ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01502

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 682 del 26/04/2022
Firmatari
Primo firmatario: LAPIA MARA
Gruppo: MISTO-CENTRO DEMOCRATICO
Data firma: 26/04/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCHULLIAN MANFRED MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 26/04/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 26/04/2022
Stato iter:
29/04/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 29/04/2022
Resoconto LAPIA MARA MISTO-CENTRO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 29/04/2022
Resoconto COSTA ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 29/04/2022
Resoconto LAPIA MARA MISTO-CENTRO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 29/04/2022

SVOLTO IL 29/04/2022

CONCLUSO IL 29/04/2022

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01502
presentato da
LAPIA Mara
testo presentato
Martedì 26 aprile 2022
modificato
Venerdì 29 aprile 2022, seduta n. 684

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, per sapere – premesso che:

   il servizio di emergenza sanitaria territoriale 118, istituito nel nostro Paese con il decreto del Presidente della Repubblica del 27 marzo 1992, è in grado di garantire, in caso di emergenza-urgenza sanitaria, un tempestivo intervento nei confronti del cittadino che avesse bisogno di immediata assistenza: altro non è che la prima linea di risposta del servizio sanitario nazionale;

   il citato decreto ha inoltre lasciato alle regioni la facoltà di organizzare i servizi di emergenza territoriale, sintomo questo della profonda disomogeneità organizzativa esistente tra le diverse regioni italiane che porta alcuni territori, come la Sardegna ad esempio, a subire gravi carenze di medici del 118 specializzati in medicina d'emergenza;

   nonostante il ruolo di fondamentale importanza che rivestono dunque i pronto soccorso in tutto il Paese, a oggi essi rischiano di collassare definitivamente a causa della carenza – sempre più insistente e mortificante – di medici del 118 specializzati e operanti in emergenza territoriale, con particolare attenzione a quelle regioni in cui l'assunzione del personale non corrisponde al reale fabbisogno delle aziende sanitarie territoriali; a ciò si aggiunge che, come già certificato da molti sindacati e numerose associazioni tra le più rappresentative della categoria a livello nazionale, molti specialisti decidono di non lavorare più all'interno del servizio di 118, preferendo contesti e reparti in cui vi sono carichi di lavoro meno gravosi e più remunerativi, come ad esempio la continuità assistenziale, e soprattutto dove viene garantito l'inquadramento in ruolo e l'assunzione a tempo indeterminato alle dirette dipendenze del servizio sanitario nazionale;

   a tal proposito, la prima problematica che sta causando questa «fuga» di medici dell'emergenza territoriale verso altri reparti è infatti la necessità – non ancora risolta – di una norma nazionale che disciplini la materia e che consenta il passaggio su base volontaria dei medici del 118 operanti in regime di convenzione, a un inquadramento a tempo indeterminato; a quanto sopra si aggiunge un'inadeguata gestione delle assunzioni del personale medico idoneo a operare nell'emergenza territoriale, laddove il più delle volte gli enti competenti non procedono alla verifica degli organici in dotazione ai servizi di emergenza territoriale di tutta la regione: procedura che, invece, risulterebbe utile al fine di individuare gli incarichi vacanti da ricoprire con assunzioni a tempo indeterminato. In quei contesti dove la suddetta verifica interviene, come accaduto qualche settimana fa in Sardegna per assunzione di nuovo personale, le assegnazioni dei medici del 118 specializzati avvengono comunque secondo criteri, a giudizio degli interpellanti, incomprensibili e senza un preciso schema che tenga conto del fabbisogno e delle carenze di personale;

   è inoltre importante sottolineare che la presenza dei medici del 118 sulle ambulanze, specializzati in medicina d'emergenza territoriale, risulta essere fortemente strategica altresì per ridurre la pressione sugli stessi pronto soccorso, dal momento che molte volte il paziente viene assistito direttamente in loco senza la necessità di trasportarlo verso la sede del pronto soccorso, alleggerendo dunque il carico sul personale in servizio presso lo stesso presidio –:

   quali iniziative di competenza il Ministro interpellato intenda adottare al fine di:

    a) risolvere le criticità esistenti e descritte in premessa che rischiano di causare il totale collasso dell'intero sistema di emergenza nel nostro Paese;

    b) puntare a una omogeneizzazione della materia in tutto il Paese, riducendo le inique differenze tra le regioni italiane e garantendo un equo accesso ai sistemi di emergenza-urgenza per tutti i cittadini e in tutte le regioni, comprese le isole maggiori;

    c) definire norme chiare e precise che consentano l'inquadramento in ruolo a tempo indeterminato, su base volontaria, dei medici del 118 operanti, a oggi, in regime di convenzione.
(2-01502) «Lapia, Schullian».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

pronto soccorso

medicina di emergenza

assunzione