ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00851

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 582 del 07/02/2012
Abbinamenti
Atto 1/00817 abbinato in data 07/02/2012
Atto 1/00848 abbinato in data 07/02/2012
Atto 1/00849 abbinato in data 07/02/2012
Atto 1/00850 abbinato in data 07/02/2012
Atto 1/00852 abbinato in data 07/02/2012
Atto 1/00853 abbinato in data 07/02/2012
Atto 1/00854 abbinato in data 07/02/2012
Firmatari
Primo firmatario: DOZZO GIANPAOLO
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 06/02/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MONTAGNOLI ALESSANDRO LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
FUGATTI MAURIZIO LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
LUSSANA CAROLINA LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
FOGLIATO SEBASTIANO LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
FORCOLIN GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
COMAROLI SILVANA ANDREINA LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
BITONCI MASSIMO LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
D'AMICO CLAUDIO LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
POLLEDRI MASSIMO LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
ALESSANDRI ANGELO LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
ALLASIA STEFANO LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
BONINO GUIDO LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
BUONANNO GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
CALLEGARI CORRADO LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
CAVALLOTTO DAVIDE LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
CHIAPPORI GIACOMO LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
CONSIGLIO NUNZIANTE LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
CROSIO JONNY LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
DAL LAGO MANUELA LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
DESIDERATI MARCO LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
DI VIZIA GIAN CARLO LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
DUSSIN GUIDO LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
FABI SABINA LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
FAVA GIOVANNI LEGA NORD PADANIA 07/02/2012
FOLLEGOT FULVIO LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
GIDONI FRANCO LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
GOISIS PAOLA LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
ISIDORI ERALDO LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
LANZARIN MANUELA LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
MAGGIONI MARCO LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
MARONI ROBERTO LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
MARTINI FRANCESCA LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
MERONI FABIO LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
MOLGORA DANIELE LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
MOLTENI LAURA LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
MOLTENI NICOLA LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
MUNERATO EMANUELA LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
NEGRO GIOVANNA LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
PAOLINI LUCA RODOLFO LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
PASTORE MARIA PIERA LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
PINI GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
RAINIERI FABIO LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
REGUZZONI MARCO GIOVANNI LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
RIVOLTA ERICA LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
RONDINI MARCO LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
STEFANI STEFANO LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
STUCCHI GIACOMO LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
TOGNI RENATO WALTER LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
TORAZZI ALBERTO LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
VANALLI PIERGUIDO LEGA NORD PADANIA 06/02/2012
VOLPI RAFFAELE LEGA NORD PADANIA 06/02/2012


Stato iter:
07/02/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 07/02/2012
Resoconto COMAROLI SILVANA ANDREINA LEGA NORD PADANIA
 
DICHIARAZIONE VOTO 07/02/2012
Resoconto CAMBURSANO RENATO MISTO
Resoconto COMMERCIO ROBERTO MARIO SERGIO MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD
Resoconto PISICCHIO PINO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
Resoconto BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI
Resoconto RAISI ENZO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Resoconto VOLONTE' LUCA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Resoconto MONTAGNOLI ALESSANDRO LEGA NORD PADANIA
Resoconto TEMPESTINI FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto BERNARDO MAURIZIO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
PARERE GOVERNO 07/02/2012
Resoconto CERIANI VIERI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 07/02/2012

DISCUSSIONE IL 07/02/2012

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 07/02/2012

ACCOLTO IL 07/02/2012

PARERE GOVERNO IL 07/02/2012

APPROVATO IL 07/02/2012

CONCLUSO IL 07/02/2012

Atto Camera

Mozione 1-00851
presentata da
GIANPAOLO DOZZO
testo di
martedì 7 febbraio 2012, seduta n.582

La Camera,
premesso che:
il dibattito sull'introduzione di un'imposta sulle transazioni finanziarie e sui suoi effetti sui mercati risale ormai a quarant'anni fa, quando James Tobin propose un'imposta di modico valore sulle transazioni valutarie al fine di stabilizzare il mercato delle valute stesse; da allora gli economisti hanno discusso vivacemente sia sull'aliquota della tassa, sia sugli effetti distorsivi causati da un'eventuale applicazione solo su alcuni mercati, sia sulla quantificazione dell'eventuale gettito e, naturalmente, sulla destinazione del gettito stesso, senza che, però, si arrivasse mai ad una diffusa applicazione per lunghi periodi;
il tema è tornato drammaticamente di attualità negli ultimi quattro anni, da quando, cioè, sono emersi gli effetti disastrosi di un sistema finanziario mondiale non opportunamente regolamentato, soggetto ad improvvisi e non controllati fenomeni speculativi ed è aumentata la pressione sui bilanci di molti degli Stati europei;
l'azione del Governo italiano si è, quindi, sviluppata, fin dal 2008, nel senso di un forte contenimento del deficit pubblico, che ora dovrebbe accompagnarsi ad un forte rilancio degli investimenti e dello sviluppo del Paese;
l'introduzione di un'imposta sulle transazioni finanziarie potrebbe essere una significativa risposta ad un drammatico bisogno di risorse finanziarie da dedicare alla ripresa delle economie reali, al risanamento dei deficit e dei debiti nazionali;
in questa fase economica il peso della pressione fiscale non può gravare ulteriormente né sulle famiglie, né sulle imprese, già colpite dagli aumenti delle imposte dirette ed indirette, dall'aumento dei costi delle materie prime, anche quelle di prima necessità e dall'incremento dei costi dei servizi pubblici; il sistema finanziario, al contrario, sarebbe in grado di assorbire un'imposta sulle transazioni con un'aliquota bassa, tale da risultare assolutamente sopportabile a livello di singola transazione, ma in grado di generare a livello complessivo un gettito rilevante;
alcune stime della Commissione europea calcolano un potenziale gettito a livello europeo pari a 55 miliardi di euro, immaginando un'aliquota pari allo 0,1 per cento sulle transazioni di titoli azionari ed obbligazionari ed un'aliquota pari allo 0,01 per cento sulle transazioni di strumenti derivati; altre stime, addirittura, calcolano un gettito a livello mondiale pari a circa 650 miliardi di dollari, con un'aliquota pari allo 0,5 per cento; si tratta di cifre importanti, capaci di contribuire in modo decisivo alla stabilizzazione dei bilanci pubblici e al contenimento della pressione fiscale;
l'introduzione dell'imposta sta trovando via via sempre più sostenitori, soprattutto dopo la presa di coscienza del ruolo che il mondo della finanza, di un certo modo di fare finanza, ha avuto nel generare la spaventosa crisi che si sta vivendo; in Europa, Francia e Germania da tempo ne chiedono a gran voce l'introduzione; il Presidente francese Sarkozy ha più volte annunciato la volontà di procedere anche a livello nazionale, con un gettito stimato di circa 12 miliardi di euro; Spagna, Finlandia, Lussemburgo, Belgio, Austria, Ungheria, Grecia e Portogallo hanno espresso il loro sostegno all'imposta; al contrario, la Gran Bretagna, dove pure è già in vigore un'imposta simile, la stamp duty reserve tax, si è dimostrata fermamente contraria;
anche le istituzioni comunitarie, supportate da studi autorevoli, stanno convergendo su alcune proposte concrete di imposta: la Commissione europea ha ipotizzato l'introduzione di una forma di tassazione sul settore finanziario in una comunicazione del 7 ottobre 2010 [COM(2010)549], con lo scopo di:
a) migliorare l'efficienza e la stabilità del settore finanziario, così da scoraggiare le attività speculative e generare una nuova fonte di entrate;
b) risanare i conti pubblici, a contropartita del sostegno ricevuto da alcuni Governi a seguito della recente crisi;
c) assoggettare a tassazione attività in gran parte esenti dall'imposta sul valore aggiunto (articolo 135, paragrafo 1, direttiva 2006/112/CE);
la Commissione europea ha, inoltre, ipotizzato che l'imposta possa costituire, in tutto o in parte, una nuova risorsa propria, da introdurre nel bilancio dell'Unione europea, andando progressivamente a sostituire i contributi nazionali, alleviando il relativo onere per i bilanci statali;
la proposta è stata oggetto di una consultazione pubblica svoltasi tra il 22 febbraio ed il 19 aprile 2011 con la partecipazione di un gran numero di soggetti, anche istituzionali, ad esito della quale è stata adottata la proposta di direttiva del Consiglio concernente un sistema comune d'imposta sulle transazioni finanziarie [COM(2011)594], a decorrere dal 1o gennaio 2014;
fondamentale indicazione della Commissione europea è quella del rispetto del principio di sussidiarietà, rilevando che il funzionamento del mercato interno sarebbe pregiudicato ove gli Stati membri agissero unilateralmente nell'introduzione dell'imposta; la mancanza di coordinamento tra i sistemi di tassazione comporterebbe distorsioni della concorrenza tali da accrescere i rischi di delocalizzazione delle attività finanziarie, all'interno o all'esterno dell'Unione europea, oltre al rischio che il settore finanziario sia soggetto a doppia tassazione;
anche al di fuori delle istituzioni sono sempre più numerose le forze sociali, i movimenti di cittadini e le associazioni che sostengono l'introduzione di una simile imposizione,
impegna il Governo:
a sostenere l'introduzione di un'imposta sulle transazioni finanziarie a livello europeo, non solo negli Stati che adottano l'euro, ma in tutti i Paesi dell'Unione europea;
a sostenere le iniziative dell'Unione Europea affinché l'imposta venga estesa anche nel resto del mondo;
a considerare la proposta di differenziare le modalità di imposizione, in modo da gravare maggiormente le transazioni tipicamente speculative di breve/brevissimo periodo;
a valutare di destinare il gettito derivante dall'introduzione dell'imposta prioritariamente alla riduzione della pressione fiscale sulle imprese, in particolar modo le medio-piccole imprese.
(1-00851) «Dozzo, Montagnoli, Fugatti, Lussana, Fedriga, Fogliato, Forcolin, Comaroli, Bitonci, Giancarlo Giorgetti, D'Amico, Polledri, Simonetti, Alessandri, Allasia, Bonino, Bragantini, Buonanno, Callegari, Caparini, Cavallotto, Chiappori, Consiglio, Crosio, Dal Lago, Desiderati, Di Vizia, Dussin, Fabi, Fava, Follegot, Gidoni, Goisis, Grimoldi, Isidori, Lanzarin, Maggioni, Maroni, Martini, Meroni, Molgora, Laura Molteni, Nicola Molteni, Munerato, Negro, Paolini, Pastore, Pini, Rainieri, Reguzzoni, Rivolta, Rondini, Stefani, Stucchi, Togni, Torazzi, Vanalli, Volpi».