ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02818

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 657 del 15/03/2022
Firmatari
Primo firmatario: PEDRAZZINI CLAUDIO
Gruppo: MISTO-AZIONE-+EUROPA-RADICALI ITALIANI
Data firma: 15/03/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ANGIOLA NUNZIO MISTO-AZIONE-+EUROPA-RADICALI ITALIANI 15/03/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA CULTURA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA CULTURA delegato in data 15/03/2022
Stato iter:
16/03/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 16/03/2022
Resoconto PEDRAZZINI CLAUDIO MISTO-AZIONE-+EUROPA-RADICALI ITALIANI
 
RISPOSTA GOVERNO 16/03/2022
Resoconto FRANCESCHINI DARIO MINISTRO - (CULTURA)
 
REPLICA 16/03/2022
Resoconto PEDRAZZINI CLAUDIO MISTO-AZIONE-+EUROPA-RADICALI ITALIANI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 16/03/2022

SVOLTO IL 16/03/2022

CONCLUSO IL 16/03/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02818
presentato da
PEDRAZZINI Claudio
testo presentato
Martedì 15 marzo 2022
modificato
Mercoledì 16 marzo 2022, seduta n. 658

   PEDRAZZINI e ANGIOLA. — Al Ministro della cultura . — Per sapere – premesso che:

   nel gennaio 2020 il Governo ha pubblicato il Pniec – Piano nazionale integrato per l'energia e il clima – per stabilire gli obiettivi nazionali sulla riduzione del 33 per cento delle emissioni di anidride carbonica entro il 2030, sull'efficienza energetica, sulle fonti rinnovabili e sulla riduzione delle emissioni di anidride carbonica;

   a pagina 56 del documento si fa esplicito riferimento all'opportunità di favorire investimenti di revamping e repowering dell'eolico esistente con macchine più evolute ed efficienti, sfruttando la buona ventosità di siti già conosciuti e utilizzati, limitando così l'impatto sul consumo del suolo;

   in totale, dalla fine del 2021 sono stati sbloccati 1.407,3 megawatt (1,407 gigawatt) da fonti rinnovabili, ma per raggiungere gli obiettivi prefissati serve una media di 8 gigawatt l'anno nel prossimo decennio (anche se nel 2021 l'Italia ha installato solo 1 gigawatt);

   il Consiglio dei ministri del 10 marzo 2022 ha deliberato «l'ok» a sei parchi eolici, in Puglia, Basilicata e Sardegna, che assicureranno una potenza pari a 418 megawatt; un primo passo, ma non è possibile raggiungere gli 80 gigawatt di energia rinnovabile con misure episodiche e straordinarie;

   un caso emblematico è quello dell'ammodernamento del parco eolico «Nulvi Ploaghe», in provincia di Sassari, sbloccato dall'ultimo Consiglio dei ministri. La società che lo gestisce ha chiesto da tempo di renderlo più efficiente, sostituendo le 51 pale esistenti con 27 pale di nuova generazione capaci di triplicare l'energia prodotta. I comuni interessati si erano detti d'accordo, mentre si erano opposte la regione e la sovrintendenza nonostante si tratti di un impianto già esistente;

   un altro esempio è quello del parco eolico di San Bartolomeo in Galdo (Benevento) dove, dopo un lungo iter, l'azienda ha proposto di utilizzare aerogeneratori di ultima generazione, più alti e più potenti, riducendo il numero da 16 a 3. Ma la locale soprintendenza si è opposta perché bisognerà valutare come le nuove torri incideranno sul paesaggio. Quindi, paradossalmente, si realizzano le 16 pale approvate e non la soluzione a minor impatto paesaggistico –:

   in che modo il Ministro interrogato intenda agevolare, o almeno non osteggiare, lo sviluppo di impianti di energia rinnovabile, anche adottando le iniziative di competenza per ridurre gli attuali tempi medi per ottenere l'autorizzazione alla realizzazione di un impianto eolico, che si attestano a 5 anni rispetto ai 6 mesi previsti dalla normativa vigente.
(3-02818)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

riduzione delle emissioni gassose

lotta contro l'inquinamento

protezione dell'ambiente