ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05124

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 398 del 24/03/2015
Abbinamenti
Atto 5/11424 abbinato in data 07/12/2017
Firmatari
Primo firmatario: GALPERTI GUIDO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/03/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DONATI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 24/03/2015
DI MAIO MARCO PARTITO DEMOCRATICO 24/03/2015
D'INCECCO VITTORIA PARTITO DEMOCRATICO 24/03/2015
DELL'ARINGA CARLO PARTITO DEMOCRATICO 24/03/2015
FUSILLI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO 24/03/2015
FOLINO VINCENZO PARTITO DEMOCRATICO 24/03/2015
TARTAGLIONE ASSUNTA PARTITO DEMOCRATICO 24/03/2015
FEDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 24/03/2015
VALIANTE SIMONE PARTITO DEMOCRATICO 24/03/2015


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 24/03/2015
Stato iter:
07/12/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/12/2017
Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
 
REPLICA 07/12/2017
Resoconto GALPERTI GUIDO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/03/2015

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 07/12/2017

DISCUSSIONE IL 07/12/2017

SVOLTO IL 07/12/2017

CONCLUSO IL 07/12/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05124
presentato da
GALPERTI Guido
testo di
Martedì 24 marzo 2015, seduta n. 398

   GALPERTI, DONATI, MARCO DI MAIO, D'INCECCO, DELL'ARINGA, FUSILLI, FOLINO, TARTAGLIONE, FEDI e VALIANTE. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   le relazioni economiche e commerciali tra Italia e Taiwan, nonostante questi anni di crisi, hanno continuato a registrare un costante anche se limitato incremento e si avvicinano, nell'interscambio commerciale, al volume di 4 miliardi di euro annui, collocando però l'Italia solo al 5o posto tra i paesi della Unione europea dopo Germania, Gran Bretagna, Olanda e Francia;
   questo sviluppo poteva senz'altro essere migliore, nell'interesse del mondo del lavoro italiano, se la presenza istituzionale italiana a Taipei – da anni non proporzionata alla importanza di Taiwan, 18o economia del mondo, e alle opportunità che essa offre al sistema delle imprese italiane, anche in relazione alla sua formidabile connessione con l'economia del continente cinese – fosse stata adeguatamente rafforzata dai precedenti Governi;
   la debolezza della presenza italiana a Taipei fa anche risaltare lo svantaggio competitivo il nostro Paese subisce rispetto alle strutture degli altri più importanti Paesi europei, assai più consistenti e dinamiche di quella italiana;
   numerosi Governi di Paesi della Unione europea – più grandi e più piccoli del nostro e tutti, come l'Italia, pienamente rispettosi del tassativo principio della «One China Policy» – da anni promuovono le relazioni sostanziali con Taiwan anche inviando a Taipei, in missioni di lavoro, membri dei loro Governi con specifiche competenze economiche, commerciali, finanziarie, scientifiche e culturali. I due più recenti casi, nei mesi scorsi, sono stati quelli, delle delegazioni guidate dal Ministro dei trasporti del Regno Unito e dal Vice Ministro dell'industria e commercio della Repubblica Ceca. Sono inoltre noti i casi che riguardano analoghi esponenti di altri Paesi tra i quali Germania, Francia, Polonia, Svezia, Ungheria;
   tali missioni, come risulta agli interroganti, hanno generato, nei Paesi europei promotori, significativi effetti positivi nell'interscambio e nell'attrazione di investimenti taiwanesi;
   la prossima sessione annuale dei lavori del Foro italo-taiwanese di cooperazione economica – di cui si attende quanto prima dal Ministro dello sviluppo economico la fissazione della data di svolgimento – potrà rappresentare l'appropriata sede per impostare un'azione coordinata e organica, tra tutte le componenti italiane interessate, affinché si realizzino le necessarie e appropriate azioni finalizzate all'incremento dei rapporti economici tra i due Paesi –:
   quali iniziative i Ministri interrogati intendano concretamente adottare per rafforzare l'Ufficio italiano di promozione economica a Taipei e per dare impulso ad attività promozionali e incentivanti – analoghe a quelle da lungo tempo attuate da tanti altri Paesi della Unione europea – utili a favorire lo sviluppo delle relazioni commerciali, industriali, finanziarie, scientifiche e culturali italiane con Taiwan.
  (5-05124)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 7 dicembre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-05124

  In adesione alla politica «una sola Cina», l'Italia, al pari degli altri Paesi dell'Unione Europea, non intrattiene con Taipei relazioni diplomatiche, bensì sviluppa con l'isola rapporti pragmatici di collaborazione di carattere economico-commerciale e culturale.
  La Farnesina, attraverso l'operato dell'Ufficio italiano di promozione economica, commerciale e culturale a Taipei, è impegnata nella realizzazione delle iniziative di collaborazione concordate nell'ambito del Forum italo-taiwanese di cooperazione economica, industriale e finanziaria, co-presieduto, per la parte italiana, dal Ministero per lo sviluppo economico. L'ultima sessione del Forum si è svolta a Taipei l'11 settembre scorso. L'Italia continuerà a collaborare per consentire l'accesso di prodotti italiani come carne e frutta e per garantire la tutela delle indicazioni geografiche sul mercato taiwanese. Al contempo, l'azione del nostro Ufficio di promozione economica, commerciale e culturale verrà rivolta all'ulteriore rafforzamento della collaborazione nei seguenti settori: scambi universitari, innovazione tecnologica, industria 4.0, smart city, PMI, industria tessile, disegno industriale e prevenzione e monitoraggio dei disastri naturali.
  L'adesione dell'Italia alla politica «una sola Cina» non pregiudica pertanto l'ulteriore sviluppo di rapporti con Taipei nella sfera economico-commerciale e in quella culturale, né costituisce un ostacolo all'ipotesi di un rafforzamento della nostra Delegazione Diplomatica Speciale (denominata «Ufficio italiano di promozione economica, commerciale e culturale»). Tale ipotesi dovrà tuttavia essere attentamente valutata alla luce delle disponibilità complessive di risorse umane e finanziarie a disposizione e delle concorrenti esigenze di rafforzamento della rete in altri Paesi con i quali l'Italia intrattiene rapporti diplomatici e registra un interscambio economico e commerciale significativo.
  Parallelamente, a livello multilaterale, l'Italia e l'UE sostengono la partecipazione di Taiwan nelle organizzazioni internazionali per le quali la membership non preveda il riconoscimento giuridico di stato sovrano. L'Italia guarda quindi con favore ad una partecipazione di Taiwan ai fori multilaterali specializzati, a condizione che quest'ultima risulti compatibile con l'adesione del nostro Paese alla politica «una sola Cina».
  In questo contesto l'Italia e l'Unione europea sono consci dell'utilità della partecipazione di Taiwan all'Assemblea Mondiale della Sanità (AMS) per il rafforzamento del sistema sanitario globale. La partecipazione taiwanese ha avuto luogo in veste di osservatore dal 2009 al 2016 sulla base di un meccanismo d'intesa tra la Repubblica Popolare Cinese ed il Segretariato dell'Organizzazione che poggia sulle Risoluzioni n. 2758 dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite e n. 25.1 dell'Assemblea Mondiale della Sanità.
  La mancata partecipazione taiwanese all'Assemblea dell'AMS dello scorso maggio appare verosimilmente riconducibile alla attuale contingenza nei rapporti tra le due sponde dello Stretto di Taiwan a seguito del voto a Taipei nel 2016.
  Di fatto, in assenza dell'attivazione del suddetto meccanismo d'intesa, né il Segretariato né gli Stati membri disponevano di margini per assicurare la partecipazione di Taiwan all'AMS.
  Da parte italiana si proseguirà a prestare attenzione alla questione della partecipazione taiwanese all'AMS, in considerazione della sua rilevanza non solo nell'ambito regionale, ma anche per le potenziali implicazioni per il sistema sanitario globale. L'Italia continuerà a considerare attivamente insieme ai partner Unione europea il perseguimento di soluzioni pragmatiche e compatibili con la politica «una sola Cina» che possano consentire la partecipazione taiwanese ai fori internazionali.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

cooperazione economica

relazione culturale

relazione commerciale