ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00653

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 699 del 23/05/2022
Abbinamenti
Atto 1/00639 abbinato in data 15/06/2022
Atto 1/00642 abbinato in data 15/06/2022
Atto 1/00644 abbinato in data 15/06/2022
Atto 1/00646 abbinato in data 15/06/2022
Atto 1/00666 abbinato in data 15/06/2022
Atto 1/00667 abbinato in data 15/06/2022
Firmatari
Primo firmatario: SIRAGUSA ELISA
Gruppo: MISTO-EUROPA VERDE-VERDI EUROPEI
Data firma: 23/05/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BENEDETTI SILVIA MISTO-MANIFESTA, POTERE AL POPOLO, PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA-SINISTRA EUROPEA 23/05/2022
DORI DEVIS MISTO-EUROPA VERDE-VERDI EUROPEI 23/05/2022
EHM YANA CHIARA MISTO-MANIFESTA, POTERE AL POPOLO, PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA-SINISTRA EUROPEA 23/05/2022
FIORAMONTI LORENZO MISTO-MAIE-PSI-FACCIAMOECO 23/05/2022
FRATOIANNI NICOLA LIBERI E UGUALI 23/05/2022
MENGA ROSA MISTO-EUROPA VERDE-VERDI EUROPEI 23/05/2022
PAXIA MARIA LAURA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 23/05/2022
ROMANIELLO CRISTIAN MISTO-EUROPA VERDE-VERDI EUROPEI 23/05/2022
ROMANO PAOLO NICOLO' MISTO-EUROPA VERDE-VERDI EUROPEI 23/05/2022
SARLI DORIANA MISTO-MANIFESTA, POTERE AL POPOLO, PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA-SINISTRA EUROPEA 23/05/2022
SURIANO SIMONA MISTO-MANIFESTA, POTERE AL POPOLO, PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA-SINISTRA EUROPEA 23/05/2022
TERMINI GUIA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 23/05/2022
VIZZINI GLORIA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 23/05/2022


Stato iter:
15/06/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 15/06/2022
Resoconto CENTINAIO GIAN MARCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 15/06/2022
Resoconto SIRAGUSA ELISA MISTO-EUROPA VERDE-VERDI EUROPEI
Resoconto CORDA EMANUELA MISTO-ALTERNATIVA
Resoconto FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI
Resoconto LOMBARDO ANTONIO CORAGGIO ITALIA
Resoconto GADDA MARIA CHIARA ITALIA VIVA
Resoconto CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA
Resoconto NEVI RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto INCERTI ANTONELLA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto GASTALDI FLAVIO LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto CADEDDU LUCIANO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 15/06/2022

IN PARTE ACCOLTO E IN PARTE NON ACCOLTO IL 15/06/2022

PARERE GOVERNO IL 15/06/2022

DISCUSSIONE IL 15/06/2022

VOTATO PER PARTI IL 15/06/2022

IN PARTE ASSORBITO IL 15/06/2022

IN PARTE APPROVATO E IN PARTE RESPINTO IL 15/06/2022

CONCLUSO IL 15/06/2022

Atto Camera

Mozione 1-00653
presentato da
SIRAGUSA Elisa
testo presentato
Lunedì 23 maggio 2022
modificato
Mercoledì 15 giugno 2022, seduta n. 708

   La Camera,

   premesso che:

    dal 7 gennaio 2022 è stata rilevata nelle province limitrofe di Genova ed Alessandria la presenza di peste suina africana nel cinghiale, una malattia virale, non trasmissibile all'uomo, altamente contagiosa, che colpisce i suini domestici e selvatici, per i quali risulta spesso letale;

    la peste suina africana è una malattia con un vasto potenziale di diffusione grazie anche alla notevole capacità di resistenza dell'agente eziologico nell'ambiente esterno e, nel caso dovesse estendersi agli allevamenti di suini domestici, comporterebbe pesanti ripercussioni con danni ingenti sia per la salute animale che per il comparto produttivo, in particolare per il commercio comunitario e internazionale di animali vivi e dei loro prodotti;

    con decreto-legge 17 febbraio 2022, n. 9, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 aprile 2022, n. 29, il Governo ha emanato misure urgenti per arrestare la diffusione della peste suina africana, prevedendo, oltre alla nomina di un commissario straordinario con compiti di coordinamento e monitoraggio delle azioni e delle misure poste in essere per prevenire, contenere ed eradicare la peste suina africana, altre disposizioni, tra le quali il contrasto all'espansione del virus attraverso la costruzione di recinzioni attorno alle aree infette, una delega alle regioni di programmazione e attuazione di piani di contenimento e, infine, misure volte a tutelare gli allevamenti attraverso l'implementazione della biosicurezza;

    il 4 maggio 2022 l'Istituto zooprofilattico del Lazio ha segnalato e individuato un caso di peste suina africana all'interno del Parco dell'Insugherata, un'area naturale protetta situata nella zona nord del comune di Roma capitale, a seguito del quale è stato attivato il monitoraggio sull'intera zona e successivamente, tramite ordinanza del presidente della regione Lazio, definita una zona infetta;

    in considerazione delle possibili gravi ripercussioni per il comparto suinicolo e i settori produttivi ad esso collegati, secondo le raccomandazioni dell'Ispra risulta di cruciale importanza limitare la diffusione della peste suina africana, attraverso l'adozione di drastiche misure di biosicurezza, che dovranno riguardare anche l'inibizione dell'attività venatoria nelle aree interessate dall'infezione, al fine di evitare la dispersione degli animali sul territorio e con essa la possibile diffusione del virus, sia in modo diretto, che indiretto;

    il decreto-legge n. 9 del 2022 ha inizialmente previsto l'adozione da parte delle regioni di un piano di interventi urgenti per la gestione, il controllo e l'eradicazione della peste suina africana nei suini da allevamento e nella specie cinghiale, mediante la ricognizione della consistenza della specie all'interno del territorio di competenza, l'indicazione di metodi ecologici, delle aree di intervento diretto, delle modalità, dei tempi e degli obiettivi annuali del prelievo, esclusivamente connessi ai fini del contenimento della peste suina africana;

    lo stesso decreto-legge riserva una limitata considerazione agli allevamenti intensivi, dal punto di vista del rischio sanitario insito in tale tipologia di attività produttiva, stante l'innegabile potenziale insorgenza e diffusione della malattia che gli stabilimenti suinicoli di tipo industriale comportano;

    in sede di conversione in legge, il citato decreto-legge sembra autorizzare l'automatismo del controllo generalizzato delle popolazioni di cinghiali su scala nazionale e su base annuale, indipendentemente dalla presenza di focolai del virus, all'interno dei piani regionali, in aperto contrasto con i principi di necessità e proporzionalità delle azioni di contrasto alla diffusione della malattia previsti dal regolamento (UE) 429/2016, spingendo le regioni, nelle more di adozione dei piani, ad assumere misure emergenziali di deregolamentazione in materia venatoria per quanto riguarda la specie del cinghiale, che determinano un indebito danno alla biodiversità;

    occorre considerare che l'eradicazione della peste suina africana e la gestione venatoria delle popolazioni di cinghiali sono attività prive di qualsiasi relazione, in quanto i principi e i metodi appaiono profondamente diversi e nello stesso senso si è espresso anche l'Ispra nel suo intervento, davanti alla Commissione agricoltura e produzione agroalimentare del Senato della Repubblica, del 28 febbraio 2022. L'eradicazione della peste suina africana, infatti, è un intervento con finalità sanitarie che non può essere messo in relazione con un'attività ludico-ricreativa, come la caccia o il controllo faunistico svolto da privati cittadini;

    alla luce della nuova formulazione dell'articolo 9 della Costituzione (legge costituzionale 11 febbraio 2022, n. 1), gli animali, l'ambiente e la biodiversità assumono valore di beni costituzionalmente garantiti, la cui tutela risulta equiparata a quella di beni di pari rango – quali, tra tutti, la salute – rispetto ai quali si pone la necessità di un bilanciamento in tutti i casi in cui ricorra una divergenza tra due principi, come nel caso di cui si discute;

    l'analisi delle fonti sovranazionali, quali il regolamento (UE) n. 429/2016, i regolamenti delegati (UE) nn. 2020/687 e 2020/689, la direttiva n. 2002/60/CE, nonché delle fonti nazionali, quali il decreto legislativo n. 54 del 2004 in attuazione della citata direttiva (recante disposizioni specifiche per la peste suina africana), evidenzia come il controllo e l'eradicazione dell'epidemia passi attraverso un'ampia gamma di misure attuabili, a partire dall'identificazione di un focolaio, e non si identifichi necessariamente in un controllo generalizzato delle popolazioni di cinghiali su tutto il territorio nazionale, anche attraverso norme derogatorie dell'esercizio venatorio,

impegna il Governo:

1) a disporre rigorose misure di controllo del territorio, per identificare e chiudere gli allevamenti clandestini di cinghiali, ma anche per accertare il rispetto dei requisiti sanitari richiesti negli esemplari allevati, in particolare nelle aziende faunistico-venatorie, ove ancor oggi è possibile reimmettere nell'ambiente cinghiali per fini di caccia, con il rischio di liberare esemplari potenzialmente infetti o di farli fuggire a causa dell'assenza o dell'inadeguatezza delle recinzioni;

2) ad adottare opportune iniziative per incrementare gli stanziamenti previsti all'articolo 2, comma 2-bis, del decreto-legge 17 febbraio 2022, n. 9, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 aprile 2022, n. 29, da destinare all'installazione di recinzioni anche nelle zone limitrofe alle aree dichiarate infette, un atto cautelativo fondamentale per contenere la diffusione della peste suina africana.
(1-00653) (Testo modificato nel corso della seduta) «Siragusa, Benedetti, Dori, Ehm, Fioramonti, Fratoianni, Menga, Paxia, Romaniello, Paolo Nicolò Romano, Sarli, Suriano, Termini, Vizzini».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

suino

peste animale

prevenzione delle malattie