Legislatura: 17Seduta di annuncio: 663 del 27/07/2016
Primo firmatario: PETRINI PAOLO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 27/07/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO 27/07/2016 PELILLO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 27/07/2016 BARBANTI SEBASTIANO PARTITO DEMOCRATICO 27/07/2016 BONIFAZI FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 27/07/2016 CAPOZZOLO SABRINA PARTITO DEMOCRATICO 27/07/2016 CARELLA RENZO PARTITO DEMOCRATICO 27/07/2016 CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 27/07/2016 COLANINNO MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 27/07/2016 CURRO' TOMMASO PARTITO DEMOCRATICO 27/07/2016 DE MARIA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 27/07/2016 DI MAIO MARCO PARTITO DEMOCRATICO 27/07/2016 FRAGOMELI GIAN MARIO PARTITO DEMOCRATICO 27/07/2016 FREGOLENT SILVIA PARTITO DEMOCRATICO 27/07/2016 GINATO FEDERICO PARTITO DEMOCRATICO 27/07/2016 GITTI GREGORIO PARTITO DEMOCRATICO 27/07/2016 GUTGELD ITZHAK YORAM PARTITO DEMOCRATICO 27/07/2016 LODOLINI EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 27/07/2016 MORETTO SARA PARTITO DEMOCRATICO 27/07/2016 RAGOSTA MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 27/07/2016 RIBAUDO FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 27/07/2016 SANGA GIOVANNI PARTITO DEMOCRATICO 27/07/2016 ZOGGIA DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 27/07/2016 LATTUCA ENZO PARTITO DEMOCRATICO 27/07/2016 DONATI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 13/09/2016 CANI EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 13/09/2016 BARGERO CRISTINA PARTITO DEMOCRATICO 13/09/2016 SENALDI ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 13/09/2016 SCUVERA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 27/09/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 13/09/2016 PETRINI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO INTERVENTO PARLAMENTARE 13/09/2016 BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO RICCIATTI LARA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' INTERVENTO PARLAMENTARE 27/09/2016 PETRINI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO EPIFANI ETTORE GUGLIELMO PARTITO DEMOCRATICO PELILLO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO PARERE GOVERNO 06/10/2016 CASERO LUIGI VICE MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 13/09/2016
DISCUSSIONE IL 13/09/2016
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 13/09/2016
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 27/09/2016
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 27/09/2016
DISCUSSIONE IL 27/09/2016
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 27/09/2016
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 06/10/2016
ACCOLTO IL 06/10/2016
PARERE GOVERNO IL 06/10/2016
APPROVATO IL 06/10/2016
CONCLUSO IL 06/10/2016
La VI e la X Commissione,
premesso che:
nel corso della legislatura sono stati approvati numerosi interventi sul settore produttivo volti a rilanciare la competitività delle imprese italiane e a promuovere la crescita del Paese, sia di natura fiscale, sia di politica industriale;
in particolare, l'articolo 3 del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9, come modificato dall'articolo 1, comma 35, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 – legge di stabilità per il 2015 – al fine di promuovere l'innovazione ha introdotto un credito di imposta in favore dei soggetti che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo;
il novellato articolo 3 riconosce, per i periodi di imposta a decorrere da quello successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e fino al periodo in corso al 31 dicembre 2019, a tutte le imprese – senza limiti di fatturato e indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano e dal regime contabile adottato – che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo, un credito di imposta pari al 25 per cento delle spese incrementali sostenute rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi di imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2015; la misura del credito è elevata al 50 per cento per le spese relative al personale altamente qualificato e per quelle relative a contratti di ricerca cosiddetta «extramuros» ovvero contratti con università, enti di ricerca e altre imprese, comprese le start-up innovative;
il citato credito di imposta spetta fino a un importo massimo annuale di 5 milioni di euro per ciascun beneficiario, a condizione che siano sostenute spese per attività di ricerca e sviluppo almeno pari ad euro 30.000;
la misura non presenta, pertanto, profili di selettività, ma ha una portata applicativa generale che ne assicura la compatibilità con i vincoli in materia di aiuti di Stato;
con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, emanato di concerto con il Ministro dello sviluppo economico del 27 maggio 2015, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 174 del 29 luglio 2015, sono state adottate le disposizioni applicative necessarie al pieno funzionamento dell'incentivo;
nell'ambito dello specifico settore del tessile e della moda, per la concreta individuazione delle attività da considerare ammissibili, la circolare dell'Agenzia delle entrate n. 5/E del 16 marzo 2016, ha confermato, in linea generale, le indicazioni fornite dal Ministero dello sviluppo economico con la circolare interpretativa n. 46586 emanata il 16 aprile 2009 recante chiarimenti per l'applicazione, alla attività del tessile e della moda, della agevolazione del credito di imposta, ricerca e sviluppo prevista dall'articolo 1, commi da 280 a 284, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007);
nella citata circolare del 2009 si rileva come in ogni settore di attività industriale si svolgano processi innovativi di prodotto e di processo con proprie caratteristiche e specificità che rendono complesso esprimere, in termini generali ed astratti, una valutazione tecnica di un'attività o di un segmento di essa in ordine alla sua riconducibilità alla categoria dell'attività di ricerca industriale e sviluppo precompetitivo: le attività astrattamente riconducibili alla nozione di ricerca industriale ed allo sviluppo sperimentale sono, nel settore del tessile e della moda, quelle che precedono la fase realizzativi del campionario o della collezione, e sono collegate alla fase ideativa dello stesso e della realizzazione dei prototipi; sono quindi agevolabili i costi sostenuti per svolgere le attività dirette alla realizzazione del contenuto innovativo di un campionario o delle collezioni e per la realizzazione dei prototipi;
in considerazione dell'alto tasso di innovazione di prodotto specifico del settore tessile, l'investimento che ogni anno le imprese finali devono sostenere per l'attività di ideazione e realizzazione dei campionari risulta molto significativo;
secondo le conclusioni dell'Osservatorio del settore tessile abbigliamento nel distretto di Carpi, presentato nel mese di febbraio 2016, esiste una capacità creativa diffusa sulla quale investire per alimentare l'innovazione di prodotto; le imprese finali che dimostrano una elevata capacità creativa spendono in media il 6,6 per cento del fatturato in ricerca e-sviluppo dei campionari;
data la peculiarità del settore tessile, abbigliamento e calzature, la patrimonializzazione o capitalizzazione dei costi appare una scelta importante per le imprese impegnate nello sviluppo del campionario; il sostenimento di costi del processo di campionario infatti difficilmente potranno essere capitalizzati per gli esercizi successivi, oltre quello in cui verrà effettuata la produzione definitiva e saranno realizzati i relativi ricavi;
secondo l'Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori – Isfol – il tessile-abbigliamento e il calzaturiero rappresenta un settore di specializzazione dell'economia italiana che, negli ultimi decenni, ha conosciuto un notevole ridimensionamento dovuto alla crescente concorrenza proveniente dalle economie emergenti (in particolare, da quelle asiatiche); tale ridimensionamento si è tradotto in una riduzione del peso sul prodotto interno lordo del settore, che dal 3 per cento di inizio anni novanta è sceso all'1,7 per cento, con la conseguente caduta anche del numero di occupati; nonostante questo ridimensionamento, il settore produce comunque quasi il 9 per cento del valore aggiunto industriale complessivo; data l'importanza del settore della moda in Italia, al fine di scongiurare un'ulteriore riduzione dell'attività produttiva e la perdita di altri posti di lavoro, risulta urgente porre in essere iniziative volte a valorizzare gli investimenti innovativi che vengono effettuati nel campo della moda per creare i nuovi campionari;
è di tutta evidenza che l'incentivo fiscale che ha introdotto un credito di imposta in favore dei soggetti che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo, previsto dalla legge di stabilità per il 2015, nonostante il tentativo da parte dell'amministrazione finanziaria di estendere quanto più possibile al settore tessile tale agevolazione, proprio per le caratteristiche specifiche degli investimenti, difficilmente capitalizzabili per gli esercizi successivi, si applichi in maniera del tutto residuale per i soggetti impiegati in tali settori, risultando in particolar modo penalizzate le imprese di medie e piccole dimensioni e quelle artigiane;
specifiche agevolazioni per il settore tessile e della moda erano previste dall'articolo 4, commi da 2 a 4, del decreto-legge 25 marzo 2010, n. 40, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2010, n. 73, che concedeva per l'anno 2010 un'agevolazione, sotto forma di detassazione del valore degli investimenti in attività di ricerca industriale e sviluppo precompetitivo, finalizzata alla realizzazione di campionari, a favore delle imprese operanti nelle divisioni 13 o 14 della tabella ATECO 2007,
impegnano il Governo
ad assumere le necessarie iniziative di carattere normativo volte a incentivare gli investimenti effettuati nella ricerca industriale e nello sviluppo precompetitivo, per la realizzazione di campionari nell'industria tessile e calzaturiera al fine di sostenere il settore della moda in Italia.
(7-01066) «Petrini, Benamati, Pelillo, Barbanti, Bonifazi, Capozzolo, Carella, Causi, Colaninno, Currò, De Maria, Marco Di Maio, Fragomeli, Fregolent, Ginato, Gitti, Gutgeld, Lodolini, Moretto, Ragosta, Ribaudo, Sanga, Zoggia, Lattuca, Donati, Cani, Bargero, Senaldi, Scuvera».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):ricerca e sviluppo
ricerca industriale
industria dell'abbigliamento