ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03442/045

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 629 del 18/01/2022
Firmatari
Primo firmatario: COSTANZO JESSICA
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA
Data firma: 18/01/2022


Stato iter:
19/01/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 19/01/2022
COSTA ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
Fasi iter:

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 18/01/2022

ACCOLTO IL 19/01/2022

PARERE GOVERNO IL 19/01/2022

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 19/01/2022

CONCLUSO IL 19/01/2022

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03442/045
presentato da
COSTANZO Jessica
testo presentato
Martedì 18 gennaio 2022
modificato
Mercoledì 19 gennaio 2022, seduta n. 630

   La Camera,

   premesso che:

    lo scorso 20 dicembre, l'Agenzia europea del farmaco (Ema) ha dato il via libera all'immissione in commercio nell'Unione europea del vaccino anti-COVID «Nuvaxovid», prodotto da Novavax;

    tale decisione è stata assunta dal Comitato tecnico per i medicinali a uso umano dell'Ema dopo una riunione straordinaria;

    «Nuvaxovid» è un vaccino di tipo «tradizionale», basato sulla tecnologia delle proteine ricombinanti, già usata per altri vaccini, come quello già in uso contro l'epatite B e il papilloma virus;

    dopo un'approfondita valutazione, il Comitato per i medicinali umani (Chmp) dell'EMA ha concluso per consenso che i dati sul vaccino «Nuvaxovid» erano solidi e soddisfacevano i criteri dell'Unione europea per l'efficacia, per la sicurezza e per la qualità;

    come riportato dalla Adnkronos, i risultati di due principali studi clinici esaminati dagli esperti dell'Ema, hanno evidenziato che «Nuvaxovid» si è dimostrato efficace nel prevenire il COVID-19 nelle persone di 18 anni di età. I trial hanno coinvolto in totale oltre 45.000 persone. Nel primo studio, circa due terzi dei partecipanti hanno ricevuto il vaccino e agli altri è stata somministrata un'iniezione di placebo; nell'altro, i partecipanti erano equamente divisi tra «Nuvaxovid» e placebo;

    sebbene il vaccino «Nuvaxovid» sia stato approvato da EMA e dall'AIFA il 21 dicembre dello scorso anno, l'assessore alla salute della regione Lazio, Alessio D'Amato, rilevando il ritardo nelle consegne rispetto a quanto pattuito a fine dicembre (sarebbe dovuto arrivare entro la fine di gennaio) ha dichiarato che l'arrivo del vaccino «Nuvaxovid» avverrà «...nella prima decade di febbraio...»;

    lo scorso 16 gennaio la Presidente della Commissione dell'Unione europea, Ursula von der Leyen, ha salutato il programma Covax, consistente nella consegna di un milione di dosi come una «buona notizia». «...L'Unione europea sta facendo la sua parte, finora abbiamo distribuito 381 milioni di dosi e prevediamo di arrivare a 700 milioni entro la metà di quest'anno...»;

    in considerazione delle misure attualmente in vigore, come l'obbligo vaccinale per i soggetti over-50, con sanzione di 100 euro e l'annessa sospensione dall'esercizio della professione, con eventuale ricollocazione e, in assenza di questa possibilità, la sospensione dall'attività lavorativa e dallo stipendio, risulta evidente come lo slittamento dell'arrivo e delle procedure di somministrazione del vaccino «Nuvaxovid» in Italia e in Europa, stia arrecando un danno a cittadini e lavoratori che vorrebbero fruire di detto vaccino,

impegna il Governo

ad accelerare, per quanto di competenza, l'iter di consegna del vaccino «Nuvaxovid» nel nostro Paese, e il conseguente avvio della fase di distribuzione e di somministrazione.
9/3442/45. Costanzo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

vaccino

prodotto farmaceutico

ricerca medica