ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00176

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 474 del 24/03/2021
Abbinamenti
Atto 6/00175 abbinato in data 24/03/2021
Atto 6/00177 abbinato in data 24/03/2021
Atto 6/00178 abbinato in data 24/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 24/03/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SARLI DORIANA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 24/03/2021
TERMINI GUIA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 24/03/2021
PALAZZOTTO ERASMO LIBERI E UGUALI 24/03/2021


Stato iter:
24/03/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 24/03/2021
Resoconto AMENDOLA VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
INTERVENTO GOVERNO 24/03/2021
Resoconto DRAGHI MARIO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 24/03/2021
Resoconto TASSO ANTONIO MISTO-EUROPEISTI-MAIE-PSI
Resoconto ANGIOLA NUNZIO MISTO-AZIONE-+EUROPA-RADICALI ITALIANI
Resoconto GEBHARD RENATE MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
Resoconto MURONI ROSSELLA MISTO-FACCIAMO ECO-FEDERAZIONE DEI VERDI
Resoconto LUPI MAURIZIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-RINASCIMENTO ADC
Resoconto RUFFINO DANIELA MISTO-CAMBIAMO!-POPOLO PROTAGONISTA
Resoconto LAPIA MARA MISTO-CENTRO DEMOCRATICO
Resoconto SAPIA FRANCESCO MISTO-L'ALTERNATIVA C'È
Resoconto FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI
Resoconto COLANINNO MATTEO ITALIA VIVA
Resoconto LOLLOBRIGIDA FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA
Resoconto VALENTINI VALENTINO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto DE LUCA PIERO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto GIGLIO VIGNA ALESSANDRO LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto SCERRA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto FRATOIANNI NICOLA LIBERI E UGUALI
Resoconto SARLI DORIANA MISTO
Resoconto SGARBI VITTORIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-RINASCIMENTO ADC
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 24/03/2021

NON ACCOLTO IL 24/03/2021

PARERE GOVERNO IL 24/03/2021

DISCUSSIONE IL 24/03/2021

RESPINTO IL 24/03/2021

CONCLUSO IL 24/03/2021

Atto Camera

Risoluzione in Assemblea 6-00176
presentato da
FRATOIANNI Nicola
testo di
Mercoledì 24 marzo 2021, seduta n. 474

   La Camera,
   premesso che:
    nel prossimo Consiglio europeo previsto il 25 e il 26 marzo 2021 tra i punti all'ordine del giorno figura quello relativo alla diffusione dei vaccini e il proseguimento dei lavori per dare risposta coordinata alla crisi pandemica;
    il 17 giugno 2020 la Commissione europea presentava la «Strategia europea sui vaccini» nella quale si accentravano le decisioni relative all'approvazione e al finanziamento della ricerca in modo da poter garantire equanime distribuzione e accesso ai Paesi membri;
    secondo la Fondazione KeNup, in 11 mesi il settore pubblico, in prevalenza dei Paesi industrializzati, ha investito 93 miliardi di dollari in ricerca farmaceutica contro il COVID-19 di cui il 95 per cento destinato ai vaccini;
    per la campagna vaccinale, compresi i finanziamenti ai laboratori di carattere diretto e quelli sotto forma di garanzia presso la Banca europea degli investimenti (BEI), sono stati utilizzati i fondi disponibili dello Strumento di supporto all'emergenza (ESI);
    l'ammontare dei fondi investiti tra ESI, fondi prelevati da Horizon 2020, adesione al COVAX e Fondo di solidarietà, hanno superato i 2 miliardi di euro;
    l'emergenza ha imposto una deroga ai lunghi procedimenti di sperimentazione e autorizzazione di immissione in commercio dei vaccini da cui ne ha conseguito una sorta di percorso abbreviato che si è concluso con l'inizio il 27 dicembre 2020 della campagna vaccinale in Europa;
    le autorizzazioni attualmente erogate dalla Commissione europea attraverso la EMA riguardano il vaccino di BioNtech-Pfizer per un totale di 600 milioni di dosi, quello di Moderna per 460 milioni di dosi, quello di AstraZeneca per 400 milioni di dosi e quello di Johnson&Johnson per 400 milioni di dosi. In attesa di autorizzazione ma già sotto contratto, sono Sanofi-GSK per 300 milioni di dosi e CureVac per 405 milioni di dosi;
    l'ex commissario straordinario per l'emergenza COVID-19, Domenico Arcuri, aveva annunciato lo scorso 21 gennaio 2021, un finanziamento pubblico di 81 milioni di euro nella ricerca e sperimentazione del vaccino tutto italiano di Reithera, attraverso l'agenzia governativa Invitalia di cui Arcuri è amministratore delegato;
    Invitalia parteciperà Reithera con il 30 per cento di quote, in attuazione delle previsioni dell'articolo 34 del decreto-legge 14 agosto 2020;
    rispetto a Regno Unito e Stati Uniti le approvazioni, per i contratti e gli approvvigionamenti in Unione europea c’è stato un ritardo medio di un mese circa;
    questo ha portato a una situazione attuale che vede il 35 per cento della popolazione vaccinata in UK, il 27 per cento in Usa mentre tra gli Stati membri della Unione europea si è arrivati al 9 per cento;
    la nostra società vive una costrizione imposta alle proprie libertà individuali giustificata dalla pandemia senza eguali nella storia degli ultimi 70 anni di storia del nostro Paese con conseguenze economiche interne e internazionali, data la competizione di altri Stati con campagne vaccinali di maggiore successo, di portata tale da giustificare di per sé un aumento rapido delle coperture e un piano logistico adeguato;
    dal piano vaccinale italiano risalente al 12 dicembre la consegna per l'Italia prevedeva tra gennaio e marzo 28,2 milioni di dosi che sono poi diventate 15,7 milioni nell'aggiornamento del piano del 12 febbraio: 9 milioni da parte di Pfizer che ne ha consegnate appena il 50 per cento e quasi tutte somministrate, 1,3 milioni di cui quasi 500 mila consegnate da parte di Moderna di cui ne sono state somministrate poco più di 160 mila e 5,4 milioni di dosi da parte di AstraZeneca che però ne ha consegnate 1,5 milioni di cui poco più di 500 mila ne sono state somministrate;
    la macchina distributiva interna che prevede il doppio canale, tra i dati delle regioni quello afferente all'Istat, sta mostrando notevoli lacune che preoccupano per la distribuzione di altri vaccini dal mese di marzo in poi, salvo ulteriori rallentamenti nelle produzioni;
    le case farmaceutiche che non stanno ottemperando alle tempistiche adducono a loro giustificazione una difficoltà in fase produttiva;
    la portavoce del GUE Manon Aubrey, in sede di interrogazione orale presso il Parlamento europeo alla Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, denuncia la mancanza di trasparenza nel contenuto dei contratti chiusi dalla stessa Commissione con le aziende farmaceutiche. Dalle pubblicazioni degli atti risultano infatti omesse le parti relative a prezzi, tempistiche di consegna e clausole di responsabilità;
    proprio l'Italia si fece promotrice in sede di Assemblea Mondiale della Sanità del maggio 2019 della risoluzione 72.8 sulla trasparenza dei prezzi di farmaci, dei vaccini e degli altri prodotti sanitari;
    agli attuali ritardi non stanno corrispondendo azioni di carattere sanzionatorio da parte della Unione europea né tantomeno da parte dei Paesi Membri e rischi legati alle reazioni avverse rimangono in capo a questi ultimi;
    i Governi di India e Sudafrica il 2 ottobre 2020 hanno inviato all'Organizzazione mondiale del commercio (WTO) una proposta congiunta con cui chiedono una deroga, per tutta la durata della pandemia fino al raggiungimento dell'immunità di gregge, al cosiddetto TRIPS, lo strumento della WTO che incentiva l'innovazione attraverso un regime di esclusiva brevettuale della durata di venti anni per tutti i prodotti industriali, ivi inclusi i farmaci salvavita, e nella fattispecie tutti i rimedi contro COVID-19 inclusi i vaccini, per i quali i produttori detengono i diritti sui brevetti, il know-how e i segreti industriali;
    la proposta avanzata dai governi di India e Sudafrica è stata co-sponsorizzata da 57 Paesi e sostenuta da altri 100 Paesi membri dell'WTO, perché risponde all'esigenza di ottemperare all'insufficienza di vaccini, diagnostici e altri prodotti medicali;
    il 10 marzo 2021 la proposta è stata bloccata, seppur non in via definitiva, all'Assemblea della WTO e al Consiglio dei TRIPS grazie al voto contrario dei Paesi industrializzati – USA, Commissione europea, Canada, Giappone, Australia – e dal Brasile;
    l'Italia ha appoggiato la decisione della Commissione europea di «bocciare» la richiesta di deroga dell'Accordo Trips, contravvenendo alla risoluzione approvata dalla Camera dei deputati il 9 dicembre 2020 che impegnava il Governo: «...a promuovere nell'OMC (WTO) una deroga sulla base dell'accordo di Marrakech per i vaccini anti COVID-19 al regime ordinario dell'Accordo TRIPS sui brevetti e la proprietà intellettuale, con l'obiettivo di garantire una disponibilità gratuita e universale dei vaccini»;
    la proposta di India e Sudafrica formula la misura della sospensione temporanea di tutti gli obblighi contenuti nella Sezione I, Parte II dell'Accordo TRIPS (concernente copyright, disegni industriali, brevetti, protezione di informazione non condivisa);
    in virtù di questa deroga, i centri di ricerca avrebbero possibilità di condividere la conoscenza scientifica e accelerare collaborazioni per lo sviluppo di nuovi prodotti per combattere il virus, cosa che permetterebbe una risposta più agile e costi inferiori, alla domanda di attrezzature, diagnostici e medicinali non solo nei paesi a basso reddito;
    la deroga è prevista in base dell'Articolo IX comma 3 e 4 dell'Accordo di Marrakech che ha costituito il WTO a condizione «...che esista una giustificazione fondata su circostanze eccezionali, e che siano esplicitati i termini anche temporali di suddetta sospensione»;
    la misura della deroga richiesta da India e Sudafrica è appoggiata dall'Oms, UNAIDS e Unitaid, dai relatori speciali delle Nazioni Unite per i diritti umani, da oltre 400 organizzazioni della società civile globale, da esperti ed economisti del calibro di Stiglitz, Mazzucato, e che a favore della proposta si è schierato in più occasioni Papa Francesco, anche durante la sua visita in Iraq;
    nel comunicato stampa del 17 luglio 2020 la stessa Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen dichiarava: «Questo è il momento per la scienza e la solidarietà... dobbiamo essere in grado di produrre e distribuire vaccini in tutta Europa e nel Mondo...»;
    le persone continuano a morire, il sistema sanitario è al collasso, le aziende sono in ginocchio e con esse le famiglie, la pressione psicologica sui cittadini legata ai frequenti stati di isolamento da lockdown, rendono intollerabile l'atteggiamento inadempiente delle aziende farmaceutiche produttrici di vaccini;
    il 15 marzo 2021 il Governo aveva deciso di sospendere temporaneamente le vaccinazioni di AstraZeneca per riesaminarne l'efficacia e l'incidenza di eventi avversi, salvo poi tornare indietro dopo il parere positivo dell'EMA del 18 marzo 2021;
    questo fenomeno ha creato incertezza e sfiducia nei cittadini sulla bontà dei vaccini, alimentato da una discutibile campagna mediatica da parte delle testate giornalistiche e di un'altrettanta discutibile comunicazione da parte di azienda e istituzioni, figlie della mancanza di armonizzazione di un protocollo che, seppur in emergenza, necessita un sistema di valutazione standardizzato;
    il Global Advisory Committee on Vaccine Safety (GACVS) dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha sviluppato un algoritmo standardizzato per il monitoraggio degli eventi avversi chiamato revised CAP (casuality assessment protocol), presentato nel documento « Causality assessment of an adverse event following immunization (AEFI)» e confermato all'interno di linee guida specifiche pubblicate dall'OMS il 22 dicembre 2020;
    questo strumento supporta la classificazione dei casi di effetti avversi in modo standardizzato e trasparente;
    l'algoritmo fornisce a Paesi e funzionari sanitari a livello globale uno strumento per rispondere alle segnalazioni di sicurezza dei vaccini e supportare l'istruzione, la ricerca e le decisioni politiche sulla sicurezza dell'immunizzazione;
    il revised CAP avrebbe consentito una gestione più congrua sia a livello istituzionale che tecnico della questione AstraZeneca e consentirebbe un monitoraggio standardizzato delle reazioni a tutti i vaccini attualmente in uso;
    l'Italia è uno dei maggiori donatori del programma COVAX dell'OMS e delle altre agenzie internazionali che operano a favore dell'accesso universale al vaccino e quindi ha già manifestato un'adesione politica e finanziaria all'accesso universale al vaccino,

impegna il Governo a:

   1) farsi promotore nelle sedi opportune di iniziative per rivalutare e sostenere la deroga temporanea prevista al TRIPS così come proposta dai governi di India e Sudafrica e consentire in questo modo una più efficiente pluralizzazione della produzione e distribuzione vaccinale;
   2) richiedere e pubblicare i contratti con le case farmaceutiche in tutti i loro elementi e a farsi promotore presso le sedi dell'Unione europea affinché tali contratti vengano rivisti nella parte delle sanzioni in caso di inadempienza nonché nella distribuzione dei rischi da eventi avversi che oggi ricadono in capo agli Stati membri;
   3) richiedere, nelle competenti sedi istituzionali dell'Unione europea, l'implementazione del revised CAP sviluppato dal Global Advisory Committee on Vaccine Safety (GACVS) dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS).
(6-00176) «Fratoianni, Sarli, Termini, Palazzotto».