Legislatura: 18Seduta di annuncio: 629 del 18/01/2022
Primo firmatario: FIORINI BENEDETTA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 18/01/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 19/01/2022 COSTA ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 18/01/2022
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 19/01/2022
ACCOLTO IL 19/01/2022
PARERE GOVERNO IL 19/01/2022
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 19/01/2022
CONCLUSO IL 19/01/2022
La Camera,
premesso che:
la pandemia, nel corso di questi due anni, ha dimostrato come la globalizzazione e la circolazione delle persone e delle merci, sotto il profilo aziendale ed economico, risulti un elemento imprescindibile per la crescita e lo sviluppo delle imprese;
risulta poi ampiamente dimostrato che l'imposizione di restrizioni per viaggi ed eventi non contribuisce ad una minor circolazione del virus; ne consegue solo una forte contrazione della spesa e degli investimenti;
sotto questo punto di vista, il settore fieristico si trova ancora a dover fronteggiare le conseguenze indirette delle limitazioni dettate dal COVID-19;
il sistema fieristico nazionale rispecchia la struttura produttiva industriale del nostro Paese, che trova nella specializzazione di settore e nella specificità di distretto la base per lo sviluppo della sua grandezza internazionale;
nel corso degli anni il settore fieristico italiano è stato coinvolto in un percorso di costante crescita che ha trovato un rallentamento solo a causa del COVID;
il sistema fieristico è il comparto che ha sofferto l'emergenza più di tutti, con un calo del fatturato di circa il 70 per cento nel 2020 e del 95 per cento nel primo semestre del 2021. A supporto dell'intero settore, sono stati tuttavia stanziati dal governo italiano 190 milioni di euro già ad agosto del 2021 a cui si è aggiunto un «superbonus» dell'80 per cento del Ministero del turismo, grazie al Ministro Garavaglia, sugli investimenti in risparmio energetico dei poli fieristici — un modo per ammodernare infrastrutture e competitività a livello europeo. Da un lato, l'emergenza della pandemia ha portato allo sviluppo di nuovi concept online e ibridi e accelerato la digitalizzazione. Dall'altro ha messo in evidenza anche un aspetto importante: le fiere fisiche rimangono anche per il futuro un pilastro delle attività di export delle aziende. Numerosi sondaggi condotti durante il 2020 e il 2021 hanno dimostrato che le aziende hanno avvertito fortemente la mancanza delle fiere, sia in termini relazionali che di business;
queste preoccupazioni vengono rinnovate dalle restrizioni all'ingresso per i soggetti vaccinati con prodotti non riconosciuti dall'Ema;
è comprensibile l'intenzione del Governo di dettare una linea sulla base dei protocolli di un ente qualificato, ma questa decisione rischia di portare alla cancellazione di centinaia di eventi;
fortunatamente si è stabilito di non disporre chiusure e restrizioni agli eventi fieristici, è necessario però, altresì, garantire che gli eventi possano svolgersi con regole chiare, certe e in grado di agevolare la buona riuscita delle manifestazioni;
non consentire l'accesso a tutti gli operatori del settore, anche a quelli i cui vaccini non sono riconosciuti dall'Ema, purtroppo si pone in direzione contraria allo sviluppo e alla competitività. L'impatto negativo della suddetta posizione è evidente in quanto colpisce soprattutto, ma non solo, operatori provenienti da Paesi posizionati fuori dai confini europei; mercati considerati emergenti per il nostro Made in Italy;
le ripercussioni negative si estenderanno ovviamente anche al sistema turistico, delle strutture ricettive e del relativo indotto;
in caso di impossibilità di accedere alle fiere sul suolo nazionale, detti operatori certamente non metteranno da parte le proprie attività, ma semplicemente volgeranno i loro interessi economici e i propri investimenti su altri Paesi, in contesti economici lesivi per la nostra competitività e concorrenza nazionale con forte nocumento per il Made in Italy;
si ritiene, quindi, necessario intervenire quanto prima per evitare un ingente danno al sistema fieristico italiano,
impegna il Governo:
a valutare la possibilità di attivare corridoi per consentire anche a operatori internazionali vaccinati con vaccini non riconosciuti da Ema di partecipare alle fiere in Italia;
ad attivarsi per garantire lo svolgimento di fiere ed eventi di carattere nazionale e internazionale in Italia evitando che gli eventi già rinviati vengano definitivamente cancellati;
a valutare l'ipotesi di creare protocolli specifici per garantire l'accesso anche a operatori internazionali vaccinati con vaccini non riconosciuti da Ema;
a prevedere ristori per gli organizzatori di fiere ed eventi che dovessero risultare cancellati o fortemente danneggiati dalle limitazioni di accesso per gli operatori nazionali e internazionali, al fine di tutelare e sostenere un fondamentale settore produttivo italiano necessario per la competitività del Made in Italy nel mondo.
9/3442/72. (Testo modificato nel corso della seduta)
Fiorini, Boldi.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):vaccino
denominazione di origine
crescita dell'impresa