ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03166/042

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 532 del 29/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: VARCHI MARIA CAROLINA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 29/06/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MASCHIO CIRO FRATELLI D'ITALIA 29/06/2021


Stato iter:
30/06/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 30/06/2021
SARTORE ALESSANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 29/06/2021

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 29/06/2021

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 30/06/2021

ACCOLTO IL 30/06/2021

PARERE GOVERNO IL 30/06/2021

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 30/06/2021

CONCLUSO IL 30/06/2021

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03166/042
presentato da
VARCHI Maria Carolina
testo presentato
Martedì 29 giugno 2021
modificato
Mercoledì 30 giugno 2021, seduta n. 533

   La Camera,
   premesso che:
    il disegno di legge in esame reca misure urgenti relative al Fondo complementare da 30,6 miliardi finalizzato ad integrare con risorse nazionali il Piano nazionale di ripresa e resilienza, stabilendone la ripartizione, unitamente a misure urgenti per gli investimenti;
    il Piano nazionale di ripresa e resilienza destina 82 miliardi di euro al Mezzogiorno sui 206 miliardi ripartibili secondo il criterio del territorio, corrispondenti a una quota del 40 per cento. Data la finalità del Piano nazionale per gli investimenti complementari, volto ad integrare, con risorse nazionali, gli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, appare necessario che il monitoraggio della ricaduta territoriale sia esteso all'intero quadro del PNRR, anche ai fini della verifica della legge sulla quota di investimenti ordinari da allocare nel Mezzogiorno in proporzione alla popolazione residente;
    come osservato dalla Svimez, una distribuzione territoriale delle risorse più favorevole al Mezzogiorno, e più coerente con l'obiettivo europeo della coesione territoriale (pari al 50 per cento), non solo avrebbe l'effetto di incrementare significativamente la crescita del PIL meridionale e di attivare un ulteriore incremento di posti di lavoro, ma determinerebbe anche una maggiore crescita complessiva dell'economia nazionale di circa un punto percentuale;
    il riequilibrio territoriale e lo sviluppo del Mezzogiorno sono uno dei tre obiettivi trasversali del PNRR e rientrano tra gli obiettivi individuati anche nelle Raccomandazioni della Commissione europea formulate nei confronti dell'Italia;
    in tale ottica si inseriscono anche le Zone Economiche Speciali (ZES), regioni geografiche localizzate nel Mezzogiorno dotate di una legislazione economica di vantaggio;
    ad oggi risultano istituite le seguenti ZES: regione Campania; regione Calabria; Ionica Interregionale nelle regioni Puglia e Basilicata; Adriatica Interregionale nelle regioni Puglia e Molise; Sicilia occidentale; Sicilia orientale; regione Abruzzo. È in fase finale l'istituzione della ZES regione Sardegna,

impegna il Governo:

   a valutare l'opportunità di:
    garantire che, per tutte le misure disposte dal PNRR e per le linee di intervento indicate nel Piano complementare, ciascuna missione e ciascun programma di investimento sia orientato a favorire l'impegno della coesione territoriale attraverso una coerente allocazione delle risorse nel rispetto della legge sulla quota di investimenti ordinari da destinare al Mezzogiorno in proporzione alla popolazione residente, anche attraverso un monitoraggio costante e puntuale di verifica della quota prevedibile ed effettiva allocata per ciascun intervento;
    incrementare, attraverso ulteriori interventi normativi, le risorse destinate all'investimento 4 – Interventi per le Zone Economiche Speciali (ZES) contenuto nella Missione 5 Componente 3.
9/3166/42. (Testo modificato nel corso della seduta)  Varchi, Maschio.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

crescita economica

distribuzione delle risorse

sviluppo economico