CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 22 dicembre 2011
586.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

  Giovedì 22 dicembre 2011. — Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Andrea Zoppini.

  La seduta comincia alle 14.

5-05841 Bernardini: Sul procedimento penale nei confronti del deputato Alfonso Papa.

  Il sottosegretario Andrea ZOPPINI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Rita BERNARDINI (PD) preliminarmente si dichiara del tutto insoddisfatta della risposta del Governo alla sua interrogazione, informando la Commissione che, per quanto il rappresentante del Governo non ne abbia dato conto nella risposta, il giudice per le indagini preliminari di Roma, mercoledì 21 dicembre, ha revocato gli arresti domiciliari al deputato Alfonso Papa in relazione al reato per il quale è competente il Tribunale di Roma, ritenendo pertanto che non sussistano più le esigenze che giustificavano la misura cautelare. Nonostante ciò il predetto deputato continua ad essere sottoposto agli arresti domiciliari per i fatti relativi al processo penale pendente presso il tribunale di Napoli. Nel sottolineare l'incongruità della prosecuzione della carcerazione del deputato Papa, ricorda che VI sezione penale della Corte di Cassazione ha annullato a novembre con rinvio l'ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale del riesame in merito ai seguenti capi di imputazione sollevati dalla Procura di Napoli: associazione per delinquere, tre episodi di concussione, uno di corruzione ed uno di ricettazione. I giudici di legittimità hanno chiesto al giudice del riesame di rivalutare tali accuse ma ciò non è ancora avvenuto e quindi attualmente perdurano gli arresti domiciliari ai quali è stato sottoposto l'onorevole Papa. Ritiene che l'incongruità di tale situazione sia resa ancora più palese dalla circostanza che nel frattempo il dottor Luigi Bisignani, coinvolto nella medesima inchiesta, sia stato rimesso in libertà dopo aver patteggiato una pena ad un anno e sette mesi di reclusione. Pag. 4Ciò che rende ancora più ingiustificata la detenzione domiciliare è, a parere degli interroganti, la circostanza che nel frattempo si sono chiuse le indagini preliminari ed il processo ha avuto inizio, essendo stato quindi già valutato l'impianto accusatorio che l'imputato potrebbe, a parere della Procura di Napoli, inquinare. Auspica pertanto che quanto prima l'onorevole Papa sia rimesso in libertà anche al fine di poter esercitare il mandato elettorale. A tale proposito evidenzia come in realtà l'onorevole Papa, pur non essendo decaduto dal mandato, non sia messo nelle condizioni di poterlo esercitare in concreto, accedendo agli atti ai quali tutti gli altri parlamentari possono normalmente accedere o partecipando personalmente alle sedute dell'Assemblea e delle Commissioni. Se si considera come tutto ciò incida negativamente sul plenum del Parlamento, risulta evidente l'esigenza costituzionale di trovare una soluzione che consenta al parlamentare sottoposto ad una misura cautelare restrittiva della libertà personale di esercitare senza alcuna limitazione la propria funzione di rappresentante del popolo. Non esclude, ad esempio, di prevedere l'accompagnamento coatto alle sedute dell'Assemblea o delle Commissioni. Conclude invitando le forze politiche ed il Governo a trovare una soluzione alla questione da lei sollevata, sottolineando come la limitazione di fatto delle prerogative dei parlamentari sia un danno non solo nei confronti dei parlamentari stessi ma anche degli elettori che li hanno scelti.

  Giulia BONGIORNO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.15.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 22 dicembre 2011. — Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Andrea Zoppini.

  La seduta comincia alle 14.

  Giulia BONGIORNO, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-05813 Ferranti: Sui presunti ritardi della trasmissione alla Corte di Cassazione degli atti del processo sui fatti avvenuti nel luglio 2001 presso la scuola Diaz di Genova.

  Donatella FERRANTI (PD) rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Andrea ZOPPINI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Donatella FERRANTI (PD) replicando, ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta fornita che, per quanto non esaustiva, appare comunque significativa. Sottolinea, in particolare, come il meccanismo farraginoso delle notifiche contribuisca, unitamente a numerosi altri elementi di disfunzione, a rendere i processi eccessivamente lunghi e molti reati, anche di forte allarme sociale, a rischio di prescrizione. Auspica quindi, nel caso di specie, un deciso intervento del ministro al fine di verificare eventuali responsabilità e, più in generale, una razionale riforma della giustizia che consenta di celebrare i processi in tempi ragionevoli.

  Giulia BONGIORNO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.25.

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