CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 9 febbraio 2011
436.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

Mercoledì 9 febbraio 2011. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato allo sviluppo economico Stefano Saglia.

La seduta comincia alle 9.05.

5-03363 Velo: Disservizi postali in alcuni comuni delle province di Livorno e Grosseto.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Silvia VELO (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta alla propria interrogazione che, pur riguardando casi specifici, che potrebbero sembrare episodici, investe il problema più generale della modalità di erogazione del servizio postale da parte della società Poste italiane. Nel ricordare che ci sono state lunghe e insistenti proteste da parte dei cittadini delle province di Grosseto e Livorno, che hanno dato origine anche ad un esposto da parte del sindaco del comune di Gavorrano per interruzione di pubblico servizio, segnala che nelle province interessate l'erogazione dei servizi postali è affidata da Poste italiane ad una società privata e giudica pertanto necessario che il Ministero controlli l'adeguatezza dei servizi resi non solo da Poste italiane ma anche dalle società cui questa affida il servizio, soprattutto in località difficilmente raggiungibili e abitate da popolazione anziana. Osserva infatti che tali località andrebbero maggiormente salvaguardate anche in ragione dei tagli di risorse operati dalle recenti manovre finanziarie, in conseguenza dei quali gli enti locali si sono visti costretti ad operare una riduzione dei servizi di trasporto pubblico locale, riducendo ulteriormente le opportunità di spostamento della popolazione verso i territori limitrofi. Nel fare presente che il Paese sta attraversando una fase assai rilevante in ordine al settore postale, essendo in procinto di avviare il processo di liberalizzazione dei servizi postali, sul quale anche la IX Commissione è chiamata ad esprimersi, rileva che la questione oggetto della propria interrogazione, come anche altre questioni discusse in Parlamento in questa e in altre occasioni, evidenziano l'importanza della vigilanza sui servizi postali e fanno emergere l'opportunità di istituire un organismo autonomo che verifichi la qualità del servizio offerto all'utenza. Auspica che il Governo possa sollecitare la società Poste italiane a mettere in campo correttivi, anche piccoli, ma tuttavia preziosi, che possano essere utili ad una migliore erogazione del servizio. A questo riguardo segnala l'opportunità, da un lato, di organizzare un incontro tra Poste italiane e ANCI volto al fine di risolvere i problemi legati alla toponomastica di alcuni territori, dall'altro di trovare soluzioni che consentano al personale chiamato a prestare il servizio stagionale di poter essere affiancato per qualche tempo da personale stabilmente in servizio, al fine di acquisire la necessaria conoscenza del territorio servito.

5-03512 Lovelli: Nuove modalità di esercizio del servizio di recapito postale da parte di Poste italiane SpA.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

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Mario LOVELLI (PD), replicando, nel ringraziare il sottosegretario per aver dato la propria disponibilità a rispondere su questioni che esulano dalle materie a lui delegate, si dichiara tuttavia insoddisfatto oltre che del merito anche del metodo della risposta, trattandosi di un'interrogazione presentata nel mese di settembre, cui viene data risposta con grande ritardo. In proposito, sottolinea che, dal momento della presentazione dell'atto di sindacato ispettivo al momento della risposta si sono susseguiti eventi che rendono meno pregnante lo svolgimento dell'atto, e tra questi, in particolare, la presentazione, da parte del Governo, dello schema di decreto legislativo con il quale si completa il processo di liberalizzazione del settore postale. Ciò posto, osserva che nella risposta non è stato comunque sufficientemente esaminato il rapporto tra il contratto di programma che lo Stato stipula con la società Poste e gli effettivi sviluppi della riorganizzazione aziendale sotto il profilo occupazionale, dal momento che si fa riferimento agli esodi incentivati, ma non si fa alcun riferimento alla situazione attuale del personale. Invita quindi il Governo, alla luce del citato accordo sindacale e del contratto di programma con Poste italiane, di verificare costantemente nel corso del tempo che le decisioni organizzative prese da Poste italiane corrispondano in pieno ai contenuti dell'accordo stipulato con lo Stato e ancor più agli oneri che lo Stato sostiene per l'erogazione del servizio pubblico, che superano i 300 milioni annui.

5-03944 Lovelli: Avvio del processo di liberalizzazione del servizio postale, con particolare riguardo alla tutela del servizio universale.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Mario LOVELLI (PD), replicando, ringrazia il sottosegretario per la risposta della quale si dichiara del tutto insoddisfatto, soprattutto per il fatto che il Governo, per la predisposizione dello schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva comunitaria sul completamento della liberalizzazione dei servizi postali, non abbia sentito l'esigenza di confrontarsi preventivamente con il Parlamento. Nel rilevare che l'emanazione dello schema di decreto legislativo e conseguentemente, l'esame parlamentare dello schema di decreto stesso, avvengono con grande ritardo, dal momento che il termine di avvio della liberalizzazione è stato fissato in sede europea al 1o gennaio scorso, osserva che al Parlamento è stata di fatto sottratta la possibilità di intervenire efficacemente su tale importante processo, che riguarda uno dei settori strategici e più rilevanti per lo sviluppo de Paese, posto che il Governo ha ritenuto di agire autonomamente, senza coinvolgere preventivamente le Camere. Riguardo alle scelte operate dal Governo in merito alla disciplina del regolatore indipendente, rispetto alle quali il sottosegretario, come era prevedibile, ha utilizzato le stesse argomentazioni impiegate ieri dal Ministro dello sviluppo economico, nel corso della sua audizione tenutasi presso le Commissioni riunite IX e XIV, ritiene che l'intenzione del Governo, come emerge anche dalle notizie di stampa apparse oggi in merito alla Consob, sia quella di collegare sempre più strettamente le autorità indipendenti ai ministeri di riferimento e che questo, soprattutto nel caso dei servizi postali, potrebbe incidere negativamente sulla qualità dei servizi che è in progressiva diminuzione, come dimostrano i numerosi atti di sindacato ispettivo in cui si lamentano continui e costanti disservizi. Nel ricordare che il servizio universale è oggetto di un apposito contratto di programma con la società Poste italiane per il quale lo Stato stanzia ingenti risorse pubbliche, sottolinea come gli obblighi in esso contenuti non possano essere aggirati e ribadisce l'esigenza che il Ministero attui un controllo serio e costante sull'erogazione del servizio postale e sulla sua rimodulazione, in modo tale che venga tutelato il primario e ineludibile interesse dei cittadini.

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5-03849 Sani: Forte ridimensionamento dei servizi postali e conseguente chiusura o riduzione degli orari degli uffici postali nella provincia di Grosseto.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Luca SANI (PD), replicando, nel ringraziare il sottosegretario della risposta, si dichiara tuttavia totalmente insoddisfatto, in quanto da essa emerge come l'approccio seguito da Poste italiane nell'erogazione del servizio postale, che si dovrebbe caratterizzare come servizio universale facilmente accessibile a tutta la popolazione e soprattutto a quella più disagiata, sia di carattere prettamente commerciale, ossia basato su criteri prevalentemente di tipo economico. Osserva che la risposta resa dal sottosegretario non è altro che la conferma della decisione di Poste italiane di procedere alla riorganizzazione degli orari degli sportelli postali e alla soppressione degli uffici postali nei territori oggetto dell'interrogazione. Rileva quindi che, qualora tale decisione al riguardo fosse irreversibile, si determinerebbe un grave nocumento per le popolazioni interessate, che hanno dovuto sopportare anche i disagi conseguenti alla riduzione dei servizi di trasporto pubblico locale, per effetto dei tagli operati dal Governo sugli enti locali con l'ultima manovra di finanza pubblica, e che usufruiscono quindi di servizi fondamentali in misura minore rispetto ai cittadini che vivono in realtà più popolose. Nell'esprimere forte preoccupazione per il territorio grossetano e in generale per le zone del Paese maggiormente disagiate, rispetto alle quali si sta verificando un generale impoverimento in termini di servizi resi, invita il Governo a seguire attentamente la vicenda e ad assumere opportune iniziative volte a determinare un diverso atteggiamento da parte di Poste italiane, affinché sia garantito ovunque un servizio che dovrebbe avere le caratteristiche di servizio universale.

5-03961 Viola: Disservizi nella ricezione dei canali Rai a seguito del passaggio dal sistema televisivo analogico a quello digitale nel Veneto orientale.
5-04047 Contento: Assenza del segnale Rai nella città di Pordenone a seguito del passaggio dal sistema televisivo analogico a quello digitale.

Mario VALDUCCI, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo sulla stessa materia, saranno svolte congiuntamente.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Rodolfo Giuliano VIOLA (PD), nel ringraziare il rappresentante del Governo per la risposta, fa presente che, malgrado il Governo sia stato già sollecitato a risolvere la questione, attraverso un'interpellanza a propria firma svolta in Assemblea nel mese di gennaio, persistono le difficoltà legate alla cattiva ricezione dei canali della Rai, cui la società concessionaria del servizio pubblico dovrebbe trovare rapide soluzioni tecniche. Nello stigmatizzare la risposta data dalla società ai cittadini di quei territori, che sono stati invitati a risolvere la questione della mancata ricezione attraverso interventi sulle loro antenne televisive, segnala che è in corso un'azione di protesta da parte di comitati di cittadini che hanno minacciato di non effettuare il pagamento del canone, in relazione alla mancata erogazione del servizio. Nel fare presente che il problema si sta estendendo anche a comuni non si trovano nelle immediate vicinanze del confine con il Friuli Venezia Giulia, come San Donà di Piave - dove il sindaco per porre fine alle proteste dei cittadini ha concluso una convenzione con gli antennisti - invita il Governo ad intervenire presso la Rai con maggiore decisione e auspica che possa essere organizzato un incontro tra i vertici della concessionaria e gli amministratori locali per confrontarsi sulla questione oggetto del'interrogazione.

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Manlio CONTENTO (PdL), replicando, esprime la propria sorpresa per la risposta resa dal sottosegretario Saglia, ritenendo abbastanza singolare che la società deputata a svolgere il compito del passaggio dall'analogico al digitale non abbia valutato preventivamente le conseguenze dello switch off tramite sperimentazioni e studi tecnici che facessero emergere le peculiarità dei singoli territori. Nel sottolineare il costo che per i cittadini ha il consiglio di amministrazione della società Raiway, osserva che la società concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo deve farsi carico in prima persona della risoluzione di eventuali problemi legati alla ricezione, senza fare inaccettabili inviti ai cittadini ad affrontare la questione singolarmente attraverso interventi sulle antenne, che peraltro non risultano risolutivi potendosi in tal modo vedere, a seconda della direzione dell'antenna, soltanto alcuni dei canali nazionali e non altri. Auspica quindi che gli organi tecnici della Rai lavorino per trovare una soluzione a tale questione, al fine di consentire ai cittadini del territorio friulano di usufruire di un servizio che è garantito nelle altre regioni d'Italia e invita il presidente della Commissione a svolgere un'audizione dei vertici della Rai in cui possano essere affrontate le diverse problematiche relative all'erogazione del servizio pubblico.

Mario VALDUCCI, presidente, nel segnalare che il consiglio di amministrazione della società Raiway non è di fatto operante da circa 10 mesi, accoglie l'invito dell'interrogante ad approfondire in Commissione le questioni inerenti al passaggio dal sistema televisivo analogico a quello digitale.

5-04055 Codurelli: Grave situazione in cui versa la società Rail International Italia di Costa Masnaga (LC) a seguito della sospensione di commesse industriali da parte di Trenitalia.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

Lucia CODURELLI (PD), nel ringraziare il sottosegretario per la celerità con cui è stata resa la risposta, della quale si dichiara soddisfatta, fa presente di aver seguito la vicenda con costante attenzione e di aver partecipato sia al tavolo di lavoro locale cui faceva riferimento il rappresentante del Governo nella risposta sia alla successiva riunione che si è tenuta a Roma alla presenza di Trenitalia. Osserva che anche dalla risposta del rappresentante del Governo emerge la generale difficoltà in cui versa la società RSI conseguente alla sospensione delle commesse industriali e al successivo ricorso alla cassa integrazione, che impedisce alla società medesima di partecipare a nuove gare d'appalto e di migliorare la propria situazione economica. Sottolineando l'importanza delle sinergie tra Governo, regione ed enti locali, accoglie con favore l'impegno del Governo a trovare una soluzione al fine di scongiurare il fallimento di una società che impiega personale altamente qualificato e la cui produzione è strategica per lo sviluppo del Paese e invita quindi il Governo a fissare un incontro con tutti i soggetti interessati, al fine di dare un segnale di rasserenamento non solo alla società oggetto dell'interrogazione, ma anche a tutto il territorio lombardo, le cui industrie negli ultimi tempi sono ricorse più volte alla cassa integrazione.

Mario VALDUCCI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 9.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.15 alle 14.25.

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SEDE REFERENTE

Mercoledì 9 febbraio 2011. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI.

La seduta comincia alle 14.25.

Disposizioni per l'introduzione della patente nautica a punti e del patentino nautico a punti e delega al Governo in materia di sanzioni per le violazioni commesse dai conducenti di imbarcazioni.
C. 841 Fallica e abb.

(Seguito dell'esame e rinvio. Nomina di un Comitato ristretto).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 20 gennaio 2011.

Mario VALDUCCI, presidente, propone di costituire un Comitato ristretto ai fini dell'elaborazione di un testo unificato delle proposte di legge in esame.

La Commissione concorda.

Mario VALDUCCI, presidente, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni per la costruzione e l'esercizio di navi cisterna specializzate nel recupero di idrocarburi sversati in mare.
C. 3548 Meta.
(Seguito dell'esame e rinvio)

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 1o febbraio 2011.

Mario VALDUCCI, presidente, non essendovi deputati che intendono intervenire, dichiara concluso l'esame preliminare e rinvia alla prossima riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, la fissazione del termine per la presentazione degli emendamenti al provvedimento in esame. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.40.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 9 febbraio 2011. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Mario Mantovani.

La seduta comincia alle 14.40.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2008/110/CE che modifica la direttiva 2004/49/CE relativa alla sicurezza delle ferrovie comunitarie.
Atto n. 309.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole con condizioni e osservazione).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo all'ordine del giorno, rinviato nella seduta dell'8 febbraio 2011.

Gianluca BUONANNO (LNP), relatore, presenta una proposta di parere favorevole con condizioni e osservazione (vedi allegato 7).

Il sottosegretario Mario MANTOVANI concorda con la proposta di parere favorevole del relatore.

La Commissione approva all'unanimità la proposta di parere del relatore.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2006/126/CE concernente la patente di guida e della direttiva 2009/113/CE recante modifica della direttiva 2006/126/CE.
Atto n. 323.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo all'ordine del

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giorno, rinviato nella seduta dell'8 febbraio 2011.

Il sottosegretario Mario MANTOVANI, con riferimento alle richieste di chiarimenti formulate dal relatore, fa presente che l'articolo 3 dello schema di decreto legislativo, nel riscrivere integralmente l'articolo 116 del codice della strada, ne coordina i contenuti con quelli di cui all'articolo 4 della direttiva. Sottolinea che l'attuale formulazione dell'articolo 116 reca, ai commi 13 e 13-bis, la sanzione per due distinte fattispecie: guida senza patente, ovvero con patente revocata, ovvero non rinnovata per carenza dei requisiti di legge, e guida senza certificato di idoneità alla guida del ciclomotore. In particolare fa presente che il comma 13 sanziona la guida senza patente, ovvero le ipotesi, ope legis, equivalenti, con l'ammenda da euro 2.257 a euro 9.032 (fattispecie precedentemente prevista come penale, successivamente depenalizzata, e nuovamente riportata a rango di violazione penale per effetto del decreto-legge n. 117 del 2007) mentre il comma 13-bis sanziona la guida senza certificato di idoneità alla guida del ciclomotore, sia essa commessa da conducente minorenne, fattispecie recata dal comma 1-bis, sia maggiorenne, fattispecie recata dal comma 1-ter, con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 555 a euro 2.220, come risultante dall'adeguamento degli importi delle sanzioni amministrative pecuniarie previste dal codice della strada, operato da ultimo attraverso il decreto ministeriale 22 dicembre 2010.
Rileva che la direttiva 2006/126/CE, che lo schema di decreto legislativo intende recepire, prevede, tra l'altro, che a far data dal 19 gennaio 2013, per la guida di un ciclomotore sia necessario conseguire una vera e propria patente, identificata dalla categoria AM e osserva pertanto che non sembrerebbe giustificabile un diverso trattamento sanzionatorio a fronte della medesima condotta. Fa presente infatti che, mentre a diritto vigente la diversa disciplina sanzionatoria trova un fondamento logico-giuridico nella circostanza che il certificato di idoneità alla guida del ciclomotore non è classificato come patente, a regime - mutata la natura del documento abilitativo alla guida del ciclomotore e ricondotta nell'alveo complessivo delle patenti - non sembrerebbe residuare alcuna giustificazione per una eventuale disparità di trattamento sotto il profilo sanzionatorio tra guida senza patente AM e guida senza patenti di altra categoria.
Ritiene opportuno specificare inoltre che, a regime, non residua alcuna differenza tra guida di un veicolo senza avere la patente e guida di un veicolo senza possedere la patente della categoria corrispondente alla guida di quello specifico veicolo, poiché la direttiva fa corrispondere a ciascuna delle categorie di patente da essa introdotta differenti tipologie di veicoli, completando un percorso già da tempo avviato, che ha portato, ad esempio, ad escludere nel tempo che la patente di categoria D surrogasse quella di categoria C. Sottolinea quindi che la formulazione del comma 15 dell'articolo 116, come modificato dall'articolo 3 dello schema di decreto legislativo in esame, non intende costituire una fattispecie nuova, ma precisare la necessaria e stretta corrispondenza tra ciascuna categoria di patente ed il veicolo con essa condotto.
In ordine alla previsione recata dall'articolo 14, comma 1, evidenzia che si tratta di una modifica introdotta - di intesa tra tutte le Amministrazioni concertanti - al tavolo della Presidenza del Consiglio - Dipartimento per le politiche europee, poiché, su segnalazione dei medici del Ministero della difesa, è stata segnalata la situazione di assoluta incoerenza che si determina ogni qualvolta, in sede di accertamento medico-legale diverso da quello strettamente attinente alla verifica dei requisiti di idoneità psico-fisica alla guida si riscontri in un soggetto, già titolare di patente, la sussistenza di patologie incompatibili con il permanere dei requisiti predetti. Evidenzia che i medici certificatori, hanno dunque richiesto - per esigenze di tutela della circolazione stradale e, non da ultimo di coerenza dell'ordinamento - di poter procedere alla segnalazione di tali casi agli uffici della

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motorizzazione, affinché venisse disposta la revisione dei requisiti del soggetto visitato necessari ai fini del titolo abilitativo. Sottolinea quindi che il tavolo istituito presso la Presidenza del Consiglio, ritenendo tale problematica meritevole di tutela, ha ritenuto di poter così introdurre il comma 1-quinquies all'articolo 128 del codice della strada, rimettendo al Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi della Presidenza ogni eventuale valutazione in merito.
In ordine ai chiarimenti richiesti dall'onorevole Desiderati osserva che il testo vigente dell'articolo 124, comma 1, lettera a) del codice della strada richiede il possesso della patente di categoria A per la guida di macchine agricole indicate all'articolo 115, comma 1, lettera c), ai sensi del quale sono richiesti 16 anni per guidare macchine agricole o loro complessi che non superino i limiti di sagoma e di peso stabiliti per i motoveicoli e che non superino la velocità di 40 km/h la cui guida sia consentita con patente di categoria A, sempre che non trasportino altre persone oltre al conducente. Considerato che l'attuale codice cita la categoria A anche con riferimento alla sottocategoria A1, e dato il limite di età di 16 anni, osserva che si è ritenuto di esplicitare, nel senso di cui all'articolo 11, comma 1, lettera a), la disciplina da applicarsi, senza modificare la disciplina vigente.
Con riferimento alle modifiche introdotte alla lettera b) del citato articolo 11, fa presente che ci si è limitati ad esplicitare l'esclusione, dalla fattispecie ivi prevista, di quanto già regolamentato dalla lettera a), anche questa volta senza modificare la disciplina vigente. Rileva, invece, la presenza di un mero errore materiale alla lettera c) del medesimo articolo 11, laddove - in materia di patenti speciali per la guida di macchina agricole e operatrici - deve farsi evidentemente riferimento alle medesime categorie di cui alle succitate lettere a) e b), e quindi alle patenti di categoria A1 e B, mentre per errore è stata citata la patente B1 in luogo della A1. Giudica quindi necessario che sia riformulato l'articolo 11, comma 1, lettera c), nei seguenti termini: «c) Al comma 2, le parole: «A e B, previste dall'articolo 116, comma 5» sono sostituite dalle seguenti: «A1 e B, previste dall'articolo 116, comma 3, lettere b) ed f)».

Mario VALDUCCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2008/6/CE che modifica la direttiva 97/67/CE per quanto riguarda il pieno completamento del mercato interno dei servizi postali comunitari.
Atto n. 313.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 2 febbraio 2011.

Mario VALDUCCI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.50.