Legislatura: 18Seduta di annuncio: 663 del 23/03/2022
Primo firmatario: CORNELI VALENTINA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/03/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma ZANICHELLI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 23/03/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 23/03/2022 SARTORE ALESSANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
ACCOLTO IL 23/03/2022
PARERE GOVERNO IL 23/03/2022
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 23/03/2022
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 24/03/2022
CONCLUSO IL 24/03/2022
La Camera,
premesso che:
la crisi causata dalla pandemia non ha riguardato allo stesso modo tutti i settori. Ce ne sono alcuni, quali il comparto del cinema, che sono stati più duramente incisi delle misure limitative imposte dal Governo ai fini del contenimento dei contagi. Difatti i cinema sono tra gli ultimi luoghi di svago abilitati a ripartire, peraltro in costanza di limitazioni – collegate ad esempio alla capienza delle sale – che non sono state previste in altri contesti e che hanno avuto nel caso di specie una dubbia utilità;
tale dato si assomma all'incedere di piattaforme streaming e on demand conseguente alle misure adottate dal Governo nel periodo dell'emergenza che hanno comportato un'accelerazione della trasformazione digitale, contribuendo a un cambiamento della fruizione da parte del pubblico che ancora predilige la fruizione tramite piattaforme streaming. Tale situazione ha determinato una significativa trasformazione culturale dalla quale sarà difficile tornare indietro;
si parla, in tal senso, di un vero e proprio «caso italiano», in controtendenza rispetto al resto d'Europa, dove si è tornati subito alla normale fruizione in sala dei film. Difatti i dati riportati dall'ANEC, associazione italiana esercenti cinema, appaiono definitivamente drammatici, con 500 schermi chiusi su 3.600, riferiti a 1.300 strutture, con un calo degli incassi pari al 70 per cento (fonte: https://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/cinema/2022/02/18/cinema-allarme-sopravvivenza- salechiudono-500-schermi_e4aed5db-ae17-46c3-a6ff-2a01554332f4.html);
si tratta di effetti catastrofici che hanno ovviamente un effetto economico a cascata su tutto il comparto, essendo il cinema un presidio anche industriale che registra oggi un calo vertiginoso: su 353 uscite, infatti, solo 153 sono state italiane, con incassi intorno al 20 per cento. Difatti il settore cinema può essere letto come una concatenazione di «pezzi» che partono dalla produzione dei film alla fruizione in sala, e quindi le perdite in questo settore sono perdite che assumono un carattere diffuso e che coinvolgono migliaia di lavoratori;
occorrono, pertanto, incisivi interventi in favore del comparto cinema poiché essendo questo un centro di produzione non solo economica, ma anche culturale e sociale, andrebbe a maggior incentivato, usando i cinema come mezzi per garantire il recupero di una socialità troppo a lungo sacrificata nel periodo delle restrizioni;
peraltro, di recente la guerra in corso a pochi chilometri dalle nostre frontiere e le aberranti speculazioni economiche che ne sono derivate hanno causato un aumento vertiginoso del prezzo delle materie prime e dell'energia, che rischia di mettere definitivamente la parola fine all'intero comparto, per via dei costi oltremodo eccessivi di mantenimento delle sale, non compensati da adeguati incassi,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di disporre misure di incentivazione per salvare dal collasso economico il settore cinematografico, data la rilevanza economica, culturale e sociale assunta dal settore stesso.
9/3522/16. Corneli, Zanichelli.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):conseguenza economica
produzione cinematografica
cinema