ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/01377

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 879 del 26/10/2017
Abbinamenti
Atto 7/01049 abbinato in data 15/11/2017
Atto 7/01174 abbinato in data 15/11/2017
Atto 7/01363 abbinato in data 15/11/2017
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00270
Firmatari
Primo firmatario: BINETTI PAOLA
Gruppo: MISTO-UDC-IDEA
Data firma: 26/10/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FUCCI BENEDETTO FRANCESCO MISTO-DIREZIONE ITALIA 26/10/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Stato iter:
15/11/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 15/11/2017
MARAZZITI MARIO DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO
 
ILLUSTRAZIONE 15/11/2017
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO GOVERNO 15/11/2017
FARAONE DAVIDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 15/11/2017
BOLDRINI PAOLA PARTITO DEMOCRATICO
BINETTI PAOLA MISTO-UDC-IDEA
 
PARERE GOVERNO 15/11/2017
FARAONE DAVIDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 15/11/2017

DISCUSSIONE IL 15/11/2017

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 15/11/2017

ACCOLTO IL 15/11/2017

PARERE GOVERNO IL 15/11/2017

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 15/11/2017

CONCLUSO IL 15/11/2017

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-01377
presentato da
BINETTI Paola
testo di
Giovedì 26 ottobre 2017, seduta n. 879

   La XII Commissione,

   premesso che:

    la diagnosi di Fibromialgia è a tutt'oggi basata sui criteri dell’American College of Rheumatology (Acr) del 1990 che prevedono la presenza di dolore muscoloscheletrico diffuso che dura almeno da 3 mesi ed è associato a dolorabilità di almeno 11 dei 18 tender points specifici, accettati dall'Acr. Si tratta di specifiche aree algogene alla digitopressione definite tender points. L'utilizzo di tali criteri ha costituito un importantissimo passo in avanti nella comprensione della Fibromialgia consentendo di standardizzare la diagnosi e di potere confrontare i lavori scientifici in particolare quelli di tipo epidemiologico. Riconosciuta dall'OMS – Organizzazione mondiale della sanità – fin dal 1992, è stata inclusa nell’International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems (ICD-10, codice M79-7), in vigore dal 1° gennaio 1993; è spesso associata a una sindrome da stress che accentua la tipica affaticabilità del soggetto e la diffusione dei dolori all'intero sistema osteo-artro-muscolare. Un insieme di sintomi in cui sembra prevalere la visione soggettiva del paziente a cui non corrisponde l'oggettività del riscontro da parte dei medici e ciò ha reso molto difficile identificare il quadro patologico, sottraendolo ad una diagnosi generica di esaurimento del paziente;

    la fibromialgia è stata definita la «malattia invisibile», perché la genericità, ossia dolori diffusi, e la mutevolezza dei suoi sintomi, rendono difficile per i pazienti ricevere una diagnosi esatta in tempi ragionevoli. Spesso passano anni e solo per esclusione si giunge a formulare questa diagnosi, mentre nel frattempo cresce nei pazienti il disagio psicologico, oltre a quello fisico. Alla mattina il paziente si sente più stanco di quando è andato a dormire; ha dolore dappertutto; si stanca anche per minimi sforzi; soffre di gastrite e/o di colite; ha spesso mal di testa e vertigini. Ma soprattutto sono anni che si lamenta di questi sintomi, senza che nessuno sia riuscito a trovare una spiegazione. Eppure, è una delle malattie reumatiche più diffuse. In Italia si stima che ne siano affetti dai 3 ai 4 milioni di persone, per la maggior parte donne;

    l'Organizzazione mondiale della sanità, classificandola tra le patologie da dolore cronico diffuso, la associa anche a una disabilità che comporta una oggettiva incapacità di affrontare attività lavorative nella misura considerata normale per altre persone. Ovviamente la disabilità coinvolge anche le varie attività della vita quotidiana, comportando un vero e proprio disagio esistenziale;

    la sindrome fibromialgica, pur rientrando tra le malattie reumatiche più diffuse, manca di alterazioni di laboratorio chiaramente riconducibili a questo quadro specifico, per cui la diagnosi dipende principalmente dai sintomi che il paziente riferisce. Per molto tempo questi sintomi sono stati considerati come immaginari o non importanti; il mancato riconoscimento di questa condizione di disagio diffuso crea nella persona una sorta di isolamento, che accresce la sofferenza del paziente in un circolo vizioso, che non di rado si accompagna a vere e proprie forme di depressione;

    la diagnosi di fibromialgia si basa quindi sull'anamnesi caratteristica (dolore diffuso prevalente la notte e al risveglio, sonno disturbato, astenia, spesso ansia, catastrofismo, crisi fobiche, depressione ed altri sintomi) e sul rilievo all'esame obiettivo di dolorabilità alla palpazione. Esistono forme di fibromialgia secondarie ad altre patologie (ipotiroidismo, miopatie, polimialgia reumatica, farmaci, deficit di Vitamina D, ipofosfatasemia cronica), forme concomitanti ad altre patologie (artrite reumatoide, LES, sindrome di Sjogren, spondilartriti sieronegative ed altre forme) e una forma primitiva. Inoltre, ci sono sindromi simil-fibrornialgiche, quali la sindrome da affaticamento cronico (Cfs), la multiple chemical sensitivity disorder, la sindrome da protesi mammaria al silicone, la Gulf War Syndrome, il reumatismo psicogeno, la sindrome da disfunzione temporo-mandibolare, che hanno aspetti in comune alla sindrome fibromialgica classica. Recentemente, per superare il problema legato ai tender points sono stati proposti nuovi criteri classificativi;

    la terapia della fibromialgia è radicalmente cambiata negli ultimi 15 anni e la grande novità è stata l'introduzione dei farmaci inibitori della ricaptazione della serotonina (Ssri), utilizzati primariamente come antidepressivi, ma che si è poi visto essere estremamente efficaci su alcune delle manifestazioni della Fibromialgia, in particolare sulla astenia e sulla insonnia. Oggi il «Gold standard» della terapia farmacologica della Fibromialgia considerato l'uso di uno dei più recenti Ssri (paroxetina o sertralina), da assumere al mattino; insieme a sali di magnesio che rivestono un ruolo essenziale nel metabolismo muscolare;

    in questi anni in varie sedi istituzionali la Fibromialgia è stata riconosciuta come una sindrome invalidante specifica; basti citare una dichiarazione del Parlamento europeo nel 2008, in cui si evidenziava anche il costo che la mancata diagnosi provocava ai vari servizi sanitari nazionali dal momento che i soggetti che ne sono colpiti eseguono più visite generiche e specialistiche, con un maggior numero di certificati di malattia; degenze più frequenti e altro;

    contemporaneamente, anche sotto il profilo scientifico, è cresciuta la consapevolezza che si tratti di una sindrome specifica e le società di reumatologia a livello internazionale hanno redatto linee guida per la diagnosi e il trattamento del disturbo, raccomandando un trattamento integrato e multidisciplinare, in cui alla terapia farmacologica si associno anche interventi di psicoterapia;

    attualmente in Italia la Fibromialgia non è inserita nell'elenco delle malattie croniche soggette ad esenzione, perché non sono stati ancora definiti i criteri necessari per definire la gravità della malattia; ciò nonostante, alcune regioni hanno avviato un percorso di riconoscimento della malattia. Hanno iniziato le province autonome di Trento e Bolzano e la regione Lombardia nel 2014 ha approvato una mozione concernente il riconoscimento della fibromialgia o sindrome fibromialgica. Altrettanto hanno fatto la regione Toscana, la regione autonoma Valle d'Aosta e la regione Veneto, che nel piano sanitario regionale 2012-2016, si è posta come obiettivo di «considerare la fibromialgia come una malattia ad elevato impatto sociale e sanitario per la quale è necessario un percorso di informazione, educazione e divulgazione nei confronti dei cittadini veneti e degli enti preposti » (legge regionale n. 23 del 29 giugno 2012),

impegna il Governo:

   ad assumere iniziative affinché sia avviato un piano di informazione e di formazione degli operatori sanitari che consenta una più ampia ed approfondita conoscenza di questa sindrome, riducendo i tempi necessari per una corretta diagnosi;

   ad individuare centri di riferimento di eccellenza, dedicati alla ricerca o all'attività clinico-assistenziale della sindrome fibromialgica;

   ad assumere iniziative per individuare criteri oggettivi e omogenei per la diagnosi di fibromialgia o sindrome fibromialgica in collaborazione con l'Istituto superiore della sanità per poter inserire la Fibromialgia tra le malattie invalidanti che danno diritto all'esenzione dalla partecipazione alla spesa, individuate dal regolamento di cui al decreto del Ministro della sanità 28 maggio 1999, n. 329;

   ad assumere iniziative per facilitare a questi pazienti la possibilità di esercitare il loro lavoro nelle nuove forme previste anche dalla recente «legge Madia», che contempla vari modelli organizzativi.
(7-01377) «Binetti, Fucci».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia