ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01382

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 606 del 30/11/2021
Firmatari
Primo firmatario: DORI DEVIS
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 30/11/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TIMBRO MARIA FLAVIA LIBERI E UGUALI 30/11/2021
FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI 30/11/2021
CIAGA' GRAZIELLA LEYLA PARTITO DEMOCRATICO 02/12/2021
CARNEVALI ELENA PARTITO DEMOCRATICO 02/12/2021
BERLINGHIERI MARINA PARTITO DEMOCRATICO 02/12/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 30/11/2021
Stato iter:
03/12/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 03/12/2021
Resoconto DORI DEVIS LIBERI E UGUALI
 
RISPOSTA GOVERNO 03/12/2021
Resoconto SARTORE ALESSANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 03/12/2021
Resoconto DORI DEVIS LIBERI E UGUALI
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 02/12/2021

DISCUSSIONE IL 03/12/2021

SVOLTO IL 03/12/2021

CONCLUSO IL 03/12/2021

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01382
presentato da
DORI Devis
testo presentato
Martedì 30 novembre 2021
modificato
Venerdì 3 dicembre 2021, seduta n. 609

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della transizione ecologica, per sapere – premesso che:

   i comuni che si affacciano sul lago d'Iseo, in particolare Tavernola Bergamasca, Parzanica, Vigolo e Monte Isola, vivono in una costante situazione d'allarme per il pericolo di una frana del Monte Saresano;

   il Monte Saresano dagli inizi del Novecento è oggetto di escavazione e di sbancamento del versante per estrarre marna da cemento;

   nonostante nei decenni si siano verificati numerosi eventi franosi, l'attività estrattiva è proseguita, con rilevanti conseguenze ambientali e paesaggistiche;

   il continuo e progressivo sgretolamento roccioso è dimostrato dai dati registrati dai sensori presenti nel cementificio Italsacci, del Gruppo Heidelberg Cement, che monitorano il Monte Saresano;

   tali sensori hanno registrato negli anni uno scivolamento quantificabile in 2 o 3 millimetri medi al mese, ma nel febbraio 2021 l'area ha iniziato pericolosamente a cedere, raggiungendo un picco di 2,8 cm/giorno, per poi decrescere, permanendo tuttavia ancora oggi su valori circa doppi del trend storico;

   il fronte instabile è stimato in oltre due milioni di metri cubi di materiale roccioso;

   l'università di Milano-Bicocca ha eseguito uno studio sugli scenari della frana e sulla base di quello studio, il 12 marzo 2021, il primo firmatario del presente atto depositava un'interrogazione al Presidente del Consiglio dei ministri per chiedere di adottare le iniziative di competenza per giungere alla deliberazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale;

   il 19 marzo il primo firmatario del presente atto depositava un'interrogazione al Ministro della transizione ecologica per chiedere di verificare la causa delle frane e la possibile correlazione delle stesse con l'attività estrattiva;

   il 19 marzo 2021 il professor Tinti dell'università Alma Mater di Bologna riassumeva i primi risultati dello studio commissionato, consistente in simulazioni delle onde anomale conseguenti alla frana nel ristretto bacino del lago di Iseo, stimate in sette-otto metri di altezza nelle aree di Tavernola e Montisola;

   secondo i calcoli effettuati dall'università di Milano-Bicocca, con la caduta della frana, il materiale roccioso investirebbe oltre la metà del cementificio;

   l'università di Bologna ha calcolato che l'onda anomala generata sommergerebbe l'intero cementificio, trascinando nel lago i materiali (combustibili, additivi, materie secondarie, rifiuti) ivi stoccati;

   come dichiarato dalla stessa Italsacci il 7 aprile 2021, presso il cementificio è depositata una notevole quantità di materiali che, se non rimossi, in caso di frana, finirebbe nel lago, con un probabile enorme danno di natura ambientale;

   nell'ultima settimana del mese di aprile 2021 il cementificio ItalSacci ha effettivamente iniziato a rimuovere dal cementificio alcuni materiali;

   il 4 maggio si apprende dalla stampa che la procura della Repubblica di Bergamo ha aperto un fascicolo a seguito dell'acquisizione di documenti presso il cementificio Italsacci da parte dei carabinieri del Noe di Brescia;

   il 23 aprile 2021 la Sottosegretaria per la transizione ecologica Ilaria Fontana, in risposta a un'interpellanza urgente alla Camera, ha dichiarato «con particolare riguardo alle risorse destinate al dissesto idrogeologico, va osservato che sulla banca dati ReNDiS non compaiano progetti di intervento riguardanti il dissesto in argomento»;

   il 26 maggio è stata approvata alle Commissioni riunite Ambiente e Difesa la risoluzione n. 8/00119 del primo firmatario del presente atto contenente dieci impegni per il Ministro della difesa e il Ministro della transizione ecologica; tra gli impegni si segnalano:

    «5) a verificare, per quanto di competenza (...) le cause degli eventi franosi sul Monte Saresano, la possibile correlazione tra gli eventi franosi e l'attività estrattiva, e se la ripresa dell'attività estrattiva sia compatibile o meno con la presenza della frana in atto (...);

    6) a verificare l'applicabilità alla vicenda esposta in premessa della previsione di cui all'articolo 29 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, in materia di valutazione di impatto ambientale (VIA);

    7) ad adottare iniziative per verificare (...) la sussistenza dell'eventuale minaccia di danno ambientale ai sensi dell'articolo 300 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, per la presenza attuale e futura, tenendo conto che, qualora il cementificio riprendesse le proprie attività, nell'area dello stesso risulterebbero stoccati materiali e sostanze potenzialmente pericolose, ai fini dell'eventuale minaccia citata»;

   la regione Lombardia ha avviato un accordo di collaborazione con le università di Firenze, Milano-Bicocca e Politecnico di Milano per verificare le cause che hanno determinato l'accelerazione della frana e per individuare possibili soluzioni tecnico-progettuali;

   il cementificio citato opera sul Monte Saresano da oltre cento anni: ciononostante il cementifico non è mai stato sottoposto a Valutazione d'impatto ambientale;

   il 7 luglio 2021 la provincia di Bergamo, in risposta a specifica richiesta del primo firmatario del presente atto, dichiarava che «non è possibile sulla base della situazione normativa attuale attivare una procedura di VIA ex post», in quanto l'attività del cementificio Italsacci «è preesistente alla disciplina di recepimento della Direttiva VIA»;

   il 21 ottobre 2021 viene illustrato in videoconferenza agli amministratori e alle istituzioni l'esito dello studio su cause e soluzioni condotto dagli esperti delle università;

   tale relazione, datata 20 ottobre 2021, indica espressamente tra le cause e concause dei fenomeni di instabilità con particolare riferimento alla frana «l'attività di scavo e alleggerimento lungo versante e corpo della paleofrana» e «l'attività di lavorazione dell'impianto (volate e/o altro)». Inoltre, si legge: «la coincidenza fra il flesso della curva illustrata in figura 3-8 e il giorno della chiusura dell'impianto sembra suggerire una possibile correlazione fra la risposta evolutiva del versante e le perturbazioni indotte dalle lavorazioni»;

   ciononostante il 24 novembre 2021 regione Lombardia comunica a Italsacci la possibilità di riprendere l'attività mineraria, attività effettivamente ripresa il 26 novembre –:

   quali iniziative il Ministro interpellato abbia messo in atto per attuare gli impegni n. 5 e 7 contenuti nella risoluzione n. 8/00119;

   se il Ministro interpellato abbia verificato l'applicabilità della previsione di cui all'articolo 29 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, in materia di valutazione di impatto ambientale (VIA) come da impegno n. 6 della risoluzione;

   se il Ministro interpellato sia al corrente dell'esistenza sulla banca dati ReNDiS (Repertorio nazionale per la difesa del suolo) di eventuali progetti di intervento di regione Lombardia riguardanti il dissesto in argomento, anche in vista del finanziamento delle opere di mitigazione della frana anche mediante i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
(2-01382) «Dori, Timbro, Fornaro, Ciagà, Carnevali, Berlinghieri».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impatto ambientale

studio d'impatto

protezione dell'ambiente