ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/01174

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 734 del 01/02/2017
Abbinamenti
Atto 7/01049 abbinato in data 10/10/2017
Atto 7/01363 abbinato in data 18/10/2017
Atto 7/01377 abbinato in data 15/11/2017
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00270
Firmatari
Primo firmatario: CRIMI ROCCO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 01/02/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LAFFRANCO PIETRO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/02/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Stato iter:
15/11/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 10/10/2017
BOLDRINI PAOLA PARTITO DEMOCRATICO
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE
AMATO MARIA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 18/10/2017
MARAZZITI MARIO DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 15/11/2017
MARAZZITI MARIO DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO
 
ILLUSTRAZIONE 15/11/2017
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO GOVERNO 15/11/2017
FARAONE DAVIDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 15/11/2017
BOLDRINI PAOLA PARTITO DEMOCRATICO
BINETTI PAOLA MISTO-UDC-IDEA
 
PARERE GOVERNO 15/11/2017
FARAONE DAVIDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 10/10/2017

DISCUSSIONE IL 10/10/2017

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 10/10/2017

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 18/10/2017

DISCUSSIONE IL 18/10/2017

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 18/10/2017

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 15/11/2017

DISCUSSIONE IL 15/11/2017

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 15/11/2017

ACCOLTO IL 15/11/2017

PARERE GOVERNO IL 15/11/2017

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 15/11/2017

CONCLUSO IL 15/11/2017

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-01174
presentato da
CRIMI Rocco
testo di
Mercoledì 1 febbraio 2017, seduta n. 734

   La XII Commissione,
   premesso che:
    la sindrome fibromialgica, o fibromialgia, è una malattia reumatica cronica caratterizzata da un aumento di tensione muscolare, dolori muscolari diffusi di cui si stima che, solo in Italia, ne siano affetti dai 3 ai 4 milioni di individui, dei quali la maggior parte sono donne;
    la fibromialgia risulta difficile da diagnosticare in quanto non provoca sintomi specifici, non è riscontrabile da alterazioni degli esami di laboratorio e non causa danni radiologicamente evidenziabili;
    il paziente affetto da fibromialgia non presenta caratteristiche tipiche di una persona malata, ha un aspetto sano e scopre di soffrire di fibromialgia solo in seguito al manifestarsi di fattori scatenanti;
    la persona che soffre di fibromialgia accusa facilmente dolori e stanchezza; rigidità muscolare, disturbi del sonno, sensibilità alle differenze di temperatura, difficoltà di concentrazione, disturbi intestinali, ma tutti questi sintomi non sono direttamente diagnosticabili come specifica patologia;
    per questo motivo la fibromialgia è stata definita «malattia invisibile» e le persone che ne soffrono hanno in comune una storia pluriennale di visite ed esami, così come di terapie che non ottengono alcun esito;
    per le caratteristiche con cui si presenta e per il fatto che tende a peggiorare nel tempo, senza che si possa effettuare una diagnosi precisa e che si possa trovare una cura, coloro che ne sono colpiti tendono a sviluppare reazioni ansiose o depressive, con conseguente complicazione del quadro complessivo in quanto si tende ad imputare i sintomi a fattori psicosomatici;
    in quanto la fibromialgia provoca dolore cronico, diventa patologia il fatto stesso di provocare dolore in quanto questo dolore perde il suo ruolo di sintomo ma diventa esso stesso malattia, peraltro invalidante; a livello europeo, si registrano importanti ricadute anche di natura economica in misura di mancate giornate lavorative;
    la fibromialgia è conosciuta sin dal 1800; agli inizi del ’900 fu considerata una malattia infiammatoria dei muscoli (fibrosite), ma alla fine degli anni ’40, in seguito all'esclusione della presenza del fenomeno infiammatorio, venne considerata una malattia su base psicologica;
    è solo negli anni ’70 che si approccerà questa malattia in modo diverso; nel corso degli anni ’90 furono messi a punto criteri diagnostici e la diagnosi della fibromialgia fu accettata a livello internazionale dopo l'adozione nel 1992 della dichiarazione di Copenhagen da parte dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS);
    l'Organizzazione mondiale della sanità incluse la fibromialgia nella decima revisione dello International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems, entrata in vigore il 1o gennaio 1993, con il codice ICD10.M-79-7 che rappresenta lo standard internazionale per la registrazione diagnostica medica negli ospedali;
    nel 2009 anche il Parlamento europeo ha riconosciuto la fibromialgia come malattia estremamente invalidante – si stima che ne soffrano circa 14 milioni di europei – e dal 2010 vengono adottati criteri unici in tutto il mondo per la diagnosi di questa malattia;
    in Italia la fibromialgia non è stata mai riconosciuta dal Governo e non esistono studi sistematici in materia; esistono alcuni dati che portano ad ipotizzare una incidenza nella popolazione italiana tra i 3 e i 4 milioni di individui affetti;
    non esiste una cura specifica per questa malattia ma, essendo una malattia cronica, richiede trattamenti protratti nel tempo, di natura farmacologica e fisica e interventi di sostegno psicologico;
    il mancato riconoscimento della fibromialgia come malattia, costituisce una negazione del diritto delle persone fibromialgiche a una buona qualità della vita;
    una persona affetta da fibromialgia ha bisogno di cure permanenti e quindi di accedere costantemente a visite specialistiche che ad oggi sono a totale carico del singolo con conseguente ricaduta anche sulla qualità delle stesse che non sempre possono essere scelte sulla base del bisogno ma sulla base della condizione reddituale personale e familiare;
    in determinati casi di particolare gravità la presenza di dolori costanti e la loro intensità limitano fortemente l'abilità lavorativa dei fibromialgici;
    le associazioni costituite da malati di fibromialgia hanno calcolato che la malattia ha un costo per il malato che va dai 4.000 ai 7.000 euro l'anno per le spese sanitarie e dai 9.000 a quasi 16.000 per la perdita della capacità lavorativa;
    alcune regioni e le province autonome di Trento e Bolzano hanno già riconosciuto la natura di patologia della fibromialgia riconoscendo ai malati una parziale esenzione delle spese sanitarie collegate e la possibilità di maggiore rilevanza della diagnosi ai fini del riconoscimento dell'invalidità civile,

impegna il Governo:

   ad assumere iniziative per riconoscere la fibromialgia come malattia reale e invalidante adottando specifici programmi interdisciplinari finalizzati alla sua diagnosi, che richiede numerosi esami clinici, in quanto si effettua escludendo la presenza di altre malattie, in particolare reumatologiche, che in alcuni casi possono anche coesistere, neurologiche, endocrine, infettive, oncologiche, in considerazione anche del fatto che una diagnosi precoce appare fondamentale;
   ad assumere iniziative per prevedere l'inserimento della fibromialgia fra le patologie invalidanti e limitanti, che danno diritto all'esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria per le terapie necessarie, riconoscendo ai malati di fibromialgia gli stessi diritti di cui godono gli altri ammalati in generale in Italia, nonché le persone affette da fibromialgia negli altri Paesi europei;
   a considerare la fibromialgia quale malattia ad elevato impatto sociale oltre che sanitario e, di conseguenza, ad assumere iniziative per definire le necessarie misure in favore dei lavoratori e delle lavoratrici affette da questa malattia quando la sua gravità ne inficia in misura considerevole le abilità lavorative e l'autonomia quotidiana, come riconosciuto anche dalla Organizzazione mondiale della sanità, ai fini anche del riconoscimento della invalidità civile.
(7-01174) «Crimi, Laffranco».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia