ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03363/016

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 597 del 17/11/2021
Firmatari
Primo firmatario: DE TOMA MASSIMILIANO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 17/11/2021


Stato iter:
17/11/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 17/11/2021
COSTA ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 17/11/2021

ACCOLTO IL 17/11/2021

PARERE GOVERNO IL 17/11/2021

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 17/11/2021

CONCLUSO IL 17/11/2021

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03363/016
presentato da
DE TOMA Massimiliano
testo di
Mercoledì 17 novembre 2021, seduta n. 597

   La Camera,

   premesso che:

    il provvedimento all'esame reca misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l'estensione dell'ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening;

    il COVID-19 è un virus airborne, ossia trasportato dall'aria, pertanto i luoghi più a rischio contagio sono da considerarsi gli ambienti confinati aperti al pubblico come i mezzi di trasporto, gli uffici pubblici, le scuole e le università;

    con la respirazione ogni individuo emette delle gocce ultrafini non visibili ad occhio nudo (aerosol) che restano sospese nell'aria anche per lungo tempo. Se ad espirare questo aerosol sono soggetti infetti, le droplet possono contenere un virus (Sars-Cov-2, influenza, e altro). In assenza di ricambi d'aria o di sistemi di ventilazione meccanizzata, la concentrazione in aria ambiente di queste goccioline può aumentare di molto e con essa il rischio che abbiamo di respirare aria potenzialmente infetta. Per questo motivo si rende urgente e necessario garantire un ricambio d'aria adeguato alle volumetrie dei diversi ambienti confinati e il monitoraggio in continuo della CO2, tracciante di semplice misurazione che consente di sapere il livello di rischio di infettarci quando respiriamo aria in un ambiente chiuso aperto al pubblico;

    l'aria viziata rappresenta ormai un problema noto anche a livello internazionale, pertanto bisogna assicurare una qualità dell'aria ottimale negli ambienti confinati sia dal punto di vista chimico-fisico che microbiologico, ossia mitigare il rischio airborne di virus e batteri;

    i principali inquinanti di aria indoor, ovverosia dove la qualità dell'aria è mediamente cinque volte peggiore rispetto a quella esterna, sono: agenti chimico-fisici tra cui gas di combustione, composti organici volatili (COV, idrocarburi policiclici aromatici, fumo passivo, radon) e biologici (batteri, virus, pollini, acari) che hanno effetti sul sistema respiratorio, provocando allergie, asma e disturbi a livello del sistema immunitario, oltre a comportare effetti nocivi anche sul sistema cardiovascolare, sul sistema nervoso, su cute e mucose esposte;

    uno studio pubblicato sul Journal of Cerebral Blood Flowl and Metabolism ha evidenziato che l'inalazione di livelli elevati di CO2 può provocare la dilatazione dei vasi sanguigni nel cervello, ridurre l'attività neuronale e diminuire il flusso di comunicazione tra le regioni del cervello;

    il decreto Sostegni bis menzionava l'acquisto di strumenti per l'aerazione al fine di garantire l'avvio dell'anno scolastico 2021-2022 in piena sicurezza ma non sono mai stati avviati progetti concreti in merito, se non la mera raccomandazione di tenere aperte le finestre, demandando la responsabilità al personale scolastico e ai dirigenti;

    la scelta di investire in banchi monoposto per garantire la distanza interpersonale di un metro, che è molto inferiore rispetto ai due metri raccomandati dall'OMS, è stata strategicamente errata oltre a comportare un immane spreco di soldi pubblici;

    in una pubblicazione SIMA-UNESCO emerge che ogni bambino sino ai 10 anni emette da seduto circa 14 litri di CO2 all'ora contro i 27 litri di un adolescente;

    la normativa internazionale prevede per l'anidride carbonica in aula un limite di 1,5 litri a metro cubo: se in un'aula di 90 metri cubi ci sono 16 bambini che producono 14 litri di CO2 l'ora avremo 224 litri in 60 minuti pari a 224 litri in 60 minuti corrispondenti a 2,48 litri per metro cubo e, considerando che nelle aule italiane sono presenti dai 25 ai 30 bambini, il limite massimo di concentrazione di anidride carbonica viene notevolmente superato;

    l'unico modo per calcolare il rischio all'interno di un ambiente confinato, di un'eventuale eccessiva concentrazione di gocce potenzialmente infette, è attraverso la misurazione continua dell'anidride carbonica attraverso dispositivi di rilevazione della CO2. Tali dispositivi devono essere validati scientificamente e calibrati secondo le indicazioni emerse dalle ricerche scientifiche internazionali in materia, consentire una misurazione continua e devono verificare la reale capacità e precisione nella misurazione, essere di facile lettura, oltre ad essere calibrati rispetto ai dettami delle ricerche scientifiche effettuate. Alcuni Stati nel mondo hanno elaborato delle linee guida che indicano le concentrazioni di sicurezza della CO2 ed oscillano dai 700 ppm sino ai 1000 ppm. Quando tali livelli di concentrazione sono inferiori ai 700 ppm il rischio di respirare aria espirata da altri soggetti potenzialmente infetti è inferiore all'1 per cento,

impegna il Governo

a valutare la possibilità, compatibilmente con i vincoli di bilancio, di dotare, nel primo provvedimento utile, tutti gli istituti scolastici e le università presenti sul territorio nazionale che ne facciano richiesta, di dispositivi smart di monitoraggio continuo della CO2 validati e calibrati secondo i dettami della scienza.
9/3363/16. (Testo modificato nel corso della seduta) De Toma.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione dell'ambiente

rischio sanitario

malattia