ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00975

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 89 del 22/11/2018
Firmatari
Primo firmatario: GRIBAUDO CHIARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/11/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SERRACCHIANI DEBORA PARTITO DEMOCRATICO 22/11/2018


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 22/11/2018
Stato iter:
05/12/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/12/2018
Resoconto DURIGON CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 05/12/2018
Resoconto SERRACCHIANI DEBORA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 22/11/2018

DISCUSSIONE IL 05/12/2018

SVOLTO IL 05/12/2018

CONCLUSO IL 05/12/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00975
presentato da
GRIBAUDO Chiara
testo di
Giovedì 22 novembre 2018, seduta n. 89

   GRIBAUDO e SERRACCHIANI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   Burgo Group, già Cartiere Burgo, è un'azienda italiana produttrice di carta fondata nel 1905 a Verzuolo, oggi controllata dal gruppo vicentino Marchi; è uno dei principali produttori europei di carte grafiche e speciali e nel 2016 ha avuto ricavi per 1,9 miliardi di euro, producendo principalmente oltre 2 milioni di tonnellate di carte grafiche e speciali, oltre a cellulosa, altri derivati del legno ed energia;

   il 28 settembre 2017 l'azienda ha comunicato la volontà di chiudere la cosiddetta «linea ottava», che produce carta patinata, presso lo storico stabilimento di Verzuolo, in provincia di Cuneo, attivando così la procedura di licenziamento collettivo per 143 lavoratori della cartiera;

   dopo lo sciopero dei lavoratori e l'apertura di un tavolo presso l'assessorato al lavoro della regione Piemonte nell'ottobre del 2017, il 10 gennaio 2018 è stato firmato l'accordo per la cassa integrazione straordinaria per un anno, con scadenza a gennaio 2019; circa 80 dei 143 lavoratori interessati hanno finora utilizzato l'incentivo all'esodo o strumenti di outplacement;

   il 19 novembre 2018 la Burgo Group ha annunciato l'apertura della procedura di mobilità per i 62 lavoratori rimanenti, dei quali 57 operai e 5 impiegati; contestualmente, sono stati annunciati 100 licenziamenti presso lo stabilimento di Duino, in provincia di Trieste, il quale negli anni recenti è stato oggetto di riconversione industriale;

   presso lo stabilimento di Verzuolo avverrà nel corso del 2019 la riconversione anche della linea «nona», dall'attuale produzione di carta patinata al cartonato da imballaggio, causando il blocco della fabbrica per diversi mesi e senza prevedere in ogni caso nuove assunzioni al termine del processo;

   sono indispensabili, per la tutela dell'occupazione e della coesione sociale a Verzuolo in provincia di Cuneo e a Duino in provincia di Trieste, la salvaguardia e il rilancio degli stabilimenti Burgo, anche attraverso incentivi finanziari e normativi all'innovazione e all'occupazione –:

   quali iniziative il Governo intenda adottare per salvaguardare i perimetri occupazionali della Burgo Group, con particolare attenzione agli stabilimenti di Verzuolo e Duino.
(5-00975)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 5 dicembre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-00975

  In merito al quesito posto dall'Onorevole interrogante si rappresenta quanto segue.
  È noto che con riferimento al sito produttivo di Verzulo in provincia di Cuneo, La Burgo Group, operante nel settore della produzione di carte grafiche e speciali il 2 ottobre 2017 aveva avviato una procedura di licenziamento collettivo per n. 143 lavoratori operanti presso detto sito.
  In conseguenza di ciò, l'11 ottobre 2017, l'Assessorato al Lavoro della regione Piemonte, si era attivato incontrando, presso la propria sede, l'azienda, le organizzazioni sindacali e le istituzioni locali.
  In tale occasione aveva chiesto all'azienda la sospensione dei licenziamenti e l'individuazione di un percorso condiviso subordinato ad un piano industriale credibile ed aveva dato la propria disponibilità a richiedere al Ministero dello sviluppo economico l'apertura di un tavolo tecnico dove affrontare le criticità di settore, sempre più in sofferenza, e trovare una soluzione adeguata per la Burgo.
  Burgo Group aveva proceduto al ritiro della procedura di licenziamento collettivo ed il 10 gennaio 2018 presso la Regione Piemonte è stato sottoscritto il verbale di esame congiunto inerente il ricorso alla CIGS per crisi aziendale che si concluderà il 21 gennaio 2019.
  In data 5 aprile 2018 Burgo Group ha quindi avviato una procedura di licenziamento collettivo per riduzione di personale per n. 60 lavoratori operanti presso il sito di Verzuolo ed in data 10 aprile 2018 l'azienda e le organizzazioni sindacali hanno sottoscritto un verbale di accordo in sede sindacale che prevedeva il licenziamento, entro il 15 agosto 2018, di un numero massimo di 60 lavoratori individuati secondo il criterio della non opposizione ovvero la maturazione dei requisiti del pensionamento.
  A seguito di questa procedura i lavoratori licenziati sono risultati essere 44.
  Il 19 novembre 2018 la Società Burgo Group ha avviato una nuova procedura di licenziamento collettivo per 62 lavoratori presso l'unità di Verzuolo (CN) e di 100 lavoratori operanti presso l'unità produttiva di Duino Aurisina (TS).
  Nella lettera di avvio della procedura la società precisa che i motivi che determinano la situazione di eccedenza del personale sono da ricondurre alla crisi strutturale nei consumi della carta patinata ad uso grafico determinata dall'impatto dei nuovi media sull'informazione e dall'accaparramento della pubblicità di quest'ultima a scapito dei media tradizionali.
  La società sottolinea ancora come la situazione attuale risulta inoltre caratterizzata dal forte incremento dei prezzi delle materie prime e dalla difficoltà, in considerazione della situazione di mercato descritta e della forte concorrenzialità che si è sviluppata a seguito di essa, di trasferire al cliente finale i costi crescenti.
  Per far fronte a tali mutamenti del mercato, la società ha intrapreso azioni di riorganizzazione che ha portato la forza lavoro dello stabilimento da 438 unità, al 13 giugno 2013, a 290 dipendenti al 1o novembre 2019.
  La congiuntura negativa del settore ha contratto in modo più che sensibile il calendario produttivo delle carte di tipo rotocalco rispetto a quello delle carte roto offset.
  Anche questa tipologia di prodotti è giunta a fine ciclo e sta progressivamente sparendo dal mercato: rispetto al passato, le riviste contengono sempre meno fogli di carta e i cataloghi per gli acquisti per corrispondenza sono stati sostituiti dalle compravendite online.
  Significativa è risultata a Verzuolo la riduzione dei giorni di lavoro degli impianti destinati alla produzione di carta patinata per stampa rotocalco. La contrazione degli ordinativi, combinata agli elevati costi di produzione, ha interessato maggiormente la linea di carta rotocalco, ed il combinarsi di più fattori negativi, originati dalla sproporzione dell'offerta rispetto alla domanda di carta patinata, aggiunto all'inasprimento del costo delle materie prime, ha prodotto una inarrestabile erosione dei ricavi di vendita.
  Con l'accordo del 10 gennaio 2018, sottoscritto presso la Regione Piemonte, azienda e organizzazioni sindacali hanno convenuto di ricorrere alla CIGS per crisi aziendale nel periodo dal 22 gennaio 2018 al 21 gennaio 2019.
  Oltre alle misure previste per limitare gli esuberi (formazione/riqualificazione professionale), le parti, nel sottoscrivere il citato accordo, hanno anche previsto di consentire ai dipendenti interessati che rientrino negli ambiti aziendali e nei profili professionali a rischio esubero, come individuati con accordo tra azienda ed organizzazioni sindacali, di esercitare i diritti di cui all'articolo 24-bis del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148.
  Al fine di limitare il ricorso ai licenziamenti collettivi al termine dell'intervento straordinario di cassa integrazione è stata prevista la possibilità per i lavoratori inseriti nei profili eccedentari l'adesione volontaria all'assegno di ricollocazione, strumento a favore dei lavoratori cassaintegrati a rischio di disoccupazione volto a rafforzare la strumentazione per le politiche attive.
  La Società prevede che, al termine del periodo di CIGS, l'occupazione prevista dall'organizzazione del lavoro dello stabilimento di Verzuolo si attesterà a 228 unità in luogo degli attuali 290 alla data del 1o novembre 2019.
  Con riferimento allo stabilimento cartario di Duino Aurisina (TS) si rappresenta che lo stesso è stato interessato ininterrottamente dal 2010 dall'attuazione dei contratti di solidarietà difensivi, scaduti il 31 dicembre 2013.
  Il 6 novembre 2015, la Burgo ha avviato una procedura di licenziamento collettivo per 153 lavoratori dello stabilimento di Duino conseguentemente alla decisione di cessare la produzione presso la Linea Due. Dopo una vertenza assai complessa, in data 17 dicembre 2015 è stato sottoscritto un accordo che ha previsto il ritiro della procedura di licenziamento collettivo e l'avvio di un processo di riconversione della linea due da accompagnarsi con l'utilizzo del contratto di solidarietà difensivo a decorrere dal 1o febbraio 2016.
  In data 12 gennaio 2016, all'esito del primo anno di attuazione del contratto di solidarietà, ne è stata sottoscritta la proroga fino al 31 gennaio 2018.
  A fronte del permanere di una forte incertezza sull'effettivo avvio del processo di riconversione, le organizzazioni sindacali si sono determinate a richiedere la convocazione di un tavolo presso il Ministero dello sviluppo economico, la cui prima riunione si è tenuta il 20 marzo 2017; nel corso di tale riunione l'azienda ha reso noto la possibilità che una società italiana del settore potesse essere interessata all'acquisto della Linea Due, già non operativa.
  Nel corso della riunione tenutasi presso il Ministero dello sviluppo economico in data 9 giugno 2017, la Cartiera di Ferrara, ha espresso ufficialmente interesse a realizzare una partnership per procedere alla riconversione della Linea Due della Cartiera del Timavo di Duino (Trieste), un processo finalizzato alla salvaguardia dei livelli occupazionali che porterebbe ad una produzione diversa e non in concorrenza con quella attuale di Burgo.
  La Regione Friuli Venezia Giulia ha manifestato assieme al Ministero dello sviluppo economico piena disponibilità ad esaminare con adeguato tempismo il piano industriale e finanziario in corso di perfezionamento, in vista del possibile accesso agli strumenti di sostegno previsti dalla vigente normativa; in tal senso è stato evidenziato che il sito della Cartiera di Duino era stato classificato come area di crisi non complessa, con la conseguente opportunità di poter intervenire favorendo gli investimenti delle imprese attraverso incentivi mirati di carattere nazionale e regionale.
  In data 2 marzo 2018, la Burgo, la RSU e le Organizzazioni Sindacali territoriali di categoria hanno formalmente condiviso il rinnovo, presso lo stabilimento di Duino Aurisina, del contratto di solidarietà per 11 mesi a decorrere dal 3 marzo 2018, all'esito della procedura di licenziamento collettivo avviata dall'azienda in data 13 dicembre 2017 con riferimento al sito giuliano per 121 eccedenze.
  La regione Friuli Venezia Giulia, la Burgo, la RSU e organizzazioni sindacali hanno, altresì, ribadito di riconoscere la Società Cartiera di Ferrara S.p.a. quale interlocutore primario con il quale portare avanti il progetto di riconversione della Linea Due dello stabilimento di Duino e hanno riconfermato, nell'ambito delle proprie attribuzioni e nel quadro della vigente normativa regionale, l'impegno a concorrere fattivamente alla buona riuscita della riconversione stessa.
  In data 19 novembre 2018 la Burgo ha avviato un'ulteriore procedura di licenziamento collettivo interessante lo stabilimento di Duino, dichiarando 100 eccedenze. Il permanere dell'eccedenza sul sito di Duino è determinata, secondo l'azienda, dalla non ancora compiuta riconversione della Linea Due.
  L'Amministrazione regionale ha convocato, per la giornata del 30 novembre 2018, un tavolo con la presenza di tutti gli interlocutori coinvolti, ribadendo la propria disponibilità a favorire, per quanto di competenza e nel rispetto delle vigenti normative nazionali e regionali, il progetto di riconversione al fine precipuo di garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali; a tale scopo, ha sollecitato una quanto più possibile tempestiva costituzione della newco che dovrebbe subentrare nella titolarità della Linea Due.
  Sul punto, l'amministratore delegato della Società Cartiera di Ferrara S.p.a. ha ribadito che costituisce conditio sine qua non per la realizzazione del progetto la riconversione della Linea Due e per la costituzione della newco l'ottenimento dell'autorizzazione a realizzare un impianto di pirolisi; il relativo iter procedurale è in corso di realizzazione da parte della Direzione regionale competente in materia di ambiente.
  Al fine di addivenire ad una soluzione non traumatica con riferimento alla nuova procedura di licenziamento collettivo per il sito di Duino, l'Amministrazione regionale si è dichiarata disponibile ad accompagnare, per quanto di competenza, l’iter di ottenimento da parte della Burgo di un'ulteriore proroga del contratto di solidarietà, resa possibile dal decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119.
  Posto tutto quanto sino ad ora illustrato si precisa che in data 19 novembre 2018 risulta pervenuta al Ministero del lavoro la comunicazione, da parte della Burgo Group SPA, dell'attivazione della procedura di licenziamento collettivo complessivamente per 162 lavoratori, 100 dei quali dello stabilimento di Duino Aurisina (TS) e 62 dei quali dello stabilimento di Verzuolo (CN).
  Detta comunicazione ha aperto la cosiddetta fase sindacale della procedura, che a termini di legge potrà avere una durata massima di 45 giorni e che potrebbe avere come sbocco anche una risoluzione della vicenda mediante un accordo concluso a tale livello, all'esito della quale si aprirà la cosiddetta fase istituzionale che potrà vedere l'intervento, nella procedura, del Ministero.
  Ove si addiverrà a detta fase sarà massimo l'impegno che sarà profuso per la salvaguardia, nella più ampia misura possibile, dei livelli occupazionali.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

scheda di espansione

coesione economica e sociale

firma di accordo