ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00190

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 173 del 06/10/2023
Abbinamenti
Atto 1/00082 abbinato in data 11/10/2023
Atto 1/00195 abbinato in data 11/10/2023
Atto 1/00196 abbinato in data 11/10/2023
Firmatari
Primo firmatario: MARATTIN LUIGI
Gruppo: AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE
Data firma: 05/10/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE MONTE ISABELLA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 06/10/2023
RICHETTI MATTEO AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 06/10/2023
DEL BARBA MAURO AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 06/10/2023
COSTA ENRICO AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 06/10/2023
GADDA MARIA CHIARA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 06/10/2023
GRIPPO VALENTINA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 06/10/2023
SOTTANELLI GIULIO CESARE AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 06/10/2023


Stato iter:
11/10/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 09/10/2023
Resoconto PULCIANI PAOLO FRATELLI D'ITALIA
Resoconto CASU ANDREA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
 
PARERE GOVERNO 11/10/2023
Resoconto ALBANO LUCIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 11/10/2023
Resoconto GRIMALDI MARCO ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Resoconto DE MONTE ISABELLA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE
Resoconto ROMANO FRANCESCO SAVERIO NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE
Resoconto ROSSELLO CRISTINA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Resoconto SCERRA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto CANDIANI STEFANO LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto DE LUCA PIERO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Resoconto LUCASELLI YLENJA FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 09/10/2023

DISCUSSIONE IL 09/10/2023

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 09/10/2023

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 11/10/2023

NON ACCOLTO IL 11/10/2023

PARERE GOVERNO IL 11/10/2023

DISCUSSIONE IL 11/10/2023

VOTATO PER PARTI IL 11/10/2023

RESPINTO IL 11/10/2023

CONCLUSO IL 11/10/2023

Atto Camera

Mozione 1-00190
presentato da
MARATTIN Luigi
testo presentato
Venerdì 6 ottobre 2023
modificato
Mercoledì 11 ottobre 2023, seduta n. 176

   La Camera,

   premesso che:

    1) l'espressione «governance economica europea» fa riferimento al sistema di istituzioni e procedure posto in essere al fine di conseguire gli obiettivi dell'Unione in ambito economico, ossia il coordinamento delle politiche economiche volto a promuovere il progresso economico e sociale dell'Unione europea a vantaggio dei suoi cittadini;

    2) la crisi finanziaria, economica e di bilancio iniziata nel 2008 ha evidenziato la necessità, per l'Unione europea, di disporre di un modello di governance economica più efficace del coordinamento economico e di bilancio cui si era fatto ricorso sino a quel momento;

    3) fino al 2011, infatti, il quadro della politica di bilancio era definito nel patto di stabilità e crescita (Psc), mentre il coordinamento delle politiche economiche era basato principalmente sul consenso, senza norme giuridicamente vincolanti e, in tale vasto ambito di applicazione era possibile attuare varie forme di cooperazione, in funzione del carattere più o meno vincolante dell'accordo di cooperazione stesso;

    4) con le crisi economico-finanziarie succedutesi a partire dal 2008 si è ritenuto necessario un maggiore coordinamento delle politiche economiche all'interno dell'Unione europea e, a tal fine, il sistema di organismi e procedure di coordinamento economico è stato rivisto e rafforzato e dal 2011 sono stati adottati diversi atti legislativi e create nuove istituzioni;

    5) nello specifico, si è proceduto al rafforzamento della sorveglianza economica e di bilancio e al relativo coordinamento nel quadro del Semestre europeo, al risanamento del settore finanziario, attraverso la realizzazione dell'Unione bancaria, con nuove norme e nuove istituzioni, compresi il meccanismo di vigilanza unico, il meccanismo di risoluzione unico e le autorità europee di vigilanza (Aev) e, infine, all'istituzione di vari meccanismi di stabilizzazione e stabilità finanziaria, tra cui il Mes, la cui riforma del 2019, per inciso, è stata ratificata da tutti i Paesi dell'Unione monetaria tranne l'Italia;

    6) nel dettaglio, il Patto di stabilità e crescita (Psc), contiene una «clausola di salvaguardia generale», la quale consente a tutti gli Stati membri di discostarsi temporaneamente dai normali obblighi del Patto nel caso di un evento inconsueto al di fuori del controllo dello Stato membro interessato, che abbia un impatto rilevante sulla situazione finanziaria, o in periodi di grave recessione economica nella zona euro o nell'intera Unione europea;

    7) nel marzo 2020 l'Unione europea ha attivato la clausola di salvaguardia generale del Patto di stabilità e crescita nel contesto della pandemia e della conseguente perturbazione economica; a causa dell'altissimo livello di incertezza economica causato dalla guerra di aggressione russa, la clausola continuerà ad applicarsi fino al 31 dicembre 2023;

    8) il 9 novembre 2022, la Commissione europea ha adottato una comunicazione, in cui ha delineato gli orientamenti per una riforma del quadro di governance economica dell'Unione europea, con l'obiettivo di rafforzare la sostenibilità del debito e promuovere una crescita sostenibile e inclusiva attraverso investimenti e riforme;

    9) su tale linea, il 26 aprile 2023, la Commissione europea ha elaborato tre proposte legislative, volte rispettivamente a sostituire il regolamento (CE) n. 1466/97 relativo al rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche, a modificare il regolamento (CE) n. 1467/97 concernente l'accelerazione e il chiarimento delle modalità di attuazione della procedura per i disavanzi eccessivi e ad emendare la direttiva 2011/85/UE sui requisiti per i quadri di bilancio degli Stati membri;

    10) in relazione all'imminente scadenza della clausola di salvaguardia generale del Patto di stabilità e crescita e della necessità, rappresentata anche dalla Banca centrale europea nel proprio parere sulla riforma del Patto di stabilità e crescita, pubblicato il 18 agosto 2023, di raggiungere un «rapido accordo [e] una rapida istituzione di un quadro di bilancio credibile», il negoziato sulla definizione del nuovo Patto di stabilità e crescita è entrata nel vivo, suscitando un acceso dibattito in seno e tra i Paesi membri;

    11) stando ai dati contenuti nella Nadef, a legislazione vigente, la spesa sanitaria sarà pari a 133 miliardi di euro nel 2024, a 136,7 miliardi di euro nel 2025, e a poco meno di 139 miliardi di euro nel 2026, contro 134,7 miliardi di euro del 2023;

    12) il Governo ha perso l'occasione di attivare la linea pandemica del Meccanismo europeo di stabilità (cosiddetto «Mes sanitario»), facendo sfumare la possibilità di ottenere risorse una tantum pari al 2 per cento del prodotto interno lordo nazionale, che avrebbero costituito un'importante occasione per modernizzare il nostro sistema sanitario e la cui unica condizionalità sarebbe stata l'utilizzo di tali risorse esclusivamente per sostenere il finanziamento, diretto e indiretto, di tale settore in relazione alla sopravvenuta emergenza pandemica;

    13) riguardo poi al vero e proprio Meccanismo europeo di stabilità, di cui sopra si è accennato, vale ricordare che esso ha avuto la funzione fondamentale di concedere assistenza finanziaria a Paesi membri con difficoltà di accesso ai mercati finanziari e che, a parte il controverso caso della Grecia, ha fornito questa assistenza anche a Spagna, Portogallo, Irlanda e Cipro, tutti Paesi che sono usciti dalla crisi grazie all'assistenza del Mes;

    14) nel 2021, la limitata riforma dello strumento ha previsto la possibilità per il Meccanismo di fornire una rete di sicurezza finanziaria (un backstop) al Fondo di risoluzione comune per le banche e si sono parzialmente modificate le condizioni di accesso alla assistenza finanziaria e introdotta una nuova linea di credito, cosiddetta, precauzionale;

    15) tale accordo di riforma, sottoscritto allora anche dal Governo italiano, è stato già ratificato, non solo da tutti gli altri diciotto firmatari, ma anche dalla Croazia, la quale, nel frattempo, ha aderito all'euro e soltanto la mancanza della ratifica da parte dell'Italia ne impedisce l'applicazione, privando l'Europa e tutti gli Stati membri interessati di uno strumento particolarmente utile in una fase in cui si torna a paventare il rischio di crisi bancarie, ciò a prescindere dall'effettiva attivazione da parte dell'Italia,

impegna il Governo:

1) a farsi parte attiva nelle prossime settimane per una rapida conclusione del negoziato in seno all'Unione Europea sulla definizione del nuovo Patto di stabilità e crescita, in particolare:

   a) abbandonando ogni tentativo di inserire permanenti scorpori di determinate categorie di spesa pubblica dagli aggregati fiscali oggetto dei futuri vincoli, in quanto tale opzione – oltre a non rispecchiare in modo autentico la posizione fiscale degli Stati membri – darebbe vita a infiniti contenziosi e ambiguità in un ambito che, invece, ora necessita di semplicità e trasparenza;

   b) proponendo, per il solo esercizio finanziario 2024, l'applicazione di un'opportuna disciplina temporanea che eviti il ripristino sic et simpliciter del sistema di regole fiscali precedenti la sua sospensione;

   c) facendosi promotore nel consesso europeo di un possibile grande accordo politico che, da un lato, definisca regole fiscali giustamente cogenti per la politica fiscale nazionale degli Stati membri, ma, dall'altro, inizi fattivamente il percorso per cui la fornitura di beni pubblici europei e il sostegno alle grandi transizioni produttive necessarie siano finanziate dall'Unione europea attraverso un maggior grado di condivisione del rischio fiscale e l'emissione di passività finanziari comuni.

2) a favorire la sollecita ratifica della riforma del Meccanismo europeo di stabilità e ad attivarsi in sede di Unione europea per una nuova riproposizione della linea di credito specificatamente dedicata ad interventi nel settore sanitario.
(1-00190) «Marattin, De Monte, Richetti, Del Barba, Enrico Costa, Gadda, Grippo, Sottanelli».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica di bilancio

crisi monetaria

sperpero