Legislatura: 17Seduta di annuncio: 404 del 08/04/2015
Atto numero: 8/00126
Primo firmatario: GIACOBBE ANNA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 08/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BASSO LORENZO PARTITO DEMOCRATICO 08/04/2015 GINATO FEDERICO PARTITO DEMOCRATICO 08/04/2015 FIORIO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 08/04/2015 ARLOTTI TIZIANO PARTITO DEMOCRATICO 08/04/2015 BARUFFI DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 15/07/2015
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Partecipanti allo svolgimento/discussione INTERVENTO PARLAMENTARE 04/06/2015 DAMIANO CESARE PARTITO DEMOCRATICO ILLUSTRAZIONE 04/06/2015 GIACOBBE ANNA PARTITO DEMOCRATICO ILLUSTRAZIONE 15/07/2015 GIACOBBE ANNA PARTITO DEMOCRATICO PARERE GOVERNO 15/07/2015 CASSANO MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
DISCUSSIONE IL 04/06/2015
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 04/06/2015
DISCUSSIONE IL 15/07/2015
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 15/07/2015
ACCOLTO IL 15/07/2015
PARERE GOVERNO IL 15/07/2015
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 15/07/2015
APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 15/07/2015
CONCLUSO IL 15/07/2015
L'XI Commissione,
premesso che:
il florovivaismo è un importante comparto dell'agricoltura italiana, comprendente il segmento dei fiori e fronde recise, delle piante in vaso da interno ed esterno e di quelle utilizzate per gli spazi a verde, e la produzione delle aziende florovivaistiche italiane è pari a 2,6 miliardi di euro (media biennio 2012-2013), suddivisa in 1,3 miliardi per fiori e piante in vaso e 1,3 miliardi per i prodotti vivaistici (alberi e arbusti), rappresentando quasi il 5 per cento della produzione agricola totale (in contrazione rispetto al quinquennio 2008-2012, quando era del 6 per cento) e deriva per il 50 per cento dai comparti fiori e piante in vaso e il restante 50 per cento da piante, alberi e arbusti destinati alle sistemazioni di spazi a verde;
il piano nazionale del settore florovivaistico 2014/2016 attesta che «negli ultimi anni il comparto ha risentito in misura evidente della minore disponibilità di spesa delle famiglie italiane, per cui sia i fiori recisi sia le piante, alberi e arbusti già dal 2009 hanno subito una decurtazione delle spesa procapite. Per i fiori recisi che risentono maggiormente del minor potere d'acquisto dei consumatori, la diminuzione nel 2009 e nel 2010 è stata, infatti, di quasi un punto superiore a quella delle piante, alberi e arbusti. Negli anni successivi, il 2012 e il 2013, gli acquisti hanno registrato per l'intero aggregato di fiori, piante, alberi e arbusti flessioni più o meno significative a seconda dell'area geografica. Se si osserva la spesa media annua per acquirente nel periodo tra il 2008 e il 2012 è evidente la difficoltà a soddisfare l'acquisto di fiori e piante ornamentali, a fronte di una spesa per beni alimentari che si contrae (nel 2013 -3,1 per cento in valore e -1,3 per cento in quantità – dati ISMEA). Infatti il valore passa dagli oltre 87 euro per singolo acquirente agli 80 euro del 2012 (-9,2 per cento rispetto al 2011). Per i fiori la decurtazione rispetto al 2011 è del 5 per cento, mentre quella per piante, alberi e arbusti arriva al 13 per cento. In valore, nel quinquennio esaminato, si contrae di quasi 8 euro per le piante rispetto al 2008 e di quasi 5 euro per i fiori recisi. Nei mesi di rilevazione dei consumi del 2013 la spesa media per acquirente è stata inferiore rispetto al corrispondente periodo del 2012 nei mesi di marzo aprile e dicembre.»;
all'interno del comparto florovivaistico, il settore del commercio all'ingrosso, del trasporto, dell'esportazione, dell'importazione e della lavorazione dei fiori freschi recisi, delle fronde verdi e delle piante in vaso è fortemente caratterizzato dalla stagionalità che deriva dalla tipicità dei prodotti la cui lavorazione, condizionamento e commercializzazione è direttamente riconducibile, nel corso dell'anno, al preliminare lavoro di produzione agraria che è caratterizzato, per la natura dei prodotti, da più cicli stagionali, come riconosciuto dalla contrattazione collettiva nazionale di settore;
il settore del commercio floricolo rappresenta una componente significativa della PLU dell'agricoltura italiana con i suoi 140 milioni di euro di prodotti esportati oltre a coprire con i suoi 2.200 milioni di euro il fabbisogno del mercato interno. Inoltre, il comparto commercio rappresenta l'indispensabile supporto strategico al settore agricolo di tutta la produzione florovivaistica;
il commercio nazionale dei fiori sconta, sui mercati europei, un'agguerrita concorrenza da parte del sistema commerciale olandese agevolato dalle normative doganali dell'Unione europea che hanno di fatto liberalizzato a dazio zero le importazioni dai Paesi extracomunitari (Africa equatoriale e America Latina in primis) in via di sviluppo e da normative sul lavoro più agevolanti,
impegna il Governo
ad inserire nell'elenco delle attività aventi carattere stagionale di cui alla tabella allegata al decreto del Presidente della Repubblica del 7 ottobre 1963, n. 1525, e successive modifiche ed integrazioni, quelle relative a raccolta, cernita, lavorazione, confezionamento e trasporto dei prodotti del florovivaismo.
(7-00650) «Giacobbe, Basso, Ginato, Fiorio, Arlotti».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):floricoltura
albero
esportazione