ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01567

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 188 del 31/10/2023
Firmatari
Primo firmatario: BARBAGALLO ANTHONY EMANUELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 31/10/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SIMIANI MARCO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 07/05/2024


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA delegato in data 31/10/2023
Stato iter:
07/05/2024
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/05/2024
Resoconto BARBARO CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA)
 
REPLICA 07/05/2024
Resoconto SIMIANI MARCO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 31/10/2023

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 07/05/2024

DISCUSSIONE IL 07/05/2024

SVOLTO IL 07/05/2024

CONCLUSO IL 07/05/2024

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01567
presentato da
BARBAGALLO Anthony Emanuele
testo presentato
Martedì 31 ottobre 2023
modificato
Martedì 7 maggio 2024, seduta n. 288

   BARBAGALLO, SIMIANI. — Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica. — Per sapere – premesso che:

   lo scorso giugno 2023, una doppia vittoria, dopo 13 anni di lotte, era stata ottenuta dai «Comitati No Discarica» contro la società Oikos e la discarica sita nella contrada Valanghe d'inverno, tra il comune di Motta Sant'Anastasia (Catania) al confine con il territorio del comune di Misterbianco (Catania);

   dopo la sentenza di primo grado del Tar di Catania, la n. 1598 del 14 giugno 2022, era arrivata anche quella del CGA (Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Siciliana) la n. 391 del 22 marzo 2023, pubblicata il 5 giugno, con cui veniva respinto l'appello della ditta alla sentenza del Tar sull'illegittimità dell'autorizzazione «Aia» dell'agosto 2019, confermando di fatto che l'impianto doveva essere chiuso;

   i comitati, aggregati alle associazioni ambientaliste Zero Waste Sicilia e Legambiente, dopo la sentenza di annullamento, avevano esposto, in conferenza stampa, l'intento di programmare azioni di lotta per il perseguimento di bonifica della discarica, stimolando entrambi i comuni coinvolti a fare la propria parte;

   a inizio settembre 2023 la società presenta un ricorso, che di, fatto riapre l'infinita partita legale sulla discarica, a fronte di presunti errori commessi da Tar e Cga e chiede la revocazione della sentenza del Consiglio di giustizia amministrativa di giugno e la disposizione di opportune misure cautelari; nei giorni scorsi, si apprende a mezzo stampa, pare sia stata accolta dal Tar di Palermo la richiesta di istanza cautelare e Oikos si è detta pronta a tornare ad usare la discarica e sospendere gli effetti della sentenza, che a giugno scorso sembrava aver portato alla definitiva chiusura, versando una cauzione di un milione di euro;

   il 12 ottobre 2023, a conclusione della camera di consiglio, la Oikos ha ottenuto la risposta che sperava: il Cga, pare abbia accettato di accogliere l'istanza cautelare che di fatto congela gli effetti della sentenza;

   ciò significa che, una volta assolti i relativi obblighi, per Oikos le lancette del tempo torneranno al 2019, ovvero al momento in cui la società ottenne il rinnovo dell'Aia e la conseguente possibilità di continuare a depositare rifiuti nella discarica di proprietà;

   contro qualsiasi normativa europea, con tutti i rischi di sanzione, qualche giorno fa pare che l'assessore all'energia e ai rifiuti, in accordo con il presidente della regione, abbiano annunciato che la regione eliminerà il divieto di realizzare impianti per i rifiuti entro i 3 chilometri dai centri abitati, là dove c'è un ospedale o una scuola: questo limite si ridurrà a un solo chilometro, si riferisce alla modifica dell'articolo di legge, approvato a fine luglio 2023, che dovrà essere corretto perché la norma ha penalizzato proposte di nuovi impianti legate allo smaltimento di rifiuti;

   comitati e ambientalisti di fronte a tutto questo sono ancora più decisi a proseguire la «battaglia» ultra decennale e sono fermi sulle loro posizioni perché questo stabilimento non è un «sito strategico» come lo aveva definito la regione;

   a parere dell'interrogante e alla luce della novità di questi giorni, la società si è detta pronta a versare una cospicua cifra perché consapevole che le avrebbe garantito condizioni operative vantaggiose –:

   di quali elementi disponga, per quando di competenza, il Ministro interrogato circa una vicenda che, alla luce dei nuovi accadimenti, sembra non solo non avere fine ma complicarsi ulteriormente, in una regione dove sarebbe opportuno pensare a un efficace «Piano dei rifiuti» che risolva le perduranti carenze strutturali.
(5-01567)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 7 maggio 2024
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-01567

  Nel vigente Piano di gestione dei rifiuti urbani (PRGR) della Regione Siciliana, approvato con decreto del Presidente della Regione 12 marzo 2021 n. 8, l'impianto di discarica evocato dall'interrogante risulta censito nell'ottobre 2018.
  Detto Piano, approvato nel 2021, ha un orizzonte temporale al 2023; pertanto, l'aggiornamento è necessario al fine di assicurare una programmazione della gestione dei rifiuti a partire da quest'anno e per gli anni a venire, oltre che per adeguare la pianificazione regionale agli indirizzi previsti dal Programma Nazionale per la gestione dei rifiuti (PNGR), ai sensi dell'articolo 199, comma 8, del Testo Unico Ambientale.
  Analogo aggiornamento si rende necessario e urgente per il Piano di gestione dei rifiuti speciali, approvato con decreto del Presidente della Regione del 24 aprile 2017 n. 10, con orizzonte temporale concluso nel 2022.
  Il PNGR, approvato con decreto ministeriale 24 giugno 2022 n. 257, costituisce, come noto, il quadro di riferimento per gli atti di pianificazione delle regioni e delle province autonome. In coerenza con la normativa unionale e nazionale, esso prevede che la gestione integrata dei rifiuti debba essere effettuata nel rispetto dei criteri di priorità e dei principi di autosufficienza e di prossimità, di cui agli articoli 179 e 182-bis del Testo Unico Ambientale.
  Lo stesso Programma sottolinea l'importanza di realizzare una rete integrata e adeguata di impianti che tengano conto delle migliori tecniche disponibili (BAT) e del rapporto tra i costi e i benefici complessivi, evidenziando che «ogni Regione deve garantire la piena autonomia per la gestione dei rifiuti urbani non differenziati e per la frazione di rifiuti derivanti dal trattamento dei rifiuti urbani destinati a smaltimento».
  Gli indirizzi contenuti nel PNGR costituiscono la base del processo di redazione dei Piani regionali, per garantire il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla normativa unionale.
  L'aggiornamento del PRGR siciliano deve avvenire sulla base dell'analisi dei flussi attesi e del fabbisogno impiantistico, definendo i criteri per l'ubicazione degli impianti necessari, nel rispetto dei requisiti previsti dalla normativa nazionale e regionale.
  La competente Direzione generale del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, nell'ambito delle proprie attribuzioni di monitoraggio della pianificazione regionale, ha chiesto alla Regione Sicilia informazioni circa l'avanzamento dell'iter di aggiornamento del predetto Piano.
  Il Ministero conferma la sua attenzione in merito alla problematica citata, nel rispetto dei criteri e degli adempimenti previsti nel PNGR. In riscontro a quanto indicato dall'onorevole interrogante, la stessa Regione ha confermato al Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica di aver avviato l'iter di aggiornamento ed in particolare la procedura di scoping ai sensi dell'articolo 13, comma 1, del Testo Unico Ambientale, anticipando altresì che l'iter potrebbe concludersi entro la fine del corrente anno.
  Si rappresenta infine che con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 22 febbraio 2024 è stato nominato per la Regione Siciliana il Commissario straordinario per il completamento della rete impiantistica integrata, in conformità a quanto previsto dal decreto-legge n. 181 del 2023. Tra le diverse competenze attribuite al suddetto Commissario straordinario vi sono anche l'adozione del Piano regionale, l'approvazione dei progetti di nuovi impianti pubblici per la gestione dei rifiuti nonché la loro realizzazione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

deposito dei rifiuti

norma europea

protezione dell'ambiente