ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00016

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 20 del 27/06/2018
Abbinamenti
Atto 7/00063 abbinato in data 10/10/2018
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00005
Firmatari
Primo firmatario: COSTANZO JESSICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/06/2018


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Stato iter:
08/11/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 03/10/2018
COSTANZO JESSICA MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 03/10/2018
GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 10/10/2018
COSTANZO JESSICA MOVIMENTO 5 STELLE
ZAN ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO GOVERNO 17/10/2018
DURIGON CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 24/10/2018
COSTANZO JESSICA MOVIMENTO 5 STELLE
ZAN ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 30/10/2018
COSTANZO JESSICA MOVIMENTO 5 STELLE
GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 08/11/2018
GIACCONE ANDREA LEGA - SALVINI PREMIER
COSTANZO JESSICA MOVIMENTO 5 STELLE
GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
 
DICHIARAZIONE VOTO 08/11/2018
COSTANZO JESSICA MOVIMENTO 5 STELLE
GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
MUSELLA GRAZIANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
PARERE GOVERNO 08/11/2018
DURIGON CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/10/2018

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 03/10/2018

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 10/10/2018

DISCUSSIONE IL 10/10/2018

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 10/10/2018

DISCUSSIONE IL 17/10/2018

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 17/10/2018

DISCUSSIONE IL 24/10/2018

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 24/10/2018

DISCUSSIONE IL 30/10/2018

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 30/10/2018

DISCUSSIONE IL 08/11/2018

ACCOLTO IL 08/11/2018

PARERE GOVERNO IL 08/11/2018

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 08/11/2018

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 08/11/2018

CONCLUSO IL 08/11/2018

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00016
presentato da
COSTANZO Jessica
testo di
Mercoledì 27 giugno 2018, seduta n. 20

   La XI Commissione,

   premesso che:

    la società Comdata Spa è un'azienda italiana attiva nel settore dei call-center e dei servizi alle imprese, specializzata nell'assistenza ai clienti, nei processi di back office e di gestione del credito e nell'esternalizzazione dei processi gestionali;

    dal 2011 il gruppo Comdata ha avviato un processo di espansione al di fuori dei confini italiani e, ad oggi, è presente in 16 Paesi, con un portafoglio di oltre 550 clienti che serve in 23 lingue, impiegando circa 42.000 dipendenti in 78 centri operativi. Sul territorio piemontese sono attive le sedi di Ivrea, Torino ed Asti;

    lo sviluppo esponenziale registrato dal gruppo negli ultimi anni ha portato Comdata ad un fatturato globale di circa 1 miliardo di euro;

    Comdata impiega in Italia circa 7000 lavoratori, di cui l'80 per cento a tempo indeterminato, il 10 per cento con contratto di somministrazione ed il 10 per cento con contratti a progetto. Ai propri collaboratori Comdata applica prevalentemente il contratto collettivo nazionale delle telecomunicazioni;

    attualmente, sono impiegati 940 lavoratori nella sede di Ivrea, 621 nella sede di Asti e 486 nella sede di Torino;

    in data 27 novembre 2017 le sigle sindacali presenti sul territorio piemontese hanno illustrato, durante un'audizione presso il comune di Torino, le condizioni dei lavoratori presso l'azienda. Nello specifico hanno posto l'attenzione sul crescente utilizzo di lavoratori somministrati, con impatti negativi sugli orari di lavoro del restante personale, sulla formazione «a gettone» fuori dall'orario lavorativo per i lavoratori assunti a tempo indeterminato, sul ricorso unilaterale da parte dell'azienda allo smaltimento di ferie e permessi in caso di mancanza di lavoro, sui licenziamenti incentivati e sull'introduzione di software nei computer aziendali atti a misurare la lunghezza delle pause lavorative;

    come evidenziato dalle sigle sindacali, la formazione cosiddetta «a gettone» e il ricorso unilaterale da parte dell'azienda allo smaltimento di ferie e permessi in caso di mancanza di lavoro non risultano previsti né dal contratto collettivo nazionale di riferimento, né da nessuna contrattazione di secondo livello;

    le criticità segnalate all'amministrazione comunale di Torino hanno fatto sì che i vertici aziendali fossero convocati in consiglio comunale in data 22 gennaio 2018 dalla giunta torinese;

    nel corso di tale incontro Comdata Spa ha dichiarato buone condizioni di salute dei siti del territorio e la volontà di mantenere in Piemonte il perimetro delle sedi, presenti oltre che a Ivrea, anche a Torino e Asti;

    il 1° marzo 2018 è apparso su «Il Sole 24 ore» un articolo in cui si prospettava una eventuale cessione di Comdata da parte del maggiore azionista di Comdata Group, il fondo americano Carlyle, nella seconda parte dell'anno;

    il processo di riorganizzazione e razionalizzazione della sede di Ivrea ha avuto inizio a febbraio 2018, con l'improvvisa interruzione di 170 contratti di somministrazione interinali ai quali hanno fatto seguito altri 60 contratti sospesi nelle settimane successive, per un totale di 230 contratti interrotti;

    nel mese di marzo 2018 è stato imposto ai dipendenti di esaurire tutte le ferie e i permessi retribuiti precedentemente al gennaio 2018 per far fronte al dimezzamento di attività della commessa Tim, la principale per il sito di Ivrea;

    il 23 marzo 2018, nonostante l'accettazione da parte dei lavoratori delle condizioni citate, la società Comdata Spa ha annunciato per iscritto la volontà di ricorrere con urgenza all'intervento del fondo d'integrazione salariale (Fis) ammortizzatore sociale destinato a chi non fruisce della cassa integrazione, per 363 lavoratori e per 13 settimane a zero ore, a causa di una contrazione temporanea dei volumi di lavoro su un'importante commessa del comparto Telecomunicazioni nella propria sede di Ivrea;

    con decreto ministeriale pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 74 del 30 marzo 2016 è stata data forma al Fondo di integrazione salariale, previsto dal decreto legislativo n. 148 del 2015 e destinato ad ereditare i compiti del disciolto fondo di solidarietà residuale a partire dal 1° gennaio 2016;

    come previsto dal comma 3 dell'articolo 29 del decreto legislativo n. 148 del 2015, a seconda delle diverse causali d'intervento e requisiti dimensionali caratterizzanti l'azienda, le prestazioni erogate dal Fondo di integrazione salariale (Fis) sono l'assegno di solidarietà e l'assegno ordinario. In particolare, nel caso di datori di lavoro che occupino mediamente più di quindici dipendenti, il fondo garantisce per una durata massima di 26 settimane in un biennio mobile l'ulteriore prestazione consistente nel versamento di assegno ordinario di importo almeno pari all'integrazione salariale, in relazione alle causali di riduzione o sospensione dell'attività lavorativa previste dalla normativa in materia di integrazioni salariali ordinarie, limitatamente alle causali per riorganizzazione e crisi aziendale;

    il 27 marzo 2018 è stato siglato un accordo tra azienda e sindacati. Il Fondo di integrazione salariale è stato richiesto a zero ore fino al 2 luglio 2018, con un accordo verbale al 50 per cento per il solo mese di aprile 2018;

    alla scadenza del termine del 2 luglio 2018, il Fondo di integrazione salariale (Fis) potrebbe essere rinnovato per altre 13 settimane e, successivamente, i lavoratori interessati dal provvedimento potrebbero rischiare l'apertura di una procedura di esubero e la conseguente perdita del posto di lavoro;

    in data 4 maggio 2018 l'azienda Comdata spa ha annunciato un piano di riorganizzazione e di razionalizzazione; la riorganizzazione aziendale si sostanzia nella necessità di porre in essere interventi volti a fronteggiare inefficienze della struttura gestionale, commerciale o produttiva del datore di lavoro nell'ambito di un programma finalizzato in ogni caso ad un consistente recupero occupazionale;

    in un comunicato della rappresentanza sindacale unitaria Comdata Ivrea datato 5 maggio 2018 si legge: «Abbiamo iniziato con un'ora di sciopero per sollecitare l'azienda a portare nuovo lavori, procedendo alla formazione per la riqualificazione del personale attualmente in FIS. L'annuncio del rientro della commessa Fastweb in Italia e lo spostamento di alcune attività, mette il nostro sito in una situazione sicuramente meno preoccupante. Tutto questo però lo apprendiamo da una testata giornalistica on-line che ha ripreso un comunicato stampa aziendale che, ad oggi, non è stato fornito ai rappresentanti dei lavoratori; ad oggi, infatti, la Rsu di Ivrea non ha informazioni ufficiali nel dettaglio»;

    Comdata ha recentemente presentato ai sindacati un piano di consolidamento che, alla fine dell'estate, porterà il gruppo a una crescita di 220 dipendenti, con la creazione di posti di lavoro nelle sedi di Cagliari e Lecce come conseguenza di un accordo con Fastweb sulla re-internalizzazione di parte del lavoro attualmente svolto in una sede estera;

    il medesimo piano di consolidamento ha tuttavia previsto la chiusura dei siti produttivi di Padova e Pozzuoli, dove lavorano complessivamente 258 persone;

    una delegazione di lavoratori della sede di Ivrea è stata ricevuta nella mattinata di martedì 15 maggio 2018 in regione Piemonte per un confronto con le istituzioni locali volto a illustrare le preoccupazioni per il futuro occupazionale dell'azienda. Durante l'audizione, una lavoratrice ha spiegato come Comdata abbia motivato il fondo integrativo salariale per 13 settimane a causa del dimezzamento della commessa di Telecom;

    il 15 maggio 2018 il consiglio regionale del Piemonte ha approvato all'unanimità un ordine del giorno a prima firma Francesca Frediani (gruppo M5S) che impegnava la giunta ad adottare tutti gli strumenti in capo alla regione e a sollecitare il Ministero competente ad attivarsi per scongiurare l'imminente crisi occupazionale di Comdata;

    in data venerdì 18 maggio 2018, le sigle sindacali hanno indetto una giornata intera di sciopero per le sedi di Pozzuoli e Padova, e due ore di sciopero a fine turno per tutte le altre sedi italiane per chiedere a gran voce il mantenimento di tutti i siti produttivi e la difesa del perimetro occupazionale messo concretamente in discussione dal management;

    lo sciopero indetto per la giornata del 18 maggio 2018 ha avuto un'adesione pari al 90 per cento su scala nazionale secondo le fonti sindacali;

    in data 16 maggio 2018 è stato convocato un tavolo urgente dell'Azienda con le sigle sindacali territoriali del sito di Olbia. A causa della contrazione dei volumi, sempre sulla commessa TIM, è stato previsto il ricorso al FIS (già sopracitato) per 163 lavoratori per tutto il mese di giugno 2018,

impegna il Governo:

   ad assumere tutte le iniziative di competenza affinché Comdata spa garantisca i livelli occupazionali attualmente presenti nei siti italiani rivedendo la decisione di chiudere le sedi di Padova e Pozzuoli e a predisporre iniziative, anche di carattere normativo, affinché le aziende che ricevono finanziamenti pubblici siano tenute a perseguire l'obiettivo di mantenere la loro attività sul suolo italiano, evitando di delocalizzare gli stabilimenti all'estero; a promuovere il più celermente possibile incontri istituzionali volti a ricevere informazioni più precise rispetto agli obiettivi del gruppo Comdata e a definire strategie volte a offrire garanzie occupazionali ai lavoratori interessati dalle misure di razionalizzazione e di riorganizzazione poste in essere dalla società;

   a verificare l'uso dei finanziamenti pubblici ricevuti dall'azienda Comdata spa e la tipologia di formazione effettuata con fondi pubblici;

   ad assumere le opportune iniziative di competenza affinché, anche in considerazione dell'ottimo stato di salute dell'azienda, siano riviste le decisioni in merito all'attivazione da parte dei gruppo Comdata spa degli ammortizzatori sociali per un terzo della sua forza lavoro sul sito di Ivrea, anche agevolando, per quanto di competenza, lo sviluppo da parte dell'azienda Comdata spa di una strategia che contempli l'innovazione e la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali;

   ad attivare un'organica politica di sostegno ai settori lavorativi interessati dai processi di delocalizzazione produttiva, attraverso l'adozione di misure premiali, di agevolazione e di riduzione degli oneri burocratici, fiscali e sociali che siano vincolate a specifiche condizioni, tra cui la permanenza nei luoghi d'origine.
(7-00016) «Costanzo».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

conservazione del posto di lavoro

soppressione di posti di lavoro

contratto collettivo