ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00060

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 54 del 02/10/2018
Abbinamenti
Atto 7/00010 abbinato in data 10/10/2018
Atto 7/00051 abbinato in data 10/10/2018
Atto 7/00055 abbinato in data 10/10/2018
Atto 7/00057 abbinato in data 10/10/2018
Atto 7/00059 abbinato in data 10/10/2018
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00071
Firmatari
Primo firmatario: MURELLI ELENA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 02/10/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAPARVI VIRGINIO LEGA - SALVINI PREMIER 02/10/2018
BUBISUTTI AURELIA LEGA - SALVINI PREMIER 02/10/2018
CAFFARATTO GUALTIERO LEGA - SALVINI PREMIER 02/10/2018
LEGNAIOLI DONATELLA LEGA - SALVINI PREMIER 02/10/2018
LORENZONI EVA LEGA - SALVINI PREMIER 02/10/2018
MOSCHIONI DANIELE LEGA - SALVINI PREMIER 02/10/2018


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Stato iter:
04/03/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 04/03/2020
GIACCONE ANDREA LEGA - SALVINI PREMIER
SERRACCHIANI DEBORA PARTITO DEMOCRATICO
COSTANZO JESSICA MOVIMENTO 5 STELLE
MURELLI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER
RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA
POLVERINI RENATA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
PARERE GOVERNO 04/03/2020
DI PIAZZA STANISLAO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 10/10/2018

AUDIZIONE INFORMALE IL 10/10/2018

AUDIZIONE INFORMALE IL 18/10/2018

AUDIZIONE INFORMALE IL 23/10/2018

AUDIZIONE INFORMALE IL 27/11/2018

AUDIZIONE INFORMALE IL 05/12/2018

DISCUSSIONE IL 04/03/2020

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 04/03/2020

ACCOLTO IL 04/03/2020

PARERE GOVERNO IL 04/03/2020

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 04/03/2020

CONCLUSO IL 04/03/2020

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00060
presentato da
MURELLI Elena
testo di
Martedì 2 ottobre 2018, seduta n. 54

   L'XI Commissione,

   premesso che:

    l'amianto è comunemente riconosciuto come sostanza particolarmente insidiosa, il cui contatto, anche indiretto, può provocare due diverse malattie: l'asbestosi, frutto dell'accumulo nell'organismo di fibre del materiale, altamente invalidante, e il mesotelioma pleurico, tumore maligno per la cui insorgenza, anche a distanza di decenni dall'esposizione, è sufficiente l'azione addirittura di pochissime fibre;

    l'uso massiccio di amianto negli anni ’60/’70 nell'industria e nell'edilizia e la conseguente esposizione alla fibra hanno fatto registrare nel nostro Paese, nel periodo 1988-1997, 9094 morti per tumore maligno della pleura (5942 uomini, 3152 donne);

    la pericolosità dell'amianto, difatti, colpisce non soltanto l'ambiente di lavoro e i soggetti che vi prestano attività, ma anche l'intero territorio, atteso che nelle città ove sono ubicati stabilimenti contenenti amianto i tassi di mortalità per malattie causate da tale fibra si sono rivelati, nel tempo, sedici volte superiori alla media, restando coinvolti non solo i lavoratori direttamente esposti, ma anche le famiglie che hanno respirato le fibre portate a casa con gli abiti da lavoro e i cittadini che si sono ritrovati ad inalare le fibre aerodisperse nell'ambiente;

    con il riconoscimento, dunque, che l'esposizione all'amianto è altamente nociva per la salute dell'uomo e dell'ambiente, la legge 27 marzo 1992, n. 257, ha disciplinato la cessazione dell'impiego di amianto nelle attività produttive di qualsiasi tipo, vietandone in Italia l'estrazione, il commercio, l'importazione e l'esportazione di amianto e/o materiali contenti amianto;

    il principale problema è attualmente rappresentato da due fattori: una significativa presenza di prodotti in amianto installati o costruiti in passato e ancora presenti negli ambienti di vita e di lavoro e il lungo periodo di latenza che caratterizza le malattie asbesto correlate;

    nonostante la cosiddetta «fibra killer» sia stata messa al bando oramai da oltre un quarto di secolo, il nostro Paese, purtroppo, conta ancora una significativa presenza di materiale in cemento amianto (le stime Cnr-Inail del 2015 quantificavano 32 milioni di tonnellate per circa 75 mila ettari di territorio);

    per quanto concerne la tutela delle vittime dell'amianto, sono riconosciuti benefici previdenziali ai sensi dell'articolo 13 della legge n. 457 del 1992 e dell'articolo 47 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269; una prestazione aggiuntiva per le vittime dell'amianto che hanno contratto patologie asbesto-correlate per esposizione all'amianto e alla fibra «fiberfrax» e, in caso di premorte del lavoratore, in favore degli eredi è erogata dal fondo vittime per l'amianto istituito presso l'Inail (articolo 1, comma 241, della legge n. 244 del 2007). Il finanziamento di tale fondo è per un quarto a carico delle imprese e per tre quarti a carico del bilancio dello Stato;

    ad oggi ci sono ancora casi di lavoratori esposti all'amianto, affetti da patologie asbesto-correlate ma non rientranti nell'ambito del riconoscimento dei benefici previdenziali previsti dalla normativa vigente in materia e, dunque, colpiti da una diseguaglianza di trattamento alla quale deve essere posto rimedio;

    il 19 giugno 2018 è stato pubblicato il libro bianco delle morti di amianto in Italia, di cui è autore il presidente dell'associazione ONA onlus (Osservatorio nazionale amianto); secondo l'associazione ogni anno si registrano circa 6 mila decessi in Italia e si prevede un aumento delle malattie dell'85 per cento entro il 2025,

impegna il Governo

ad adottare iniziative per quantificare la platea dei lavoratori affetti da patologie asbesto-correlate per esposizione all'amianto oggi esclusi dai benefici previdenziali previsti dalla legge n. 257 del 1992, nonché le risorse occorrenti, al fine di valutare l'opportunità di adottare le appropriate iniziative di carattere normativo e finanziario per estenderne l'ambito di applicazione.
(7-00060) «Murelli, Caparvi, Bubisutti, Caffaratto, Legnaioli, Eva Lorenzoni, Moschioni».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

amianto

sanita' del lavoro

sostanza pericolosa