Legislatura: 18Seduta di annuncio: 622 del 29/12/2021
Primo firmatario: SACCANI JOTTI GLORIA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 29/12/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma APREA VALENTINA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 29/12/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 30/12/2021 FRENI FEDERICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 29/12/2021
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 29/12/2021
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 30/12/2021
ACCOLTO IL 30/12/2021
PARERE GOVERNO IL 30/12/2021
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 30/12/2021
CONCLUSO IL 30/12/2021
La Camera,
premesso che:
la pandemia e il cambiamento climatico hanno accentuato l'esigenza di valorizzare il ruolo della ricerca e dell'innovazione, quali indispensabili strumenti di competitività sovranazionale nonché di crescita sostenibile del Paese;
a riprova di ciò, molte delle misure collegate al PNRR (per un valore pari a circa 11 miliardi di euro), in particolare quelle inerenti agli obiettivi indicati nella missione M4-C1, saranno gestite dalle università, anche in associazione con enti di ricerca ed imprese;
il PRORA, di cui alla legge 14 febbraio 1991, n. 46, è un programma del Ministero dell'università e della ricerca sulla ricerca aeronautica e spaziale di lungo termine che prevede, in aderenza all'evoluzione scientifica, tecnologica ed economica dei settori aeronautico e spaziale e in coerenza con i relativi piani nazionali: l'attività di ricerca, sperimentazione, produzione e scambio di informazioni, formazione del personale nei medesimi settori, da realizzarsi anche attraverso la partecipazione a programmi di ricerca europei e internazionali; la realizzazione e gestione di opere ed impianti funzionali alle attività svolte. Si rende necessario incrementare il contributo dello Stato alle esigenze di gestione del PRORA al fine di assicurarne il buon funzionamento e sopperite alla riduzione dei finanziamenti operata negli ultimi anni. Oltre all'indubbia valenza del progetto, vi sono anche ragioni di efficienza ed efficacia dell'azione amministrativa nell'ambito della ricerca a supporto di tale scelta, in quanto diversamente si correrebbe il rischio di vanificare gli investimenti effettuati sino ad oggi;
il programma di ricerche in Artico (PRA), di cui all'articolo 1, commi 1170 e seguenti, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, progettato per sostenere l'Italia quale Stato osservatore del Consiglio artico, è finalizzato a realizzare gli obiettivi fissati dalla Strategia italiana per l'Artico, adottata nel 2015 dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, ad assicurare la partecipazione italiana all'International Arctic Science Committee (IASC), al Sustaining Arctic Observing Networks (SAON) e al Ny Alesund Science Managers Committee (NySMAC), nonché ad attuare gli impegni assunti dall'Italia con la dichiarazione congiunta dei Ministri della ricerca firmata alla prima Arctic Science Ministerial a Washington il 28 settembre 2016. Come noto, il programma è elaborato e gestito, sotto la vigilanza del Ministero dell'università e della ricerca e del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, dal Comitato scientifico per l'Artico, istituito presso il CNR, nell'ambito del Dipartimento scienze del sistema terra e tecnologie per l'ambiente (DTA). L'attività di ricerca svolta nell'ambito del PRA si rende irrinunciabile, oggi più che mai, a sostegno delle generazioni future, contribuendo allo studio delle problematiche e alla definizione di misure di salvaguardia della calotta artica, di cui l'Italia potrà farsi promotrice nelle competenti sedi internazionali. Il che rende opportuno, oltreché doveroso, continuare a finanziare il progetto, garantendo copertura finanziaria al PRA anche per il triennio 2022-2024,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di assicurare adeguato sostegno economico e finanziario al Programma nazionale di ricerche aerospaziali (PRORA) e al Programma di ricerche in Artico (PRA), al fine di consentire la prosecuzione delle attività di ricerca nei rispettivi ambiti, in virtù del loro fondamentale valore scientifico e della rilevante incidenza in termini di sviluppo ed innovazione sostenibile.
9/3424/95. (Testo modificato nel corso della seduta)
Saccani Jotti, Aprea.
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