territorio russo nella regione di confine di Belgorod, nel quale sarebbero morte 21 persone; il 1° gennaio 2024 la Russia ha lanciato più di 90 droni contro varie città dell'Ucraina;

    8) il 2 gennaio 2024 l'ambasciatore francese all'Onu, Nicolas de Riviere presidente di turno del Consiglio di sicurezza, ha dichiarato: «Non vedo nessuna speranza di un inizio di negoziati per la pace nel breve termine in Ucraina, ma dobbiamo continuare a fare pressione per questo obiettivo e dobbiamo fare il possibile per portare la pace in questo Paese. La situazione rimane disastrosa e non migliora, al contrario sta peggiorando: negli ultimi giorni sono aumentati i bombardamenti russi. Mosca prende di mira strutture civili con una chiara agenda disegnata per spaventare la popolazione, e tutto questo è contrario alle leggi umanitarie. Tutta la guerra è una chiara violazione della carta Onu.»;

    9) è ormai sempre più evidente che senza una immediata iniziative di pace questa guerra proseguirà a lungo e sempre più sanguinosa;

    10) la diplomazia internazionale ed europea non può restare inerme, è necessario un cambio di strategia e di prospettiva finalizzato a rendere prioritaria la via negoziale per la ricerca della pace e la fine del conflitto. È a tal fine necessario farsi carico di uno sforzo negoziale e diplomatico, nella consapevolezza della difficoltà e della fatica del percorso, ma ancor più del fatto che questo rappresenti l'unica strada possibile per la fine della guerra, per interrompere ulteriori escalation e allargamenti del conflitto;

    11) una immediata iniziativa diplomatica si rende ancora più necessaria per allontanare scenari drammatici per la sicurezza globale in considerazione anche del riesplodere della crisi in Medioriente, a seguito degli attacchi terroristici multipli e indiscriminati di Hamas in Israele del 7 ottobre e della reazione di Israele che ha travalicato i limiti del diritto internazionale umanitario;

    12) la fornitura di mezzi e materiali d'armamento all'Ucraina era stata considerata come uno strumento volto a consentire la determinazione di migliori condizioni negoziali. Essa si è rivelata, però, del tutto inefficace rispetto a questa ambizione ed è stata persino controproducente, contribuendo invece ad indebolire il ruolo dell'Unione europea nella ricerca di una soluzione al conflitto;

    13) continuare a ritenere che una delle parti possa vincere sul terreno del conflitto alimenta la corsa agli armamenti e fa sì che gli sforzi siano tutti concentrati sull'approvvigionamento militare invece che sulla ricerca di una soluzione politica;

    14) l'assenza di una ricerca di una soluzione politica rischia di indebolire lo stesso Governo ucraino il quale sta incontrando difficoltà nella conferma di aiuti economici e militari anche da parte degli Stati Uniti, i cui maggiori oppositori sono per chiarezza, non i settori pacifisti dei Democratici, ma la Destra Repubblicana;

    15) la pace non si ottiene con le armi. In questo quadro un'ulteriore proroga della fornitura di mezzi e materiali di armamento all'esercito ucraino appare una scelta inopportuna e che rischia di indebolire quella auspicabile posizione di supporto negoziale e diplomatico che l'Italia e l'Unione europea nel suo complesso dovrebbero e potrebbero avere;

    16) l'Europa politica, priva di quella Difesa Comune che era stata sognata a Ventotene, potrebbe fare la differenza nella costruzione della pace, anche attraverso l'istituzione di un Corpo Civile di Pace europeo,

impegna il Governo:

   1) a interrompere la cessione di mezzi e materia d'armamento in favore delle autorità governative dell'Ucraina, concentrando le risorse sull'assistenza umanitaria e sulla ricostruzione anche attraverso l'aumento e il finanziamento dei Progetti dei Corpi Civili di Pace;

   2) a promuovere un'azione politica e diplomatica che raggiunga l'obiettivo di un immediato cessate il fuoco e che costruisca le condizioni per un processo di pace in un contesto multilaterale, di cui l'Italia e l'Unione europea siano protagonisti, per la risoluzione del conflitto su un terreno non militare;

   3) a coinvolgere le Camere sugli sviluppi della guerra in Ucraina, secondo le modalità di cui al comma 3, dell'articolo 2-bis del decreto-legge 25 febbraio 2022, n. 14 e a trasmettere al Parlamento una informazione trasparente e completa delle forniture militari cedute in favore delle autorità governative dell'Ucraina, come peraltro avviene in molti Paesi dell'Unione europea in cui le informazioni su mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore dell'Ucraina sono rese pubbliche;

   4) a promuovere all'interno delle istituzioni dell'Unione europea l'istituzione di un Corpo civile di pace europeo, che riunisca le competenze degli attori istituzionali e non istituzionali in materia di prevenzione dei conflitti, risoluzione e riconciliazione pacifica dei conflitti.
(6-00083) «Zanella, Bonelli, Borrelli, Dori, Evi, Fratoianni, Ghirra, Grimaldi, Mari, Piccolotti, Zaratti».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritti umani

istituzione dell'Unione europea

aiuto umanitario