ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08784

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 631 del 25/05/2016
Abbinamenti
Atto 5/10701 abbinato in data 25/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: NICOLETTI MICHELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 25/05/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO 25/05/2016
BONOMO FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2016
TENTORI VERONICA PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2016
NARDUOLO GIULIA PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2016
COMINELLI MIRIAM PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2016
SBROLLINI DANIELA PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2016
BRUNO BOSSIO VINCENZA PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2016
BINETTI PAOLA AREA POPOLARE (NCD-UDC) 06/06/2016
GIULIANI FABRIZIA PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2016
BINI CATERINA PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2016


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE 25/05/2016
MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE 25/05/2016
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 24/08/2016
Stato iter:
25/05/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 25/05/2017
Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 25/05/2017
Resoconto CICCHITTO FABRIZIO ALTERNATIVA POPOLARE-CENTRISTI PER L'EUROPA-NCD
 
REPLICA 25/05/2017
Resoconto NICOLETTI MICHELE PARTITO DEMOCRATICO
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 25/05/2017
Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 25/05/2016

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 07/06/2016

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 24/08/2016

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 25/05/2017

DISCUSSIONE IL 25/05/2017

SVOLTO IL 25/05/2017

CONCLUSO IL 25/05/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08784
presentato da
NICOLETTI Michele
testo presentato
Mercoledì 25 maggio 2016
modificato
Martedì 7 giugno 2016, seduta n. 633

   NICOLETTI, QUARTAPELLE PROCOPIO, BONOMO, TENTORI, NARDUOLO, COMINELLI, SBROLLINI, BRUNO BOSSIO, BINETTI, GIULIANI, BINI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   secondo articoli di stampa, il diciottenne nordcoreano Song-Hyok Choe, dopo aver partecipato ad un campus organizzato a Perugia dall’Italian Soccer Management – ove lo ha notato il capo dello scouting viola – ed appena compiuti 18 anni, è stato tesserato dalla società calcistica Fiorentina ACF s.p.a. Choe milita ora nel campionato Primavera ed avrebbe firmato con il club toscano un contratto che lo qualifica quale «giovane di serie», ai sensi dell'articolo 33 delle norme organizzative interne della FIGC. Il contratto è stato depositato nei primi giorni di marzo 2016;
   insieme a Choe hanno partecipato al Campus a Perugia, organizzato dalla sopracitata società sportiva dilettantistica Italian Soccer Management – specializzata nella ricerca e formazione di giovani talenti – anche altri due atleti, Han Kwang-Song Pak Yong-Gwan;
   altri due giovani calciatori nordcoreani – entrambi 18enni – l'attaccante Jong Chang Bom e il portiere Ri Chol Song sono in prova per un eventuale tesseramento con la squadra Primavera della società sportiva calcio Napoli s.p.a.;
   sempre secondo indiscrezioni di stampa, sulla base delle regole del mercato calcistico, i suddetti calciatori potrebbero stipulare contratti del valore di 50-100 mila euro;
   l'organo di governo del calcio nella Corea del nord è la DPR Korea Football Association, la Federazione nordcoreana di calcio. Essa, come tutte le istituzioni di Pyongyang, dipende dal Governo di Kim Jong-un. In virtù degli stretti rapporti tra Italian Soccer Management e Pyongyang, il segretario generale della Federazione nordcoreana di calcio si è recato in Italia nel mese di gennaio 2016 per discutere dei contratti e delle condizioni di permanenza dei giocatori nordcoreani nel nostro Paese;
   la Chobyong, la squadra di provenienza dei primi tre calciatori citati, sembra essere di proprietà dell'Esercito nordcoreano;
   normalmente, per aggirare l'embargo economico, molte società e/o autorità nordcoreane, soprattutto quelle di Stato, tendono a realizzare triangolazioni con versamenti di denaro in Cina o a Hong Kong;
   secondo lo studio di « Human Rights and North Korea's Overseas Labor: Dilemmas and Policy Challenges», pubblicato nel maggio del 2015 dal Database center for North Korean Human Rights, nessun nordcoreano che lavori fuori dai confini nazionali può tenere per sé lo stipendio. Il rapporto sostiene in particolare che le politiche di indottrinamento e le misure di sorveglianza valgono a maggior ragione per i nordcoreani che si trovano all'estero. Ai nordcoreani vengono normalmente negati contatti con la stampa, mentre le relazioni con i colleghi stranieri sono limitate a quanto strettamente necessario per l'effettiva esecuzione del lavoro;
   sempre secondo il sopracitato studio, sono inoltre fortemente limitate le comunicazioni con la Corea del Nord, che possono avvenire solo parzialmente e per corrispondenza. Sono infine vietati l'utilizzo dei social network e l'accesso ad internet;
   appena arrivano in territorio straniero, ai nordcoreani vengono confiscati i documenti. In questo modo, se si allontanano dal luogo di lavoro, non possono provare la propria identità;
   per quanto riguarda il contratto di lavoro, solitamente l'azienda o la società che li assume contatta le autorità nordcoreane (nel caso del calcio, la Federazione nordcoreana di calcio). Pare che, in media, il 70 per cento dello stipendio debba essere devoluto all'autorità, mentre solo il 30 per cento resta al dipendente. Una parte di quest'ultima percentuale, tra l'altro, è utilizzata per sostenere il Partito al governo. Tale sostegno è obbligatorio per ogni cittadino nordcoreano;
   lo sport è indiscutibilmente un fenomeno di sensibilità sociale, che ha importanti riflessi anche in campo economico e politico, ed è nello stesso tempo un fattore di civiltà e di relazione pacifica tra le persone e tra i popoli;
   lo sport può rappresentare un veicolo di formazione e di sviluppo sociale e civile particolarmente riconosciuto dai giovani, che dalle attività sportive ricavano un impulso per guardare al di là delle barriere nazionali, culturali e sociali, mentre le sopraddette limitazioni ai danni dei calciatori nordcoreani contribuirebbero ad isolarli, compromettendone significativamente la loro libertà –:
   se siano a conoscenza che i giovani calciatori nordcoreani attualmente nel nostro Paese sarebbero sottoposti alle limitazioni sopradescritte, in particolare la confisca dei documenti, l'impossibilità di comunicare con la Corea del Nord e il divieto di accesso ad internet, che costituirebbero una forte restrizione delle libertà individuali;
   se siano a conoscenza che essi percepirebbero solamente il 30 per cento dello stipendio, in quanto il restante 70 per cento è destinato all'autorità statale nordcoreana;
   se intendano verificare le modalità di pagamento dei calciatori da parte delle sopraddette società calcistiche italiane al fine di controllare che le operazioni effettuate a favore delle autorità statali nordcoreane non abbiano aggirato l'embargo con transazioni attraverso Paesi terzi;
   se intendano verificare gli importi contrattuali e che i compensi annui vengano effettivamente versati ai singoli calciatori e non nelle casse delle autorità statali nordcoreane;
   come intendano assicurare il pieno rispetto delle libertà individuali e dei diritti fondamentali dei calciatori nordcoreani ingaggiati dalle società italiane e ospitati nel nostro Paese. (5-08784)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 25 maggio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-08784

  I fatti rappresentati dagli onorevoli interroganti vanno naturalmente iscritti nell'attuale scenario politico internazionale. Come noto, i rapporti tra la Corea del Nord, stato totalitario socialista, e la comunità internazionale sono divenuti particolarmente tesi in seguito ad alcune iniziative ostili intraprese dal presidente e dittatore nordcoreano Kim Jong-un, in particolare, nei confronti della vicina Corea del Sud e degli Stati Uniti.
  In questo quadro, gli ingaggi di giovani calciatori nordcoreani da parte di società calcistiche italiane sono da tempo all'attenzione del Governo, che è in stretto contatto con alcuni club interessati.
  Dalla Società A.C. Fiorentina si è appreso che il calciatore Choe Song Hyok è arrivato nella società viola da «non tesserato» (così come certificato dalla Federazione Calcistica Nordcoreana, su esplicita richiesta della FIGC). In data 1o marzo 2016 è stato tesserato da ACF come «giovane di serie» (avendone i requisiti di età), il che non ha comportato alcun compenso a favore del giocatore. Peraltro, non essendovi stato alcun trasferimento da altro Club, la Fiorentina non ha pagato alcunché per tesserarlo come «giovane di serie». Dopo alcune valutazioni, atteso che il giocatore aveva già lasciato la Fiorentina ai primi di giugno, il 15 luglio 2016 la Fiorentina ha di fatto chiuso il proprio rapporto con il calciatore inserendolo nella lista di svincolo dei giovani di serie.
  Un ulteriore giovane giocatore, Han Kwan Song, classe 1998, da quanto appreso dalla società Cagliari Calcio, sarebbe stato tesserato dal club sardo senza la corresponsione di alcun corrispettivo finanziario in qualità di «giovane di serie». Tale forma contrattuale permetterebbe il tesseramento di giovani fino al 19o anno di età (a prescindere dalla convocazione in prima squadra).
  Il Cagliari Calcio ha assicurato che il calciatore, non essendo ancora tesserato come «professionista», non percepirà in questa fase alcun emolumento. Il club tuttavia non esclude la futura corresponsione di emolumenti a partire dalla prossima stagione, in particolare nell'eventualità della permanenza nella rosa della prima squadra e la firma di un contratto da «professionista». In tale caso i dirigenti del club hanno fatto presente che l'eventuale tesseramento a titolo di professionista, con la conseguente corresponsione di remunerazione finanziaria, avverrebbe in maniera diretta dal conto corrente registrato della società ad un conto corrente intestato direttamente al calciatore.
  In ogni caso, si sottolinea che gli ingaggi di calciatori nordcoreani presso società calcistiche italiane sono stati oggetto di segnalazione da parte del Ministero degli Esteri al Comitato di Sicurezza Finanziaria (organismo interministeriale competente per l'attuazione delle sanzioni finanziarie adottate dalle Nazioni Unite e dall'Unione Europea) affinché possa essere esercitata la necessaria ed opportuna vigilanza sulla compatibilità con il quadro sanzionatorio vigente verso la Corea del Nord.
  Il Ministro per lo sport, per parte sua, non può che condividere la preoccupazione manifestata dall'onorevole Quartapelle rispetto a un fenomeno che, qualora trovasse conferma, risulterebbe non soltanto gravemente lesivo della dignità dei lavoratori nordcoreani all'estero, ma comporterebbe altresì la violazione dell'embargo imposto alla Corea del Nord.
  Vorrei concludere assicurando che il Governo continuerà a monitorare attentamente tutte le transazioni finanziarie concernenti l'ingaggio di calciatori nord-coreani da parte di club italiani.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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