ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/01353

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 864 del 04/10/2017
Abbinamenti
Atto 7/01385 abbinato in data 08/11/2017
Atto 7/01386 abbinato in data 08/11/2017
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00266
Firmatari
Primo firmatario: GIACOMONI SESTINO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 04/10/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SAVINO SANDRA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 04/10/2017
LAFFRANCO PIETRO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 04/10/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Stato iter:
08/11/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/10/2017
GIACOMONI SESTINO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 10/10/2017
BERNARDO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO
PELILLO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 25/10/2017
PELILLO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 08/11/2017
CASERO LUIGI ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 08/11/2017
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE
GIACOMONI SESTINO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
PELILLO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO
BERNARDO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/10/2017

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 10/10/2017

DISCUSSIONE IL 25/10/2017

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 25/10/2017

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 08/11/2017

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 08/11/2017

ACCOLTO IL 08/11/2017

PARERE GOVERNO IL 08/11/2017

DISCUSSIONE IL 08/11/2017

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 08/11/2017

CONCLUSO IL 08/11/2017

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-01353
presentato da
GIACOMONI Sestino
testo di
Mercoledì 4 ottobre 2017, seduta n. 864

   La VI Commissione,

   premesso che:

    i commi da 88 al 14 dell'articolo 1 della legge di bilancio 2017 (legge n. 232 del 2016) hanno introdotto agevolazioni fiscali volte a incoraggiare investimenti a lungo termine nelle imprese e specialmente nelle piccole e medie imprese, attraverso investimenti qualificati e piani di risparmio a lungo termine (PIR);

    in particolare, tale normativa, da un lato, ai commi da 88 a 96, prevede l'esenzione dall'imposta sul reddito per i redditi derivanti dagli investimenti a lungo termine (detenuti per almeno cinque anni) nel capitale di imprese, effettuati da casse previdenziali o da fondi pensione nel limite del 5 per cento del loro attivo patrimoniale;

    da un altro lato, ai commi da 100 a 114, prevede l'esenzione fiscale per i redditi di capitale e i redditi diversi percepiti da persone fisiche residenti in Italia, al di fuori dello svolgimento di attività di impresa commerciale, derivanti dagli investimenti effettuati nei predetti Pir a condizione che gli strumenti finanziari in, cui è investito il Pir siano detenuti per almeno 5 anni e che il valore del Pir sia investito in strumenti finanziari emessi da imprese italiane e europee, con una riserva minima del 30 per cento investito in strumenti di piccole e medie imprese, entro il limite individuale di 30.000 euro all'anno e, comunque, di complessivi 150.000 euro;

    la normativa appena richiamata sta già sortendo effetti positivi, testimoniati dal fatto che i Pir stanno raccogliendo una massa sempre più ingente di risparmi delle famiglie italiane, consentendo una diversificazione degli investimenti e fornendo risorse fresche per finanziarie le imprese produttive italiane;

    l'attuazione di tale articolata disciplina ha tuttavia fatto emergere alcuni dubbi e problemi applicativi che appare necessario chiarire, nonché l'opportunità di estenderne l'applicazione, al fine di rafforzarne gli effetti di sostegno agli investimenti nell'economia reale, soprattutto nelle piccole e medie imprese e nelle società che non possono aspirare alla quotazione;

    in tale contesto appare inoltre necessario favorire il collocamento e la quotazione sul mercato di un paniere più ampio di titoli azionari e obbligazionari emessi da società italiane, al fine di evitare che le maggiori risorse finanziarie mobilitate dai predetti incentivi tributari finiscano per provocare un effetto di «bolla speculativa» sui pochi titoli esistenti,

impegna il Governo

   ad assumere tutte le iniziative utili, anche di carattere normativo, per:

    a) prevedere l'applicazione del meccanismo di detassazione previsto per gli investimenti qualificati ai sensi dell'articolo 1, commi da 88 a 96, della legge di bilancio 2017, anche agli investimenti effettuati tramite sottoscrizione di strumenti obbligazionari aventi le medesime caratteristiche dei titoli (quote e azioni) elencati dal comma 89;

    b) chiarire se sia possibile applicare il regime agevolativo contemplato per gli investimenti qualificati di cui al comma 89 e per i Pir, di cui al comma 100 anche ai proventi derivanti da investimenti, effettuati prima del 2017, nonché considerare effettuato l'investimento assistito dalle predette agevolazioni nel momento in cui la controparte accetta la richiesta di commitment da parte dell'investitore;

    c) introdurre la possibilità, nel caso di cessione entro il periodo di 5 anni degli investimenti assistiti dalle agevolazioni tributarie, di reinvestire, entro il termine di 90 giorni, i redditi realizzati attraverso la cessione, mantenendo l'esenzione anche sul nuovo investimento, ovvero quantomeno escludendo l'applicazione degli interessi sull'imposta dovuta sui medesimi redditi;

    d) innalzare dal 5 per cento fino al 10 per cento, il tetto stabilito per gli investimenti effettuati da casse previdenziali o fondi pensione, nonché ampliare i limiti individuali di 30.000 euro annui e di 150.000 euro complessivi previsti per le persone fisiche, ad esempio portando il primo limite a 100.000 euro e il secondo a 500.000 euro;

    e) prevedere che le percentuali del 70 per cento e del 30 per cento previste dal comma 102 dell'articolo 1 della legge n. 232 del 2016, siano calcolate sull'ammontare dei soli investimenti effettivamente effettuati e non sulla raccolta totale dei Pir, permettendo ai fondi di avere più libertà di azione sugli investimenti e consentendo loro maggiore possibilità di diversificazione sui mercati esteri;

    f) semplificare le regole per l'emissione, da parte delle piccole e medie imprese italiane, di azioni o obbligazioni oggetto dei meccanismi agevolativi, al fine di ampliare le opportunità di investimento in imprese nazionali, nonché promuovere, anche da parte di borsa italiana, la semplificazione delle procedure di quotazione, in particolare per quanto riguarda i titoli obbligazionari;

    g) ampliare il numero di società che accedono al mercato azionario e obbligazionario, ad esempio prevedendo agevolazioni fiscali per favorire la crescita di veicoli sul modello delle Special Purpose Acquisition Company (SPAC);

    h) agevolare sotto il profilo tributario le emissioni obbligazionarie, il cui emittente non sia una sola impresa, ma una pluralità di società, attraverso un consorzio di emittenti obbligazionari, associando a tale tipo di emissioni forme di garanzia a tutela del sottoscrittore/risparmiatore;

    i) prevedere che i titoli obbligazionari emessi dalle piccole e medie imprese, possano essere sottoscritti direttamente da consorzi di Pir, ovvero prevedete che tali consorzi possano partecipare direttamente agli aumenti di capitale deliberati dalle società che non siano quotate.
(7-01353) «Giacomoni, Sandra Savino, Laffranco».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

piccole e medie imprese

imposta sul reddito

investimento