ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00030

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 93 del 27/04/2023
Abbinamenti
Atto 6/00027 abbinato in data 27/04/2023
Atto 6/00028 abbinato in data 27/04/2023
Atto 6/00029 abbinato in data 27/04/2023
Atto 6/00031 abbinato in data 27/04/2023
Atto 6/00032 abbinato in data 28/04/2023
Firmatari
Primo firmatario: FOTI TOMMASO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 27/04/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MOLINARI RICCARDO LEGA - SALVINI PREMIER 27/04/2023
BARELLI PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 27/04/2023
LUPI MAURIZIO NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE 27/04/2023


Stato iter:
28/04/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 27/04/2023
Resoconto FRENI FEDERICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 27/04/2023
Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO MISTO-+EUROPA
Resoconto STEGER DIETER MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
Resoconto ROMANO FRANCESCO SAVERIO NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE
Resoconto GRIMALDI MARCO ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Resoconto RICHETTI MATTEO AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE
Resoconto MANGIALAVORI GIUSEPPE TOMMASO VINCENZO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Resoconto DELL'OLIO GIANMAURO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto BAGNAI ALBERTO LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto PAGANO UBALDO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Resoconto LUCASELLI YLENJA FRATELLI D'ITALIA
 
DICHIARAZIONE VOTO 28/04/2023
Resoconto MAGI RICCARDO MISTO-+EUROPA
Resoconto STEGER DIETER MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
Resoconto LUPI MAURIZIO NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE
Resoconto BONELLI ANGELO ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Resoconto RICHETTI MATTEO AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE
Resoconto BARELLI PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Resoconto RICCIARDI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto MOLINARI RICCARDO LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Resoconto FOTI TOMMASO FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 27/04/2023

ACCOLTO IL 27/04/2023

PARERE GOVERNO IL 27/04/2023

DISCUSSIONE IL 27/04/2023

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 28/04/2023

DISCUSSIONE IL 28/04/2023

APPROVATO IL 28/04/2023

CONCLUSO IL 28/04/2023

Atto Camera

Risoluzione in Assemblea 6-00030
presentato da
FOTI Tommaso
testo presentato
Giovedì 27 aprile 2023
modificato
Venerdì 28 aprile 2023, seduta n. 94

   La Camera,

   premesso che:

    il Documento di economia e finanza 2023 (DEF 2023), approvato dal Consiglio dei ministri nella seduta dello scorso 11 aprile, aggiorna le previsioni di finanza pubblica per il periodo 2024-2026 e definisce le linee principali di politica economica del Paese dei prossimi anni;

    il Documento in esame indica una ripresa dell'attività economica più rapida rispetto a quanto previsto nella NADEF già a partire dal primo trimestre, anche in considerazione della pronunciata riduzione dei prezzi energetici e della migliorata intonazione del contesto internazionale recentemente osservata;

    sebbene segnali di miglioramento provengano dal rallentamento della dinamica dei prezzi, il potere d'acquisto dei consumatori rimarrà condizionato da un'inflazione che, nel complesso, permane ancora elevata;

    la previsione di crescita del PIL, nello scenario tendenziale per il 2023 è aggiornata allo 0,9 per cento, rispetto allo 0,6 per cento del DPB 2023, mentre per il 2024 è rivista al ribasso in confronto alla NADEF 2022 (dall'1,9 per cento all'1,4 per cento), risulta invariata per il 2025 (1,3 per cento), mentre per il 2026, non considerato nell'orizzonte della NADEF 2022, è posta all'1,1 per cento;

    nell'insieme, il quadro di crescita per il 2023 appare, quindi, più favorevole rispetto a quanto prospettato nelle previsioni ufficiali effettuate lo scorso novembre in occasione della NADEF rivista e integrata;

    sulla base del quadro macroeconomico delineato, la previsione del deficit tendenziale in rapporto al PIL è pari al 4,4 per cento nel 2023 (a fronte di un 4,5 per cento previsto con la NADEF 2022), 3,5 per cento nel 2024 (a fronte del 3,7 per cento nella NADEF 2022), 3 per cento nel 2025 e 2,5 per cento nel 2026, corrispondenti in termini strutturali al 4,9 per cento nel 2023, 4,1 per cento nel 2024, 3,7 per cento nel 2025 e 3,2 per cento nel 2026;

    nello scenario descritto, per il rapporto debito/PIL è previsto un percorso in discesa passando dal 142 per cento nel 2023 al 140,4 nel 2026;

    le misure di politica di bilancio programmate dal Governo si pongono alcuni obiettivi ambiziosi: individuare nuovi interventi sia per il sostegno ai soggetti più vulnerabili che per il rilancio dell'economia, aumentare il tasso di realizzazione delle spese d'investimento, ridurre gradualmente, ma in misura sostenuta nel tempo, il deficit e il debito della Pubblica amministrazione in rapporto al PIL e continuare a sostenere la ripresa dell'economia italiana e il conseguimento di tassi di crescita del PIL e del benessere economico dei cittadini più elevati di quelli registrati nei due decenni scorsi;

    è opportuno ricordare che nel 2024 non sarà più attiva la General Escape Clause prevista dall'attuale Patto di stabilità e crescita e, pertanto, in attesa del completamento del processo di revisione della governance economica in atto, la prossima manovra di bilancio dovrà essere compatibile con le regole attualmente vigenti del Patto;

    tenuto conto di tale quadro, il Governo ha deciso, quindi, di confermare gli obiettivi programmatici di deficit indicati nei documenti di programmazione dello scorso novembre, pari al 4,5 per cento del PIL nel 2023, 3,7 per cento nel 2024 e 3,0 per cento nel 2025. Per il 2026 il nuovo obiettivo di indebitamento netto è fissato pari al 2,5 per cento del PIL, in linea con la previsione tendenziale e ben al di sotto del limite del 3 per cento previsto dal Patto di Stabilità e Crescita;

    in termini strutturali, il saldo risulta pari al 4,9 per cento nel 2023, 4,1 per cento nel 2024, 3,7 per cento nel 2025 e a 3,2 per cento nel 2026; il rapporto debito/PIL nello scenario programmatico diminuirà al 142,1 per cento quest'anno, al 141,4 per cento nel 2024, e poi progressivamente fino al 140,4 per cento nel 2026;

    le misure di politica di bilancio programmate dal Governo sono, in ogni caso, più ambiziose degli interventi di riduzione del cuneo e della pressione fiscale relativi al 2023 e 2024 di cui alla Relazione al Parlamento, presentata e approvata ai sensi dell'articolo 6, della legge 24 dicembre 2012, n. 243;

    occorrerà comunque attendere l'evoluzione del quadro macroeconomico e della finanza pubblica per valutare gli eventuali spazi di bilancio per la prossima manovra;

    il finanziamento degli interventi di politica di bilancio avverrà individuando le opportune coperture all'interno del bilancio pubblico, al fine di preservare la sostenibilità delle finanze pubbliche e il pieno rispetto dei relativi vincoli;

    le previsioni macroeconomiche tendenziali e programmatiche per gli anni 2023-2026 sono state validate dall'ufficio parlamentare di bilancio, rispettivamente il 7 aprile e il 20 aprile;

    il Documento di economia e finanza, inoltre, presenta gli scenari di lungo periodo della sostenibilità del debito pubblico italiano, evidenziando come l'invecchiamento della popolazione porti a una diminuzione della popolazione attiva e un aumento della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria;

    appare urgente e prioritario invertire la crisi demografica in atto che dal 2008 a oggi ha fatto segnare una riduzione delle nascite pari al 30,6 per cento, e che non può trovare compensazione attraverso i flussi migratori irregolari;

    in Italia si registra un tasso di occupazione storicamente basso e decisamente al di sotto degli altri Stati europei: nel 2021, secondo i dati Eurostat, è stato pari al 58,2 per cento, oltre dieci punti percentuali in meno rispetto alla media europea, e la situazione peggiora ulteriormente considerando l'occupazione femminile, che nel 2021 non ha raggiunto il 50 per cento, inferiore di 14 punti percentuali rispetto alla media europea;

    la delocalizzazione ha progressivamente indebolito le potenzialità del Made in Italy, mettendo in grande difficoltà buona parte del tessuto produttivo di qualità fatto di piccole e medie imprese, con le annesse ripercussioni sul livello generale di disoccupazione, a favore di grandi multinazionali che inevitabilmente puntano alla standardizzazione del prodotto;

    il Documento di economia e finanza prevede l'adozione di appositi disegni di legge collegati alla manovra di finanza pubblica in materia di giustizia, tra i quali quello per la revisione delle circoscrizioni giudiziarie, e quello per la rimodulazione delle piante organiche del personale amministrativo degli uffici giudiziari e la ridefinizione dei profili professionali;

    nel rispetto dei saldi programmatici di finanza pubblica e dei relativi vincoli,

impegna il Governo:

   1) a conseguire i saldi programmatici del bilancio dello Stato e quelli di finanza pubblica in termini di indebitamento netto rispetto al prodotto interno lordo (PIL), nonché il rapporto programmatico debito-PIL, nei termini e nel periodo di riferimento indicati nel DEF 2023 e nell'annessa Relazione al Parlamento;

   2) a favorire la crescita della produzione economica, anche individuando le più opportune misure di riduzione del carico impositivo;

   3) a valutare nell'ambito degli eventuali spazi di bilancio che si renderanno disponibili per la prossima manovra di bilancio un intervento in materia di innalzamento delle pensioni minime;

   4) a proseguire nell'azione di riduzione del cuneo fiscale;

   5) a valutare la riallocazione della spesa pubblica dai settori che hanno un basso impatto sulla crescita a quelli che ne possano aumentare il potenziale, considerato che dall'aumento del PIL può derivare un impatto positivo su tutti gli indicatori di finanza pubblica;

   6) a introdurre misure anche di carattere strutturale per il sostegno della natalità e della famiglia, proteggendo la maternità, potenziando i servizi territoriali destinati alla cura dei bambini, in particolare quelli educativi, promuovendo iniziative di conciliazione dei tempi famiglia-lavoro e agevolando le famiglie con figli sotto il profilo della fiscalità, al fine di invertire progressivamente la tendenza del calo delle nascite, anche al fine di garantire la tenuta del sistema pensionistico e la sostenibilità del debito pubblico;

   7) a definire, nell'ambito delle politiche sul lavoro, un piano di interventi volto a favorire e incentivare l'occupazione, con particolare riferimento a quella femminile;

   8) ad adottare iniziative di contrasto alla delocalizzazione, e a elaborare e mettere in atto strategie efficaci per il reshoring delle nostre aziende, anche adoperandosi per la creazione di un Fondo volto alla rilocazione e al rimpatrio delle attività strategiche localizzate anche solo parzialmente all'esterno dei confini europei;

   9) ad adottare misure per superare le criticità legate alla forte contrazione delle garanzie erogate dagli istituti bancari e assicurativi alle imprese;

   10) a valutare l'opportunità di definire strumenti fiscali e finanziari idonei a favorire politiche e progetti di rigenerazione urbana;

   11) a valutare l'opportunità di destinare eventuali spazi di bilancio anche per investimenti nel sistema nazionale di istruzione (scuole statali e paritarie) e formazione.
(6-00030) «Foti, Molinari, Barelli, Lupi».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prodotto interno lordo

economia pubblica

crescita economica