ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00096

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 68 del 14/03/2023
Abbinamenti
Atto 1/00052 abbinato in data 05/07/2023
Atto 1/00152 abbinato in data 05/07/2023
Atto 1/00153 abbinato in data 05/07/2023
Atto 1/00157 abbinato in data 05/07/2023
Firmatari
Primo firmatario: CATTANEO ALESSANDRO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Data firma: 14/03/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA 03/07/2023
GIACCONE ANDREA LEGA - SALVINI PREMIER 03/07/2023
ROMANO FRANCESCO SAVERIO NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE 03/07/2023
TENERINI CHIARA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
SCHIFONE MARTA FRATELLI D'ITALIA 03/07/2023
NISINI TIZIANA LEGA - SALVINI PREMIER 03/07/2023
BARELLI PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
COPPO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA 03/07/2023
CAPARVI VIRGINIO LEGA - SALVINI PREMIER 03/07/2023
TASSINARI ROSARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
GIOVINE SILVIO FRATELLI D'ITALIA 03/07/2023
GIAGONI DARIO LEGA - SALVINI PREMIER 03/07/2023
ARRUZZOLO GIOVANNI FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
MALAGOLA LORENZO FRATELLI D'ITALIA 03/07/2023
BAGNASCO ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
MASCARETTI ANDREA FRATELLI D'ITALIA 03/07/2023
BATTILOCCHIO ALESSANDRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
VOLPI ANDREA FRATELLI D'ITALIA 03/07/2023
BATTISTONI FRANCESCO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
ZURZOLO IMMACOLATA FRATELLI D'ITALIA 03/07/2023
BENIGNI STEFANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
BERGAMINI DEBORAH FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
CALDERONE TOMMASO ANTONINO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
CANNIZZARO FRANCESCO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
CAPPELLACCI UGO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
CAROPPO ANDREA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
CASASCO MAURIZIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
CORTELAZZO PIERGIORGIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
DALLA CHIESA RITA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
D'ATTIS MAURO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
DE PALMA VITO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
FASCINA MARTA ANTONIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
GATTA GIANDIEGO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
MANGIALAVORI GIUSEPPE TOMMASO VINCENZO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
MARROCCO PATRIZIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
MAZZETTI ERICA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
MULE' GIORGIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
NEVI RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
ORSINI ANDREA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
PAGANO NAZARIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
PATRIARCA ANNARITA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
PELLA ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
PITTALIS PIETRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
POLIDORI CATIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
ROSSELLO CRISTINA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
RUBANO FRANCESCO MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
RUSSO PAOLO EMILIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
SACCANI JOTTI GLORIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
SALA FABRIZIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
SORTE ALESSANDRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
TOSI FLAVIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023


Stato iter:
05/07/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 15/06/2023
Resoconto MALAGOLA LORENZO FRATELLI D'ITALIA
 
PARERE GOVERNO 05/07/2023
Resoconto DURIGON CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 05/07/2023
Resoconto COLUCCI ALESSANDRO NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE
Resoconto MARI FRANCESCO ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Resoconto D'ALESSIO ANTONIO AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE
Resoconto TENERINI CHIARA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Resoconto AIELLO DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto GIAGONI DARIO LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto GUERRA MARIA CECILIA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Resoconto SCHIFONE MARTA FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 15/06/2023

DISCUSSIONE IL 15/06/2023

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 15/06/2023

ATTO MODIFICATO IL 03/07/2023

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 05/07/2023

ACCOLTO IL 05/07/2023

PARERE GOVERNO IL 05/07/2023

DISCUSSIONE IL 05/07/2023

VOTATO PER PARTI IL 05/07/2023

APPROVATO IL 05/07/2023

CONCLUSO IL 05/07/2023

Atto Camera

Mozione 1-00096
presentato da
CATTANEO Alessandro
testo presentato
Martedì 14 marzo 2023
modificato
Mercoledì 5 luglio 2023, seduta n. 133

   La Camera,

   premesso che:

    1) il quadro normativo che regola il sistema previdenziale italiano è ispirato ed adeguato ai principi fondamentali incardinati nella Costituzione italiana;

    2) in particolare, l'articolo 38 della Carta costituzionale stabilisce che: «Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale. I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria. Gli inabili ed i minorati hanno diritto all'educazione e all'avviamento professionale. Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato. L'assistenza privata è libera», riservando al legislatore l'importante compito di regolare tale materia;

    3) l'Unione europea è intervenuta sulla materia in oggetto relativamente alle attività e alla vigilanza degli enti pensionistici aziendali o professionali (direttiva 2016/2341/UE e 2003/41/CE), nonché sui requisiti minimi per accrescere la mobilità dei lavoratori tra Stati membri migliorando l'acquisizione e la salvaguardia di diritti pensionistici complementari (direttiva 2014/50/UE) e ha istituito l'Autorità europea di vigilanza – Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali – (regolamento n. 1094/2010/UE);

    4) dal 1992 in poi in Italia si è intervenuti con cadenza annuale sul sistema pensionistico nazionale che attualmente si basa sul criterio della ripartizione, ovvero i contributi che i lavoratori e le aziende versano agli enti di previdenza vengono utilizzati per pagare le pensioni di coloro che hanno lasciato l'attività lavorativa; per far fronte al pagamento delle pensioni future, dunque, non è previsto alcun accumulo di riserve finanziarie;

    5) le riforme strutturali sono state finalizzate al progressivo controllo della spesa pubblica per le pensioni in modo che non assuma dimensioni troppo elevate rispetto al prodotto interno lordo, all'istituzione di un sistema di previdenza complementare da affiancare a quello pubblico, all'introduzione di alcuni elementi di flessibilità in uscita dal mercato del lavoro utilizzando anche la previdenza complementare;

    6) il sistema previdenziale è da anni al centro delle attenzioni politiche e di interventi motivati in gran parte dalla necessità di dare attuazione alle prescrizioni europee o per far fronte a necessità di bilancio prodottesi nel corso degli anni a seguito dei cambiamenti della nostra società, come ad esempio la maggiore aspettativa di vita o il calo del flusso delle entrate contributive, quest'ultimo legato ad un aumento della disoccupazione e della denatalità. Denatalità che nel 2021 ha subito un ulteriore calo dell'1,1 per cento rispetto al 2020 e del 30,6 per cento rispetto al 2008;

    7) i dati Istat di dicembre 2022 in materia di previdenza attestano che nel 2021 in Italia risultavano 16.041.202 pensionati per un totale di 22.758.797 prestazioni previdenziali, ovvero una media di 1,4 pro capite. Mediamente il valore di una pensione annua si aggira intorno ai 13.753 euro, ovvero 10.985 euro per le donne e 17.136 euro per gli uomini;

    8) i pensionati al minimo risultano essere circa 3.674.259, dei quali più di 1 milione e mezzo percepiscono un valore pari o inferiore a 500 euro al mese, mentre il restante milione percepisce tra i 500 e i 1.000 euro al mese;

    9) il Governo Berlusconi, con la legge n. 448 del 2001, a decorrere dal 1° gennaio 2002, ha elevato gli importi delle pensioni minime a 1 milione di lire per tutte le persone con età superiore a 70 anni e con un reddito allora al di sotto di 13 milioni di lire, con la finalità di prevedere un aiuto concreto in favore delle fasce di popolazione più disagiate;

    10) disagio che oggi, dopo oltre 20 anni da quella riforma, molti pensionati sono tornati a vivere considerato l'aumento del costo della vita media, che, secondo i dati Istat, oggi è pari a circa 2.437 euro mensili, che si traducono per un single tra 1.200 e 1.700 euro al mese, mentre per una famiglia tra 2.200 e 2.700 euro al mese;

    11) la lettura di tali dati dovrebbe indurre ad un'attenta riflessione, perché significa che quasi 4 milioni di pensionati oggi vivono al di sotto della soglia di povertà;

    12) un primo, parziale, passo avanti in tal senso è stato compiuto con la legge di bilancio per l'anno 2023 che per le persone con più di 75 anni ha innalzato, per il medesimo anno, l'importo minimo delle pensioni a 600 euro mensili;

    13) presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, su iniziativa del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, sono stati avviati tavoli di confronto con le parti sociali al fine di impostare una riforma di sistema previdenziale;

    14) dal confronto con le associazioni sindacali sono già emersi vari aspetti, quali, ad esempio, l'accesso alla pensione ai 62 anni, colmare i vuoti di contribuzione conseguenti alla precarietà giovanile, valorizzare il lavoro delle donne all'interno delle famiglie con l'anticipo pensionistico per ogni figlio avuto, rendere strutturale «opzione donna» nella sua versione originale e ripristinare la rivalutazione delle pensioni colpite da più di 10 anni di blocco della perequazione;

    15) nella risoluzione al documento di economia e finanza approvata il 28 aprile 2023 dalla Camera dei deputati e dal Senato della Repubblica uno degli impegni prevede di valutare nell'ambito degli eventuali spazi di bilancio che si renderanno disponibili per la prossima manovra di bilancio un intervento in materia di innalzamento delle pensioni minime e delle pensioni di invalidità,

impegna il Governo:

1) a fornire ogni elemento utile in merito all'attuazione dell'innalzamento a 600 euro mensili dell'importo minimo delle pensioni per le persone ultrasettantacinquenni, previsto dall'articolo 1, comma 310, della legge di bilancio per il 2023 (legge 29 dicembre 2022, n. 197);

2) a valutare l'opportunità di adottare iniziative di competenza volte a prevedere, nell'arco della legislatura e compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, un adeguamento delle pensioni minime, dando priorità ai soggetti ritenuti più deboli;

3) a confermare come priorità del Governo la riforma del sistema pensionistico, con una sostanziale revisione in chiave di maggiore certezza e coordinamento interno fra le gestioni presenti nell'ordinamento vigente, proseguendo le attività dei tavoli tecnici istituiti presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, al fine di individuare obiettivi programmatici condivisi, tra i quali quello già segnalato di «quota 41» e «opzione donna» quali uscite anticipate dal lavoro;

4) a procedere con la valutazione dell'adozione di un metodo di monitoraggio della spesa pubblica, osservando il principio di separazione tra assistenza e previdenza, anche al fine di fugare voci allarmistiche sulla tenuta del sistema previdenziale italiano, monitorandone in modo oggettivo e scientifico la sostenibilità specie nel lungo periodo.
(1-00096) (Nuova formulazione) «Cattaneo, Rizzetto, Giaccone, Romano, Tenerini, Schifone, Nisini, Barelli, Coppo, Caparvi, Tassinari, Giovine, Giagoni, Arruzzolo, Malagola, Bagnasco, Mascaretti, Battilocchio, Volpi, Battistoni, Zurzolo, Benigni, Deborah Bergamini, Calderone, Cannizzaro, Cappellacci, Caroppo, Casasco, Cortelazzo, Dalla Chiesa, D'Attis, De Palma, Fascina, Gatta, Mangialavori, Marrocco, Mazzetti, Mulè, Nevi, Orsini, Nazario Pagano, Patriarca, Pella, Pittalis, Polidori, Rossello, Rubano, Paolo Emilio Russo, Saccani Jotti, Sala, Sorte, Squeri, Tosi».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

pensionato

infortunio sul lavoro

sicurezza sociale