ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00332

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 38 del 03/08/2018
Firmatari
Primo firmatario: BRAGA CHIARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 03/08/2018


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 03/08/2018
Stato iter:
24/01/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/01/2019
Resoconto DURIGON CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 24/01/2019
Resoconto BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 03/08/2018

DISCUSSIONE IL 24/01/2019

SVOLTO IL 24/01/2019

CONCLUSO IL 24/01/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00332
presentato da
BRAGA Chiara
testo di
Venerdì 3 agosto 2018, seduta n. 38

   BRAGA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'interno, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   in data 27 luglio 2018 il tribunale di Como ha dichiarato il fallimento della casinò di Campione s.p.a. a seguito di un'indagine scaturita da una segnalazione pervenuta alla procura di Como nell'anno 2017 dall'attuale sindaco del comune di Campione d'Italia, Roberto Salmoiraghi, allora componente della minoranza consiliare, con la quale si denunciavano i mancati trasferimenti della casa da gioco al comune;

   la convenzione che regola i rapporti tra il comune di Campione d'Italia, unico socio del Casinò, e la casa da gioco, in forza della concessione rilasciata dal Ministero dell'interno, prevede il trasferimento di risorse in misura pari al 37 per cento dei ricavi annui del casinò alle casse comunali; è infatti lo stesso atto costitutivo a stabilire che il casinò di Campione è autorizzato «al fine principale di consentire al Comune di conseguire il pareggio del bilancio»;

   a causa principalmente della contrazione degli incassi della casa da gioco nel corso degli anni si è determinata una prolungata situazione di sofferenza sia del casinò, sia del comune di Campione d'Italia, che si trova attualmente in una condizione di esposizione debitoria notevole; tale condizione ha portato nel giugno 2018 alla dichiarazione di dissesto dell'ente;

   a seguito della dichiarazione di fallimento del Casinò sono stati nominati dal tribunale di Como tre curatori fallimentari, attualmente impegnati a valutare le condizioni della casa da gioco e i successivi provvedimenti possibili per contenere gli effetti della dichiarazione di fallimento, nell'alveo della normativa vigente che vieta comunque di poter avviare l'esercizio provvisorio;

   l'aspetto di maggiore preoccupazione è ovviamente la ricaduta occupazionale e di tenuta sociale nel comune di Campione d'Italia, derivante dalla dichiarazione di fallimento della casa da gioco e dallo stato di dissesto dell'ente comunale; sono infatti 492 i lavoratori del Casinò, oltre ai lavoratori dell'indotto, che rischiano di perdere il posto di lavoro; sono 102 i dipendenti del comune di Campione d'Italia che da febbraio 2018 non percepiscono stipendio, oltre ai 9 dipendenti della scuola materna che già sono stati licenziati, perché il comune non è nelle condizioni di corrispondere agli obblighi economici della convenzione stipulata per l'erogazione di un servizio così importante per la comunità campionese;

   a fronte di una situazione di tale gravità, che ha un impatto enorme sulla comunità del comune di Campione d'Italia e sugli oltre 600 lavoratori che vivono una condizione di precarietà legata al rischio di perdita del posto di lavoro, si ritiene doveroso un intervento dei Ministri interrogati, competenti per materia sulla questione, in particolare del Ministro dell'interno in quanto responsabile dell'affidamento della concessione dei giochi –:

   se non si ritenga opportuno e urgente promuovere l'immediata convocazione di un tavolo di confronto e di trattativa con tutti i soggetti coinvolti, compresi i rappresentanti dei lavoratori, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali per affrontare, per quanto di competenza, l'emergenza occupazionale che si sta profilando nel comune di Campione d'Italia, al fine di salvaguardare i posti di lavoro degli oltre 600 lavoratori della casa da gioco, della scuola materna e dell'ente comunale;

   se il Ministro dell'interno non ritenga necessario intervenire con la massima urgenza per valutare ogni possibile soluzione riguardo all'affidamento della concessione della casa da gioco, al fine prioritario di consentire il proseguimento dell'attività e assicurare la continuità occupazionale.
(5-00332)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 24 gennaio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-00332

  In riferimento all'interrogazione in esame, relativa alla complessa situazione del comune di Campione d'Italia e della gestione della «Casinò di Campione S.p.A.», si rappresenta che la casa da gioco, già prima delle recenti vicende riportate nell'interrogazione medesima, era stata ammessa al contributo di solidarietà ai sensi dell'articolo 5, comma 5, della legge n. 236 del 1993 dal 29 ottobre 2012 al 14 ottobre 2013 e dal 15 ottobre al 14 ottobre 2014.
  A seguito dell'aggravamento dello stato di esposizione debitoria della società il Tribunale di Como ha dichiarato il fallimento della «Casinò di Campione S.p.a.».
  Con lo stesso provvedimento giurisdizionale, sono stati nominati tre curatori fallimentari per le relative incombenze ed è stata fissata al 28 gennaio 2019 l'udienza per l'esame dello stato passivo.
  Successivamente la Giunta del comune di Campione d'Italia – per il quale i trasferimenti della casa da gioco rappresentano una risorsa essenziale per il conseguimento del pareggio del bilancio – con delibera n. 64 del 13 agosto 2018, ha rideterminato la pianta organica dell'Ente ed ha avviato le conseguenti procedure di legge.
  Detta delibera è stata impugnata da numerosi dipendenti dell'Ente dinanzi al TAR Lombardia che, con ordinanza n. 2554 del 9 novembre 2018, ha dichiarato la propria incompetenza territoriale in relazione al predetto gravame, a favore del TAR del Lazio.
  Riconosciuta la propria giurisdizione e competenza in ordine al ricorso riassunto presso di esso dai dipendenti del comune, il Tribunale Amministrativo per il Lazio – Sez. Prima ter, con ordinanza n. 7363/2018 del 4 dicembre 2018, ha sospeso l'efficacia della delibera impugnata e ha disposto il rinvio per l'esame dell'istanza cautelare alla camera di consiglio del 26 febbraio 2019.
  La difficile situazione finanziaria ha determinato anche una crisi della compagine amministrativa, motivo per cui attualmente il comune di Campione d'Italia, sciolto ai sensi dell'articolo 141 del Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, è amministrato da un Commissario straordinario nominato con decreto del Presidente della Repubblica dell'11 ottobre 2018, sino alla prossima tornata elettorale primaverile.
  La complessiva grave situazione sopra illustrata ha indotto il legislatore ad intervenire con disposizioni ad hoc.
  Infatti, nel decreto-legge 23 ottobre 2018 n. 119, convertito con modificazioni dalla legge 17 dicembre 2018, n. 136 – recante disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria – è stato inserito l'articolo 25-octies: nell'ambito delle misure per il rilancio di Campione d'Italia è stato previsto che, nelle more della revisione della disciplina dei giochi, venga nominato, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, un Commissario straordinario incaricato di valutare la sussistenza delle condizioni per l'individuazione di un nuovo soggetto giuridico per la gestione della casa da gioco del comune di Campione d'Italia il quale, al fine di superare la crisi socio-occupazionale del territorio, opererà anche in raccordo con gli enti locali e territoriali della regione, nonché con operatori economici predisponendo un piano degli interventi da realizzare.
  Successivamente l'articolo 1, comma 570, della Legge di bilancio 30 dicembre 2018, n. 145, ha modificato i contenuti dell'incarico assegnato al Commissario straordinario, il quale può elaborare un programma di risanamento del gestore (in alternativa all'ipotesi di individuazione di un nuovo soggetto gestore).
  L'eventuale nuovo gestore può essere individuato anche attraverso la costituzione di una società interamente partecipata con capitale pubblico, inoltre, il piano degli interventi da realizzare, predisposto dal Commissario straordinario al fine di superare la crisi socio-occupazionale, è soggetto all'approvazione del Ministero dell'interno.
  Infine, ha comunicato la regione Lombardia, che per quanto concerne i lavoratori del casinò di Campione, licenziati con decorrenza 1o gennaio 2019, coloro i quali sono residenti in Svizzera risultano beneficiari dell'indennità di disoccupazione a carico dello Stato estero e coloro i quali sono residenti in Italia risultano beneficiari della NASPI.
  L'auspicio è che a seguito dell'introduzione dei provvedimenti legislativi sopra citati la casa da gioco di Campione d'Italia possa riaprire e che con la prossima decisione del TAR del Lazio si giunga alla positiva definizione della situazione dei lavoratori comunali.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

licenziamento

fallimento