Legislatura: 18Seduta di annuncio: 597 del 17/11/2021
Primo firmatario: MASCHIO CIRO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 17/11/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma VARCHI MARIA CAROLINA FRATELLI D'ITALIA 17/11/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 17/11/2021 COSTA ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 17/11/2021
ACCOLTO IL 17/11/2021
PARERE GOVERNO IL 17/11/2021
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 17/11/2021
CONCLUSO IL 17/11/2021
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge in esame reca misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l'estensione dell'ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening, che ha introdotto, a decorrere dal 15 ottobre, l'obbligo dell'esibizione della Certificazione verde per accedere ai luoghi di lavoro pubblici e privati;
in particolare, gli articoli 1 e 3 dispongono, per il periodo 15 ottobre 2021-31 dicembre 2021, l'obbligo di possesso – e di esibizione su richiesta – di un certificato verde COVID-19 in corso di validità ai fini dell'accesso ai luoghi di lavoro, sia nel settore lavorativo pubblico sia nel settore lavorativo privato;
il provvedimento in esame si pone in soluzione di continuità con numerosi altri provvedimenti che, nel solco di una schizofrenia normativa degli ultimi due anni, hanno portato i cittadini italiani a doversi continuamente adattare a regole ogni volta diverse;
in tale contesto, in assenza, peraltro, di una disciplina transitoria, non solo i cittadini, ma anche il sistema Paese non è riuscito a stare al passo con gli aggiornamenti di legge: numerosi, ad esempio, sono i casi di cittadini che, per meri problemi burocratici o mancanza di comunicazione tra i sistemi informatici degli enti, non hanno ottenuto il «pass» completo, con il rischio di essere preclusi anche dall'accesso al luogo di lavoro o dai luoghi di socialità, pur avendone il cittadino tutti i diritti e rispettando le disposizioni di legge;
da ultimo, a fronte di una grave limitazione di un diritto costituzionalmente garantito, come, appunto, il diritto al lavoro, non si è pensato di garantire il diritto dei lavoratori ad essere chiaramente informati sui loro obblighi, non si è concesso loro un tempo adeguato per prenotare la vaccinazione, né si è ritenuto opportuno dare la possibilità di un colloquio con il medico del lavoro per valutare eventuali perplessità, che questa campagna vaccinale, sicuramente straordinaria sotto diversi punti di vista, può legittimamente suscitare,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di prevedere in tutti i provvedimenti che introducano limitazioni delle libertà personali dei cittadini tempi congrui di introduzione delle nuove misure, anche attraverso la previsione di una disciplina transitoria, per consentire ai cittadini di informarsi sui propri obblighi.
9/3363/82. (Testo modificato nel corso della seduta)
Maschio, Varchi.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):diritto del lavoro
luogo di lavoro
diritto al lavoro