ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00172

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 159 del 09/04/2019
Abbinamenti
Atto 1/00139 abbinato in data 10/04/2019
Atto 1/00173 abbinato in data 10/04/2019
Firmatari
Primo firmatario: VALENTINI VALENTINO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 09/04/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ORSINI ANDREA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 09/04/2019
OCCHIUTO ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 09/04/2019


Stato iter:
10/04/2019
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 10/04/2019

RITIRATO IL 10/04/2019

CONCLUSO IL 10/04/2019

Atto Camera

Mozione 1-00172
presentato da
VALENTINI Valentino
testo presentato
Martedì 9 aprile 2019
modificato
Mercoledì 10 aprile 2019, seduta n. 160

   La Camera,
   premesso che:
    il 24 aprile è il giorno della commemorazione nel mondo della persecuzione del popolo armeno: una strage perpetrata dall'Impero ottomano tra il 1915 e il 1916 e che, fomentata dall'odio razziale e religioso, causò circa 1,5 milioni di morti e deportazioni di massa, con conseguente sradicamento degli armeni dai propri originari territori (odierna Anatolia turca); un popolo costretto alla diaspora, disperso oggi in varie comunità in numerosi continenti;
    per sanare tale ferita e superare una triste pagina di storia, a partire dal 2009 si sono attivati i primi tentativi di distensione tra la Repubblica di Turchia e la Repubblica Armena, a cominciare dalla firma dei protocolli bilaterali di Zurigo del 10 ottobre 2009, finalizzati alla normalizzazione dei rapporti tra le due parti;
    successivamente, si sono registrate alcune prese di posizione di apertura, come la visita del Ministro degli esteri turco Çavusoglu a Jerevan nel dicembre 2013 e le dichiarazioni di cordoglio nell'aprile 2014 del Primo Ministro Erdogan per le vittime «dei fatti di inizio Ventesimo secolo»;
    tuttavia, a questi primi segnali di distensione, è seguito un ritorno a relazioni quanto mai conflittuali; il processo di normalizzazione dei rapporti fra Armenia e Turchia non ha registrato miglioramenti verso una maggiore strutturazione; la richiesta (nel febbraio del 2015) del Presidente Sargsyan al Presidente del Parlamento Sahakyan di non sottoporre a ratifica i citati protocolli armeno-turchi firmati a Zurigo nel 2009, fino alla denuncia formale degli stessi Protocolli da parte dell'Armenia nel 2017, rappresentano segnali che non aiutano nella ripresa di un'auspicabile intesa;
    per dirimere una questione complessa e che si trascina da anni è necessario incoraggiare e promuovere un dialogo tra le parti, anche mediante lo svolgimento di un'approfondita ricerca storiografica, per contribuire a ricostruire fatti e responsabilità degli eventi della prima guerra mondiale durante l'impero ottomano, per facilitare le indagini e approdare a una verità condivisa, per ristabilire una normalizzazione dei rapporti diplomatici, proficui per entrambe le parti, in coerenza con quanto previsto dai citati Protocolli di Zurigo il 10 ottobre 2009, tra Repubblica di Turchia e la Repubblica Armena;
    occorre riprendere il percorso che, seppure fragile, era improntato al dialogo fra i due Paesi, e a tutt'oggi interrotto; un iter che lo stesso Parlamento europeo aveva indicato, con l'approvazione a larga maggioranza di una risoluzione (sulla relazione periodica 1999 della Commissione europea sui progressi della Turchia verso l'adesione) che delineava i passi necessari per normalizzare le relazioni tra Turchia e popolo armeno, in particolare laddove segnalava al paragrafo 21 (proposto dall'europarlamentare Cohn-Bendit, presidente dell'allora commissione parlamentare mista UE-Turchia) l'invito al Governo turco «ad avviare un dialogo con l'Armenia, segnatamente al fine di ristabilire relazioni diplomatiche e commerciali normali tra i due paesi e di togliere il blocco attualmente in vigore»;
    in linea con gli indirizzi su indicati, la Camera dei deputati, con la risoluzione n. 6-00148 approvata il 17 novembre 2000, impegnava il Governo pro tempore a proseguire nel tradizionale ruolo dell'Italia, volto a favorire un dialogo fra le parti e ad «adoperarsi per il completo superamento di ogni contrapposizione tra popoli e minoranze diverse nell'area al fine di creare le condizioni, nel rispetto dell'integrità territoriale dei due Stati, per la pacifica convivenza e la corretta tutela dei diritti umani»,

impegna il Governo:

1) a sostenere, sia a livello bilaterale che a livello multilaterale, la necessità di una riconciliazione tra Turchia e Armenia, favorendo tutte le iniziative utili atte a riprendere il dialogo fra i due Paesi, promuovendo una mentalità di pace e concordia tra i popoli, nel rispetto delle differenti identità religiose, politiche e culturali;

2) a incoraggiare i due Paesi affinché completino la procedura di ratifica dei protocolli di Zurigo del 2009, finalizzati al ristabilimento e alla normalizzazione delle relazioni diplomatiche tra Turchia e Armenia e allo sviluppo di rapporti bilaterali, proficuo per entrambe le parti;

3) ad attivarsi, anche nelle competenti sedi europee, per riproporre la costituzione di una commissione mista di storici, allo scopo di favorire uno sforzo comune per una ricerca storiografica approfondita degli eventi del 1915-16, circa le responsabilità delle stragi nei confronti degli armeni, dei cristiani e di altre confessioni, condizione necessaria per pervenire a una verità storica partecipata e quanto più possibile condivisa.
(1-00172) «Valentini, Orsini, Occhiuto».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

risoluzione

ratifica di accordo

firma di accordo