CAMERA DEI DEPUTATI
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N. 654 |
Onorevoli Colleghi! Il 15 ottobre è la Giornata internazionale della consapevolezza sulla morte perinatale, una celebrazione riconosciuta negli Stati Uniti d'America, Regno Unito e in altri Paesi europei e che è del tutto sconosciuta in Italia. Il riconoscimento di questa Giornata potrebbe creare le basi per un percorso di sensibilizzazione proficuo e concreto che parta dalle istituzioni e che coinvolga attivamente le donne e le famiglie, superando la coltre di ignoranza, di pressappochismo e di assurda scaramanzia pseudo-scientifica che avvolge il fenomeno della morte in utero nel nostro Paese. Secondo i dati pubblicati nell'aprile 2011 dalla rivista scientifica «The Lancet» sono circa 2,6 i milioni di bambini nati morti ogni anno nel mondo. Sebbene il 98 per cento di queste morti avvenga nei Paesi poveri o in via di sviluppo, percentuali sempre più alte continuano a interessare i Paesi più ricchi.
Nello specifico in Italia una gravidanza su sei si interrompe con la morte del bambino e nove bambini al giorno muoiono a termine, poco prima del parto o dopo la nascita, con notevoli ripercussioni sulla salute psicofisica delle madri e della coppia.
Come sottolineano gli specialisti e gli esperti del fenomeno, intorno alla morte perinatale sussiste nel nostro Paese una forma deleteria di tabù che ne limita la comprensione, l'approfondimento e la sensibilizzazione.
Il quadro che emerge dall'analisi del fenomeno psico-sociale della «morte in
1. La Repubblica riconosce il 15 ottobre come la Giornata nazionale della consapevolezza sulla morte perinatale quale momento di sensibilizzazione, di approfondimento e di ricerca sul fenomeno della morte improvvisa e inaspettata nelle fasi avanzate della gravidanza e dopo il parto e sui riflessi culturali e sociologici connessi al lutto perinatale.
2. Nella Giornata di cui al comma 1 sono previste iniziative per diffondere la conoscenza del fenomeno della morte perinatale presso gli ospedali e presso le strutture del Servizio sanitario nazionale. È altresì favorita, da parte di istituzioni e di enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da consentire la sensibilizzazione e la conoscenza sul fenomeno.
3. Le regioni, le province e i comuni, in occasione della Giornata di cui al comma 1, possono promuovere, nell'ambito della loro autonomia e delle rispettive competenze, iniziative di approfondimento nonché di sensibilizzazione sociale sul fenomeno.
4. La Giornata di cui al comma 1 non determina gli effetti civili di cui alla legge 27 maggio 1949, n. 260.
1. Il Ministro della salute impartisce opportune direttive affinché, in occasione della Giornata di cui all'articolo 1, comma 1, presso gli ospedali e presso le strutture del Servizio sanitario nazionale, siano promosse iniziative volte a discutere e ad approfondire le tematiche relative al fenomeno della morte perinatale, ai rischi connessi alla gravidanza, ai diritti e ai doveri della gestante e della famiglia.