Legislatura: 18Seduta di annuncio: 474 del 24/03/2021
Primo firmatario: LOLLOBRIGIDA FRANCESCO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 24/03/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA 24/03/2021 ALBANO LUCIA FRATELLI D'ITALIA 24/03/2021 BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA 24/03/2021 BIGNAMI GALEAZZO FRATELLI D'ITALIA 24/03/2021 BUCALO CARMELA FRATELLI D'ITALIA 24/03/2021 BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA 24/03/2021 CAIATA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 24/03/2021 CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 24/03/2021 CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 24/03/2021 CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA 24/03/2021 DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 24/03/2021 DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA 24/03/2021 DE TOMA MASSIMILIANO FRATELLI D'ITALIA 24/03/2021 DONZELLI GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA 24/03/2021 FERRO WANDA FRATELLI D'ITALIA 24/03/2021 FOTI TOMMASO FRATELLI D'ITALIA 24/03/2021 FRASSINETTI PAOLA FRATELLI D'ITALIA 24/03/2021 GALANTINO DAVIDE FRATELLI D'ITALIA 24/03/2021 GEMMATO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA 24/03/2021 LUCASELLI YLENJA FRATELLI D'ITALIA 24/03/2021 MANTOVANI LUCREZIA MARIA BENEDETTA FRATELLI D'ITALIA 24/03/2021 MASCHIO CIRO FRATELLI D'ITALIA 24/03/2021 MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA 24/03/2021 MONTARULI AUGUSTA FRATELLI D'ITALIA 24/03/2021 OSNATO MARCO FRATELLI D'ITALIA 24/03/2021 PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 24/03/2021 RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA 24/03/2021 RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA 24/03/2021 ROTELLI MAURO FRATELLI D'ITALIA 24/03/2021 SILVESTRI RACHELE FRATELLI D'ITALIA 24/03/2021 SILVESTRONI MARCO FRATELLI D'ITALIA 24/03/2021 TRANCASSINI PAOLO FRATELLI D'ITALIA 24/03/2021 VARCHI MARIA CAROLINA FRATELLI D'ITALIA 24/03/2021 VINCI GIANLUCA FRATELLI D'ITALIA 24/03/2021 ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA 24/03/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 24/03/2021 Resoconto AMENDOLA VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI) INTERVENTO GOVERNO 24/03/2021 Resoconto DRAGHI MARIO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI) DICHIARAZIONE VOTO 24/03/2021 Resoconto TASSO ANTONIO MISTO-EUROPEISTI-MAIE-PSI Resoconto ANGIOLA NUNZIO MISTO-AZIONE-+EUROPA-RADICALI ITALIANI Resoconto GEBHARD RENATE MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE Resoconto MURONI ROSSELLA MISTO-FACCIAMO ECO-FEDERAZIONE DEI VERDI Resoconto LUPI MAURIZIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-RINASCIMENTO ADC Resoconto RUFFINO DANIELA MISTO-CAMBIAMO!-POPOLO PROTAGONISTA Resoconto LAPIA MARA MISTO-CENTRO DEMOCRATICO Resoconto SAPIA FRANCESCO MISTO-L'ALTERNATIVA C'È Resoconto FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI Resoconto COLANINNO MATTEO ITALIA VIVA Resoconto LOLLOBRIGIDA FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA Resoconto VALENTINI VALENTINO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto DE LUCA PIERO PARTITO DEMOCRATICO Resoconto GIGLIO VIGNA ALESSANDRO LEGA - SALVINI PREMIER Resoconto SCERRA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto FRATOIANNI NICOLA LIBERI E UGUALI Resoconto SARLI DORIANA MISTO Resoconto SGARBI VITTORIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-RINASCIMENTO ADC
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 24/03/2021
NON ACCOLTO IL 24/03/2021
PARERE GOVERNO IL 24/03/2021
DISCUSSIONE IL 24/03/2021
VOTATO PER PARTI IL 24/03/2021
RESPINTO IL 24/03/2021
CONCLUSO IL 24/03/2021
La Camera,
in occasione della riunione del Consiglio europeo che avrà luogo a Bruxelles il 25 e 26 marzo 2021, udite le comunicazioni del Presidente del Consiglio,
premesso che:
al primo punto dell'ordine del giorno si prevede di esaminare la situazione relativa alla diffusione dei vaccini e alla situazione epidemiologica per fornire una risposta coordinata alla crisi pandemica;
lo scorso 25 febbraio i capi di Stato e di governo hanno discusso in videoconferenza dell'attuale situazione della pandemia di COVID-19 e della preparazione alle minacce per la salute, trovandosi d'accordo sulla necessità di accelerare con urgenza l'autorizzazione, la produzione e la distribuzione dei vaccini, nonché le campagne di vaccinazione, invitando a proseguire i lavori relativi a un approccio comune ai certificati di vaccinazione e, alla luce delle nuove varianti, a mantenere le restrizioni sui viaggi non essenziali;
nonostante ventisette governi dell'Unione e tutte le forze politiche del Parlamento europeo abbiano sostenuto l'opportunità di una gestione centralizzata dei vaccini, per evitare il rialzo dei prezzi e la corsa all'approvvigionamento, nella realtà si è assistito al fallimento dell'azione comune che non è stata capace di impedire i deplorevoli ritardi nelle autorizzazioni, di procedere con una distribuzione razionale delle dosi tra cittadini europei e Paesi extra-UE, di pretendere chiarezza delle norme e delle clausole contenute nei contratti stipulati con le case farmaceutiche, tanto che la Commissione europea non è, ad oggi, in grado di farli rispettare ma, soprattutto, ha ingaggiato una trattativa sul prezzo dei vaccini che ha compromesso il rispetto della puntualità delle forniture degli stessi ai Paesi Ue, trovando le aziende farmaceutiche più conveniente inviarli prima a chi ha corrisposto il prezzo più alto;
secondo l'ultimo aggiornamento del piano di approvvigionamento e distribuzione dei vaccini diffuso, il 3 marzo 2021, dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, l'Italia, entro il 30 del mese in corso, dovrebbe ricevere oltre quindici milioni di vaccini, cui dovrebbero aggiungersene altri cinquantatré milioni a giugno, aspettative che, tutto lascia pensare, saranno disattese per le ragioni suesposte;
si ritiene necessario procedere immediatamente ad una rinegoziazione dei prezzi di acquisto dei vaccini e ad una puntuale revisione delle clausole contrattuali tale da garantire il rispetto dei termini delle consegne e delle quantità previste;
il certificato verde digitale, presentato dalla Commissione Europea, e per cui è stata richiesta la procedura di urgenza, può essere una efficace risposta alla necessità invocata di poter riprendere a viaggiare senza necessità di sottoporsi a quarantene e di salvare i flussi turistici previsti per la prossima estate a patto che sia realmente garantita la possibilità di vaccinarsi a chiunque ne faccia richiesta;
il secondo punto dell'ordine del giorno prevede la discussione delle priorità fondamentali per il mercato unico, politica industriale, trasformazione digitale ed economia;
nonostante lo scorso 21 settembre 2020 il Consiglio abbia invitato gli Stati membri a migliorare l'attuazione e l'applicazione delle norme del mercato unico e a rimuovere gli ostacoli agli scambi transfrontalieri nell'Unione europea, e nell'incontro straordinario dell'1 e 2 ottobre 2020 i leader dell'Unione europea abbiano sottolineato la necessità di tornare quanto prima a un mercato unico pienamente funzionante, ad oggi esistono evidenti differenze di trattamento tra gli Stati membri (si pensi ai continui blocchi unilaterali della circolazione al confine italo-austriaco del Brennero, dove ai soli autotrasportatori italiani viene chiesto il rispetto delle procedure anticovid, o all'intenzione di adottare sistemi di etichettatura fronte-pacco con sistema a semaforo, denominata « Nutriscore», fortemente discriminatoria avverso i prodotti italiani o alla prossima probabile procedura d'infrazione contro l'Italia relativa all'estensione della direttiva Bolkestein alle concessioni demaniali ad uso turistico-ricreativo);
sarebbe auspicabile che il Governo trovasse con l'Unione europea una soluzione concordata per risolvere l'annosa questione relativa proprio alla direttiva Bolkestein, che riguarda non solo le concessioni demaniali marittime suddette, ma anche il settore degli ambulanti. Di recente l'Agcm, interpellata sull'argomento, si è pronunciata sul punto, affermando che sono illegittimi e vanno disapplicati tutti i provvedimenti legislativi nazionali e regionali in materia di rinnovi delle concessioni che confliggono con la direttiva. Va sanata anche la grave posizione in cui si ritrovano le guide turistiche che hanno assistito ad una dequalificazione della propria professione. Essendo una vera e propria categoria di professionisti specializzati, esse non possono essere assoggettate all'ambito di applicazione della direttiva Bolkestein, nella quale si sono ritrovate per un mero errore di traduzione;
si ritiene necessario promuovere e difendere fermamente gli interessi strategici nazionali nelle relazioni tanto con gli Stati membri che con gli Stati extra-Ue;
con riferimento alla trasformazione digitale, saranno esaminati la «bussola per il digitale» (Digital Compass) che definirà le ambizioni digitali concrete dell'Unione europea all'orizzonte 2030 ed i lavori in materia di tassazione del digitale;
con specifico riferimento alla trasformazione digitale e alle nuove reti di telecomunicazione, occorre ribadire l'importanza strategica della rete, che veicola i dati dei cittadini e il cui funzionamento deve essere sempre assicurato, e alla quale devono essere riconosciuti un assetto di controllo pubblico e un modello operativo del modello Wholesale only, che, proprio in base alle previsioni del Codice europeo delle comunicazioni elettroniche, potrebbe contare su alleggerimenti regolatori capaci di attrarre significativi investimenti dall'estero;
la versione del Piano nazionale di ripresa e resilienza attualmente allo studio del Parlamento dispone per lo sviluppo della rete in fibra e per il 5G un investimento di circa 3,3 miliardi di euro, dei quali, tuttavia, 2,2 miliardi di euro sono già stanziati o impegnati per implementare misure per la connettività nelle scuole, nei musei e nelle strutture sanitarie, oppure sulle aree grigie e bianche, e, di conseguenza, le risorse da destinare ai cosiddetti fattori di accelerazione della piattaforma che abilita la digitalizzazione del Paese sono meno dello 0,5 per cento di quelle totali;
il Consiglio europeo discuterà, altresì, le priorità per il semestre europeo 2021 da esprimersi in una raccomandazione sulla politica economica della zona euro;
il terzo punto dell'ordine del giorno riguarda la politica estera, prevista e, in particolare, la situazione nel Mediterraneo orientale e le relazioni UE-Turchia a seguito delle conclusioni del Consiglio europeo del dicembre 2020;
la stabilità del bacino di tutto il Mediterraneo, e in special modo del quadrante orientale, deve essere un obiettivo strategico per l'Unione europea e le recenti tensioni mostrano una certa regressione dell'influenza europea su questa area geografica cruciale per l'Italia e per l'Europa lasciando spazio ad altre potenze di occupare settori strategici sia in termini economici che di sicurezza (tra queste si segnala il recente attivismo della Turchia che mette seriamente a rischio gli interessi nazionali ed europei, oltre che impedire una seria opera di blocco dei flussi migratori dalle sponde libiche a quelle italiane);
in tema di Mediterraneo orientale, le conclusioni del Consiglio europeo sulle relazioni esterne hanno già condannato fermamente le violazioni dei diritti sovrani nei confronti della Repubblica di Cipro e della Grecia e posto gli obiettivi per la lotta al terrorismo e all'estremismo violento;
negli ultimi dieci anni l'Unione europea ha finanziato con più di 5 miliardi i progetti finalizzati all'adesione della Turchia (somme cui devono aggiungersi gli ingenti stanziamenti per fermare i flussi di immigrati mediorientali), la quale si è invece sempre più allontanata dall'Europa e dagli standard europei, mostrando un atteggiamento abbastanza benevolo verso il fondamentalismo e verso l'Islam politico mentre ha continuato a provocare la Grecia e Cipro, al contempo svolgendo un ruolo sempre più influente in Libia, nella logica di un neo-ottomanesimo che va energicamente respinto;
in tema di sicurezza, la perdita della leadership e la fine dell'esperienza territoriale dell'Isis, sta provocando una modifica delle modalità operative delle organizzazioni estremiste, che sfruttano la tratta del Mediterraneo e le vie dell'immigrazione illegale per arrivare sul suolo europeo;
va ribadita la necessità di sovrapporre il tema dell'immigrazione clandestina con le tematiche relative alla sicurezza, ricordando che l'unica garanzia di tenuta del sistema Schengen si basa su un capillare e rigoroso controllo delle frontiere esterne dell'Unione europea;
attenzione va data alle attività di interferenza delle organizzazioni non governative durante le operazioni di contrasto all'immigrazione clandestina o di salvataggio in mare, che cagionano, in molti casi, un rallentamento delle operazioni stesse oltre che la necessità di utilizzare per altro scopo, risorse umane ed economiche per altro già insufficienti alla missione assegnata,
impegna il Governo
1) con riferimento alle questioni sanitarie:
a) a definire un efficace «Piano Vaccini», per tutta la popolazione, che preveda adeguate e tempestive forniture alle regioni, in linea con i rispettivi piani vaccinali, le quali debbono individuare tutte le strutture idonee per la custodia, la conservazione e la somministrazione dei vaccini antagonisti al COVID-19;
b) a definire con le medesime modalità distributive il Piano nazionale per i test rapidi nella misura di almeno settecentomila test al giorno, includendo nel suddetto Piano l'utilizzo della sanità militare;
c) ad adottare iniziative di competenza volte ad esentare, almeno fino al termine della pandemia, il pagamento dell'IVA per i test COVID-19, i farmaci per le cure del COVID-19 nonché tutti i dispositivi di protezione individuale;
d) a garantire che – a livello europeo, come a livello nazionale – sia garantito il rispetto dei criteri di sicurezza, universalità e gratuità del vaccino e che sia garantita l'uniformità delle priorità di vaccinazione in tutto il territorio nazionale;
e) pur rispettando i principi di precauzione e la normativa vigente, ad adoperarsi affinché sia garantito il diritto a rientrare in Italia per i nostri concittadini residenti all'estero, e a permettere la libera circolazione delle merci favorendo così le nostre imprese;
f) a chiedere con forza l'immediata rinegoziazione degli accordi di fornitura e dei prezzi di acquisto dei vaccini, prevedendo chiare e puntuali clausole contrattuali tali da garantire quantità e puntualità delle consegne;
g) a non aderire alla guerra industriale e geopolitica per conto terzi cui si è prestata l'Europa, ricorrendo ai vaccini validati dalla comunità scientifica e dalle agenzie regolatorie quale che sia la Nazione che li ha sviluppati, come, ad esempio, nel caso dello Sputnik-V;
h) ad attivare, con la massima solerzia, il progetto relativo al certificato verde digitale affinché si possa tornare a viaggiare senza quarantene e dar fiato, così, al settore turistico-alberghiero e a tutto l'indotto, gravemente colpiti dall'assenza dei flussi turistici stranieri, garantendo, al contempo, la possibilità di vaccinarsi a chiunque ne faccia richiesta;
2) con riferimento alla politica economica della zona euro e alla trasformazione digitale:
a) ad adottare iniziative per l'applicazione, pratica e concreta, del proposito espresso da tutti i leader dell'Unione europea nell'incontro straordinario dell'1 e 2 ottobre 2020 volto a migliorare l'attuazione e l'applicazione delle norme del mercato unico, e rimuovere gli ostacoli agli scambi transfrontalieri nell'Unione europea;
b) a sostenere in modo visibile ed esplicito la necessità di nuove regole economiche e finanziarie finalizzate a proseguire con le politiche espansive, prorogando la sospensione del patto di stabilità e del quadro temporaneo sugli aiuti di stato Fino a fine pandemia, revisionando il fiscal compact e sospendendo prontamente le nuove normative sul default dei creditori che rischiano di causare una bomba sociale non appena finiranno le proroghe sui mutui;
c) a sostenere una tassazione dei «giganti del web» commisurata ai servizi erogati agli utenti di ogni singola nazione, mettendo così fine a un privilegio fiscale ingiustificato;
d) a destinare maggiori risorse ai processi di digitalizzazione in ambito nazionale, sostenendo lo sviluppo della rete 5G, e ad assumere le opportune iniziative volte a realizzare un modello proprietario e di gestione della rete che salvaguardi gli interessi nazionali e tuteli i dati dei nostri cittadini;
3) con riferimento alle misure per il mercato interno:
a) a difendere fermamente gli interessi strategici nazionali nelle relazioni tanto con gli Stati membri che con gli Stati extra-Ue;
b) a richiedere con risolutezza che cessino i blocchi unilaterali della circolazione, di volta in volta motivati da ragioni ambientali o di profilassi, al confine italo-austriaco del Brennero ai danni degli autotrasportatori italiani che percorrono il valico da sud a nord;
c) ad adottare tutte le azioni possibili per evitare l'adozione a livello comunitario dell'etichettatura obbligatoria fronte-pacco con sistema a semaforo, denominata Nutriscore, che risultata non fondata su solide basi scientifiche e discriminatoria nei confronti di numerosi prodotti di qualità che sono alla base della «dieta mediterranea»;
d) ad attivare i più alti canali politico-diplomatici per assicurare una corretta interpretazione delle norme concernenti le concessioni demaniali ad uso turistico-ricreativo, le quali sono di tutta evidenza concessioni di beni e non di servizi, e per ciò stesso dovrebbero essere escluse dall'ambito di applicazione della direttiva Bolkestein; ciò riaffermato, a richiedere immediatamente alla Commissione di interrompere la procedura di messa in mora dell'Italia avviata con la missiva dello scorso 3 dicembre 2020, consentendo quindi la piena attuazione delle previsioni della legge n. 145 del 2018 e l'avvio di un riordino definitivo della materia, al fine di porre termine al caos giurisprudenziale originato da numerose e contrastanti pronunce o iniziative dell'Antitrust;
4) con riferimento alla politica estera ed in particolare alla situazione del Mediterraneo orientale:
a) ad adottare iniziative per perseguire ogni tipologia di azione unilaterale esterna contraria agli interessi dell'Unione europea che violino il diritto internazionale e i diritti sovrani degli Stati membri;
b) ad adottare iniziative volte a contrastare in ogni modo possibile il traffico di esseri umani, anche alla luce della grave crisi economica che sta colpendo l'Italia e l'Unione europea, e a porre in cima alle riforme in materia di immigrazione e sicurezza il principio del disincentivo alla partenza come priorità per l'approccio a tale materia;
c) ad adoperarsi affinché i finanziatori diretti ed indiretti delle organizzazioni non governative operanti nel Mar Mediterraneo siano tracciabili e di pubblico accesso;
d) a impegnarsi affinché le organizzazioni non governative siano obbligate a seguire i protocolli predisposti dall'agenzia Europea Frontex e dalle competenti autorità civili e militari operanti nel bacino del Mediterraneo;
e) a sostenere, conseguentemente, la creazione nei Paesi di transito e partenza di appositi centri in cui avviare gli immigrati al fine di verificare subito l'eventuale sussistenza dei requisiti richiesti per essere ammessi alla concessione del diritto d'asilo;
f) ad impegnarsi in ambito europeo all'effettivo rispetto della direttiva sui rimpatri e degli accordi di riammissione stipulati anche a livello comunitario sostenendo una loro implementazione, nonché ad adottare iniziative per ottenere le adeguate risorse finanziarie onde procedere ai respingimenti e rimpatri degli immigrati irregolari;
g) ad adoperarsi per la revoca immediata dello status di Paese candidato alla pre-adesione alla Turchia e all'interruzione di tutti gli stanziamenti in corso.
(6-00177) «Lollobrigida, Meloni, Albano, Bellucci, Bignami, Bucalo, Butti, Caiata, Caretta, Ciaburro, Cirielli, Deidda, Delmastro Delle Vedove, De Toma, Donzelli, Ferro, Foti, Frassinetti, Galantino, Gemmato, Lucaselli, Mantovani, Maschio, Mollicone, Montaruli, Osnato, Prisco, Rampelli, Rizzetto, Rotelli, Rachele Silvestri, Silvestroni, Trancassini, Varchi, Vinci, Zucconi».