ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00833

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 513 del 30/10/2015
Abbinamenti
Atto 7/01094 abbinato in data 18/01/2017
Firmatari
Primo firmatario: RUSSO PAOLO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 30/10/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CASTIELLO GIUSEPPINA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 30/10/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Stato iter:
IN CORSO
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/09/2016
RUSSO PAOLO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 13/09/2016
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE
ZANIN GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 18/01/2017
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO
BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/09/2016

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 13/09/2016

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 18/01/2017

DISCUSSIONE IL 18/01/2017

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 18/01/2017

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00833
presentato da
RUSSO Paolo
testo di
Venerdì 30 ottobre 2015, seduta n. 513

   Le Commissioni VIII e XIII,
   premesso che:
    una effettiva messa in sicurezza e bonifica dei siti contaminati costituisce un obiettivo essenziale di politica ambientale ed economica per il Paese ed è utile per lo sviluppo economico dell'Italia in quanto può aprire, da un lato, interessanti prospettive di riqualificazione urbanistica e territoriale, anche liberando ampie zone per la fruizione collettiva, dall'altro, può essere la premessa per una loro nuova valorizzazione produttiva, previa riconversione – ove possibile ed opportuno – verso produzioni non inquinanti ed anzi ecologicamente orientate;
    la stessa bonifica dei siti inquinati può contribuire alla crescita dell'occupazione, soprattutto qualificata, nel nostro Paese, grazie allo sviluppo della ricerca applicata e l'utilizzo di tecnologie innovative e complesse, la cui applicazione su larga scala richiede l'impiego di un numero importante e crescente nel tempo di laureati e tecnici specializzati;
    la materia delle bonifiche dei siti contaminati non è oggetto di una disciplina organica da parte del diritto europeo, ma principi rilevanti per tale materia sono presenti nella regolamentazione della responsabilità ambientale (direttiva ELD 2004/35/EC) e nella normativa sulle emissioni industriali (direttiva IED 2010/75/EC);
    una corretta politica di tutela della qualità del suolo garantisce anche la salubrità dei prodotti agroalimentari;
    va considerata la necessità di introdurre elementi tecnici uniformi e certi per garantire ai consumatori la qualità dei prodotti ed alle aziende la certezza delle attività d'impresa;
    l'approvazione di continue revisioni parziali alla normativa nazionale in materia, per lo più attraverso l'approvazione di decreti-legge, determina una frammentarietà della disciplina vigente, ingenerando difficoltà di applicazione da parte degli operatori e disomogeneità di applicazione a livello nazionale;
    la bonifica del suolo rappresenta il presupposto indispensabile per qualsivoglia attività di riuso dello stesso e che la stessa costituisce elemento essenziale per la fruibilità in chiave agricola delle aree interessate dalle attività di bonifica;
    l'attività di bonifica è l'unico strumento per consegnare all'uso agroalimentare le aree oggetto dell'intervento;
    l'interpretazione, anche ai fini delle attività d'indagine, delle eventuali misure sanzionatorie e delle eventuali responsabilità, è controversa e complessa al punto tale da registrare frequenti ribaltamenti giurisprudenziali, con provvedimenti di sequestro di aree, inibizioni alla coltivazione o addirittura divieti di commercializzazione dei relativi prodotti agricoli puntualmente sanzionati dalle azioni dei ricorrenti;
    è ritenuto ormai essenziale poter disporre di parametri certi, così come previsto dall'articolo 1, comma 6, del decreto-legge n. 136 del 2013, secondo il quale, ove, sulla base delle indagini svolte, non sia possibile procedere all'indicazione della destinazione dei terreni, i decreti interministeriali siano chiamati ad individuare i terreni da sottoporre ad indagini dirette, da svolgere, secondo un ordine di priorità definito nei medesimi decreti;
    i decreti interministeriali di individuazione dei terreni interdetti totalmente o parzialmente dalla produzione agroalimentare non hanno dato seguito alla parte del disposto normativo che chiedeva tale indicazione di priorità, generando confusione in ordine alla salubrità dei prodotti ed alle aree coltivabili;
    è quanto mai necessario dare attuazione a quanto previsto dall'articolo 1, comma 6-sexies, del decreto-legge n. 136 del 2013, in base al quale il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, è chiamato a definire, entro novanta giorni dall'entrata in vigore della disposizione, i parametri fondamentali di qualità delle acque destinate ad uso irriguo su colture alimentari, disciplinando le relative modalità di verifica;
    tali parametri devono considerare la condizione del suolo, del sottosuolo, delle acque, con particolare riferimento al cosiddetto inquinamento di fondo per consentire una adeguata compliance valutativa oggettiva;
    Sogesid spa, società in house del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, è coinvolta, come stazione appaltante e per attività di progettazione, in numerosi interventi di bonifica e messa in sicurezza e che questa società è stata oggetto di indagini giudiziarie e di interrogazioni parlamentari;
    considerato che anche Invitalia Spa, società in house del Ministero dello sviluppo economico, è coinvolta come stazione appaltante e per attività di progettazione in interventi di bonifica quali quelli per le aree di Piombino, Trieste, Bagnoli con compiti analoghi a quelli di Sogesid Spa;
    rilevato che, in importanti siti di interesse nazionale, quali ad esempio Bagnoli, Bussi sul Tirino, Cogoleto operano sia il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sia commissari di Governo, ingenerando sovrapposizioni di competenze che si traducono in inefficienze complessive;
   accanto ai siti di interesse nazionale vi sono aree ad alta specificità come la cosiddetta «terra dei fuochi», già interessata da specifica normativa e che pure prevedeva la necessità di chiarire i parametri già sopra indicati;
    i numerosissimi accordi di programma, che hanno visto negli anni il tentativo di coinvolgere il sistema privato per definire percorsi di messa in sicurezza e bonifica nei siti industriali ancora in attività, non sempre hanno raggiunto gli obiettivi prefissati;
    vi sono siti contaminati che, a causa della difficoltà di individuare i responsabili dell'inquinamento o comunque di contenziosi in atto, costituiscono un pericolo sanitario e che il sindaco, quale massima autorità sanitaria, è individuato come soggetto che deve attivare gli interventi in via sostitutiva ai sensi dell'articolo 250 del decreto legislativo n. 152 del 2006 (Parte IV, Titolo V);
    nonostante la legge preveda la possibilità che la regione si sostituisca in caso di impossibilità del comune a disporre la bonifica o la messa in sicurezza dell'area contaminata, i casi sono talmente numerosi che questa situazione spesso non si determina, causando la mancata attuazione degli interventi;

impegnano il Governo:

   a promuovere un'azione di organica riforma della disciplina della bonifica dei siti contaminati, tenendo in considerazione il contesto normativo generale della protezione del suolo e garantendo la corretta applicazione della disciplina comunitaria;
   a rendicontare i risultati raggiunti in tutti gli accordi di programma sulla riqualificazione ambientale e produttiva delle aree, sottoscritti dal Governo, attraverso i  ministeri e, prevedendo, poi, in base ai risultati raggiunti, una disciplina più efficace per risanare i siti stessi;
   a dare attuazione al disposto di cui all'articolo 1, comma 6-sexies, del decreto-legge n. 136 del 2013, in base al quale il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, è tenuto a definire i parametri fondamentali di qualità delle acque destinate ad uso irriguo su colture alimentare, disciplinando contestualmente le relative modalità di verifica;
   a istituire, senza oneri aggiuntivi per lo Stato, un tavolo tecnico permanente presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con l'obiettivo di garantire un confronto tecnico scientifico con gli istituti scientifici nazionali, con gli esperti del settore e con le Agenzie ambientali (Arpa), al fine di definire linee guida tecniche per gli operatori, facendo si che le modalità di funzionamento del tavolo tecnico, al quale dovranno partecipare anche il Ministero dello, sviluppo economico, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, il Ministero della salute e il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, oltre a una rappresentanza della Conferenza Unificata e  delle Arpa, siano definite dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con proprio decreto;
   a coinvolgere le più ampie sensibilità professionali tecniche, accademiche ed aziendali pubbliche e private capaci di esprimere competenze nel settore delle bonifiche;
   a promuovere, la formazione e l'aggiornamento in tema di applicazione della normativa sulle bonifiche;
   ad assumere iniziative per garantire, nel rispetto del principio di prossimità, l'applicazione delle migliori tecniche disponibili a livello internazionale con particolare riferimento alle bio-bonifiche;
   ad assumere iniziative per definire, avvalendosi del contributo dell'Ispra, delle Arpa e dell'Istituto superiore di sanità e del CNR, procedure di verifica e certificazione delle nuove tecnologie, applicabili per la messa in sicurezza e bonifica dei siti contaminati che tengano conto anche di criteri di sostenibilità e della necessità di limitare il consumo di suolo e di risorse naturali;
   ad assumere iniziative volte a sopprimere le figure dei commissari straordinari, qualora i siti oggetto di interventi rientrino nella normativa afferente ai siti di interesse nazionale;
   ad assumere iniziative per definire e circoscrivere, in maniera dettagliata, l'attività di Sogesid spa e di Invitalia spa, rivedendone gli obiettivi statutari, valutando anche l'individuazione di un'unica società in house che si occupi di interventi ambientali, con particolare riferimento a quelli relativi alla messa in sicurezza e bonifica di aree contaminate, secondo criteri di economicità, razionalità ed efficienza della pubblica amministrazione;
   ad assumere iniziative normative per escludere dal patto di stabilità le somme relative agli interventi realizzati dai comuni per la messa in sicurezza e bonifica dei siti contaminati, individuando un percorso normativo che consenta, comunque, soprattutto in caso di rischi sanitari, un'azione rapida ed incisiva che porti alla bonifica o alla messa in sicurezza dei siti.
(7-00833) «Russo, Castiello».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione dell'ambiente

prodotto agricolo

coltura alimentare