Legislatura: 17Seduta di annuncio: 711 del 06/12/2016
Primo firmatario: CRIPPA DAVIDE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 06/12/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma VALLASCAS ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 06/12/2016 CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 06/12/2016 DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 06/12/2016 DELLA VALLE IVAN MOVIMENTO 5 STELLE 06/12/2016 FANTINATI MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 06/12/2016
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 06/12/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 28/03/2017 Resoconto BELLANOVA TERESA ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI) REPLICA 28/03/2017 Resoconto VALLASCAS ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/12/2016
SOLLECITO IL 09/02/2017
DISCUSSIONE IL 28/03/2017
SVOLTO IL 28/03/2017
CONCLUSO IL 28/03/2017
CRIPPA, VALLASCAS, CANCELLERI, DA VILLA, DELLA VALLE e FANTINATI. —
Al Ministro dello sviluppo economico
. — Per sapere – premesso che:
secondo il testo proposto dalla X Commissione del Senato per l'Atto Senato 2085-A «legge annuale sulla concorrenza e la concorrenza» a decorrere dal 1o luglio 2018, il terzo periodo del comma 2 dell'articolo 22 del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164, e successive modificazioni, è soppresso;
ciò comporterà secondo gli interroganti la cessazione del regime di maggior tutela, il servizio di fornitura di elettricità a condizioni economiche e contrattuali stabilite dall'Autorità per l'energia, ad oggi ancora la più diffusa tra i clienti domestici e le imprese con meno di 50 addetti ed un fatturato annuo non superiore a 10 milioni di euro alimentata in bassa tensione;
la proposta di legge prevede una serie di condizioni che dovranno essere soddisfatte per rendere effettiva tale abolizione ma non un vincolo rispetto all'esistenza di comportamenti collusivi tra imprese o di un eccesso di concentrazione su un singolo operatore;
il rapporto dell'Autorità sugli esiti del monitoraggio retail riporta che «nel 2013 quasi il 60 per cento dei clienti domestici che escono dal servizio di maggior tutela sceglie il fornitore collegato al distributore come fornitore alle condizioni di mercato libero» e «questo confermerebbe l'esistenza di un vantaggio per i fornitori preesistenti nell'acquisizione dei clienti da fornire alle condizioni di mercato libero» con numeri analoghi per il servizio di salvaguardia;
questo dato sembrerebbe confermato dalla recente pubblicazione del report sui dati operativi del gruppo Enel dei primi nove mesi 2016, dove si riportano per il retail regolato 0,8 milioni di clienti nel 2015 e 19,8 nel 2016 contro 6,2 e 6,9 milioni nel mercato libero; circa il 70 per cento di chi è uscito dal mercato vincolato sembra essere rimasto legato allo stesso operatore;
in assenza di interventi, anche considerando la recente iniziativa della «Tutela simile», Enel arriverebbe a una quota di mercato liberalizzato intorno al 70 per cento del totale dei domestici;
tale situazione non appare agli interroganti in linea con le finalità di cui al comma 1 dell'articolo 47 della legge 23 luglio 2009, n. 99 –:
quali iniziative intenda adottare, per quanto di competenza, per favorire la concorrenza nel mercato dell'energia elettrica a vantaggio dei consumatori finali. (5-10103)
Il disegno di legge annuale per la concorrenza, attualmente in discussione al Senato, prevede, come ricordato dall'interrogante, il superamento dal 1o luglio 2018 del regime di «maggior tutela» per i clienti del settore elettrico. Questo passaggio – espresso dal punto di vista formale in una semplice norma di abrogazione, contenuta all'articolo 29 dell'attuale DDL – è in realtà il punto di arrivo di un piano di azione complesso e articolato, contenuto negli articoli successivi dello stesso DDL, previsto per garantire un pieno diritto di scelta, informato e consapevole, ai cittadini interessati.
Tale piano punta al raggiungimento di una serie di obiettivi che riguardano in particolare la piena operatività degli strumenti per la confrontabilità delle offerte, la semplificazione delle procedure e dei tempi di switching e di fatturazione, l'implementazione dell'obbligo di separazione del marchio, la tutela delle famiglie in condizioni di disagio economico, l'accrescimento del sistema di vigilanza e di informazione a tutela dei consumatori: tutte misure che si aggiungerebbero agli strumenti già in corso di attuazione, come la diffusione dei contatori intelligenti e una maggiore leggibilità delle bollette, promossa dall'Autorità per l'energia.
Il processo ipotizzato dal DDL concorrenza non interessa solo l'Italia. Infatti, è bene precisare che il tema del superamento delle tutele di prezzo nel mercato elettrico è oggetto di una nuova proposta di direttiva UE, compresa nel cosiddetto Pacchetto Invernale recentemente varato dalla Commissione europea, in cui l'attenzione è esplicitamente diretta a rafforzare il ruolo del consumatore e consentirgli di avere un maggior controllo sulle proprie scelte energetiche. In molti Paesi esistono, infatti, ancora prezzi regolamentati e uno degli obiettivi è appunto il graduale superamento di simili regimi, affiancando misure in grado di rafforzare la consapevolezza e l'autonomia di scelta del consumatore. La piena integrazione dei mercati finali della vendita è, infatti, uno degli elementi fondanti del mercato interno dell'energia.
Su questo punto, insomma, la strada ipotizzata dal DDL concorrenza è dunque del tutto coerente con l'obiettivo di questa nuova proposta di direttiva europea.
Lo stesso DDL concorrenza assegna a un Decreto Ministeriale del Ministero dello Sviluppo economico, sentite l'Autorità per l'energia, l'Antitrust e le commissioni parlamentari competenti, il compito di asseverare il raggiungimento dei citati obiettivi e di individuare le modalità per il superamento della maggior tutela, al fine di garantire l'ingresso consapevole dei consumatori sul mercato, il rispetto delle norme della concorrenza e la pluralità dei fornitori e delle offerte. Il DDL, inoltre, demanda al Mise la riforma degli attuali bonus elettrico e gas, con l'obiettivo di garantire piena tutela alle famiglie in condizioni di disagio e contrastare la povertà energetica.
Tali passi si baseranno anche sui dati contenuti in un dettagliato rapporto, a cura dell'Autorità per l'energia, relativo al monitoraggio dei mercati di vendita al dettaglio dell'energia elettrica e del gas.
La strada oggi tracciata è dunque preordinata a soddisfare la necessità che il superamento delle tutele di prezzo avvenga in un contesto di massima trasparenza e informativa per il consumatore e con un diretto coinvolgimento del Parlamento, che potrà quindi al momento opportuno integrare le analisi e le proposte del Mise con l'espressione del proprio parere.
Si ricorda, infine, che l'Autorità per l'energia e l'Antitrust vigilano, ciascuno nell'ambito delle proprie competenze e con gli strumenti previsti dalla normativa vigente, sull'eventuale esercizio di potere di mercato da parte degli operatori o sull'esistenza di comportamenti collusivi.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):concorrenza
industria elettrica
liberalizzazione del mercato