ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07569

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 557 del 28/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: GNECCHI MARIALUISA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/01/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALBANELLA LUISELLA PARTITO DEMOCRATICO 28/01/2016
BARUFFI DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 28/01/2016
BOCCUZZI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 28/01/2016
CASELLATO FLORIANA PARTITO DEMOCRATICO 28/01/2016
FONTANA CINZIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 28/01/2016
GIACOBBE ANNA PARTITO DEMOCRATICO 28/01/2016
GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 28/01/2016
INCERTI ANTONELLA PARTITO DEMOCRATICO 28/01/2016
MAESTRI PATRIZIA PARTITO DEMOCRATICO 28/01/2016
MICCOLI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 28/01/2016
PARIS VALENTINA PARTITO DEMOCRATICO 28/01/2016
PICCOLO GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 28/01/2016
SIMONI ELISA PARTITO DEMOCRATICO 28/01/2016
ZAPPULLA GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 28/01/2016
PILOZZI NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO 28/01/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 28/01/2016
Stato iter:
28/04/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/04/2016
Resoconto CASSANO MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 28/04/2016
Resoconto GNECCHI MARIALUISA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 28/01/2016

DISCUSSIONE IL 28/04/2016

SVOLTO IL 28/04/2016

CONCLUSO IL 28/04/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07569
presentato da
GNECCHI Marialuisa
testo di
Giovedì 28 gennaio 2016, seduta n. 557

   GNECCHI, ALBANELLA, BARUFFI, BOCCUZZI, CASELLATO, CINZIA MARIA FONTANA, GIACOBBE, GRIBAUDO, INCERTI, PATRIZIA MAESTRI, MICCOLI, PARIS, GIORGIO PICCOLO, SIMONI, ZAPPULLA e PILOZZI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   con l'atto di sindacato ispettivo n. 5-06265 è stato richiesto al Ministero del lavoro quanti sono i lavoratori suddivisi per sesso, inseriti in mobilità a seguito di accordi stipulati in sede governativa o non governativa entro il 31 dicembre 2011 e che matureranno i previgenti requisiti pensionistici entro due ovvero tre anni dalla fine del periodo di mobilità;
   in data 17 settembre 2015, il sottosegretario delegato ha fornito la seguente risposta: «Per quanto concerne lo specifico quesito posto nel presente atto parlamentare rappresento che sono circa 158 mila i lavoratori interessati da accordi governativi, sottoscritti tra il 2008 ed il 2011, che prevedono la mobilità non oppositiva finalizzata al raggiungimento dei requisiti pensionistici. Da ultimo rappresento che l'INPS, specificatamente interessato della questione, ha reso noto che sono in via di completamento le ulteriori analisi dei dati in possesso dell'istituto, peraltro particolarmente complesse e laboriose, al fine di fornire in maniera più dettagliata le informazioni richieste»;
   dal 17 settembre 2015 ad oggi, l'Inps non ha tuttora fornito in maniera più dettagliata le informazioni richieste, nonostante siano trascorsi oltre quattro mesi dalla risposta all'interrogazione;
   come richiamato nelle premesse dell'atto di sindacato ispettivo n. 5-06265 a seguito dell'approvazione del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 («manovra salva Italia»), sono pervenute a getto continuo segnalazioni di accordi individuali o collettivi, sottoscritti in sede governativa o in sede territoriale, perfezionati in data anche di molto antecedente al 31 dicembre 2011, che presentavano condizioni particolari e che la manovra «salva Italia» del dicembre 2011, non ha assolutamente considerato, lasciando i lavoratori anziani espulsi dal mercato del lavoro, senza alcuna forma di reddito e senza la possibilità di accedere alla pensione;
   si ribadisce quindi la necessità di individuare questa platea di soggetti, fino ad oggi non quantificati e di conseguenza considerati che attendono di capire quale potrà essere il loro destino, considerando che già con i provvedimenti in vigore, sono ammessi alla salvaguardia i lavoratori che maturano i previgenti requisiti entro un anno dalla fine della mobilità –:
   se non ritenga il Ministro interrogato di assumere iniziative affinché l'Istituto fornisca in maniera più dettagliata le informazioni richieste, così come espressamente dichiarato in sede di risposta all'atto di sindacato ispettivo sopra richiamato. (5-07569)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 28 aprile 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-07569

  Con il presente atto parlamentare l'onorevole Gnecchi quale chiede di conoscere il numero dei lavoratori collocati in mobilità a seguito di accordi stipulati in sede governativa e non governativa, entro il 31 dicembre 2011, che matureranno i requisiti pensionistici previgenti il cosiddetto decreto «Salva Italia» entro due o tre anni dalla fine della mobilità.
  A tale proposito, l'INPS ha reso noto che sono circa 5200 – di cui 1.525 donne e 3.675 uomini – i lavoratori che matureranno i requisiti pensionistici entro due anni dalla fine della mobilità; mentre sono circa 5.400 – di cui 1.630 donne e 3.770 uomini – quelli che matureranno i requisiti pensionistici entro tre anni dalla fine della mobilità.
  Tale stima è stata ottenuta sottraendo, dal numero complessivo dei lavoratori collocati in mobilità dal 1o gennaio 2008 al 30 settembre 2012, i lavoratori deceduti, quelli che nel frattempo hanno avuto accesso alla pensione e quelli salvaguardati dalle precedenti operazioni di salvaguardia. Va tuttavia precisato che potrebbero esserci dei lavoratori collocati in mobilità anche successivamente al 30 settembre 2012 sulla base di accordi sottoscritti prima del 31 dicembre 2011. Nell'ambito della platea così ottenuta sono stati individuati i lavoratori che entro due o tre anni dalla fine della mobilità matureranno i requisiti pensionistici previgenti al cosiddetto decreto «Salva Italia», ipotizzando per essi la continuità di versamenti fino alla data di raggiungimento dei predetti requisiti pensionistici.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

lavoratore anziano