ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03395/027

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 614 del 14/12/2021
Firmatari
Primo firmatario: LOLLOBRIGIDA FRANCESCO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 14/12/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA 14/12/2021
FOTI TOMMASO FRATELLI D'ITALIA 14/12/2021
FERRO WANDA FRATELLI D'ITALIA 14/12/2021
GALANTINO DAVIDE FRATELLI D'ITALIA 14/12/2021
ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA 14/12/2021


Stato iter:
15/12/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 15/12/2021
FRENI FEDERICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 14/12/2021

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 14/12/2021

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 15/12/2021

ACCOLTO IL 15/12/2021

PARERE GOVERNO IL 15/12/2021

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 15/12/2021

CONCLUSO IL 15/12/2021

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03395/027
presentato da
LOLLOBRIGIDA Francesco
testo di
Martedì 14 dicembre 2021, seduta n. 614

   La Camera,

   premesso che:

    il provvedimento in esame reca misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili;

    in particolare, l'articolo 5 dispone una proroga di dodici mesi della durata delle concessioni di aree demaniali e per aree e banchine rilasciate nei porti, nonché per la gestione di stazioni marittime e servizi di supporto a passeggeri;

    con la sentenza dello scorso 9 novembre il Consiglio di Stato è intervenuto in merito alla controversa questione delle concessioni demaniali marittime, rispetto al quale sinora l'Italia ha disposto numerosi rinvii dell'applicazione della normativa europea di cui alla cosiddetta direttiva Bolkestein, recepita in Italia con il decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59, e volta a promuovere la «parità di professionisti e imprese nell'accesso ai mercati dell'Unione europea», che impongono l'obbligo agli Stati membri di mettere a gara a livello europeo, al momento della loro scadenza, tra le altre, le concessioni demaniali marittime;

    con la sentenza in oggetto il Consiglio di Stato ha stabilito che la disciplina nazionale che prevede la proroga automatica delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative, inclusa la moratoria pandemica disposta dal decreto rilancio, collide con l'articolo 49 del TFUE e con l'articolo 12 della direttiva 2006/123/CE, e che, di conseguenza, tali norme non devono essere applicate né dai giudici né dalla pubblica amministrazione;

    la sentenza ha quindi disposto che le concessioni demaniali per finalità turistico-ricreative già in essere continuano ad essere efficaci sino al 31 dicembre 2023, fermo restando che, oltre tale data, anche in assenza di una disciplina legislativa, esse cesseranno di produrre effetti, nonostante qualsiasi eventuale ulteriore proroga legislativa che dovesse nel frattempo intervenire, la quale andrebbe considerata senza effetto perché in contrasto con le norme dell'ordinamento dell'Unione europea;

    la sentenza, ancora una volta, non ha tenuto in considerazione le ragioni che vorrebbero tali concessioni non rientranti nel campo di applicazione della direttiva Bolkestein, e rispetto alle quali, altre Nazioni europee come la Spagna e il Portogallo hanno disposto proroghe lunghissime senza incorrere in alcuna sanzione da parte della Commissione europea;

    il turismo balneare italiano rappresenta un unicum nel panorama europeo e mondiale, soprattutto grazie agli investimenti sostenuti negli anni dai concessionari, e la decisione del Consiglio di Stato rischia di danneggiare in modo gravissimo migliaia di imprese che su tutto il territorio nazionale gestiscono da sempre stabilimenti balneari, porti turistici, alberghi e altri pubblici esercizi, che si troverebbero di fatto espropriate e che non riusciranno verosimilmente a fronteggiare gli appetiti di grandi investitori stranieri, con il conseguente devastante esito in termini di impatto sociale che ne deriverebbe,

impegna il Governo

ad assumere urgenti e immediati provvedimenti, anche di carattere legislativo, per salvaguardare le imprese di cui in premessa.
9/3395/27. Lollobrigida, Meloni, Foti, Ferro, Galantino, Zucconi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

applicazione del diritto comunitario

impianto portuale

infrastruttura turistica