ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08275

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 599 del 31/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: DAMIANO CESARE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 31/03/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MICCOLI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 31/03/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 31/03/2016
Stato iter:
07/04/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/04/2016
Resoconto BOBBA LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 07/04/2016
Resoconto MICCOLI MARCO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 31/03/2016

DISCUSSIONE IL 07/04/2016

SVOLTO IL 07/04/2016

CONCLUSO IL 07/04/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08275
presentato da
DAMIANO Cesare
testo di
Giovedì 31 marzo 2016, seduta n. 599

   DAMIANO e MICCOLI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   da nota sindacale del 29 febbraio 2016, rilasciata congiuntamente dalle sigle sindacali di categoria sindacato lavoratori della comunicazione — CGIL, Federazione informazione spettacolo e telecomunicazioni — CISL, Unione italiana lavoratori della comunicazione – si viene a conoscenza che «il 23 febbraio 2016 Francesco Gaetano Caltagirone e Azzurra Caltagirone (vicepresidente della Fieg) hanno comunicato lo spacchettamento delle attività produttive delle testate dei quotidiani «Il Messaggero» di Roma, «Il Mattino» di Napoli e «Il Gazzettino» di Venezia, in spregio alle regole previste dal contratto nazionale di lavoro. In modo subdolo il 23 dicembre 2015 hanno costituito le società «Servizi Italia 15 S.r.l.», e «Stampa Napoli 2015 S.r.l.» e «Stampa Roma 2015 S.r.l. Tali società acquisiranno i rami d'azienda delle testate dei quotidiani sopra richiamate»;
   la descritta operazione, si apprende da missiva inviata dagli organi dirigenziali del gruppo Caltagirone alle rappresentanze sindacali di categoria, «si inserisce in un programma di riorganizzazione generale finalizzato a semplificare le strutture organizzative con lo scopo di massimizzare sia le sinergie aziendali sia l'equilibrio economico complessivo delle società coinvolte dalla presente operazione, ciò anche in considerazione della grave crisi che ha interessato il settore e che ha comportato pesanti perdite negli ultimi 5 anni»;
   il trasferimento dei rami d'azienda a favore delle società beneficiarie sarà effettivo a partire dal primo aprile 2016;
   alle organizzazioni sindacali invece la procedura attuata risulta volta ad una destrutturazione del contratto collettivo nazionale poiché provocherà, per 77 lavoratrici e lavoratori coinvolti, un passaggio dal CCNL dei Poligrafici a quello del Commercio nonché licenziamenti individuali senza giustificato motivo e spostamenti forzosi da una attività all'altra. Esempio di questa precisa volontà risiede nell'attuale licenziamento di 3 lavoratori de «Il Mattino» di Napoli;
   sempre le forze sindacali dichiarano fallite le trattative avviate al tavolo di concertazione tra le parti tenutosi il 22 marzo 2016 per l'intransigenza mostrata dal gruppo Caltagirone. Quest'ultimo avrebbe rigettato qualsiasi proposta ed avviato un concreto attacco ai diritti di tutti i lavoratori Poligrafici;
   per tali ragioni le segreterie nazionali di Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil hanno indetto lo sciopero del settore per il 24 marzo 2016;
   risulta agli interroganti che il gruppo Caltagirone abbia usufruito dei fondi previsti per l'editoria, il che rende discutibili dinamiche come quelle descritte in premessa –:
   se intenda monitorare l'operazione di dislocamento dei dipendenti che, dal primo aprile 2016, saranno appaltati in una delle società esterne beneficianti, affinché ne siano tutelati i diritti. (5-08275)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 7 aprile 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-08275

  Gli onorevoli interroganti – con il presente atto parlamentare – pongono l'attenzione del Governo la situazione dei lavoratori del gruppo editoriale Caltagirone.
  Il gruppo Caltagirone ha avviato un progetto di modernizzazione di alcune attività volto a caratterizzare le testate giornalistiche dei quotidiani «Il Mattino» ed «Il Messaggero» e «Il Gazzettino» per tipo di attività: prestampa e stampa; amministrazione e servizi. Tale progetto, dopo essere stato approvato dalle assemblee delle società interessate, è stato reso operativo secondo tempi e modalità previste dalla legge. Il progetto intende semplificare la struttura organizzativa del gruppo che, cresciuto negli anni anche attraverso acquisizioni, è oggi composto da molte società aventi nella sostanza un medesimo scopo sociale e attività simili. Tale modello organizzativo è ritenuto dal gruppo insostenibile e incompatibile con le attuali dimensioni delle società interessate nonché con le presenti e future condizioni del mercato.
  In particolare, mediante distinte procedure di trasferimento di ramo d'azienda:
   «Il Messaggero» ha trasferito i settori prestampa-stampa e amministrazione-servizi in due rispettive società: Stampa Roma 2015 e Servizi Italia 15;
   «Il Mattino» ha compiuto identica operazione in Stampa Napoli 2015 e in Servizi Italia 15;
   «Il Gazzettino» ha trasferito il solo settore servizi (essendo prestampa-stampa già affidate ad altra società) alla citata società Servizi Italia 15.

  Il progetto coinvolge:
   62 lavoratori, di cui due dirigenti, trasferiti a Stampa Roma 2015;
   26 lavoratori, di cui due dirigenti, trasferiti a Stampa Napoli 2015;
   78 lavoratori, di cui tre dirigenti, trasferiti a Servizi Italia 15.

  Preciso che non ci sono stati licenziamenti e le sedi di lavoro sono rimaste invariate.
  Per quanto riguarda i contratti collettivi nazionali di lavoro applicati, le società Stampa Roma 2015 e Stampa Napoli 2015 manterranno il contratto collettivo nazionale di lavoro poligrafico. La società Servizi Italia 15, aderente a Confcommercio, ha adottato, invece, il contratto collettivo nazionale di lavoro del terziario. Per questo motivo è stato già avviato con le Organizzazioni sindacali del terziario un tavolo di armonizzazione dei trattamenti economici e normativi dei lavoratori interessati. Mi riferisco in particolare: all'inquadramento contrattuale, al trattamento retributivo, agli scatti di anzianità, all'orario lavoro, alle ferie ed ai permessi, ai fondi di previdenza complementare e sanitaria, ai ticket restaurant. Informo al riguardo che il prossimo incontro è fissato per giorno 11 aprile.
  Per quanto concerne i licenziamenti operati dal quotidiano «Il Mattino» – di cui si fa menzione nel presente atto –, la Direzione territoriale del lavoro di Napoli non ha rilevato, dalla documentazione esaminata, nessuna correlazione tra essi ed il progetto poc'anzi illustrato. Tali licenziamenti, infatti, vanno collocati nel contesto di un processo di riorganizzazione aziendale avviato alcuni anni addietro che ha determinato, tra l'altro, l'affidamento esclusivo a terzi delle attività relative ai sistemi informativi. Tali processi riorganizzativi, si sono resi indispensabili per la grave situazione di crisi economico-finanziaria che da anni interessa «Il Mattino» nonché l'intero settore dell'editoria. Il Mattino ha dunque licenziato – per giustificato motivo oggettivo consistente nella soppressione del posto di lavoro – tre addetti ai sistemi informativi impiegati presso la sede di Napoli.
  Tali licenziamenti sono stati adottati nel pieno rispetto della procedura prevista dalla legge n. 604 del 1966 come modificata dalla cosiddetta «Legge Fornero». Preciso che i licenziamenti sono stati preceduti da diversi incontri sindacale anche a livello nazionale. Ricordo, inoltre, che i lavoratori hanno impugnato tali licenziamenti e, pertanto, sarà il giudice del lavoro a pronunciarsi in merito ad essi.
  Faccio presente, inoltre, che il Ministero che rappresento, con il decreto n. 91015 del 15 luglio 2015, ha concesso il trattamento di integrazione salariale per riorganizzazione aziendale dovuta a crisi aziendale per un massimo di 35 giornalisti professionisti de «Il Messaggero», relativamente al periodo dal 10 novembre 2014 al 9 novembre 2015. La società ha, inoltre, presentato istanza per il secondo anno di trattamento, dal 10 novembre 2015 al 9 maggio 2016, che è attualmente in fase istruttoria.
  E ancora, con il decreto n. 91794 del 10 settembre 2015, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha concesso il trattamento di integrazione salariale a seguito della stipula di un contratto di solidarietà in favore di 78 lavoratori de «Il Mattino» e relativamente al periodo al 1o aprile 2015 al 31 marzo 2016.
  Infine, con i decreti n. 91016 e n. 94829, il Ministero che rappresento ha concesso il trattamento di integrazione salariale per riorganizzazione aziendale dovuta presenza di crisi aziendale per un massimo di 103 giornalisti professionisti de «Il Gazzettino» relativamente al periodo dal 15 gennaio 2015 al 14 gennaio 2016. La società ha, inoltre, presentato istanza per il secondo anno di trattamento dal 15 gennaio 2016 al 14 gennaio 2017, che è attualmente in fase istruttoria.
  Il Dipartimento dell'editoria e dell'informazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha reso noto che le testate del gruppo Caltagirone hanno usufruito dei contributi pubblici diretti, previsti per le imprese editoriali, dal 1981 al 1989. Più di recente il medesimo gruppo ha usufruito di alcune misure indirette di sostegno pubblico volte a facilitare le ristrutturazioni aziendali rese necessarie nell'attuale contesto di crisi del mercato editoriale. Tale Dipartimento ha chiarito, altresì, che la propria attività si esaurisce nella verifica del possesso dei requisiti previsti dalla legge ai fini dell'erogazione delle provvidenze e, pertanto, non può entrare nel merito delle strategie aziendali o nella gestione dei rapporti di lavoro instaurati con i lavoratori.
  Da ultimo, nel rilevare che, ad oggi, non è stato richiesto dalle parti interessate alcun incontro per l'esame della situazione occupazionale sono comunque in condizione di assicurare la disponibilità del Ministero del lavoro e delle politiche sociali a monitorare i futuri sviluppi della vicenda anche nella eventuale prospettiva di esaminarne le principali criticità, tenuto conto degli strumenti di tutela finora attivati.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sindacato

contratto collettivo

licenziamento abusivo