Legislatura: 19Seduta di annuncio: 68 del 14/03/2023
Primo firmatario: CATTANEO ALESSANDRO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Data firma: 14/03/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA 03/07/2023 GIACCONE ANDREA LEGA - SALVINI PREMIER 03/07/2023 ROMANO FRANCESCO SAVERIO NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE 03/07/2023 TENERINI CHIARA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023 SCHIFONE MARTA FRATELLI D'ITALIA 03/07/2023 NISINI TIZIANA LEGA - SALVINI PREMIER 03/07/2023 BARELLI PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023 COPPO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA 03/07/2023 CAPARVI VIRGINIO LEGA - SALVINI PREMIER 03/07/2023 TASSINARI ROSARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023 GIOVINE SILVIO FRATELLI D'ITALIA 03/07/2023 GIAGONI DARIO LEGA - SALVINI PREMIER 03/07/2023 ARRUZZOLO GIOVANNI FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023 MALAGOLA LORENZO FRATELLI D'ITALIA 03/07/2023 BAGNASCO ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023 MASCARETTI ANDREA FRATELLI D'ITALIA 03/07/2023 BATTILOCCHIO ALESSANDRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023 VOLPI ANDREA FRATELLI D'ITALIA 03/07/2023 BATTISTONI FRANCESCO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023 ZURZOLO IMMACOLATA FRATELLI D'ITALIA 03/07/2023 BENIGNI STEFANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023 BERGAMINI DEBORAH FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023 CALDERONE TOMMASO ANTONINO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023 CANNIZZARO FRANCESCO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023 CAPPELLACCI UGO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023 CAROPPO ANDREA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023 CASASCO MAURIZIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023 CORTELAZZO PIERGIORGIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023 DALLA CHIESA RITA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023 D'ATTIS MAURO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023 DE PALMA VITO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023 FASCINA MARTA ANTONIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023 GATTA GIANDIEGO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023 MANGIALAVORI GIUSEPPE TOMMASO VINCENZO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023 MARROCCO PATRIZIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023 MAZZETTI ERICA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023 MULE' GIORGIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023 NEVI RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023 ORSINI ANDREA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023 PAGANO NAZARIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023 PATRIARCA ANNARITA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023 PELLA ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023 PITTALIS PIETRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023 POLIDORI CATIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023 ROSSELLO CRISTINA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023 RUBANO FRANCESCO MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023 RUSSO PAOLO EMILIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023 SACCANI JOTTI GLORIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023 SALA FABRIZIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023 SORTE ALESSANDRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023 SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023 TOSI FLAVIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione INTERVENTO PARLAMENTARE 15/06/2023 Resoconto MALAGOLA LORENZO FRATELLI D'ITALIA PARERE GOVERNO 05/07/2023 Resoconto DURIGON CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI) DICHIARAZIONE VOTO 05/07/2023 Resoconto COLUCCI ALESSANDRO NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE Resoconto MARI FRANCESCO ALLEANZA VERDI E SINISTRA Resoconto D'ALESSIO ANTONIO AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE Resoconto TENERINI CHIARA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE Resoconto AIELLO DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto GIAGONI DARIO LEGA - SALVINI PREMIER Resoconto GUERRA MARIA CECILIA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA Resoconto SCHIFONE MARTA FRATELLI D'ITALIA
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 15/06/2023
DISCUSSIONE IL 15/06/2023
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 15/06/2023
ATTO MODIFICATO IL 03/07/2023
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 05/07/2023
ACCOLTO IL 05/07/2023
PARERE GOVERNO IL 05/07/2023
DISCUSSIONE IL 05/07/2023
VOTATO PER PARTI IL 05/07/2023
APPROVATO IL 05/07/2023
CONCLUSO IL 05/07/2023
La Camera,
premesso che:
1) il quadro normativo che regola il sistema previdenziale italiano è ispirato ed adeguato ai principi fondamentali incardinati nella Costituzione italiana;
2) in particolare, l'articolo 38 della Carta costituzionale stabilisce che: «Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale. I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria. Gli inabili ed i minorati hanno diritto all'educazione e all'avviamento professionale. Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato. L'assistenza privata è libera», riservando al legislatore l'importante compito di regolare tale materia;
3) l'Unione europea è intervenuta sulla materia in oggetto relativamente alle attività e alla vigilanza degli enti pensionistici aziendali o professionali (direttiva 2016/2341/UE e 2003/41/CE), nonché sui requisiti minimi per accrescere la mobilità dei lavoratori tra Stati membri migliorando l'acquisizione e la salvaguardia di diritti pensionistici complementari (direttiva 2014/50/UE) e ha istituito l'Autorità europea di vigilanza – Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali – (regolamento n. 1094/2010/UE);
4) dal 1992 in poi in Italia si è intervenuti con cadenza annuale sul sistema pensionistico nazionale che attualmente si basa sul criterio della ripartizione, ovvero i contributi che i lavoratori e le aziende versano agli enti di previdenza vengono utilizzati per pagare le pensioni di coloro che hanno lasciato l'attività lavorativa; per far fronte al pagamento delle pensioni future, dunque, non è previsto alcun accumulo di riserve finanziarie;
5) le riforme strutturali sono state finalizzate al progressivo controllo della spesa pubblica per le pensioni in modo che non assuma dimensioni troppo elevate rispetto al prodotto interno lordo, all'istituzione di un sistema di previdenza complementare da affiancare a quello pubblico, all'introduzione di alcuni elementi di flessibilità in uscita dal mercato del lavoro utilizzando anche la previdenza complementare;
6) il sistema previdenziale è da anni al centro delle attenzioni politiche e di interventi motivati in gran parte dalla necessità di dare attuazione alle prescrizioni europee o per far fronte a necessità di bilancio prodottesi nel corso degli anni a seguito dei cambiamenti della nostra società, come ad esempio la maggiore aspettativa di vita o il calo del flusso delle entrate contributive, quest'ultimo legato ad un aumento della disoccupazione e della denatalità. Denatalità che nel 2021 ha subito un ulteriore calo dell'1,1 per cento rispetto al 2020 e del 30,6 per cento rispetto al 2008;
7) i dati Istat di dicembre 2022 in materia di previdenza attestano che nel 2021 in Italia risultavano 16.041.202 pensionati per un totale di 22.758.797 prestazioni previdenziali, ovvero una media di 1,4 pro capite. Mediamente il valore di una pensione annua si aggira intorno ai 13.753 euro, ovvero 10.985 euro per le donne e 17.136 euro per gli uomini;
8) i pensionati al minimo risultano essere circa 3.674.259, dei quali più di 1 milione e mezzo percepiscono un valore pari o inferiore a 500 euro al mese, mentre il restante milione percepisce tra i 500 e i 1.000 euro al mese;
9) il Governo Berlusconi, con la legge n. 448 del 2001, a decorrere dal 1° gennaio 2002, ha elevato gli importi delle pensioni minime a 1 milione di lire per tutte le persone con età superiore a 70 anni e con un reddito allora al di sotto di 13 milioni di lire, con la finalità di prevedere un aiuto concreto in favore delle fasce di popolazione più disagiate;
10) disagio che oggi, dopo oltre 20 anni da quella riforma, molti pensionati sono tornati a vivere considerato l'aumento del costo della vita media, che, secondo i dati Istat, oggi è pari a circa 2.437 euro mensili, che si traducono per un single tra 1.200 e 1.700 euro al mese, mentre per una famiglia tra 2.200 e 2.700 euro al mese;
11) la lettura di tali dati dovrebbe indurre ad un'attenta riflessione, perché significa che quasi 4 milioni di pensionati oggi vivono al di sotto della soglia di povertà;
12) un primo, parziale, passo avanti in tal senso è stato compiuto con la legge di bilancio per l'anno 2023 che per le persone con più di 75 anni ha innalzato, per il medesimo anno, l'importo minimo delle pensioni a 600 euro mensili;
13) presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, su iniziativa del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, sono stati avviati tavoli di confronto con le parti sociali al fine di impostare una riforma di sistema previdenziale;
14) dal confronto con le associazioni sindacali sono già emersi vari aspetti, quali, ad esempio, l'accesso alla pensione ai 62 anni, colmare i vuoti di contribuzione conseguenti alla precarietà giovanile, valorizzare il lavoro delle donne all'interno delle famiglie con l'anticipo pensionistico per ogni figlio avuto, rendere strutturale «opzione donna» nella sua versione originale e ripristinare la rivalutazione delle pensioni colpite da più di 10 anni di blocco della perequazione;
15) nella risoluzione al documento di economia e finanza approvata il 28 aprile 2023 dalla Camera dei deputati e dal Senato della Repubblica uno degli impegni prevede di valutare nell'ambito degli eventuali spazi di bilancio che si renderanno disponibili per la prossima manovra di bilancio un intervento in materia di innalzamento delle pensioni minime e delle pensioni di invalidità,
impegna il Governo:
1) a fornire ogni elemento utile in merito all'attuazione dell'innalzamento a 600 euro mensili dell'importo minimo delle pensioni per le persone ultrasettantacinquenni, previsto dall'articolo 1, comma 310, della legge di bilancio per il 2023 (legge 29 dicembre 2022, n. 197);
2) a valutare l'opportunità di adottare iniziative di competenza volte a prevedere, nell'arco della legislatura e compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, un adeguamento delle pensioni minime, dando priorità ai soggetti ritenuti più deboli;
3) a confermare come priorità del Governo la riforma del sistema pensionistico, con una sostanziale revisione in chiave di maggiore certezza e coordinamento interno fra le gestioni presenti nell'ordinamento vigente, proseguendo le attività dei tavoli tecnici istituiti presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, al fine di individuare obiettivi programmatici condivisi, tra i quali quello già segnalato di «quota 41» e «opzione donna» quali uscite anticipate dal lavoro;
4) a procedere con la valutazione dell'adozione di un metodo di monitoraggio della spesa pubblica, osservando il principio di separazione tra assistenza e previdenza, anche al fine di fugare voci allarmistiche sulla tenuta del sistema previdenziale italiano, monitorandone in modo oggettivo e scientifico la sostenibilità specie nel lungo periodo.
(1-00096)
(Nuova formulazione) «Cattaneo, Rizzetto, Giaccone, Romano, Tenerini, Schifone, Nisini, Barelli, Coppo, Caparvi, Tassinari, Giovine, Giagoni, Arruzzolo, Malagola, Bagnasco, Mascaretti, Battilocchio, Volpi, Battistoni, Zurzolo, Benigni, Deborah Bergamini, Calderone, Cannizzaro, Cappellacci, Caroppo, Casasco, Cortelazzo, Dalla Chiesa, D'Attis, De Palma, Fascina, Gatta, Mangialavori, Marrocco, Mazzetti, Mulè, Nevi, Orsini, Nazario Pagano, Patriarca, Pella, Pittalis, Polidori, Rossello, Rubano, Paolo Emilio Russo, Saccani Jotti, Sala, Sorte, Squeri, Tosi».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):pensionato
infortunio sul lavoro
sicurezza sociale