CAMERA DEI DEPUTATI
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N. 4780 |
Onorevoli Colleghi! – Il 13 gennaio 1960, il Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi concesse, con proprio decreto, alla città di Brindisi la medaglia d'argento al valor civile con la seguente motivazione: «Sopportava con intrepido coraggio e fiero comportamento numerosi bombardamenti sacrificando la vita di molti suoi figli all'ideale patriottico. In virtù della sua posizione geografica, partecipò con l'intera popolazione attivamente alle operazioni belliche. Fu sede del primo governo democratico della nuova Italia».
Il presidente Gronchi si riferiva evidentemente a quanto accadde in Italia nel periodo compreso tra il settembre del 1943 e il febbraio del 1944. Nel pomeriggio del 10 settembre 1943 sbarcarono nel porto di Brindisi, a bordo della nave Baionetta, il re Vittorio Emanuele III, con la regina Elena, il principe Umberto, il maresciallo d'Italia Pietro Badoglio, Capo del Governo, e alcuni dei Ministri del Governo italiano. Per cinque mesi, fino all'11 febbraio 1944, a Brindisi ebbe sede il Governo, furono approvate diverse leggi, pubblicate nella Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, stampata dalla locale tipografia «Ragione», furono altresì requisiti alcuni palazzi per insediarvi i vari Ministeri e fu stampata la cosiddetta «A.M. Lira», la moneta americana di occupazione emessa per far fronte alla mancanza di denaro.
La permanenza delle istituzioni dello Stato a Brindisi segnò dunque l'avvio del processo che portò alla costituzione della Repubblica italiana. A Brindisi fu emanato il primo atto della rinascita della libertà di stampa, dopo anni di bavagli, con un provvedimento in due fogli adottato dal Governo Badoglio, che ripristinava una delle libertà fondamentali, quella di espressione, di cui il regime fascista aveva privato gli italiani. Il 26 settembre 1943, a San Pietro Vernotico, nel Brindisino, venne costituito il primo raggruppamento motorizzato del
1. Con decreto del Presidente della Repubblica, da emanare ai sensi dell'articolo 1, comma 1, lettera dd), della legge 12 gennaio 1991, n. 13, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, è conferito alla città di Brindisi il titolo di «città già capitale d'Italia», del quale può fregiare il proprio gonfalone.