ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00587

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 638 del 15/02/2022
Abbinamenti
Atto 1/00572 abbinato in data 29/03/2022
Atto 1/00580 abbinato in data 29/03/2022
Atto 1/00582 abbinato in data 29/03/2022
Atto 1/00583 abbinato in data 29/03/2022
Atto 1/00595 abbinato in data 29/03/2022
Atto 1/00616 abbinato in data 29/03/2022
Firmatari
Primo firmatario: LOLLOBRIGIDA FRANCESCO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 15/02/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA 15/02/2022
BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA 15/02/2022
ALBANO LUCIA FRATELLI D'ITALIA 15/02/2022
BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA 15/02/2022
BIGNAMI GALEAZZO FRATELLI D'ITALIA 15/02/2022
BUCALO CARMELA FRATELLI D'ITALIA 15/02/2022
CAIATA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 15/02/2022
CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 15/02/2022
CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 15/02/2022
CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA 15/02/2022
DE TOMA MASSIMILIANO FRATELLI D'ITALIA 15/02/2022
DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 15/02/2022
DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA 15/02/2022
DONZELLI GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA 15/02/2022
FERRO WANDA FRATELLI D'ITALIA 15/02/2022
FOTI TOMMASO FRATELLI D'ITALIA 15/02/2022
FRASSINETTI PAOLA FRATELLI D'ITALIA 15/02/2022
GALANTINO DAVIDE FRATELLI D'ITALIA 15/02/2022
GEMMATO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA 15/02/2022
LUCASELLI YLENJA FRATELLI D'ITALIA 15/02/2022
MANTOVANI LUCREZIA MARIA BENEDETTA FRATELLI D'ITALIA 15/02/2022
MASCHIO CIRO FRATELLI D'ITALIA 15/02/2022
MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA 15/02/2022
MONTARULI AUGUSTA FRATELLI D'ITALIA 15/02/2022
OSNATO MARCO FRATELLI D'ITALIA 15/02/2022
PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 15/02/2022
RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA 15/02/2022
RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA 15/02/2022
ROTELLI MAURO FRATELLI D'ITALIA 15/02/2022
RUSSO GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA 15/02/2022
SILVESTRI RACHELE FRATELLI D'ITALIA 15/02/2022
SILVESTRONI MARCO FRATELLI D'ITALIA 15/02/2022
TRANCASSINI PAOLO FRATELLI D'ITALIA 15/02/2022
VARCHI MARIA CAROLINA FRATELLI D'ITALIA 15/02/2022
VINCI GIANLUCA FRATELLI D'ITALIA 15/02/2022
ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA 15/02/2022


Stato iter:
29/03/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 29/03/2022
Resoconto ASCANI ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
DICHIARAZIONE VOTO 29/03/2022
Resoconto VIANELLO GIOVANNI MISTO-ALTERNATIVA
Resoconto BERSANI PIER LUIGI LIBERI E UGUALI
Resoconto PETTARIN GUIDO GERMANO CORAGGIO ITALIA
Resoconto LIBRANDI GIANFRANCO ITALIA VIVA
Resoconto BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA
Resoconto PORCHIETTO CLAUDIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto PIASTRA CARLO LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto CHIAZZESE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 29/03/2022

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 29/03/2022

NON ACCOLTO IL 29/03/2022

PARERE GOVERNO IL 29/03/2022

DISCUSSIONE IL 29/03/2022

RESPINTO IL 29/03/2022

CONCLUSO IL 29/03/2022

Atto Camera

Mozione 1-00587
presentato da
LOLLOBRIGIDA Francesco
testo presentato
Martedì 15 febbraio 2022
modificato
Martedì 29 marzo 2022, seduta n. 667

   La Camera,

   premesso che:

    il settore automobilistico, vanto dell'economia italiana che ha rappresentato per decenni un fattore incrementale importante in termini di prodotto interno lordo nazionale, vive da anni una profonda crisi, amplificata ulteriormente dalla pandemia, proprio nel momento in cui dovrebbe entrare nel vivo il processo di transizione ecologia;

    l'industria automobilistica è un settore che dà lavoro, tra diretti e indotto, a circa un milione di persone, ma allo stato attuale, come evidenziato anche dalle maggiori rappresentanze sindacali, attraversa una crisi strutturale, data dall'assenza di piani industriali e dal ritardo negli investimenti;

    in base ai dati dell'Archivio nazionale dei veicoli e del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, nello scorso mese di gennaio sono state immatricolate 107.814 autovetture a fronte di 134.198 immatricolazioni dello stesso mese dell'anno precedente, con una diminuzione di quasi il venti per cento (19,7 per cento);

    le certificazioni rilasciate dagli uffici della motorizzazione nel mese di gennaio 2022, mostrano come, invece, i trasferimenti di proprietà sono stati 348.137 a fronte di 259.244 passaggi registrati a gennaio 2021, con un aumento del 34 per cento;

    il volume globale delle vendite mensili, pari a 455.951, ha quindi interessato per il 23,65 per cento vetture nuove e per il 76,35 per cento vetture usate;

    il Centro Studi Promotor ha evidenziato che «La gravità della situazione è messa bene in luce dal fatto che, se si proietta il dato del gennaio scorso sull'intero 2022, si ottiene un volume di immatricolazioni, per l'intero 2022, di 1.198.000 autovetture con un calo del 17,8 per cento sul 2021»;

    così come evidenziato dallo stesso centro studi, «l'attuale situazione del mercato dell'auto è, dunque, assolutamente anomala, non solo perché per livello di immatricolazioni ci riporterebbe agli anni Sessanta del secolo scorso, ma anche perché l'andamento del settore rischia di essere in netto contrasto con quello dell'economia»;

    in particolare, il prodotto interno lordo italiano nel 2021 è cresciuto del 6,5 per cento rispetto all'anno precedente e il mercato dell'auto è cresciuto del 5,5 per cento, ma per il 2022, mentre ci si attende secondo Bankitalia una crescita del prodotto interno lordo del 3,8 per cento, il mercato dell'auto, se non si inverte la tendenza in atto, potrebbe far registrare un calo del 17,8 per cento;

    purtroppo con la pandemia, molte fabbriche si sono fermate e produttori di conduttori e semiconduttori, hanno spostato la domanda su altri settori; sono venuti meno gli investimenti e non si è stati in grado di garantire il necessario e prevedibile avanzamento tecnologico legato al settore; il tema della transizione di tutto il processo collegato all'auto, con il cambio dei motori, la digitalizzazione e la connettività rappresenta una rivoluzione nei processi che riorganizzerà il settore nel giro di pochi anni;

    servono le risorse per poter garantire gli impegni assunti dal comitato interministeriale per la transizione ecologica, recependo una delle indicazioni contenute nel pacchetto per il clima della Commissione europea e che prevedono che entro quattordici anni dovrà concludersi l'eliminazione progressiva della vendita di auto nuove con motore a combustione interna; nello specifico, dal 2035 in avanti, in Italia, potranno essere prodotte e commercializzate solo auto nuove mosse da motori elettrici o a idrogeno;

    nel mese di luglio 2021 il Consiglio dei ministri dell'Unione europea ha presentato il piano fit for 55: un cospicuo pacchetto di misure pratiche, legislative e normative volte ad accelerare la transizione ecologica e che impatta con forza sul settore della produzione e commercializzazione di automobili stanti i due passaggi fondamentali che lo costituiscono; la riduzione – entro il 2030 – del 55 per cento delle emissioni dei gas serra delle automobili e del 50 per cento di quelle dei veicoli commerciali rispetto ai valori riscontrati nel 1990, e l'abbandono — entro il 2035 — della produzione e vendita di automobili e veicoli commerciali con motore a benzina, gasolio e ibrido;

    il cosiddetto pacchetto fit for 55 rappresenta una sfida enorme per il settore dell'automotive che necessiterà di investimenti cospicui e di un efficace ammodernamento tecnologico; in tale ambito, occorre non dimenticare che al fine di poter accompagnare adeguatamente i processi di transizione, occorrono strumenti formativi e di aggiornamento delle competenze, non solo per istruire i giovani, ma anche per poter garantire un adeguamento delle competenze dei lavoratori più anziani;

    per poter garantire un adeguato coordinamento con gli orientamenti europei è sempre più evidente la necessità di un diverso approccio alla mobilità: si è in particolare rilevato come i trasporti pubblici contribuiscano in modo significativo alle emissioni che alterano il clima, e anche per ciò che concerne il settore dei trasporti pubblici occorre rinnovare il parco automobilistico con mezzi meno inquinanti e diretti a favorire l'utilizzo di modalità di trasporto ad impatto zero, come la mobilità ciclistica e la micromobilità elettrica, tutte misure che hanno un impatto significativo sul bilancio degli enti locali;

    il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) nell'ambito della «Missione 2: Rivoluzione verde e transizione ecologica», prevede la componente (M2C2), «Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile» con risorse pari a 23,78 miliardi di euro;

    tale componente si divide a sua volta in cinque ambiti di intervento, tra i quali l'ambito 4, relativo allo sviluppo di un trasporto locale più sostenibile, che reca complessivamente una previsione di spesa di 8.580 milioni di euro, e l'ambito 3, relativo alla sperimentazione dell'idrogeno per il trasporto stradale e nel trasporto ferroviario ed all'investimento nei bus elettrici, con una previsione di spesa di 830 milioni di euro;

    è di tutta evidenza l'inadeguatezza delle risorse stanziate e la necessità di una ulteriore specifica destinazione per le attività di ricerca e sviluppo nel settore dell'automotive, anche avvalendosi di programmi e progetti da definire con i consorzi interuniversitari che esprimono competenze specifiche sui temi della mobilità futura,

impegna il Governo:

1) ad adottare iniziative per rifinanziare l'«ecobonus» e a introdurre ulteriori nuovi e adeguati incentivi al fine di sollecitare i cittadini nella sostituzione di auto a motore termico e maggiormente inquinanti, con l'obiettivo di facilitare il rinnovo del parco auto nazionale in chiave di mobilità sostenibile;

2) ad adottare iniziative per garantire agli enti locali il sostegno economico necessario, attraverso nuove e adeguate risorse, atte a consentire la riconversione alla elettrificazione dei mezzi adibiti alla mobilità nell'ambito del trasporto pubblico;

3) a promuovere un'articolata azione di politica industriale, che preveda la individuazione di tutti i siti produttivi dell'indotto automobilistico italiano tradizionale, ormai a rischio di smantellamento, con l'obiettivo di individuare la tipologia delle attuali produzioni e la collocazione nella supply chain, atte a valutare le ipotesi di riconversione al ciclo produttivo della nuova industria globale dell'automotive, valutando a tal fine la costituzione di un gruppo di lavoro misto tra i Ministeri dello sviluppo economico, delle infrastrutture e mobilità sostenibili e dell'università e della ricerca, in collaborazione anche con le università italiane;

4) ad assicurare che tale azione complessiva di politica industriale e di impulso alla ricerca preveda una concertazione tra industria e università, attraverso la condivisione di specifici progetti;

5) ad adottare iniziative per garantire processi di aggiornamento costanti delle conoscenze, con particolare attenzione ai lavoratori anziani, attraverso l'erogazione di programmi di formazione continua, essenziali per rispondere alle esigenze di sviluppo delle tecnologie legate ai nuovi paradigmi della mobilità e per allineare nel lungo termine le abilità richieste dal mercato con quelle della forza lavoro;

6) a individuare precise assegnazioni di risorse del Pnrr in ambito di ricerca e sviluppo nel settore dello sviluppo futuro dell'automotive, da definire con i consorzi interuniversitari che esprimono competenze specifiche sui temi della mobilità futura;

7) a destinare il venti per cento dei fondi a disposizione di CDP Venture Capital al settore della mobilità futura, facilitando l'incontro tra le start-up assegnatarie e le società dell'indotto automobilistico italiano;

8) a definire politiche di incentivazione specifiche per le imprese del settore, con l'obiettivo di sostenerle nell'azione di riconversione industriale delle lavorazioni e, specificamente, nell'assunzione di nuovo personale, giovane e qualificato.
(1-00587) «Lollobrigida, Meloni, Butti, Albano, Bellucci, Bignami, Bucalo, Caiata, Caretta, Ciaburro, Cirielli, De Toma, Deidda, Delmastro Delle Vedove, Donzelli, Ferro, Foti, Frassinetti, Galantino, Gemmato, Lucaselli, Mantovani, Maschio, Mollicone, Montaruli, Osnato, Prisco, Rampelli, Rizzetto, Rotelli, Giovanni Russo, Rachele Silvestri, Silvestroni, Trancassini, Varchi, Vinci, Zucconi».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

automobile

veicolo a motore

industria automobilistica